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nino pellino
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lunedì 24 novembre 2025
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una versione di dracula estremamente romantica
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Questa versione di Dracula del regista Luc Besson si ispira chiaramente alla famosa pellicola del 1992 diretta da Bram Stoker ed entrambe ci evidenziano quegli aspetti storici più attendibili concernenti le origini del famoso vampiro. Sforzandomi di non fare alcun paragone con il film sopra citato risalente ad oltre 30 anni fa, quest'ultima opera di Besson rappresenta l'ennesima versione e variante della saga cinematografica dedicata a Dracula (e/o Noseferatu) che vanta nella sua storia innumerevoli film a partire sin dai lontani anni '20 di ben circa un secolo fa. Ebbene, dopo averlo guardato attentamente, mi sento di dire che "Dracula, l'amore perduto" non lo reputo nè migliore nè peggiore di tutte le versioni uscite al Cinema che l'hanno preceduto, ma comunque non tra i migliori.
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Questa versione di Dracula del regista Luc Besson si ispira chiaramente alla famosa pellicola del 1992 diretta da Bram Stoker ed entrambe ci evidenziano quegli aspetti storici più attendibili concernenti le origini del famoso vampiro. Sforzandomi di non fare alcun paragone con il film sopra citato risalente ad oltre 30 anni fa, quest'ultima opera di Besson rappresenta l'ennesima versione e variante della saga cinematografica dedicata a Dracula (e/o Noseferatu) che vanta nella sua storia innumerevoli film a partire sin dai lontani anni '20 di ben circa un secolo fa. Ebbene, dopo averlo guardato attentamente, mi sento di dire che "Dracula, l'amore perduto" non lo reputo nè migliore nè peggiore di tutte le versioni uscite al Cinema che l'hanno preceduto, ma comunque non tra i migliori. Non sono dell'opinione che sia l'ennesimo remake inutile in quanto delle differenze narrative ci sono. Besson difatti enfatizza ai massimi livelli l'aspetto squisitamente romantico del protagonista chiamato Vladimir, mostrandocelo come un uomo completamente perduto dell'amore che prova per la sua amata Elisabeta, conosciuta ben quattro secoli prima rispetto alle vicende contemporanee che caratterizzano gran parte della trama del film. Inoltre il regista ci trasmette un certo aspetto epico e cavalleresco del personaggio di Dracula dal momento in cui quando egli era in vita lo possiamo ammirare in tutta la sua forza e la sua bravura di valoroso soldato, pronto sempre a difendere gli ideali cristiani in cui egli inizialmente credeva prima di rinnegare Dio a seguito della triste sorte toccata alla sua amata nel corso di una feroce battaglia e dunque essere maledetto nei secoli a vagare come anima dannata e quindi a divenire un vampiro nella perenne ricerca di sangue umano per mantenersi giovane in un tempo infinito. In questo film non mancano effetti speciali di tipo manieristico che lo rendono una sorta di horror fantasy a sfondo, come detto prima, particolarmente romantico. Vladimir rincontrerà dopo secoli la sua amata che adesso ha assunto le sembianze di Mina, fidanzata delllo scrittore Jonathan Arker, quest'ultimo tra l'altro che si insedia nelle mura del castello del vampiro in qualità di ricercatore e di ospite. Tra gli attori che mi hanno colpito oltre ovviamente al protagonista principale, la nostra brava attrice italiana Matilda De Angelis nel ruolo di una giovane vampira di nome Maria, la quale è stata fatta prigioniera da un gruppo di persone che hanno deciso di combattere e annientare Dracula. Molto brava nelle sue movenze e nella sua recitazione che ci appare particolarmente sanguigna (parafrasando il suo ruolo) e vitale, direi molto vitale nelle sue mimiche facciali. E poi come non citare tutta l'esperienza nella recitazione e la classe di un grande attore del calibro di Christoph Waltz che qui intepreta il ruolo di un prete dedito alla pace e ardito della speranza di poter far pentire Valdimir dals uo peccato che l'ha reso un'anima dannata. Film nell'insieme gradevole e accettabile.
