steffa
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domenica 17 marzo 2019
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anticonfornista ?
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il film appare anticonfornista, "antiamericano", in realtà a ben guardarlo fa rifletere sulla figura dei cosidetti "bad boys" che cercano dalla vita quel qualcosa in più, forse solo emozioni più forti, non seguono la strada maestra e frequentarli significa soltanto perdere un mucchio di tempo e mettere a serio rischio la propria carriera e le proprie cose ... o forse è soltanto il dramma di coloro che maurano più tardi, più lentamente, ed il mondo che corre veloce non li aspetta
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raoul duke
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martedì 3 giugno 2014
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ghost film
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Un buon cast che non riesce a salvare Ghost World dal distacco emotivo e mentale. Una trama che non osa da nessuna parte e che finisce con il ripetersi ciclicamente in un brodo di noia e apatia. Il film tenta un'azione difficile in un film a metà tra la commedia e il drammatico, esplorando il mondo dell'alienazione giovanile in un clima, quello americano, denso di contenuti spesso irrisori e non convince. Il film si svuota da solo, espandendo quella sensazione di alieno a tutto, fino ad arrivare a se stesso. Non propone una soluzione, non spiega un problema, non ci dice nulla di più su un mondo che così lineare e vuoto non è. Nessuna costruzione demistificata e nessun sviluppo del personaggio, il film si presenta e si cristallizza per quasi due ore impedendo di entrare nel tema che ci vorrebbe far conoscere.
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Un buon cast che non riesce a salvare Ghost World dal distacco emotivo e mentale. Una trama che non osa da nessuna parte e che finisce con il ripetersi ciclicamente in un brodo di noia e apatia. Il film tenta un'azione difficile in un film a metà tra la commedia e il drammatico, esplorando il mondo dell'alienazione giovanile in un clima, quello americano, denso di contenuti spesso irrisori e non convince. Il film si svuota da solo, espandendo quella sensazione di alieno a tutto, fino ad arrivare a se stesso. Non propone una soluzione, non spiega un problema, non ci dice nulla di più su un mondo che così lineare e vuoto non è. Nessuna costruzione demistificata e nessun sviluppo del personaggio, il film si presenta e si cristallizza per quasi due ore impedendo di entrare nel tema che ci vorrebbe far conoscere. Positivo, invece, il mondo vintage in cui Seymour (Steve Buscemi) vive e si rinchiude e la progressiva esplorazione degli aspetti che lo caratterizzano, ma la mancanza di una vera immersione si sente sopratutto dopo la prima metà del film, altrettanto positiva l'interpretazione dei personaggi, ma con un cast così e dei personaggi eccessivamente ectoplasmatici la vera sfida sarebbe stato fare il contrario. Una foto mal riuscita di un mondo che non è così, e che non deve arrivare così; coperto da un fragile chador fantasmatico che non è abbastanza spesso da rendere il film valido per una riflessione psicologica. Stendiamoci un velo sopra.
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fabrizio cirnigliaro
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venerdì 26 giugno 2009
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là dove finiscono i sogni
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Ghost World è un film del 2002 diretto da Terry Zwigoff. La storia è ambientata in una città del nordamerica e le protagoniste sono 2 amiche di lunga data, Enid (Thora Birtch) e Rebecca (Scarlett Johansson). Le due ragazze sono molto affiatate, hanno appena ottenuto il diploma e si apprestano a cercare una casa per vivere insieme. Sono quasi asociali: quello che vedono intorno a loro non gli piace e lo sbeffeggiano continuamente, con sarcasmo. Insomma sono ”outsider” che non riescono a relazionarsi con il resto del mondo. La vita dopo la scuola però è satura di incertezze, di dolore e di disillusioni. Rebecca si trova un lavoro in una caffetteria di una famosa catena multinazionale. Serve tutto il giorno caffè e cappuccini a clienti che lei sostiene siano “scemi, svitati, sfigati…”, per l’amica invece sono solo “americani”.
