paolp78
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sabato 29 aprile 2023
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frizzante ed accattivante
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Alexander Payne è sicuramente uno dei registi più talentuosi della sua generazione, capace di raccontare la provincia americana degli anni ’90 e dei primi decenni del ventunesimo secolo, con uno stile innovativo molto scanzonato ed accattivante, piacevole e pungente al tempo stesso.
Questa pellicola, tratta da un romanzo uscito appena un anno prima, è la seconda opera cinematografica di Payne, che ne curò anche la sceneggiatura, vero punto di forza dell’opera.
Il film come molte pellicole per teenager è ambientato in una scuola superiore della provincia americana, ma non c’entra niente con quella categoria cinematografica, bensì è un’opera ben più complessa, in cui si ritrovano tutti gli elementi della cinematografia di Payne.
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Alexander Payne è sicuramente uno dei registi più talentuosi della sua generazione, capace di raccontare la provincia americana degli anni ’90 e dei primi decenni del ventunesimo secolo, con uno stile innovativo molto scanzonato ed accattivante, piacevole e pungente al tempo stesso.
Questa pellicola, tratta da un romanzo uscito appena un anno prima, è la seconda opera cinematografica di Payne, che ne curò anche la sceneggiatura, vero punto di forza dell’opera.
Il film come molte pellicole per teenager è ambientato in una scuola superiore della provincia americana, ma non c’entra niente con quella categoria cinematografica, bensì è un’opera ben più complessa, in cui si ritrovano tutti gli elementi della cinematografia di Payne.
L’ambientazione molto familiare per gli spettatori più giovani, rende la pellicola particolarmente adatta a soddisfare tale tipo di target, tuttavia l’opera è certamente godibilissima anche per un pubblico più maturo.
La narrazione frizzante e divertente coinvolge fino alla fine, grazie anche ad una storia che si giova di continui guizzi di sceneggiatura.
Molto felice la scelta di ricorrere alle voci narranti fuoricampo dei personaggi principali, espediente con il quale Payne spiega il punto di vista dei protagonisti in merito ai vari accadimenti e, al contempo, ne illustra compiutamente la personalità, che ne esce molto ben delineata.
I ruoli più importanti sono ricoperti da Matthew Broderick, allora non ancora quarantenne ma già nella fase calante della carriera, e da una giovanissima Reese Witherspoon, in rampa di lancio benché già molto affermata. Gli altri due giovani attori che interpretano i personaggi più in vista sono Chris Klein, simpatico nella parte del tontolone bello, ricco e buono, e l’ancor meno nota, ma brava, Jessica Campbell.
Sagaci e spassosissimi i dialoghi.
Perfettamente riuscita l’ambientazione nella provincia americana.
La pellicola trasmette un messaggio fondamentalmente pessimistico, ma riesce a farlo senza che venga mai meno il sorriso.
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pedro
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lunedì 2 aprile 2018
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imperdibile
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Imperdibile.
Peccato che negli USA abbia incassato la metà delle spese di produzione ed abbia avuto solo una nomination al oscar.
Payne costruisce una commedia nera che, nel suo genere (high school), dovrebbe essere considerata almeno tra le migliori di sempre. La cura dei dettagli quasi maniacale.
Reese Witherspoon nella sua migliore interpretazione, nonostante gli oscar posteriori. Per chi ha visto il film sarà impossibile rivederla in altri senza pensare a questa sua interpretazione.
Tutti gli attori, anche quelli secondari, anche le comparse (gli studenti all’assemblea), sempre contestuali, mai sopra le righe, quasi perfetti.
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Imperdibile.
Peccato che negli USA abbia incassato la metà delle spese di produzione ed abbia avuto solo una nomination al oscar.
Payne costruisce una commedia nera che, nel suo genere (high school), dovrebbe essere considerata almeno tra le migliori di sempre. La cura dei dettagli quasi maniacale.
Reese Witherspoon nella sua migliore interpretazione, nonostante gli oscar posteriori. Per chi ha visto il film sarà impossibile rivederla in altri senza pensare a questa sua interpretazione.
Tutti gli attori, anche quelli secondari, anche le comparse (gli studenti all’assemblea), sempre contestuali, mai sopra le righe, quasi perfetti.
Payne ci regala delle scene di sorprendente ironia: Mcallister (Broderick) che, lasciando per un attimo il suo quotidiano grigiore, si trasforma nel “padrino” in coupe nella costa amalfitana, ed in questa coupe arriva a scuola ma scende dalla sua ford fiesta due porte.
Anche scene apparentemente secondarie raccontano molto di più di quello che mostrano. Lo sputo alla ford fiesta di Mcallister di Larry Fouch (Nicholas d’Agosto), il presidente del comitato elettorale degli studenti, un esempio, un simbolo di ottusità.
Insomma, un film altamente consigliato (meglio se in lingua originale),
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gianleo67
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mercoledì 30 dicembre 2015
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witherspoon...for president
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Nel tentativo di ostacolare le elezioni a rappresentante di istituto di una studentessa puntigliosa ed arrivista, un giovane insegnante di storia finisce con l'utilizzarne gli stessi spregiudicati mezzi, tradendo così gli ideali di correttezza ed onestà morale in cui dice di credere. La sua vita personale e professionale ne verrà completamente stravolta a tutto vantaggio della carriera luminosa ed inarrestabile che toccherà in sorte alla sua odiata avversaria.
