paul hackett
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domenica 1 dicembre 2024
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in ode di james franco
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Dean Barry era un giovane marinaio americano operativo a Napoli durante la seconda guerra Mondiale, qui si innamora di una giovane ragazza di umili origini, Lucia, che vive nei quartieri spagnoli in un contesto di estrema povertà dove le donne si vendono ai soldati alleati per sopravvivere. Quando lei resta incinta lui deve rientrare negli Stati Uniti ma le promette che tornerà. Trascorrono venticinque anni siamo nei primi anni ’70, Dean è ormai un veterano disadattato che vive in New Jersey e trascorre il tempo tra sale bingo con altri reduci e un’ex-moglie che vuole gli alimenti.
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Dean Barry era un giovane marinaio americano operativo a Napoli durante la seconda guerra Mondiale, qui si innamora di una giovane ragazza di umili origini, Lucia, che vive nei quartieri spagnoli in un contesto di estrema povertà dove le donne si vendono ai soldati alleati per sopravvivere. Quando lei resta incinta lui deve rientrare negli Stati Uniti ma le promette che tornerà. Trascorrono venticinque anni siamo nei primi anni ’70, Dean è ormai un veterano disadattato che vive in New Jersey e trascorre il tempo tra sale bingo con altri reduci e un’ex-moglie che vuole gli alimenti. Un giorno arriva un telegramma, Lucia è morta e suo figlio Enzo dodicenne vorrebbe conoscere suo padre, ma il telegramma è giunto con ben tredici anni di ritardo. Questo telegramma riapre una ferita, decide di vendere l’amata Mustang e con i soldi ricavati parte alla volta di Napoli. Qui cercherà suo figlio e si darà un’altra possibilità, non solo come padre. Quattro stelle piene, meritate. Dean è un eroe gentile, umano, forse è stato un peccatore, ma è pulito, onesto e tenace. Non ho visto la “Paranza dei bambini” e non credo di aver visto nulla prima di Claudio Giovannesi, ma che sorpresa! Ha realizzato un vero gioiello. La ricostruzione dei quartieri spagnoli durante la liberazione americana nella seconda guerra mondiale molto accurata, così come la Napoli anni ‘70. Però una menzione speciale va a James Franco. Sapevo che era stato accusato di molestie diversi anni fa, che il #MeToo hollywoodiano aveva travolto anche lui, ma non immaginavo che dal 2019, da quando esplose lo scandalo, non avesse girato più alcun film! Il primo film da allora è stato questo di Giovannesi nel 2024. Conosco superficialmente il suo scandalo, so che si è scusato dei comportamenti inopportuni e che ha pagato un risarcimento economico alle vittime, mi sembra pertanto incredibile che Hollywood lo abbia depennato completamente. Ci voleva un regista e un film italiano per recuperare questo talento: recita in italiano e in inglese, si produce in una performance intensa e profonda, non sbaglia un’inquadratura o un movimento, e dopo cinque anni di inattività… Cosa combinerebbe se lo facessero recitare regolarmente?
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paul hackett
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domenica 1 dicembre 2024
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in ode di james franco
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Dean Barry era un giovane marinaio americano operativo a Napoli durante la seconda guerra Mondiale, qui si innamora di una giovane ragazza di umili origini, Lucia, che vive nei quartieri spagnoli in un contesto di estrema povertà dove le donne si vendono ai soldati alleati per sopravvivere. Quando lei resta incinta lui deve rientrare negli Stati Uniti ma le promette che tornerà. Trascorrono venticinque anni siamo nei primi anni ’70, Dean è ormai un veterano disadattato che vive in New Jersey e trascorre il tempo tra sale bingo con altri reduci e un’ex-moglie che vuole gli alimenti.