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Ghost World è un film del 2002 diretto da Terry Zwigoff. La storia è ambientata in una città del nordamerica e le protagoniste sono 2 amiche di lunga data, Enid (Thora Birtch) e Rebecca (Scarlett Johansson). Le due ragazze sono molto affiatate, hanno appena ottenuto il diploma e si apprestano a cercare una casa per vivere insieme. Sono quasi asociali: quello che vedono intorno a loro non gli piace e lo sbeffeggiano continuamente, con sarcasmo. Insomma sono ”outsider” che non riescono a relazionarsi con il resto del mondo. La vita dopo la scuola però è satura di incertezze, di dolore e di disillusioni. Rebecca si trova un lavoro in una caffetteria di una famosa catena multinazionale. Serve tutto il giorno caffè e cappuccini a clienti che lei sostiene siano “scemi, svitati, sfigati…”, per l’amica invece sono solo “americani”. Enid invece non riesce a lavorare per più di un giorno nello stesso posto. Il suo sguardo verso il mondo è troppo cinico, la sua personalità è forte, sa cosa non vuole essere, ma non ha ancora capito cosa fare della propria vita. Ghost World è tratto da un fumetto americano, Erid è un personaggio del tutto insolito, rappresenta l’antieroina per eccellenza. A differenza dei vari eroi dei fumetti, Erid cambia sempre look, si interessa a cose nuove e riesce sempre ad “incasinare” la vita di chi gli sta vicino. Fortemente attratta da Seymour (Steve Buscemi), quarantenne single collezionista di dischi, anche lui fortemente a disagio nella società attuale, si allontana pian piano da Rebecca, spezzando irrimediabilmente quel forte legame che le univa e chiudendo insieme all’amicizia la fase adolescenziale, in modo piuttosto drastico.
A fare da cornice a questa storia è una città desolante della provincia americana, una città “fantasma” appunto. Invasa dai centri commerciali che hanno portato lavori mal pagati e luoghi “brutti” dove ritrovarsi e “consumare”. Una volta presa questa direzione la città perde la propria identità, diventa una città uguale a tutte le altre. Ormai anche in Italia è cosi. Abbiamo gli stessi cinema multisala, dove il film è solo il vettore per il consumo di maxi porzioni di Pop Corn e bibite gassate,e con le stesse videoteche dove i commessi non riescono a distinguere “9 settimane e mezzo” da “8 e ½” di Fellini.
Nonostante sia stata etichettata come commedia, questa pellicola affronta alcuni dei mali della società di oggi. Seymour sostiene che “Il razzismo è mascherato nella nostra cultura, una volta era più scoperto, ma adesso è camuffato meglio, le persone si odiano ancora”. La fine di quell’indissolubile amicizia fra Erid e Rebecca è stata vissuta da molti nella propria adolescenza.
Si pensa sempre che queste cose accadano agli altri, ma ci sono dei momenti in cui le nostre vite cambiano radicalmente, qualcosa si spezza,gli interessi non sono più gli stessi e ognuno prende la propria strada. C’è chi decide di scendere a compromessi e viene omologato dalla società che prima disprezzava e chi invece sceglie di continuare a sognare, lasciando magari la propria città ormai irriconoscibile, cercando di mantenere lo stesso sguardo verso il mondo, quello di un’adolescente,dei suoi sogni,delle sue illusioni. Io odio i miei interessi. Credi che sia salutare l’ossessione delle collezioni? Io non ho rapporti con gli altri e riempio la mia vita cosi”
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frank
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domenica 8 marzo 2009
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ottimo film con una bravissima thora birch
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Un buon film che ho apprezzato soprattutto grazie al carisma della protagonista (apparentememnte pessimista, ironica, ribelle ma allo stesso tempo insicura)..ottimo cast: bravissima la giovane Thora Birch e convincente (come sempre del resto) il grande Steve Buscemi...nonostante sia un film sostanzialmente drammatico a volte strappa anche qualche risata...decisamente consigliato.
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mary
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giovedì 13 novembre 2008
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bellissimissimo....
