Valérie - Diario di una ninfomane

   
   
   
dario j. a. lunedì 28 dicembre 2009
facile, ma non troppo Valutazione 4 stelle su cinque
79%
No
21%

Film che disturba. Meglio sarebbe dire, che qualcosa disturba il film. Il tema del sesso è un contenuto facile ma non rende semplice la lettura di ciò che si vede. Tecnicamente presenta delle pecche ma prende distanza da parole quali noia e banalità. E’ un film da vedere ad occhi aperti ed orecchie chiuse poiché, nudità e libertà generano paure e sgomento minando le poche certezze di una società in forte e continua rivoluzione. Censure, trailer e critiche rischiano di insinuare pregiudizi, portando al centro l’eros che, di fatto però, è soltanto una presenza costante di fondo. Con un briciolo di distacco se ne riesce a distillare il contenuto, un provocatorio richiamo alla ricerca della consapevolezza. [+]

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stef_mec domenica 15 agosto 2010
film per palati raffinati Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

Valérie è un film che lascia colpiti, piacevolmente o meno a seconda di chi lo vede. Una storia a tratti drammatica, che narra con incredibile accuratezza la ninfomania di una giovane e bellissima ragazza. Quello di cui "soffre" Valérie non è una malattia, ma un problema, forse dovuto alla scarsa autostima. Cerca in continuazione uomini che possano condurla su un sentiero dritto, alberato, felice. Jaime si presenta come l'uomo perfetto: ricco, bello, premuroso. Ma poi escono fuori le perversioni, l'uso di cocaina, le partner occasionali pagate quasi per sfizio. Dalle stelle alle stalle: Valérie cade in depressione, trova rifugio in un vestibolo dove conoscerà una collega, ma anche un'amica. Anche lì, tra le stanze dove venderà il suo corpo, avrà esperienze che fanno riflettere: prima Giovanni, l'italiano premuroso che poi la scarterà come un oggetto non voluto, poi Pedro con la sua violenza inquietante. [+]

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andyflash77 giovedì 23 agosto 2012
erotismo melenso per una ninfomane Valutazione 2 stelle su cinque
67%
No
33%

Così come sulla scia dell'italico, e innominabile agli occhi degli amanti del Cinema, Melissa P., anche qui la vicenda narrata è ispirata a un libro autobiografico, di tale Valeriè Tasso, che ha deciso spudoratamente di mettere su carta le sue fantasie ed esperienze sessuali. Impendendo al moralismo di essere giudice e carnefice di tali scelte, rimane da analizzare la mera realizzazione filmica, andando a snocciolare prima di tutto la "profonda" trama che permea le avventure erotiche della protagonista. La scoperta del sesso a quindici anni mostra già la sua indole selvaggia, che nell'avvicinarsi ai trenta la porta a essere una vera e proprio ninfomane, affamata di piacere fin oltre ogni limite. [+]

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ilarya. martedì 2 ottobre 2012
"e cosa vuoi fare ora?" "vivere" Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Questo film va al di là del sesso, dell'eros, della perversione. Qst film parla del senso della vita, della voglia di esserci e di non perdere neanche un attimo del nostro prezioso tempo. Non è la storia di una pervertita, è la storia di una ragazza che cerca se stessa, che cerca il modo di viversi al meglio, accettandosi per quello che è. E' la storia di una ragazza che non rinuncia a se stessa e che vive, vive imparando a muovere le mani.

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paapla domenica 10 maggio 2009
una questione di “eiaculazione precoce” Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
50%

L’inizio è stato disastroso, Geraldine Chaplin doppiata malissimo! Ridateci i sottotitoli! Geraldine Chaplin è stata ingaggiata solo per dare la definizione di “ninfomane” alla nipote Val (Belen Fabra). Val confessa alla nonna il suo continuo desiderio di sesso e pensa di essere una ninfomane. La nonna oramai sul punto di morte la tranquillizza con dolci parole: “La ninfomane non esiste, è un’invenzione maschile.” E muore! Valérie è donna colta, conosce l’Organizzazione Scientifica del Lavoro, i ritmi, lo just in time e come Frederick Taylor misura le prestazioni con un cronometro digitale, sul comodino della stanza da letto. “L’eiaculazione precoce è il disturbo sessuale più diffuso tra gli uomini tanto che secondo alcune statistiche ne soffre un uomo su tre. [+]

