Drammatico,
durata 95 min.
- Spagna 2008.
- Mediafilm
uscita giovedì 30aprile 2009.
- VM 14 -
MYMONETROValérie - Diario di una ninfomane
valutazione media:
1,85
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Certo, questa donna non è compresa, ne' dagli uomini degli film , ne' da quelli che scrivono recensioni giudicanti e pruriginose. Questi ultimi sono più pericolosi, si limitano a guardare il personaggio femminile attraverso un'ottica consumata: la donna vittima, sola, prostituta, incapace di amare in un contesto ortodosso.
nulla di più falso.La nonna che la invita a vivere quello che è finché è giovane ma Valerie non la capisce.
Si innamora sinceramente di un uomo rassicurante che si svela essere un narcisista patologico ( per me la parte più interessante del film!), un malato. La critica ufficiale non si sofferma su questo.
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Certo, questa donna non è compresa, ne' dagli uomini degli film , ne' da quelli che scrivono recensioni giudicanti e pruriginose. Questi ultimi sono più pericolosi, si limitano a guardare il personaggio femminile attraverso un'ottica consumata: la donna vittima, sola, prostituta, incapace di amare in un contesto ortodosso.
nulla di più falso.La nonna che la invita a vivere quello che è finché è giovane ma Valerie non la capisce.
Si innamora sinceramente di un uomo rassicurante che si svela essere un narcisista patologico ( per me la parte più interessante del film!), un malato. La critica ufficiale non si sofferma su questo...
Poi il bordello di lusso, un'amplificazione dell'uomo che sa solo chiamarla puttana.
Velerie torna comunque dalla sua amica affettuosa e "normale". Ancora esperienze a limite , un percorso di conoscenza.
Non vedo ne'pornografia ne' melo', vedo una donna che non sa accettarsi come molte, moltissime donne, come tante donne che passano anche attraverso una vita di eccessi da vittime, non da protagoniste consapevoli.
Mi chiedo: è possibile essere una Valerie che gioiosamente vive la sua vita, la sua sessualità, le sue fantasie senza colpevolizzarsi e non dentro contesti ove dominano solo i maschi?
il film non ha pretese ma si lascia guardare piacevolmente.
Barbara Brillanti
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Molto bello esteticamente (fotografia e colonna sonora degne di nota) e ricco di spunti di riflessione, Valerie è un film tratto da un romanzo autobiografico e, come tale, racconta una storia perlomeno verosimile.
Dal mio punto di vista non è per niente scandaloso: le scene di sesso sono quasi stilizzate, non c'è morbosità nei nudi, solo molta voglia di dire la verità.
Valerie è un film oserei dire "morale", che parla soprattutto di rapporti umani, scandagliando tematiche come la solitudine, la ricerca di per sè sana del piacere e come questa si può trasformare in un'ossessione e in un punto debole facilmente sfruttabile, i rapporti di forza tra uomini e donne, la sopraffazione, la violenza ma anche il valore dell'amicizia, della solidarietà, la riscoperta del proprio mondo interiore e della propria libertà come punto di partenza per una vita più appagante e sana.
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Molto bello esteticamente (fotografia e colonna sonora degne di nota) e ricco di spunti di riflessione, Valerie è un film tratto da un romanzo autobiografico e, come tale, racconta una storia perlomeno verosimile.
Dal mio punto di vista non è per niente scandaloso: le scene di sesso sono quasi stilizzate, non c'è morbosità nei nudi, solo molta voglia di dire la verità.
Valerie è un film oserei dire "morale", che parla soprattutto di rapporti umani, scandagliando tematiche come la solitudine, la ricerca di per sè sana del piacere e come questa si può trasformare in un'ossessione e in un punto debole facilmente sfruttabile, i rapporti di forza tra uomini e donne, la sopraffazione, la violenza ma anche il valore dell'amicizia, della solidarietà, la riscoperta del proprio mondo interiore e della propria libertà come punto di partenza per una vita più appagante e sana.
Di questo film mi ha colpito molto il coraggio di affrontare aspetti scomodi e molto poco romantici dei rapporti fra uomo e donna (vorrei citare fra tutti l'ottimo paragone fra matrimonio di interesse e prostituzione) e mi è rimasto impresso il profondo legame di affetto tra la protagonista e la nonna, la cui scomparsa getta Valerie in una disperazione che la porta verso il baratro.
Soprattutto ho apprezzato la positività e la speranza che questo film comunica nonostante la tematica di fondo: a dispetto di ciò che potrebbe suggerire il titolo, questa è una storia di crescita e redenzione.
Ce ne vorrebbero di più di film così, che tolgono dagli occhi il velo di illusioni a cui ci ha abituato un certo tipo di cinema e di letteratura (da un lato, le commedie romantiche a lieto fine in stile "Pretty Woman", dall'altro, film osceni e negativi che rappresentano solo una parte della verità, la più tragica).
