Titolo originale Total Eclipse.
Drammatico,
durata 111 min.
- Francia, Gran Bretagna, Belgio 1995.
- Lucky Red
uscita martedì 20agosto 1996.
MYMONETROPoeti dall'inferno
valutazione media:
3,70
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Quanta superficialità da parte di queste signore!Espressioni del tipo:"..Patetico tira e molla..."..."sgradevolezza della storia".."Zavorra"in riferimento alla parte finale della storia.
IL film racconta semplicemente la storia di Rimbaud,una vita interiore e esteriore dura come dura è la sua poesia..."scriveva i primi versi con una nettissima violenza d'espressione e una cruda freschezza che conferiranno a queste poesie...un'eccezionale originalità..".."compie con Mallarmè e Verlaine,la triade della poesia moderna...anzi ha inventato un nuovo verbo poetico"(Mario Bonfantini-Storia della letteratura francese-Mondadori).
Non si tratta di giudicare se la storia è gradevole o sgradevole,raccontata a voce o scritta su carta o su pellicola,è la storia di un giovane, che s'intreccia con altre vicende e altri protagonisti,Verlaine il quale.
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Quanta superficialità da parte di queste signore!Espressioni del tipo:"..Patetico tira e molla..."..."sgradevolezza della storia".."Zavorra"in riferimento alla parte finale della storia.
IL film racconta semplicemente la storia di Rimbaud,una vita interiore e esteriore dura come dura è la sua poesia..."scriveva i primi versi con una nettissima violenza d'espressione e una cruda freschezza che conferiranno a queste poesie...un'eccezionale originalità..".."compie con Mallarmè e Verlaine,la triade della poesia moderna...anzi ha inventato un nuovo verbo poetico"(Mario Bonfantini-Storia della letteratura francese-Mondadori).
Non si tratta di giudicare se la storia è gradevole o sgradevole,raccontata a voce o scritta su carta o su pellicola,è la storia di un giovane, che s'intreccia con altre vicende e altri protagonisti,Verlaine il quale.."si innamora all'istante di quel volto...di angelo in esilio"(da "Liberi di amare"di Laura Laurenzi-Rizzoli) e che aveva chiamato presso di sè a Parigi,conscio del potenziale poetico del ragazzo,come appariva nel rapporto epistolare.
Quanta scarsa sensibilità da parte delle signore autrici di una sbrigativa recensione,quando affermano "tira e molla"o"partita triangolare",!!
Verlaine vive il suo dramma,egli,dieci anni più vecchio di Rimbaud, è infatti sposato con una dolce e innocente giovane,un dramma che lo vede istante dopo istante lacerato dalla struggente passione per il giovane poeta e dai sensi di colpa per il male che reca alla moglie,
intrappolato in un infernale vortice fine alla morte,non senza avere provato,invano, a ritrovare la pace e l'equilibrio in un convento di frati trappisti.
Quanta sprovvedutezza da parte delle signore autrici della sbrigativa recensione quando affermano "zavorra"dell'ultima parte del film,dai contorni di un digest televisivo.
Rimbaud,il magister dicassettenne,scriveva..."il primo studio dell'uomo che vuole essere poeta è la conoscenza di se stesso,intera.Sembra semplice.Ma si tratta di farsi un'anima mostruosa.Bisogna essere veggenti........il poeta si fa veggente per mezzo di un lungo.....sregolamento di tutti i sensi.......tutte le forme di amore,di sofferenza di follia....egli consuma in sè tutti i veleni per non conservarne che le quintessenze.E cosi arriva all'ignoto...(da "Storia delle letteratura francese"di Mario Bonfantini-Mondadori).Rimbaud decide allora di fuggire da sè stesso,consapevole di una condizione di poeta in continua lotta con una realtà fallace e precaria della società e non comprensibile al suo spirito.Fugge errando in Africa,Indonesia,si imbarca come marinaio,lavora come scaricatore di porto a Livorno e a Marsiglia,trafficante di armi in Etiopia,commerciante in Arabia......muore a Marsiglia.Scrive Laura Laurenzi in "Liberi di amare":"Un nuovo pianeta molto remoto,molto lontano da noi,è stato intitolato al suo nome.Impossibile scorgerlo a occhio nudo".