[+] andiamo con le statistiche (di levie)
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levie venerdì 15 maggio 2009
oh! che scandalo... Valutazione 3 stelle su cinque
44%
No
56%

valerie non é un film scandalo. forse per pipparoli... forse. non é un drama, non é melò caro Zappoli*, é una storia come tante. solo che la tasso ci ha fatto un libro alla faccia di tutti... godo al pensiero di chi aveva necessità (purtroppo saranno in pochi e poche) di vedere un film che racconta di una donna sessualmente libera e felice di essere promiscua come molti/e vorrebbero ma non ne hanno il coraggio... in culo tutto il resto perché più nulla c'é da scrivere. comedy o soft erotic *Caro Giancarlo, ho sempre amato le tue recensioni, mai banali che andavano contro tutto e tutti, tanto che sei sempre stato l'unico che non mi ha mai fatto intuire una sola tua idea, ideologia o schieramento, sei sempre stato "solo" un grande amante e esperto di pellicole, le tue citazioni all'interno delle recensioni le ho conservate tutte e non solo in memoria. [+]

[+] perfettamente d'accordo (di antoetna)
[+] scandalosi sono i moralisti (di aeantoetna)
[+] ti sbagli (di oscar77)
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paola d. g. 81 domenica 23 ottobre 2016
un film che fa riflettere Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Molto bello esteticamente (fotografia e colonna sonora degne di nota) e ricco di spunti di riflessione, Valerie è un film tratto da un romanzo autobiografico e, come tale, racconta una storia perlomeno verosimile.
Dal mio punto di vista non è per niente scandaloso: le scene di sesso sono quasi stilizzate, non c'è morbosità nei nudi, solo molta voglia di dire la verità.
Valerie è un film oserei dire "morale", che parla soprattutto di rapporti umani, scandagliando tematiche come la solitudine, la ricerca di per sè sana del piacere e come questa si può trasformare in un'ossessione e in un punto debole facilmente sfruttabile, i rapporti di forza tra uomini e donne, la sopraffazione, la violenza ma anche il valore dell'amicizia, della solidarietà, la riscoperta del proprio mondo interiore e della propria libertà come punto di partenza per una vita più appagante e sana. [+]

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barbarab. giovedì 23 febbraio 2017
valerie non è compresa Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
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Certo, questa donna non è compresa, ne' dagli uomini degli film , ne' da quelli che scrivono recensioni giudicanti e pruriginose. Questi ultimi sono più pericolosi, si limitano a guardare il personaggio femminile attraverso un'ottica consumata: la donna vittima, sola, prostituta, incapace di amare in un contesto ortodosso.
nulla di più falso.La nonna che la invita a vivere quello che è finché è giovane ma Valerie non la capisce.
Si innamora sinceramente di un uomo rassicurante che si svela essere un narcisista patologico ( per me la parte più interessante del film!), un malato. La critica ufficiale non si sofferma su questo. [+]

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paolorol sabato 2 maggio 2009
meno male che ci sono i porno... Valutazione 1 stelle su cinque
48%
No
52%

Indubbiamente i blue movies hanno avuto, oltre ad altri vari meriti che è superfluo sottolineare, l'enorme merito di averannientato la produzione di filmetti come questo,nati per solleticare gli istinti pruriginosi e voyeuristici degli spettatori. Vi ricordate, negli anni 70, e anche prima? Bastava una scena di nudo , meglio ancora un sequestro, e il gioco era fatto:botteghini sbancati e sale piene. Un esempio per tutti: la "mitica"scena del burro dell'Ultimo tango, film pallosissimo, inutile ed assurdamente lungo. Che dormite, in attesa della famosa scena (e di un paio di altre pregevoli). Annientata anche l'"arte" di Tinto Brass, finalmente chi vuole ha a disposizione tonnellate di porno autentici e non si deve più sorbire pipponi come questa scemata, alla quale ha fatto una gran pubblicità la storia della locandina censurata. [+]

[+] leggi meglio la prossima volta... (di levie)
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oscar77 domenica 10 maggio 2009
zero erotismo e banalità protagonista Valutazione 1 stelle su cinque
40%
No
60%

decisamente il regista non ha il senso dell'erotismo,metà del film è costituito da scene di sesso che non riescono a coinvolgere lo spettatore.ricordate la scena della seduzione tra Catherine Deneuve e Susan Sarandon in "Miriam si sveglia a mezzanotte" ? quello è vero erotismo,risveglierebbe un morto! la trama di questo film pseudointellettuale invece è piatta,ricca di luoghi comuni e senza la minima sensualità. non riesce minimamente a trasmettere allo spettatore il lacerante stato d'animo della protagonista, la storia d'amore che lei vive col dirigente cocainomane non ha spessore,non da nessuna emozione,e così il resto della pellicola. molto meglio i film di Tinto Brass dove almeno c'è un sano umorismo,una certa atmosfera e spesso situazioni di erotismo nostrano e reale. [+]

[+] ah! (di levie)
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