giacostefi
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domenica 18 febbraio 2024
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ammaliante
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Ancora una volta il Cinema ci ha sorpreso, ammaliato e conquistato; davvero complimenti a Saverio Costanzo per la qualità e l’originalità della sua storia che conduce lo spettatore come un “Alice nel paese delle meraviglie “ son un Sorprendente fiale. Non so se piacerà a tutti, ma noi ci siamo fatti trasportare! ??
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(di nino pellino)
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rosa
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giovedì 15 febbraio 2024
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sorprendente
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Abbiamo scelto questo film quasi per caso, una sorpresa di emozioni! L'attrice protagonista (che non ti aspetti tra l'altro) e' intensa e ti travolge nelle sue emozioni, lasciando un messaggio di speranza, fiducia e una strana incoscienza. Un cast internazionale di tutto rispetto, una trama imprevedibile, merita di essere visto. Complimenti a tutti!
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(di nino pellino)
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peer gynt
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domenica 3 settembre 2023
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la lunga notte dell''adolescente mimosa
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L'adolescente Mimosa, appassionatissima di cinema, viene scelta quasi per caso fra le comparse di un grande film storico girato a Cinecittà (la storia è ambientata nell'aprile 1953) e passa una notte avventurosa in compagnia dell'attrice protagonista, la star Josephine Esperanto, che la trascina con i suoi amici fino alla casa del marchese Ugo Montagna, a Capocotta, dove ci si dedica a nottate a base di sesso e droga. La ragazza avrà modo di vedere il vero volto delle star del cinema che prima idolatrava. Il racconto (sul quale aleggia l'ombra del famoso caso Montesi) non può non rimandare ad illustri precedenti che hanno già trattato lo stesso tema e lo stesso ambiente: "Lo sceicco bianco" di Fellini e "Bellissima" di Visconti su tutti (ma qualche chiaro rimando si coglie anche da altri film di Fellini, quali "Le notti di Cabiria" e "La dolce vita").
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L'adolescente Mimosa, appassionatissima di cinema, viene scelta quasi per caso fra le comparse di un grande film storico girato a Cinecittà (la storia è ambientata nell'aprile 1953) e passa una notte avventurosa in compagnia dell'attrice protagonista, la star Josephine Esperanto, che la trascina con i suoi amici fino alla casa del marchese Ugo Montagna, a Capocotta, dove ci si dedica a nottate a base di sesso e droga. La ragazza avrà modo di vedere il vero volto delle star del cinema che prima idolatrava. Il racconto (sul quale aleggia l'ombra del famoso caso Montesi) non può non rimandare ad illustri precedenti che hanno già trattato lo stesso tema e lo stesso ambiente: "Lo sceicco bianco" di Fellini e "Bellissima" di Visconti su tutti (ma qualche chiaro rimando si coglie anche da altri film di Fellini, quali "Le notti di Cabiria" e "La dolce vita"). Il racconto si snoda lento e con più di qualche momento vuoto per più di due ore, con l'intento di descrivere più che di raccontare. Ne viene fuori un film prolisso e già visto, privo di idee o di spunti interessanti, abbastanza piatto nel suo sviluppo e con un finale simbolico (l'arrivo della leonessa fuggita da Cinecittà) che rappresenta la più grossa caduta di tono del film. Ancora una volta Costanzo non convince, malgrado avesse a disposizione un budget veramente consistente.
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