Dal soggetto di Tom Perrotta (Intrigo scolastico) Alexander Payne scrive e dirige un piccolo saggio di satira sociale e politica che, sotto le mentite spoglie della teen-comedy, finisce per utilizzare tutti gli stereotipi narrativi e caratteriali del cinema di genere a vantaggio di una visione eversiva e dissacratoria della società americana, abitata da quelle contraddizioni di fondo che mortificano la virtù ed alimentano il vizio, rendendoci la pratica quotidiana di un esercizio del potere in cui gli egoismi personali e le pulsioni dell'istinto sono più forti di tutte le più belle lezioni sull'etica ed il rispetto delle regole democratiche.
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Nel tentativo di ostacolare le elezioni a rappresentante di istituto di una studentessa puntigliosa ed arrivista, un giovane insegnante di storia finisce con l'utilizzarne gli stessi spregiudicati mezzi, tradendo così gli ideali di correttezza ed onestà morale in cui dice di credere. La sua vita personale e professionale ne verrà completamente stravolta a tutto vantaggio della carriera luminosa ed inarrestabile che toccherà in sorte alla sua odiata avversaria.
Dal soggetto di Tom Perrotta (Intrigo scolastico) Alexander Payne scrive e dirige un piccolo saggio di satira sociale e politica che, sotto le mentite spoglie della teen-comedy, finisce per utilizzare tutti gli stereotipi narrativi e caratteriali del cinema di genere a vantaggio di una visione eversiva e dissacratoria della società americana, abitata da quelle contraddizioni di fondo che mortificano la virtù ed alimentano il vizio, rendendoci la pratica quotidiana di un esercizio del potere in cui gli egoismi personali e le pulsioni dell'istinto sono più forti di tutte le più belle lezioni sull'etica ed il rispetto delle regole democratiche. Se il cuore pulsante di una nazione che sembra avere completamente smarrito le sue radici puritane è quello di uno storico crocevia tra gli Stati dell'Est e quelli dell'Ovest che ha dato i natali al regista di Omaha, questo segna anche il luogo simbolico per una disfida di cattivi sentimenti ed un piccolo laboratorio delle meschinità umane, pronte a sfidarsi sul terreno quanto mai fertile di un ambiente scolastico dove più stridente sembra essere la distanza tra le istanze dei sacri valori della famiglia e della patria (la distinzione tra etica e morale) e quelli di una messa a dimora della pianta malata delle contraddizioni che agitano i cuori e le menti dei suoi abitanti, stretti come sono tra la rigidità ed il perbenismo delle convenzioni sociali ed una irriducibile volontà di affermazione degli egoismi e delle ambizioni personali che non sembrano risparmiare proprio nessuno. Chi è senza peccato scagli la prima pietra sembra dire il regista, agitando le acque di una stagnazione sociale che fa presto emergere il substrato torbido che si cela sotto la calma apparente della sua superfice e rivelando la vera natura di famiglie allo sbando ed istituzioni disfunzionali, laddove la volontà di normalizzazione punisce il merito e premia la furbizia cercando, fintanto che sia possibile, di nascondere sotto il tappeto le macerie di relazioni sociali fondate sull'inganno e la più bieca dissimulazione. Tra infedeltà coniugali e la concupiscenza di giovani vergini, tra la libertà sessuale e l'arrivismo politico, un campionario di cattivi propositi che finisce per penalizzare gli stolti (Chris) e gli incapaci (Jim) e premiare i sovversivi (Tammy) ed i più astuti (Tracy), agitando lo spettro di un sistema educativo che mette ai margini i sacri principi di onestà e virtù e concorre alla creazione di una classe dirigente di piccoli mostri operosi dai bigodini notturni e dalla lingua affilata. Commedia amara e nerissima che si trastulla con le tragicomiche peripezie di una tenzone personale che ci dice sin dall'inizio chi sarà il vincitore ed il controcanto di un voice-over che finisce per esasperare la distanza abissale che separa la sterile teoria di una lezione scolastica dalle qualità necessarie per approdare al Congresso. Un pò irrisolto ed episodico sul versante di alcuni snodi narrativi, gode della credibile prova dei suoi due protagonisti principali: un Mattew Broderick dalla faccia rassegnata dell'eterno perdente ed una lanciatissima Reese Witherspoon in un ruolo da cattiva dal viso d'angelo che la consacrerà sul proscenio internazionale (candidatura ai Golden Globe ed all'Indipendent Spirit Award) fino al successo come miglior attrice agli Oscar 2006 in Walk the Line di James Mangold, apice di una carriera che negli ultimi anni l'ha vista passare anche al ruolo di produttrice. Quando si dice La rivincita delle bionde...
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mary
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lunedì 27 ottobre 2008
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carinissimo
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Un film divertente, intelligente ed interessante nel mostrare attraverso il microspico il macroscopico. Dinamiche psicologiche quasi perfette..una ottima coralità di personaggi diversi.
