dandy
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mercoledì 22 novembre 2023
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"chi è il fantoccio adesso?''
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Ghost story a tema pupazzi malefici(e un bambolotto in particolare che sembra ricalcare lo Slappy di "Piccoli Brividi")senza guizzi particolari.Il classico spunto della vecchia leggenda per una storia con buona atmosfera e qualche buon momento truce(il migliore è la sorpresina finale).Abbastanza inquietanti le parti con i pupazzi.Più risaputi i personaggi(vedi lo sbirro rompiscatole/Warren Oates dei poveri)e l'espediente delle urla che risultano fatali alle vittime è superfluo.Carino e nulla più.Wan cura anche soggetto e sceneggiatura con Leigh Whannell.
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carloalberto
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martedì 15 settembre 2020
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più spaventoso il pupazzo di argento
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Non è il film più riuscito di James Wan, specialista degli horror. Questo Dead Silence appartiene di più al genere fantasy con un mostro demoniaco a metà strada tra la strega di biancaneve dei cartoni disneynani e la serie delle Annabelle. Il pupazzo protagonista, come del resto quello di Saw, somiglia in modo inquietante, o sospetto, al pupazzo che compare in una scena memorabile di Profondo Rosso. L’influenza di Dario Argento si percepisce, peraltro, anche nell’utilizzo della colonna sonora. Il cast, fatta eccezione per Bob Gunton, l’indimenticabile direttore del carcere delle Ali della libertà, non lascia traccia, risultando impalpabile ed evanescente come il fantasma vendicativo evocato nel film.
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Non è il film più riuscito di James Wan, specialista degli horror. Questo Dead Silence appartiene di più al genere fantasy con un mostro demoniaco a metà strada tra la strega di biancaneve dei cartoni disneynani e la serie delle Annabelle. Il pupazzo protagonista, come del resto quello di Saw, somiglia in modo inquietante, o sospetto, al pupazzo che compare in una scena memorabile di Profondo Rosso. L’influenza di Dario Argento si percepisce, peraltro, anche nell’utilizzo della colonna sonora. Il cast, fatta eccezione per Bob Gunton, l’indimenticabile direttore del carcere delle Ali della libertà, non lascia traccia, risultando impalpabile ed evanescente come il fantasma vendicativo evocato nel film. Il colpo di scena finale un poco bilancia la noia soporifera di quasi due ore di ripetuti spaventi infantili e suspense somministrata col contagocce.
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elgatoloco
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lunedì 25 maggio 2020
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discreto, certo non travolgente horror
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"Dead Silence"(2007, James Wan, ahche autore del soggetto)è un horror modesto, basato sul tema, certo non nuovo , della marionetta ventriloqua, su cui già , più di quarant'anni fa, un bellissmo film con Antohony Hopkins aveva dato e detto quasi tutto... Ma qui, comunque, non siamo nell'ambito della banalità: il film recupera la tematica delle tradizioni popollari, delle leggende"cittadine"(qui, in effetti, si parla di una piccola città, almeno per parametri USA, contrapposte alle"leggende metropolitane"), delle filastrocche, già ai bambini, permettono di esemplificare certe paure esorcizzandole. TUtto un repertorio che l'antropologia e, con diversi approcci, la sociologia e anche la psicologia sociale studiano, per vedere come tale tematica, quella delle paure ataviche, sorga e vada in qualche modo"calmierata", controlllata, ma non venga poi mai definitivamente"superata", come dimostra il favore che letteratura e filmografia deell'horror(ma anche cartoons afferenti al genere)dimostra ampiamente, sempre e in ogni latitudine e longitudine, con l'ovvia differenza, però, che nelle realtà più industrializzate e teconologicamente avanzate, come gli United States of America, la ricezione è diversa(e in parte anche più dura, come impatto)di quanto non lo sia in paesi nei quali leggende e miti siano ancora maggiormente presentei nella realtà quotidiana, come le realtà rurali in genere, ma soprattutto quelle che hanno meno rapporti con la"civiltà"(certo i"Tristes Tropiques"di Levy-Strauss sono ormai distanti, perhcè nel frattempo la civiltà, ad onta di chi rousseuaniamente sogna ancora"lo stato di natura"), ha fatto passi da giganti, "mangiando"larga parte anche dlela cuturlua poplare.