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Dean Barry era un giovane marinaio americano operativo a Napoli durante la seconda guerra Mondiale, qui si innamora di una giovane ragazza di umili origini, Lucia, che vive nei quartieri spagnoli in un contesto di estrema povertà dove le donne si vendono ai soldati alleati per sopravvivere. Quando lei resta incinta lui deve rientrare negli Stati Uniti ma le promette che tornerà. Trascorrono venticinque anni siamo nei primi anni ’70, Dean è ormai un veterano disadattato che vive in New Jersey e trascorre il tempo tra sale bingo con altri reduci e un’ex-moglie che vuole gli alimenti. Un giorno arriva un telegramma, Lucia è morta e suo figlio Enzo dodicenne vorrebbe conoscere suo padre, ma il telegramma è giunto con ben tredici anni di ritardo. Questo telegramma riapre una ferita, decide di vendere l’amata Mustang e con i soldi ricavati parte alla volta di Napoli. Qui cercherà suo figlio e si darà un’altra possibilità, non solo come padre. Quattro stelle piene, meritate. Dean è un eroe gentile, umano, forse è stato un peccatore, ma è pulito, onesto e tenace. Non ho visto la “Paranza dei bambini” e non credo di aver visto nulla prima di Claudio Giovannesi, ma che sorpresa! Ha realizzato un vero gioiello. La ricostruzione dei quartieri spagnoli durante la liberazione americana nella seconda guerra mondiale molto accurata, così come la Napoli anni ‘70. Però una menzione speciale va a James Franco. Sapevo che era stato accusato di molestie diversi anni fa, che il #MeToo hollywoodiano aveva travolto anche lui, ma non immaginavo che dal 2019, da quando esplose lo scandalo, non avesse girato più alcun film! Il primo film da allora è stato questo di Giovannesi nel 2024. Conosco superficialmente il suo scandalo, so che si è scusato dei comportamenti inopportuni e che ha pagato un risarcimento economico alle vittime, mi sembra pertanto incredibile che Hollywood lo abbia depennato completamente. Ci voleva un regista e un film italiano per recuperare questo talento: recita in italiano e in inglese, si produce in una performance intensa e profonda, non sbaglia un’inquadratura o un movimento, e dopo cinque anni di inattività… Cosa combinerebbe se lo facessero recitare regolarmente?
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gabriella
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lunedì 2 dicembre 2024
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anime perdute
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Gli stretti vicoli di Napoli, le atmosfere notturne, , i Quartieri Spagnoli, quelli degli anni 70, segnati dal disagio sociale e dal crimine, (non quelli di adesso meta suggestiva di turisti),la spirale della camorra e del contrabbando, è lo sfondo del film di Claudio Giovannesi, ma è sopratutto l’incontro tra un padre e un figlio.
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Gli stretti vicoli di Napoli, le atmosfere notturne, , i Quartieri Spagnoli, quelli degli anni 70, segnati dal disagio sociale e dal crimine, (non quelli di adesso meta suggestiva di turisti),la spirale della camorra e del contrabbando, è lo sfondo del film di Claudio Giovannesi, ma è sopratutto l’incontro tra un padre e un figlio. Dean Barry è un veterano americano con alle spalle i traumi di tre guerre, è alcolista, divorziato da una moglie che lo tallona per gli alimenti, finché riceve un telegramma in ritardo di tredici anni nel quale il figlio, allora dodicenne gli comunica che la mamma è morta e vorrebbe conoscerlo. Durante la seconda guerra mondiale, dopo lo sbarco degli alleati, a Napoli, un giovanissimo Dean aveva conosciuto una ragazza del luogo, Lucia, ma nonostante le promesse di amore eterno, rientra negli Stati Uniti e non fa più ritorno a Napoli. Per Dean è un’ occasione di riscatto, poter rivedere e abbracciare quel figlio mai conosciuto e poter dare un senso alla sua esistenza da fallito. Ma le cose non sono così semplici, appena arrivato a Napoli viene derubato da una ballerina di un night club che si fa chiamare Bambi e l’incontro con il figlio Enzo non è certo conciliante, il giovane sembra non avere nessuna intenzione di riallacciare un rapporto che non è mai iniziato, è stato cresciuto da un boss della camorra che lo tiene al laccio e la sua esistenza sembra segnata. Ma Dean, spalleggiato da Angela, vero nome di Bambi che nel frattempo diviene sua alleata, non si arrende, in Enzo vede sé stesso, le sue aspirazioni mancate, i sogni perduti, si riaffaccia il mondo scomparso della sua giovinezza, nei flasback in cui si rivede tra le braccia di Lucia. Nella sua condensazione introspettiva , quell’amore giovanile assume un significato più nobile di ciò che era, nel 43, l’alternativa alle prostitute per i soldati americani sbarcati a Napoli, con il rischio di beccarsi qualche malattia, erano le ragazze povere, come Lucia. Enzo sarà la missione più difficile della sua vita, ma l’unica per cui valga la pena, e si immerge in quella città chiassosa, contraddittoria, piena di lividi e di ruvidezza, ma piena anche di calore e di esuberanza. una città non molto diversa da come l’aveva lasciata, con le sue macerie e le sue ferite, e dove possono trovare posto due cuori perduti che riescono finalmente a sfiorarsi e illuminarsi. La macchina da presa non smette mai di stare addosso a un James Franco intenso e malinconico che riesce a trasmettere lo spaesamento fisico ed emotivo del suo personaggio, quel dolore taciuto, inascoltato e quella struggente voglia di ricominciare, di ritrovarsi , con l’affaccio sul mare , a perdita d’occhio.
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