La WITHERSPOON STREPITOSA!!!!
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francesco
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domenica 14 settembre 2008
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e - r - ection?
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"E - l - ection", certo, ma togliete la "l" e mette una "r"... cambia il titolo, non il senso del film. il nostro amico professore non appare forse come un uomo che perde la propria identita' (sessuale)? tra una gelida relazione matrimoniale in cui il l'amore sembra solo una prestazione sportiva a caccia di un figlio (il film non comincia del resto su un erogatore d'acqua mentre il prof fa atletica...?), pornazzi, una relazione squallida e breve e una lolita "con le palle" (come i "veri" uomini, quelli che arrivano a washington, mica al museo di new york...!!!), il poveraccio scivola verso il disastro... in questo ricorda davvero kevin spacey in "american beauty", con la differenza che il prof di "election" crede, o finge di credere ancora, al proprio ruolo di educatore.
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"E - l - ection", certo, ma togliete la "l" e mette una "r"... cambia il titolo, non il senso del film. il nostro amico professore non appare forse come un uomo che perde la propria identita' (sessuale)? tra una gelida relazione matrimoniale in cui il l'amore sembra solo una prestazione sportiva a caccia di un figlio (il film non comincia del resto su un erogatore d'acqua mentre il prof fa atletica...?), pornazzi, una relazione squallida e breve e una lolita "con le palle" (come i "veri" uomini, quelli che arrivano a washington, mica al museo di new york...!!!), il poveraccio scivola verso il disastro... in questo ricorda davvero kevin spacey in "american beauty", con la differenza che il prof di "election" crede, o finge di credere ancora, al proprio ruolo di educatore... e invece fallisce anche nel tentativo di prendersi una rivincita, mandando "al potere", barando, un maschio "vuoto" come il giovane quarterback... ma vedo questo film (anche) come una riflessione sull'invidia... i primi della classe commettono nefandezze, eppure continuano a brillare di luce dolorosamente insopportabile per i mediocri, che, invece, inciampano goffamente nei propri errori e finiscono nell'ombra... del resto il mondo funziona (spesso) così, no?... forse finisce per godersi la vita solo chi ha il coraggio di rompere gli schemi fino in fondo (Tammy, la "lesbica")... amaro, pungente, a volte sanamente crudele, girato in modo sorprendente, ricco di particolari da gustare e di trovate divertenti (il sogno automobilistico da gigolò del professore, destinato, però, a rimettere - letteralmente - i piedi per terra...)... da vedere... peccato solo che payne, da qui in avanti, abbia perso sempre piu' unghie... e peccato per quella tendenza a spiegare più del necessario: che bisogno c'era, ad esempio, di rimarcare con la voce-off di Tracy la scelta del protagonista di bere pepsi e non coca cola?... non era già tutto chiaro?... nota per teledipendenti: non si chiamava Carver anche il liceo del "mitico" telefilm sulla pallacanestro con il coach biondo e squattrinato in un quartiere scassato di LA?
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elmanechi
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mercoledì 29 agosto 2007
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da non perdere
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Bravo il regista, ottima la sceneggiatura ed insuperabili gli attori. Un film sottovalutato, senza alcuna relazione con la tipiche spazzature dei film commedia modello high shool. Istruttivo anche in Italia.
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anonimo
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sabato 4 agosto 2007
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e ora di votare
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Le elezioni per la presidenza del Comitato studentesco di una scula superiore di provincia sono al centro di questa commedia satirica tratta da un romanzo di Tom Perrotta. È Jim McAllister (Matthew Broderick), il professore più popolare e rispettato della scuola a guidare i ragazzi. Egli, che ha avuto una vita triste e turbolenta, ha modo, durante le elezioni, di riscattarsi. Gli studenti, stimolati e incoraggiati dal professore, si rivelano ottimi politicanti. Ma, si sa, il mondo della politica è fatto anche di vendette, gelosie e sotterfugi. Nessuno di questi elementi manca in questa commedia pungente, in cui la scuola diventa il microcosmo delle ingiustizie nascoste sotto la patina dorata della vita americana.
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Le elezioni per la presidenza del Comitato studentesco di una scula superiore di provincia sono al centro di questa commedia satirica tratta da un romanzo di Tom Perrotta. È Jim McAllister (Matthew Broderick), il professore più popolare e rispettato della scuola a guidare i ragazzi. Egli, che ha avuto una vita triste e turbolenta, ha modo, durante le elezioni, di riscattarsi. Gli studenti, stimolati e incoraggiati dal professore, si rivelano ottimi politicanti. Ma, si sa, il mondo della politica è fatto anche di vendette, gelosie e sotterfugi. Nessuno di questi elementi manca in questa commedia pungente, in cui la scuola diventa il microcosmo delle ingiustizie nascoste sotto la patina dorata della vita americana. Meritatissimi i premi della critica che il film ha ricevuto.
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payne
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giovedì 7 giugno 2007
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payne
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mario
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mercoledì 9 maggio 2007
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errata corrige
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LA recensione non parla del film in questione. Probabilmente è un caso di omonimia...
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