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vincenzo sorrentino
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giovedì 20 novembre 2025
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dracula: un vero pastiche
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Ho visto Dracula l?amore perduto e, tutto sommato, ? stata una visione piacevole, gli do la sufficienza. L?interpretazione di Caleb Landry Jones nei panni del protagonista ? davvero molto brava e commovente merita applausi. Detto ci?, il film mi ? parso una cozzaglia di roba horror (se cos? possiamo chiamarlo), romantico, comico? come direbbero in francese: un pastiche di generi. ? sicuramente da vedere se vuoi passare il tempo, ma per me non ? nulla di particolarmente memorabile. Alcune note ?critiche? che mi sono rimaste: Il gargoyle digitale che appare mi ? sembrato fatto con poca cura, un effetto che tradisce budget o attenzione. Certe scene finali, che assomigliano a un ?finale alla La Bella e la Bestia? dove l?incantesimo si spezza.
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Ho visto Dracula l?amore perduto e, tutto sommato, ? stata una visione piacevole, gli do la sufficienza. L?interpretazione di Caleb Landry Jones nei panni del protagonista ? davvero molto brava e commovente merita applausi. Detto ci?, il film mi ? parso una cozzaglia di roba horror (se cos? possiamo chiamarlo), romantico, comico? come direbbero in francese: un pastiche di generi. ? sicuramente da vedere se vuoi passare il tempo, ma per me non ? nulla di particolarmente memorabile. Alcune note ?critiche? che mi sono rimaste: Il gargoyle digitale che appare mi ? sembrato fatto con poca cura, un effetto che tradisce budget o attenzione. Certe scene finali, che assomigliano a un ?finale alla La Bella e la Bestia? dove l?incantesimo si spezza. Detto questo, un momento che mi ha davvero divertito ? stato l?attacco al castello condotto dall?esercito rumeno: gaglioffa, spettacolare, con un gusto un po? sopra le righe. In sintesi: Se cerchi un buon film horror/romantico da schiacciare mentre mangi popcorn s?, va bene. Se cerchi qualcosa che ti lasci un?impressione forte o che faccia epoca questa volta passo.
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hellephant16
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mercoledì 19 novembre 2025
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un conte aromatico
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Il mito di Dracula viene raccontato qui in una versione pi? leggera, elegante e a tratti un po? stravagante rispetto al classico racconto del vampiro. Non ? un film pensato per essere paragonato a quello di Coppola del 1992, con la straordinaria interpretazione di Gary Oldman: ? qualcosa di diverso, e lo si capisce fin da subito. La storia si sviluppa in modo fantasioso, con scene molto colorate, ironiche e a volte volutamente esagerate, tanto da sfiorare persino il kitsch. Mi sono sentito un po? diviso: l?idea di usare un profumo come elemento centrale mi lascia perplesso, ma allo stesso tempo ? abbastanza interessante, anche se decisamente insolito. ? chiaro che il regista voleva allontanarsi dalle classiche trasformazioni del Conte ? pipistrello, nebbia, mostro ? per cercare qualcosa di nuovo.