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Non capisco il "grande" Morandini che gli mette una stella! Ma che non l'ha visto, il film? Mi andrebbe di dirgliene quattro!! Questo è un piccolo capolavoro che fila come un missile, dandoti dei momenti di struggente commozione e drammaticità. E' un racconto che potrebbe essere anche tratto dalla realtà! Non ha sbavature e licenze cinematografiche. Quando un film ti trattiene senza alzarti anche se ti scappa la pipì...è più che riuscito. Lei è bravissima; musica bella trascinante ed evocativa; regia di livello superiore. I fenomeni conflittuali verosimili e coinvolgent di questa ragazza di grande stima perchè difende ed esercita la sua libertà, sono disegnati con stile efficacia e curata eleganza, .
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Non capisco il "grande" Morandini che gli mette una stella! Ma che non l'ha visto, il film? Mi andrebbe di dirgliene quattro!! Questo è un piccolo capolavoro che fila come un missile, dandoti dei momenti di struggente commozione e drammaticità. E' un racconto che potrebbe essere anche tratto dalla realtà! Non ha sbavature e licenze cinematografiche. Quando un film ti trattiene senza alzarti anche se ti scappa la pipì...è più che riuscito. Lei è bravissima; musica bella trascinante ed evocativa; regia di livello superiore. I fenomeni conflittuali verosimili e coinvolgent di questa ragazza di grande stima perchè difende ed esercita la sua libertà, sono disegnati con stile efficacia e curata eleganza, . Le scene di sesso non sconfinano mai nella volgarità o banalità poichè imperniate sulla sessualità più che sull'erotismo e cio lo eleva ad una pellicola rara. I critici che hanno messo una stella, forse si aspettavano un film eccitante ed erotico...non hanno capito nulla! [-]
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Questo film va al di là del sesso, dell'eros, della perversione. Qst film parla del senso della vita, della voglia di esserci e di non perdere neanche un attimo del nostro prezioso tempo. Non è la storia di una pervertita, è la storia di una ragazza che cerca se stessa, che cerca il modo di viversi al meglio, accettandosi per quello che è. E' la storia di una ragazza che non rinuncia a se stessa e che vive, vive imparando a muovere le mani.
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Così come sulla scia dell'italico, e innominabile agli occhi degli amanti del Cinema, Melissa P., anche qui la vicenda narrata è ispirata a un libro autobiografico, di tale Valeriè Tasso, che ha deciso spudoratamente di mettere su carta le sue fantasie ed esperienze sessuali. Impendendo al moralismo di essere giudice e carnefice di tali scelte, rimane da analizzare la mera realizzazione filmica, andando a snocciolare prima di tutto la "profonda" trama che permea le avventure erotiche della protagonista. La scoperta del sesso a quindici anni mostra già la sua indole selvaggia, che nell'avvicinarsi ai trenta la porta a essere una vera e proprio ninfomane, affamata di piacere fin oltre ogni limite.
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Così come sulla scia dell'italico, e innominabile agli occhi degli amanti del Cinema, Melissa P., anche qui la vicenda narrata è ispirata a un libro autobiografico, di tale Valeriè Tasso, che ha deciso spudoratamente di mettere su carta le sue fantasie ed esperienze sessuali. Impendendo al moralismo di essere giudice e carnefice di tali scelte, rimane da analizzare la mera realizzazione filmica, andando a snocciolare prima di tutto la "profonda" trama che permea le avventure erotiche della protagonista. La scoperta del sesso a quindici anni mostra già la sua indole selvaggia, che nell'avvicinarsi ai trenta la porta a essere una vera e proprio ninfomane, affamata di piacere fin oltre ogni limite. L'unico appiglio che Valerie (Belén Fabra) ha con la realtà le è dato dal rapporto con la nonna (Geraldine Chaplin), che se da un lato la invita a non soffocare le sue pulsioni, allo stesso tempo cerca di mostrarle il perchè di queste, addicendo la colpa a un forte senso di solitudine. Ed è proprio la scomparsa di questa donna a forgiare una svolta nella sua vita, con l'incontro con Jaime (Leonardo Sbaraglia), forse primo e unico amore della sua vita. Il ritratto che esce dell'amore e del rapporto tra uomo e donna è l'apoteosi dei luoghi comuni e della decadenza della società. L'impronta fortemente femminista data dal regista è quanto meno surreale e ironica, dati i continui rimandi alla debolezza morale del maschio, in favore di una totale comprensione per la libertà "fisica" della protagonista. E anche qui il film perde il suo senso, visto che l'erotismo tanto millantato si rivela soft, patinato e inconsistente, probabilmente non in grado di soddisfare neanche gli spiriti più bollenti. Valerie qui è soltanto un corpo e non una persona. Unica degna di merito, per quanto nella sua breve apparizione, è la brava Geraldine Chaplin, finalmente lontana dai camei horror recenti e più che adatta al suo personaggio.