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"Dead Silence"(2007, James Wan, ahche autore del soggetto)è un horror modesto, basato sul tema, certo non nuovo , della marionetta ventriloqua, su cui già , più di quarant'anni fa, un bellissmo film con Antohony Hopkins aveva dato e detto quasi tutto... Ma qui, comunque, non siamo nell'ambito della banalità: il film recupera la tematica delle tradizioni popollari, delle leggende"cittadine"(qui, in effetti, si parla di una piccola città, almeno per parametri USA, contrapposte alle"leggende metropolitane"), delle filastrocche, già ai bambini, permettono di esemplificare certe paure esorcizzandole. TUtto un repertorio che l'antropologia e, con diversi approcci, la sociologia e anche la psicologia sociale studiano, per vedere come tale tematica, quella delle paure ataviche, sorga e vada in qualche modo"calmierata", controlllata, ma non venga poi mai definitivamente"superata", come dimostra il favore che letteratura e filmografia deell'horror(ma anche cartoons afferenti al genere)dimostra ampiamente, sempre e in ogni latitudine e longitudine, con l'ovvia differenza, però, che nelle realtà più industrializzate e teconologicamente avanzate, come gli United States of America, la ricezione è diversa(e in parte anche più dura, come impatto)di quanto non lo sia in paesi nei quali leggende e miti siano ancora maggiormente presentei nella realtà quotidiana, come le realtà rurali in genere, ma soprattutto quelle che hanno meno rapporti con la"civiltà"(certo i"Tristes Tropiques"di Levy-Strauss sono ormai distanti, perhcè nel frattempo la civiltà, ad onta di chi rousseuaniamente sogna ancora"lo stato di natura"), ha fatto passi da giganti, "mangiando"larga parte anche dlela cuturlua poplare., Sarebbero stati da valorizzare, filmicamente, gli episiodi e le sequenze(in genere)che attengono alla parte teatrlae, nella quale Mary Shaw, la terribile marionettista, protagonista, anche della famosa filastrocca, è appunto"in scnea"con i suoi pupazzi e dove poi l'unico superstite della coppia"dal terribile regalo"della marionetta si trova a dover affrontare una sorta di"vuoto"che in realtà è oltremodo"pieno"di realtà oltrremodo cattive, perverse e nocive... tra gli/le interpreti, da citare Ryan Kwanten e Amben Valletta, nella parte dei due cconiugi già citati prima, Donnie Whalberg e Judith Roberts, nella parte della terribile Mary Shaw, evocatrice di paure ataviche, difficili da abbattere e superare defnitivamente. Un film, in parte irisolto e"monco"forse anche(ma non è dato saperlo)per motivi di finanziamento, non essendo una produzione afferente alle"majors", un motivo che può essere fortemente dirimente, in questo caso, per non aver potuto lavorare meglio e maggiorente a livello scenografico, in particoalre. Ma forse questa è una spiegazione solo parziale, non del tutto soddifsfacente... Budget comuqnue ridotto, anche riguardo al cast e ciò può essere stato un motivo ulteriore che ha"penalizzato"in gran parte il film, che non è un classico(anzi per nulla)ma non è neppure da vedere come parte della"spazzatura"del genere horror, per la presenza rilevante e"intelligente"8nell'accezione letterale del lemma)degli elementi citati El Gato
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i3000filmdaevitare
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domenica 6 novembre 2016
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deludente horror sui pupazzi
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Quando si parla di horror, si sa che James Wan ha il pollice verde.
Le belle atmosfere di Insidious e L'evocazione e il fattore coinvolgimento di Saw - L'enigmista ne sono una prova. Purtroppo Dead Silence rappresenta un grosso passo falso per il regista asiatico.
Anche qui una fotografia limpida e una colonna sonora immersiva, ma non basta ciò per definire bello un film horror che non spaventa mai veramente, con una trama e dei personaggi (con i loro comportamenti) scritti con il didietro.
Finale a sorpresa carino, ma non basta neanche questo.
Delusione.
4/10.
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cinemalove
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giovedì 12 novembre 2015
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wan in regia suona garanzia
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Siamo ai titoli di testa e già capisci chi sta dietro la macchina da presa. L'inquadratura introspettiva che sbuca da un occhio, l'avanzamento in progressiva della camera, in più suoni e rumori gestiti da vero maestro. James Wan conferma il suo stile nel tempo e anche svariati anni prima di Insidious e L'Evocazione, tramandava il suo essere allo spettatore. Il film è riuscito, di carne al fuoco ce n'è in abbondanza e il soggetto, o meglio dire i soggetti, rendono il doppio della bambola Annabelle di cui Wan ne ha prodotto la pellicola un anno fa. Il finale è una chicca abilmente gestita che conferisce un risvolto scatologico all'intera storia.