E questo è ciò che il film ci ha voluto narrare,una storia umana e lo ha fatto con ottimi interpreti,ognuno all'altezza del proprio ruolo,di Caprio è insuperabile.
P.S.Le signore autrici adoperano il vocabolo "digest"televisivo in tono dispregiativo o mi sbaglio?Ma loro non scrivono le loro recensioni su Telesette?giornalino dei programmi televisivi?
Saluti
Marco Buonarroti
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Ho letto che la critica è stata molto aspra per questo film soprattutto con lo sceneggiatore reo di aver banalizzato temi nobili come la carica politica ed eversiva di Verlaine e Rimbaud ed il dramma di essere poeti.
Da parte mia posso dire che la sceneggiatura è molto ben fatta e mettendo in risalto intimità ed essenza del quotidiano coinvolge completamente regalando una piacevole immersione in quell' epoca passata.
Per avvicinarsi al poeta è più importante risaltare come è avvenuto nel film quelli che sembrano essere piccoli dialoghi.
Fotografia e musica eccellenti contribuiscono a confezionare un film cult.
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Premetto che ho letto tutte le opere di Verlaine, la sua autobiografia incompiuta, la biografia di Starkie di Rimbaud, quella di Hanson su Verlaine, eccetera. Inizio del film: magistrale. La partenza di Rimbaud da Roche. Il viaggio in treno, il commento musicale eccellente, le parole fuori campo tratte dai DELIRI di Una stagione all'Inferno. Adesso con un salto di 20 anni siamo a Parigi. Verlaine (somigliantissimo) incontra Isabella Rimbaud che le chiede di distruggere le poesie di suo fratello. Verlaine, col suo bicchiere di assenzio davanti, rievoca tutte le avventure vissute insieme all'amico Poeta. Il film è aderente alla realtà. Rimbaud arriva nella Parigi miserabile dell'800, fra barboni, mendicanti, topi che infestano i vicoli.
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Premetto che ho letto tutte le opere di Verlaine, la sua autobiografia incompiuta, la biografia di Starkie di Rimbaud, quella di Hanson su Verlaine, eccetera. Inizio del film: magistrale. La partenza di Rimbaud da Roche. Il viaggio in treno, il commento musicale eccellente, le parole fuori campo tratte dai DELIRI di Una stagione all'Inferno. Adesso con un salto di 20 anni siamo a Parigi. Verlaine (somigliantissimo) incontra Isabella Rimbaud che le chiede di distruggere le poesie di suo fratello. Verlaine, col suo bicchiere di assenzio davanti, rievoca tutte le avventure vissute insieme all'amico Poeta. Il film è aderente alla realtà. Rimbaud arriva nella Parigi miserabile dell'800, fra barboni, mendicanti, topi che infestano i vicoli. Forse disturbano un po' le sequenze omosessuali. Verlaine NON era omosessuale, amava le donne e per loro ha scritto versi divini e inimitabili. In mancanza di donne e per infrangere le convenzioni, ripiegava sull'amore omosessuale. Le avventure a Londra, la lite, la rottura, i pentimenti, la disperazione... C'è tutto ed è tutto vero, provato dalle lettere e dai diari. La madre di Rimbaud è somigliantissima, nella persona e nel carattere. Contadina avara, rigida, puritana. Tutti i personaggi sono convincenti: Mathilde, Isabelle, e tutti gli altri. In conclusione, bel film biografico, da paragonare all'altro di Risi: Una Stagione all'Inferno del 1975, difficile da reperire adesso.
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un film intenso, morboso, ossessivo...cadenzato da una musica viscerale che ti pervade nell'anima...Di caprio strepitoso...Thewlis credibilissimo..peccato per l'ultima parte in Africa veramente inopportuna e ridicola...(potevano evitare di mettere a Di caprio quel trucco così evidente...). Nel complesso un ottimo film che resta nel cuore..
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un film intenso, morboso, ossessivo...cadenzato da una musica viscerale che ti pervade nell'anima...Di caprio strepitoso...Thewlis credibilissimo..peccato per l'ultima parte in Africa veramente inopportuna e ridicola...(potevano evitare di mettere a Di caprio quel trucco così evidente...). Nel complesso un ottimo film che resta nel cuore..
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