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Il mito di Dracula viene raccontato qui in una versione pi? leggera, elegante e a tratti un po? stravagante rispetto al classico racconto del vampiro. Non ? un film pensato per essere paragonato a quello di Coppola del 1992, con la straordinaria interpretazione di Gary Oldman: ? qualcosa di diverso, e lo si capisce fin da subito. La storia si sviluppa in modo fantasioso, con scene molto colorate, ironiche e a volte volutamente esagerate, tanto da sfiorare persino il kitsch. Mi sono sentito un po? diviso: l?idea di usare un profumo come elemento centrale mi lascia perplesso, ma allo stesso tempo ? abbastanza interessante, anche se decisamente insolito. ? chiaro che il regista voleva allontanarsi dalle classiche trasformazioni del Conte ? pipistrello, nebbia, mostro ? per cercare qualcosa di nuovo. Peccato che la CGI sia davvero fastidiosa: l?inserimento dei gargoyle come servi del vampiro non la comprendo, sembrano fatti di gelatina pi? che di pietra. Buone le interpretazioni di Christoph Waltz e Matilda De Angelis, mentre la Mina/Elizabeta di questo film a volte sembra un po? priva di emozione, e l?idea che, dopo 400 anni, le basti sentire qualche parola per ricordarsi del Conte e tradire il marito? beh, non ? proprio il dettaglio pi? riuscito. Caleb Landry Jones, d'altr canto, in certe scene ? stato convincente: elegante, ma anche capace di momenti di dolore cos? intensi da sembrare quasi un urlo da Banshee degli X-Men. In conclusione, un film discreto, piacevole, ma lontano dall?essere memorabile. La domanda finale ?: serviva davvero un Dracula cos? romantico e allo stesso tempo assassino di donne attirate da estratetraenolo e copulina? Forse s?, forse no...
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gabriella
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mercoledì 19 novembre 2025
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a love tale
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Ennesima trasposizione cinematografica del più celebre vampito della letteratura, stavolta nella rivisitazione di Luc Besson che affidando il ruolo del protagonista a Caleb Landry Jones, lo trasforma in un poeta romantico e tormentato, condannato a vagare nel buio e nelle tenebre nella disperata ricerca della sua amata- Il film si apre con una morbida scena d'amore, il principe Vladimir e la moglie Elizabeth si rincorrono nella camera da letto, sono giovani , innamorati, totalmente presi uno dall’altra, assetati d’amore, un amore assoluto, fagocitante, ma quando il principe perde la sua amata in un’imboscata, spezzato dal dolore, sfida il divino rinnegando Dio e viene condannato all’immortalità, costretto a nutrirsi di sangue nella speranza di ricongiungersi alla reincarnazione di Elizabeth.
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Ennesima trasposizione cinematografica del più celebre vampito della letteratura, stavolta nella rivisitazione di Luc Besson che affidando il ruolo del protagonista a Caleb Landry Jones, lo trasforma in un poeta romantico e tormentato, condannato a vagare nel buio e nelle tenebre nella disperata ricerca della sua amata- Il film si apre con una morbida scena d'amore, il principe Vladimir e la moglie Elizabeth si rincorrono nella camera da letto, sono giovani , innamorati, totalmente presi uno dall’altra, assetati d’amore, un amore assoluto, fagocitante, ma quando il principe perde la sua amata in un’imboscata, spezzato dal dolore, sfida il divino rinnegando Dio e viene condannato all’immortalità, costretto a nutrirsi di sangue nella speranza di ricongiungersi alla reincarnazione di Elizabeth. A interpretare il principe delle tenebre stavolta è Caleb Laundry Jones, attore texano dal volto nordico, diafano, molto diverso da quello di Gary Oldman e dalla sua versatilità, funzionale però a una messa in scena rutilante, esagerata , sfrenata, che assimila stili e generi diversi. Tuttavia Besson sembra più interessato all’estetica che al contenuto, a immagini sontuose, barocche, danneggiando la parte narrativa, emotiva, quella febbrile ricerca d’amore che dovrebbe essere il tema centrale, che viene sacrificata, soffocata da troppa teatralità. Brava la nostra Matilde De Angelis, forse quella più riuscita, nel ruolo di Maria, una seguace del conte Dracula, con i suoi guizzi repentini di umore, sensuale, innocente, aggressiva , riesce a dare quel tocco terreno, leggero, anche Christoph Waltz convince, molto meno Zoe Blue che sembra non appartenere al film, ( paradossalmente il suo personaggio dice” Mi sembra di non appartenere a questo tempo”) In conclusione, un film d’intrattenimento, ma il desiderio e la passione rimangono sotto la cenere .
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gianni
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giovedì 13 novembre 2025
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assolutamente da non perdere.
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Film bellissimo che prende lo spettatore e si guarda tutto di un fiato. Bellissima la trama e la storia d'amore. Il finale non ? un lieto fine, ma comunque una grande prova d'amore. Consigliatissimo.