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Siamo ai titoli di testa e già capisci chi sta dietro la macchina da presa. L'inquadratura introspettiva che sbuca da un occhio, l'avanzamento in progressiva della camera, in più suoni e rumori gestiti da vero maestro. James Wan conferma il suo stile nel tempo e anche svariati anni prima di Insidious e L'Evocazione, tramandava il suo essere allo spettatore. Il film è riuscito, di carne al fuoco ce n'è in abbondanza e il soggetto, o meglio dire i soggetti, rendono il doppio della bambola Annabelle di cui Wan ne ha prodotto la pellicola un anno fa. Il finale è una chicca abilmente gestita che conferisce un risvolto scatologico all'intera storia.
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toty bottalla
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martedì 19 febbraio 2013
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horror per bambini!
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Effetti speciali del tipo "fai da te" storia ingarbugliata e fase thriller buona appena, terrorizzante solo per bambini un po' scemi. Saluti.
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ciccio benzina
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giovedì 2 agosto 2012
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il miglior film degli ultimi tempi
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Ispirato ad altre pellicole horror molto famose questo film crea un' atmosfera stupenda capace di rabrividire ed emozionare in uno stato d'ansia e di paura gigantesco.
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ehiteo
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lunedì 2 gennaio 2012
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intrigante...
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Ritengo che questo film non passi inosservato. Un susseguirsi di scene prevedibili ma spaventosamente interessanti e ambientazioni lugubri ma efficaci fanno da contorno a una trama per niente banale. Certo, salta all'occhio la scontatezza di certi aspetti, ma la mia è una critica positiva. Essendo un film horror, è giusto includere una buona dose di esagerazione, e questo film ne ha da vendere. Mi ha colpito l'apparizione del fantoccio con le sembianze di un clown, l'insieme di una voce decisamente spaventosa e il paesaggio circostante hanno creato un'immagine impressionante. Molto interessante.
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nfl 26
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venerdì 2 settembre 2011
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dirige james wan !!!!
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La compagna di Jamie viene brutalmente assassinata e lui minuto dopo minuto si convince sempre di più che il killer è un pupazzo che,per posta, è arrivato a casa di lei il giorno stesso dell'omicidio!!
La ricerca della verità porterà Jamie nella suo paese natale....salterà fuori il nome di una certa Mary Shaw,ventriloqua linciata molti anni fa perchè colpevole della scomparsa di un bambino.
Tra tutti i Saw , quello che più amiamo è sicuramente il primo ed il suo regista,James Wan, ritorna con questo agghiacciante thriller-horror !!!
Il film dalla trama non troppo complicata ( come ogni horror che si rispetti ) ma allo stesso tempo molto intrigante.
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La compagna di Jamie viene brutalmente assassinata e lui minuto dopo minuto si convince sempre di più che il killer è un pupazzo che,per posta, è arrivato a casa di lei il giorno stesso dell'omicidio!!
La ricerca della verità porterà Jamie nella suo paese natale....salterà fuori il nome di una certa Mary Shaw,ventriloqua linciata molti anni fa perchè colpevole della scomparsa di un bambino.
Tra tutti i Saw , quello che più amiamo è sicuramente il primo ed il suo regista,James Wan, ritorna con questo agghiacciante thriller-horror !!!
Il film dalla trama non troppo complicata ( come ogni horror che si rispetti ) ma allo stesso tempo molto intrigante.
Il protagonista è Ryan Kwanten che oggi possiamo ammirare nella serie televisiva True Blood ; la sua performance è discreta soprattutto grazie all'atmosfera cupa che regna sovrana !
Il co - protagonista ,oltre al pupazzo, è Donnie Wahlberg,fratello del celebre attore Mark Wahlberg ; in Dead Silence veste i panni del classico determinato e ottuso detective che vede in Jamie il sospettato numero uno !
Uno dei migliori film horror degli ultimi 10 anni ; Daed Silence fa paura già dal menù principale del suo dvd !!!!
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pablito72
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lunedì 8 agosto 2011
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eccellente
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Quando si parla di horror c'è sempre la tendenza a denigrare. Questo è un ottimo film, molto ben fatto, non a caso pariamo del regista di Saw 1, il quale a mio avviso è il film horror più geniale ed originale degli ultimi 10 anni. Dead Silence è un'eccellente pellicola, per nulla scontato, con un susseguirsi di colpi di scena. Ancora una volta Wan ha voluto riproporre il cavallo vincente del pupazzo, ma questa volta non c'entra nulla col famigerato Billy The Puppet di Saw. Molto bravo il protagonista Ryan Kwanten, che indaga per i fatti suoi sull'assassinio della moglie, la recita è più che buona. Consigliato ovviamente solo agli amanti del genere, vi terrà incollati al monitor per tutta la durata, con un finale a sorpresa diabolico!
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