Titolo originale The Draughtsman's Contract.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 108 min.
- Gran Bretagna 1982.
- I Wonder Pictures
uscita lunedì 28novembre 2022.
MYMONETROGreenaway - I Misteri del Giardino di Compton House
valutazione media:
4,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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E' un film di importanza seminale per la storia del cinema. Come per tutta la produzione di Greenaway si tratta di una pellicola di tipo sperimentale che concepisce l'immagine filmica non solo come veicolo di una narrazione intesa in senso tradizionale, ma soprattutto intende l'immagine nella sua parentela con le forme espressive del dipinto e della fotografia. In questo film l'inquadratura è spesso fissa, concepita senza movimenti di macchina, e anche gli attori appaiono muoversi in modo parco e misurato per accentuare le similitudini con la fissità del dipinto. La trama, che procede come un thriller-noir, è in realtà un pretesto per acute riflessioni metacinematografiche e intellettualistiche sul valore dell'arte e sulla figura dell'artista.
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E' un film di importanza seminale per la storia del cinema. Come per tutta la produzione di Greenaway si tratta di una pellicola di tipo sperimentale che concepisce l'immagine filmica non solo come veicolo di una narrazione intesa in senso tradizionale, ma soprattutto intende l'immagine nella sua parentela con le forme espressive del dipinto e della fotografia. In questo film l'inquadratura è spesso fissa, concepita senza movimenti di macchina, e anche gli attori appaiono muoversi in modo parco e misurato per accentuare le similitudini con la fissità del dipinto. La trama, che procede come un thriller-noir, è in realtà un pretesto per acute riflessioni metacinematografiche e intellettualistiche sul valore dell'arte e sulla figura dell'artista. Recitazione molto buona, anche se in qualche caso volutamente antirealista (per le ragioni che si sono mezionate). Musica straordinaria ad opera del compositore minimalista Michael Nyman, che, pur prendendo in prestito qualche brano barocco, compone una musica originale di sicuro successo, Chasing Sheep Is Best Left To Shepherds.
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Un giallo verboso e antinarrativo: questo è "The Draughtsman's Contract" di Peter Greenaway, regista non di film, ma di vere e proprie opere d'arte. Ogni singola inquadratura è perfetta come un quadro a se stante e conserva un fascino pittorico d'altri tempi. Un film da vedere e rivedere.
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Un giallo verboso e antinarrativo: questo è "The Draughtsman's Contract" di Peter Greenaway, regista non di film, ma di vere e proprie opere d'arte. Ogni singola inquadratura è perfetta come un quadro a se stante e conserva un fascino pittorico d'altri tempi. Un film da vedere e rivedere.[-]
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Per l' esattezza è l' individualità borghese razionalista che crede solo a ciò che "vede", contro l' aristocratico "senso di appartenenza" che conosce e "sa" anche delle cose che vengono "nascoste" e non si possono né mostrare (né quindi vedere). Un vantaggio incolmabile, che nonostante l' orgoglio della propria (inutile) intelligenza, giovinezza e virilità affascina irresistibilmente il disegnatore come lo sguardo di un serpente e che da vita dei confronti verbali da restare senza fiato ( tradotti in maniera straordinaria in italiano).
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Una meraviglia di film a cui i bellissimi Il Ventre dell' Architetto e Nightwatch dello stesso regista si avvicinano solamente.
La storia della lotta mortale fra la borghese "razionalità" e l' aristocratica "sapienza" sullo sfondo della gloriosa rivoluzione del 1688 (per chi sa di storia verso la fine del film si allude alla venuta di Guglielmo III di Orange l' olandese che viene a rimettere tutto in ordine).
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Prodotto dalla rete televisiva britannica Channel 4 e presentato con successo al Festival di Venezia del 1982, “I misteri del giardino di Compton House” è il film che ha consacrato sulla scena internazionale il regista inglese Peter Greenaway, passato al cinema dopo una carriera come pittore, scrittore ed autore di documentari, e qui al suo secondo lungometraggio per il grande schermo. Il titolo originale della pellicola, “The draughtsman’s contract”, si riferisce al singolare contratto stipulato dal personaggio principale, un rinomato paesaggista di nome Neville (Anthony Higgins), con l’altolocata Mrs.
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Prodotto dalla rete televisiva britannica Channel 4 e presentato con successo al Festival di Venezia del 1982, “I misteri del giardino di Compton House” è il film che ha consacrato sulla scena internazionale il regista inglese Peter Greenaway, passato al cinema dopo una carriera come pittore, scrittore ed autore di documentari, e qui al suo secondo lungometraggio per il grande schermo. Il titolo originale della pellicola, “The draughtsman’s contract”, si riferisce al singolare contratto stipulato dal personaggio principale, un rinomato paesaggista di nome Neville (Anthony Higgins), con l’altolocata Mrs. Herbert (Janet Suzman), che promette di concedergli le proprie grazie in cambio di una serie di dodici disegni da donare al marito.
