Gangsters in agguato

Suddenly del ’54 diretto da Lewis Allen è un’implosione di coincidenze e di parallelismi con un episodio tragico della storia americana. Girato dieci anni prima dell’omicidio di Dallas, Gangsters in agguato, titolo italiano del film, ha come plot la preparazione di un attentato al Presidente degli Stati Uniti da parte di un sicario psicopatico, John Baron, interpretato da Frank Sinatra, per inciso amico intimo di John Kennedy e chiacchierato per le sue frequentazioni di ambienti mafiosi dell’epoca. I due personaggi, Baron e Oswald, hanno una storia personale molto simile; entrambi, infatti, hanno avuto un’infanzia difficile crescendo praticamente senza genitori, ed entrambi sono reduci di guerra con un passato nell’esercito non proprio glorioso. [+]

Suddenly del ’54 diretto da Lewis Allen è un’implosione di coincidenze e di parallelismi con un episodio tragico della storia americana. Girato dieci anni prima dell’omicidio di Dallas, Gangsters in agguato, titolo italiano del film, ha come plot la preparazione di un attentato al Presidente degli Stati Uniti da parte di un sicario psicopatico, John Baron, interpretato da Frank Sinatra, per inciso amico intimo di John Kennedy e chiacchierato per le sue frequentazioni di ambienti mafiosi dell’epoca. I due personaggi, Baron e Oswald, hanno una storia personale molto simile; entrambi, infatti, hanno avuto un’infanzia difficile crescendo praticamente senza genitori, ed entrambi sono reduci di guerra con un passato nell’esercito non proprio glorioso. Simili sono perfino le modalità di preparazione e di esecuzione dell’attentato, sia nel film che nella realtà l’arma utilizzata è un vecchio fucile di precisione e l’assassino è appostato in un edificio collocato in alto rispetto alla strada dove sarebbe passato il corteo di auto presidenziali. Il film, di cui è stato fatto anche un remake omonimo di scarso successo nel 2013, non presenta altri aspetti di interesse oltre a queste curiose coincidenze. [-]

Onesto,ritmato B movie,dall'atmosfera un po' claustrofobica (girato quasi interamente in interni),bilanciata da una luminosa fotografia. L'ottimo Sinatra abbandona del tutto i panni del cantante per vestire quelli del malavitoso,dichiaratamente cinico,ma giustificato da una vita tutta in salita. Vincono nettamente i buoni,con carneficina di tutti i gangsters