Cosa rimane di un lavoro totalmente incapace di realizzare i suoi propositi? Poco o nulla, aleggia soltando un roboante sibilo di incredulità di fronte a un film il cui scandalo è più nella sua uscita che nella sua essenza, e che cerca nelle polemiche la via del successo. Un fotoromanzo travestito da porno, laddove neanche l'erotismo riesce a coinvolgere lo spettatore più affamato, ha ben poche speranze di sopravvivere alla sua, malriposta e sconclusionata, "fama".
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[+] lascia un commento a andyflash77 »[ - ] lascia un commento a andyflash77 »
A dispetto del titolo piuttosto malizioso (per usare un eufemismo) il film,pur non essendo un capolavoro, è in verita' assai piacevole, a tratti filosofico,
sicuramente da vedere,perche' fa pensare,riflettere e ci mostra un punto di vista sulla sessualita' e la vita in generale abbastanza anticonvenzionale
rispetto a quello a cui siamo abituati.
Da maschietto non mi vergogno a dire che gli uomini ne escono letteralmente a pezzi ....ma credo proprio che a molti farebbe proprio bene vederlo! :)
Bellissima la colonna sonora.
Mystupidradio (stevenfrederick)
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Valérie è un film che lascia colpiti, piacevolmente o meno a seconda di chi lo vede. Una storia a tratti drammatica, che narra con incredibile accuratezza la ninfomania di una giovane e bellissima ragazza. Quello di cui "soffre" Valérie non è una malattia, ma un problema, forse dovuto alla scarsa autostima. Cerca in continuazione uomini che possano condurla su un sentiero dritto, alberato, felice. Jaime si presenta come l'uomo perfetto: ricco, bello, premuroso. Ma poi escono fuori le perversioni, l'uso di cocaina, le partner occasionali pagate quasi per sfizio. Dalle stelle alle stalle: Valérie cade in depressione, trova rifugio in un vestibolo dove conoscerà una collega, ma anche un'amica. Anche lì, tra le stanze dove venderà il suo corpo, avrà esperienze che fanno riflettere: prima Giovanni, l'italiano premuroso che poi la scarterà come un oggetto non voluto, poi Pedro con la sua violenza inquietante.
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Valérie è un film che lascia colpiti, piacevolmente o meno a seconda di chi lo vede. Una storia a tratti drammatica, che narra con incredibile accuratezza la ninfomania di una giovane e bellissima ragazza. Quello di cui "soffre" Valérie non è una malattia, ma un problema, forse dovuto alla scarsa autostima. Cerca in continuazione uomini che possano condurla su un sentiero dritto, alberato, felice. Jaime si presenta come l'uomo perfetto: ricco, bello, premuroso. Ma poi escono fuori le perversioni, l'uso di cocaina, le partner occasionali pagate quasi per sfizio. Dalle stelle alle stalle: Valérie cade in depressione, trova rifugio in un vestibolo dove conoscerà una collega, ma anche un'amica. Anche lì, tra le stanze dove venderà il suo corpo, avrà esperienze che fanno riflettere: prima Giovanni, l'italiano premuroso che poi la scarterà come un oggetto non voluto, poi Pedro con la sua violenza inquietante. Fino all'incontro decisivo: un uomo costretto sulla sedia a rotelle che chiede soltanto dei dolci, appassionati baci sulle mani e sul collo. Sarà lui che la convincerà, indirettamente, ad abbandonare la squallida matrona e tornare a vivere, conscia che ella soltanto sarà l'artefice della propria felicità.
Le scene di nudo, il sesso mostrato in modo esplicito, l'uso di un vernacolo non proprio elegante (consiglierei la visione in lingua originale, rende molto di più l'idea) si fondono in una pregiatissima produzione che, scavalcando i cancelli della censura, restituisce allo spettatore emozione e commozione.
Nel suo piccolo è un capolavoro, purtroppo non apprezzato da tanti.
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[+] lascia un commento a stef_mec »[ - ] lascia un commento a stef_mec »
Niente male. La protagonista è simpatica, e lo svolgimento del film è piacevole. Ci sono molte scene erotiche, ma mai pornografiche, tranne in brevi momenti. Il succo del messaggio è nel seguire il proprio istinto riguardo la sessualità, che deve essere necessariamente libera. Da guardare in un momento di relax.
[+] lascia un commento a g_andrini »[ - ] lascia un commento a g_andrini »
Per il modo di fare della protagonista che non perde mai un'occasione per fare sesso con chiunque e ovunque ricorda il film "Melissa P."
Come è ovvio il film è un collage di scene di sesso, oltre che una ricerca continua da parte di velerie di forme nuove di eccitazione che troverà nel matrimonio prima e nella prostituzione poi.
Lo spettatore non deve farsi grandi aspettative, il film è un pò piatto, inizia e finisce senza colpi di scena.
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