Ambientato nella campagna inglese alla fine del XVII secolo, il film di Greenaway si apre con una lunga sequenza iniziale di dieci minuti, una sorta di ironico antefatto in cui ci vengono mostrate le “chiacchiere” e i pettegolezzi di un’aristocrazia quanto mai decadente, che maschera dietro dialoghi forbiti e riti cerimoniosi la propria inesorabile vacuità. Quindi, con l’arrivo di Neville alla residenza degli Herbert, ha inizio una vicenda destinata ben presto a tingersi di giallo. Infatti, Neville non tarderà a rendersi conto che qualcosa di ambiguo e sinistro è nascosto nella magione di Compton House: oggetti disseminati per il giardino senza alcun motivo plausibile, che forse costituiscono gli indizi di un misterioso delitto. E mentre è alle prese con i propri dubbi, Neville si ritroverà coinvolto in un torbido gioco di seduzione che vede partecipe, oltre alla signora Herbert, anche la figlia dei padroni di casa, la giovane Mrs. Talmann (Anne-Louise Lambert), intenzionata a proporre al pittore un secondo contratto …
Peter Greenaway firma un’opera complessa e sofisticata, a metà strada fra il murder-mystery, il dramma in costume e la commedia grottesca, che rappresenta anche un’acuta riflessione sui rapporti fra arte e potere in una società classista e dominata dagli interessi economici. L’intreccio narrativo, pervaso da una sottile vena ironica (da notare il servo nudo che di notte si aggira per la villa “travestito” come una statua), avrà un esito tragico e beffardo, che tuttavia non scioglierà il mistero alla base del plot. Sebbene a tratti rischi di risultare un raffinato esercizio di stile, “I misteri del giardino di Compton House” è un film abilissimo nell’esplorare il tema dell’ingannevolezza delle apparenze e del tentativo da parte dell’artista (e al tempo stesso della macchina da presa) di catturare un’immagine veritiera della realtà. L’elegante colonna sonora è composta da Michael Nyman. [-]
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Felice esempio della collaborazione fra il British Film Institute e il Channel Four della TV inglese, "The Draughtsman's Contract" ebbe buona accoglienza a Venezia nell'82 e sta ottenendo un ottimo esito commerciale in USA. Quarantenne, noto nell'ambito dell'avanguardia, drammaturgo finissimo prima che buon regista Peeter Greenaway, nella raffigurazione di un '700 sensuale e crudele, ha messo nello stesso frullatore le eleganti volgarità di "Tom Jones" e le luci di candela di "Barry Lyndon", l'espressivo poverismo di Rossellini e le provocazioni di Straub. Scritta dal regista (non c'è dietro nessun romanzo), la storia è quella di un giovane paesaggista, Neville, che fa un contratto per illustrare in 12 disegni la proprietà del nobile Herbert.
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Felice esempio della collaborazione fra il British Film Institute e il Channel Four della TV inglese, "The Draughtsman's Contract" ebbe buona accoglienza a Venezia nell'82 e sta ottenendo un ottimo esito commerciale in USA. Quarantenne, noto nell'ambito dell'avanguardia, drammaturgo finissimo prima che buon regista Peeter Greenaway, nella raffigurazione di un '700 sensuale e crudele, ha messo nello stesso frullatore le eleganti volgarità di "Tom Jones" e le luci di candela di "Barry Lyndon", l'espressivo poverismo di Rossellini e le provocazioni di Straub. Scritta dal regista (non c'è dietro nessun romanzo), la storia è quella di un giovane paesaggista, Neville, che fa un contratto per illustrare in 12 disegni la proprietà del nobile Herbert. Ma nelle clausole, approfittando dell'assenza del padrone di casa, si includono i favori che la castellana concederà al pittore al compimento di ogni disegno; e ben presto alle grazie della madre si aggiungono quelle della figlia. Accade però che nella proprietà è stato commesso un delitto, l'uccisione di Herbert creduto in viaggio, e nei disegni sembra che per caso o per malizia Neville abbia fissato le tracce dei suoi sospetti. Insomma l'arte minaccia l'establishment per il solo fatto di rispecchiare la realtà; e l'artista, anche quando in apparenza trionfa dell'ambiente che lo circonda, è sempre vittima predestinata. Il pittore finirà all'inferno come Don Giovanni tra i lazzi di una statua vivente che è una specie di parodia del Commendatore. Immagini spesso immobili, come bloccate nella posa richiesta per i disegni, recitazione non eccelsa, dialoghi fluviali. Un film più intelligente che riuscito. (Da " Il Filmottanta- cinque anni al cinema dal 1982 al 1986)
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Come in Lola di Manchette, prima affiora il sesso, poi gli interessi e infine i crimini: un pittore percorre questa discesa all'inferno della realtà attraverso le illusioni della pittura, corroborata dagli amplessi con la moglie e la figlia del padrone di casa scomparso. Alla fine verrà assassinato per aver scoperto la verità. Il film si chiude con lo sputo di una statua spettatrice dell'omicidio. Perfetta la frizione tra la ricercatezza delle immagini e la cruda meschinità della vicenda.
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Come in Lola di Manchette, prima affiora il sesso, poi gli interessi e infine i crimini: un pittore percorre questa discesa all'inferno della realtà attraverso le illusioni della pittura, corroborata dagli amplessi con la moglie e la figlia del padrone di casa scomparso. Alla fine verrà assassinato per aver scoperto la verità. Il film si chiude con lo sputo di una statua spettatrice dell'omicidio. Perfetta la frizione tra la ricercatezza delle immagini e la cruda meschinità della vicenda.
[+] riduttiva (di katy-ge)[ - ] riduttiva
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Greenaway - I Misteri del Giardino di Compton House | Indice