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carter
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martedì 22 aprile 2008
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disperato e struggente
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Non si salva niente in questa cittadina iperrealista (un mondo fantasma? il nostro?): i personaggi si aggirano disperati e intrecciano tra essi rapporti altrettanto disperati. Tutto si rivela -inesorabilmente- senza speranza, ad eccezione del finale, peraltro per la sola Enid, unica a ribellarsi ala società: ribellione=salvezza? Una terrificante rappresentazione della società (americana soltanto?), così struggente da risultare (paradossalmente) consolatoria: ma siamo sicuri che ciò che viene rappresentato non interessi anche noi?
Bravissimi gli attori. Un bel film, toccante.
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(di mary)
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stefanocas
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lunedì 22 gennaio 2007
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paradossi adolescenziali
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Due ragazze con difficoltà relazionali terminano le scuole superiori, ma Enid non pare ancora pronta all'ingresso in un mondo di adulti: fa di tutto per tenersi alla lontana dalla serietà e distinguersi, intraprendendo una lotta contro tutti e contro se stessa.
L'amicizia con un collezionista di dischi impacciato e timido sembra risollevarla, ma le rispettive idiosincrasie li allontano involontariamente un'ultima volta: il finale aperto mi è sembrato un espediente metaforico sulla parabola esistenziale dell'adolescenza.
Fa riflettere con grande intelligenza e arguzia, ottimo!
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furio
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martedì 23 maggio 2006
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capolavoro senza notorietà
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Film bellissimo americano ma decisamente antiamericano e non solo. Cast ottimo a partire da Thora Birch che dopo AMERICAN BEAUTY si è ingrassata non di poco ed ha perso le fattezze della Lolita made in Usa che ci aveva proposto Sam Mendes. In questa mordente tragicommedia, la vita è difficile da morire e non si ottiene nulla di quello che si avrebbe voluto. Quindi in un certo senso questo è un altro ottimo esempio di film, in chiave semiadolescenziale che ha l'intento di demolire il sogno americano. Non mancano comunque ottime parentesi sulla vita ancora più squallida e arresa degli adulti grazie alle tre interpretazioni di Buscemi, l'amico di mezz'età di Enid, Illeana Douglas, la sua insegnante di arte e quella di Balaban, piccolo attore che non si vede mai ma bravissimo, che qui interpreta il padre di Enid.
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Film bellissimo americano ma decisamente antiamericano e non solo. Cast ottimo a partire da Thora Birch che dopo AMERICAN BEAUTY si è ingrassata non di poco ed ha perso le fattezze della Lolita made in Usa che ci aveva proposto Sam Mendes. In questa mordente tragicommedia, la vita è difficile da morire e non si ottiene nulla di quello che si avrebbe voluto. Quindi in un certo senso questo è un altro ottimo esempio di film, in chiave semiadolescenziale che ha l'intento di demolire il sogno americano. Non mancano comunque ottime parentesi sulla vita ancora più squallida e arresa degli adulti grazie alle tre interpretazioni di Buscemi, l'amico di mezz'età di Enid, Illeana Douglas, la sua insegnante di arte e quella di Balaban, piccolo attore che non si vede mai ma bravissimo, che qui interpreta il padre di Enid. Tratto da un libro di fumetti underground per adulti, GHOST WORLD ha un bel finale visionario: vediamo la protagonista andarsene via da tutto su di una linea di autobus (e qui viene in mente il finale del LAUREATO) che è stata chiusa tre anni prima. Il film è passato inosservato perchè non ha avuto il servizio pubblicitario che meritava pur essendo un film di costo abbastanza limitato e di una fattura comunque ottima. Il regista ha poi girato il più famoso BAD SANTA - BABBO BASTARDO, interpretato da Billy Bob Thornton ("L'uomo che non c'era" dei fratelli Coen) e da Lauren Graham alias Lorelai Gilmore, attrice magnifica e versatile del piccolo schermo. Adesso attendiamo l'ultimo lavoro, che recupera molto lo stile di Ghost World, ART SCHOOL CONFIDENTIAL, altra produzione indipendente ma di grande interesse.
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(di ezio)
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