Almodovar è Almodovar quando nei suoi film sparge almeno un pizzico di sana (ma spesso è stata insana) follia, sennò è altro. In "Madres Paralelas" però vi è un'inusuale pace interiore, è come un fiume che scorre quieto, prevedibile. È vero che il Maestro il suo meglio lo dà quando non esagera nell'andare oltre le righe e che il suo più grande capolavoro, "Parla con lei", è uno straordinario gioco di equilibrio tra il troppo e il poco, ma questa volta è tutto sottotono: personaggi, storia, sviluppi sono pressoché "normali". Ricorrono sempre i suoi temi preferiti, come l'instabilità e la mutabilità dei ruoli famigliari e l'innata capacità di solidarietà tra le donne, ma vi è anche una perdita di forza espressiva nel racconto e nei protagonisti, quasi una rassegnazione degli stessi di fronte a situazioni ineluttabili, ad un destino da cui non è dato sfuggire e che neanche è possibile modificare. Ci aveva invece insegnato, Almodovar, che è la follia il grimaldello della realtà, ma questa volta vi è serena accettazione della stessa. Forse è per questo che i veri sussulti della volontà di una straordinaria Penelope Cruz (in alcuni momenti sublime nella recitazione) sono rivolti al passato; la sua maggiore vitalità viene fuori nella ferma volontà di ricercare e far riaffiorare dall'oblio le aberrazioni avvenute durante la guerra civile ai danni di chi aveva il solo torto di credere in una società in cui vi fosse maggiore giustizia sociale. Ma anche questo tema rilevante del film richiedeva qualcosa in più di profondità e forza polemica. "Madres Paralelas" in definitiva non delude, ma non entusiasma perché manca "quell'ingrediente almodovariano" che rende ogni suo film speciale, proprio come una carbonara in cui si è utilizzata la classica pancetta invece che l'inimitabile guanciale.
[+] lascia un commento a thomas »
[ - ] lascia un commento a thomas »
|
antonio montefalcone
|
domenica 7 novembre 2021
|
una parabola sulla necessità della memoria
|
|
|
|
L''ultimo film di Almodovar, ''Madres paralelas'', parla di maternità, di madri imperfette, di paure e conflitti interiori, ma anche della memoria storica spagnola, dei danni del regime di Franco e delle colpe e delle mancanze del passato. La pellicola tratta infatti le sorti di Janis e Ana, e la ferita ancora aperta delle fosse comuni di cui si è macchiata la Falange spagnola, il movimento politico di ispirazione fascista insediatosi nel paese negli anni ''30. L''opera non si chiude solo dentro la dimensione più individuale e intimistica ma scava soprattutto in quella collettiva e sociale, storica e politica. È l''aspetto più interessante, questo recupero memoriale e sostanziale, e lo è nell''intreccio di storie e Storia, antenati e discendenti: una parabola sul bisogno di mantenere viva e coltivare la memoria, come forma di resistenza contro ogni aberrazione futura e generazionale.
[+]
L''ultimo film di Almodovar, ''Madres paralelas'', parla di maternità, di madri imperfette, di paure e conflitti interiori, ma anche della memoria storica spagnola, dei danni del regime di Franco e delle colpe e delle mancanze del passato. La pellicola tratta infatti le sorti di Janis e Ana, e la ferita ancora aperta delle fosse comuni di cui si è macchiata la Falange spagnola, il movimento politico di ispirazione fascista insediatosi nel paese negli anni ''30. L''opera non si chiude solo dentro la dimensione più individuale e intimistica ma scava soprattutto in quella collettiva e sociale, storica e politica. È l''aspetto più interessante, questo recupero memoriale e sostanziale, e lo è nell''intreccio di storie e Storia, antenati e discendenti: una parabola sul bisogno di mantenere viva e coltivare la memoria, come forma di resistenza contro ogni aberrazione futura e generazionale. Forse non sarà tra i suoi più alti capolavori, ma è un film di Almodovar meritevole di visione, tra i più sentiti, sobri e dolenti; che sa coinvolgere e far riflettere lo spettatore su argomenti duri e complessi, trattati con la consueta vena di sensibilità e grazia a cui ci ha abituati il regista spagnolo, non soltanto nella scrittura, ma anche nella messinscena e nello stile visivamente impeccabili e di qualità. Penelope Cruz ha vinto meritatamente il premio come migliore attrice alla Mostra del Cinema di Venezia 2021.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a antonio montefalcone »
[ - ] lascia un commento a antonio montefalcone »
|
|
d'accordo? |
|
francesco2
|
giovedì 30 dicembre 2021
|
un almodovar diverso
|
|
|
|
Non condivido questo commento, certo si tratta di un Almodovar diverso, meno estroso, ma un tono piu drammatico e riflessivo non rappresenta necessariamente un peggioramento. Si pensi a Lynch con Una storia vera, molti hanno indicato che, a dispetto delle apparenze, non era un Lynch pacificante e con meno ansia.
|
|
[+] lascia un commento a francesco2 »
[ - ] lascia un commento a francesco2 »
|
|
d'accordo? |
|
|