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giovedì 13 novembre 2025
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dracula
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Amore devozione e una lezione di religione alla fine che ti sorprende positivamente. Mai noioso da vedere assolutamente.
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vito
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domenica 9 novembre 2025
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esteticamente bello
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Il mito di Dracula è trito e ritrito ma in questo film il personaggio principale acquista eleganza e leggiadria. Colori, scenografia e costumi sono superlativi. La presenza dei Gargoiles lo rende più vicino a un film della Disney. Degna di nota l'interpretazione di Matilda De Angelis che spicca tra tutti. Sicuramente consigliato ma lontano dal precedente film di Coppola su questo personaggio.
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vito
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domenica 9 novembre 2025
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esteticamente bello
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Il mito di Dracula è trito e ritrito ma in questo film il personaggio principale acquista eleganza e leggiadria. Colori, scenografia e costumi sono superlativi. La presenza dei Gargoiles lo rende più vicino a un film della Disney. Degna di nota l'interpretazione di Matilda De Angelis che spicca tra tutti. Sicuramente consigliato ma lontano dal precedente film di Coppola su questo personaggio.
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anna tozzi
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domenica 9 novembre 2025
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romantico
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Mi è piaciuto molto, molto romantico, poco horror, l interprete protagonista è super, bravissimo, ma anche gli altri attori, bello tutto i costumi, gli effetti, ambientazione, I colori... Ecc, lo consiglio è fatto bene, un Dracula diverso
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eleonora panzeri
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sabato 8 novembre 2025
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non si ? perso solo l''amore ...
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Non avevo nessuna aspettativa riguardo a questo film, ma le poche note che lo accusavano di essere più romantico che horror hanno stimolato la mia curiosità.
L’incipit della storia è noto e, sebbene scontato, risulta tutto sommato accettabile (fatta eccezione per il conte, che viene trasportato a forza in giro dal suo staff).
L’evolversi della trama, però, pare allucinato: un incubo a metà tra il comico e il grottesco.
In questa pellicola Dracula vive in un castello domotico che sembra uscito da La Bella e la Bestia, dotato dei poteri di un Jedi e circondato, chissà perché, dai gargoyle animati del Gobbo di Notre Dame.
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Non avevo nessuna aspettativa riguardo a questo film, ma le poche note che lo accusavano di essere più romantico che horror hanno stimolato la mia curiosità.
L’incipit della storia è noto e, sebbene scontato, risulta tutto sommato accettabile (fatta eccezione per il conte, che viene trasportato a forza in giro dal suo staff).
L’evolversi della trama, però, pare allucinato: un incubo a metà tra il comico e il grottesco.
In questa pellicola Dracula vive in un castello domotico che sembra uscito da La Bella e la Bestia, dotato dei poteri di un Jedi e circondato, chissà perché, dai gargoyle animati del Gobbo di Notre Dame. Il personaggio che nel celebre film di Coppola fu interpretato da Keanu Reeves è qui affidato al sosia di uno dei Soliti idioti.
Il cacciatore-prete-detective, invece, sembra uscito direttamente da una parodia de Il nome della rosa, e prende il posto del personaggio che fu di Anthony Hopkins.
Dracula — che, va detto, non recita nemmeno così male — si diletta in tentativi di suicidio goffi e in soluzioni davvero discutibili per ritrovare la reincarnazione della sua amata.
L’unico personaggio forse riuscito, anche se un po’ sopra le righe, è quello di Maria, interpretata da Matilda De Angelis. Gli spostamenti da un luogo all’altro sono improbabili, plausibili solo se si prendessero in prestito le magie di Harry Potter. Ma già che ci siamo, in questo Frankenstein cinematografico tutto fa brodo, comprese le scene di lotta a metà tra John Wick, Prince of Persia e Il corvo. L’epilogo è uno dei più insensati e, sinceramente, amareggianti: più che una scelta d’amore, sembra una scelta di vendetta.
Per me è decisamente un no.
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