felicity
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lunedì 7 marzo 2022
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la televisione e le sue dinamiche
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In Being the Ricardos, il racconto del mondo dello spettacolo è parte essenziale. Nell’infinità di film con star anni Cinquanta come protagoniste, per una volta, in questa pellicola il focus è la televisione, le sue dinamiche, i suoi produttori e i suoi programmi. La tv qui non è solo il ”piccolo schermo”, l’alternativa di qualità inferiore rispetto al cinema ma finalmente viene ritratta con rispetto.
La narrazione fatta da Sorkin, giorno per giorno, della lavorazione per la realizzazione di un episodio, o del lavoro degli sceneggiatori, è realistica e affascinante. A tratti potrebbe risultare un po’ troppo dettagliata, se non si nutre di un interesse personale per il settore, ma sembra che il regista voglia fare esattamente ciò che si vede: mostrare cosa c’è dietro lo schermo, farci entrare nella macchina produttiva.
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In Being the Ricardos, il racconto del mondo dello spettacolo è parte essenziale. Nell’infinità di film con star anni Cinquanta come protagoniste, per una volta, in questa pellicola il focus è la televisione, le sue dinamiche, i suoi produttori e i suoi programmi. La tv qui non è solo il ”piccolo schermo”, l’alternativa di qualità inferiore rispetto al cinema ma finalmente viene ritratta con rispetto.
La narrazione fatta da Sorkin, giorno per giorno, della lavorazione per la realizzazione di un episodio, o del lavoro degli sceneggiatori, è realistica e affascinante. A tratti potrebbe risultare un po’ troppo dettagliata, se non si nutre di un interesse personale per il settore, ma sembra che il regista voglia fare esattamente ciò che si vede: mostrare cosa c’è dietro lo schermo, farci entrare nella macchina produttiva. Togliere la patina che avvolge il mondo dello spettacolo, non solo per quanto riguarda gli aspetti tecnici, ma anche per il racconto delle persone al centro dello show.
I costumi e le ambientazioni non solo permettono di calarci nel lussuoso mondo anni Cinquanta delle star, fatto di ville, decappottabili e gioielli. Il bello della pellicola è l’esplorazione degli studi televisivi, degli uffici della CBS o della RKO, fatti di poltrone in pelle, grandi tavoli, sigarette e lavagne scritte a mano.
La fotografia naviga tra le scene guidando lo spettatore nelle stanze e tra i volti e gli abiti di tutti quelli che adornano questo mondo. Inoltre, viene ripreso lo stereotipo degli anni Cinquanta solo marginalmente, mai in modo evidente o disturbante.
L’introspezione dei due protagonisti di Being the Ricardos è un’arma potente del film. Di Lucy e Desi sono mostrati tanti aspetti, e in diversi momenti della loro vita.
Nicole Kidman, con il suo personaggio dal carattere forte, riesce a tenere testa al performer cubano. L’anima latina di uno, a tratti un po’ retrograda, sembra incastarsi con l’operosità e la voglia di emancipazione dell’altra. Non senza scontri e discussioni, la coppia vive sul filo di un rasoio ma sembra reggere, spinta da un affetto che tenta di superare ogni ostacolo.
Being the Ricardos è principalmente il racconto di un amore. Un amore fatto di rispetto e stima, di supporto e di parità. Un amore robusto, ma bombardato su molti fronti: la carriera, i gossip, la tensione politica che invade gli anni Cinquanta.
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luca scialo
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mercoledì 30 marzo 2022
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bardem si salva come sempre, la kidman sempre più irriconoscibile
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Lucille Ball e Desi Arnaz sono una coppia molto amata dalla Tv, per i loro sketch innovativi. Un nuovo modo di proporre sit-com esilaranti, dove la loro comicità è pulita e basata soprattutto sulle espressioni. Oltre ad essere per la prima volta multi-culturale, dato che Arnaz ha origini cubane. Tuttavia, il loro successo sarà messo a dura prova dalle accuse di essere comunista rivolte alla prima (siamo in pieno maccartismo) e dal gossip scandalistico incalzante sul secondo. Apprezzabile da un lato il tentativo di ricostruire un caso mediatico dell'America anni '50 ormai dimenticato, con l'inclusione di scene da set in un set. Tuttavia, la pellicola appare fredda e poco coinvolgente, complici i ritmi serrati e la verbosità.
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Lucille Ball e Desi Arnaz sono una coppia molto amata dalla Tv, per i loro sketch innovativi. Un nuovo modo di proporre sit-com esilaranti, dove la loro comicità è pulita e basata soprattutto sulle espressioni. Oltre ad essere per la prima volta multi-culturale, dato che Arnaz ha origini cubane. Tuttavia, il loro successo sarà messo a dura prova dalle accuse di essere comunista rivolte alla prima (siamo in pieno maccartismo) e dal gossip scandalistico incalzante sul secondo. Apprezzabile da un lato il tentativo di ricostruire un caso mediatico dell'America anni '50 ormai dimenticato, con l'inclusione di scene da set in un set. Tuttavia, la pellicola appare fredda e poco coinvolgente, complici i ritmi serrati e la verbosità. Lo zampino nello stile siffatto di un colosso streaming si vede, eccome. Ci siamo abituati a quello di Netflix, superficiale e che approfondisce poco i personaggi oltre le apparenze. Ma anche Amazon non è da meno. Prodotti da consumo uso e getta, ai quali forse dovremo sempre più abituarci nel cinema del futuro. Sempre bravo comunque Javier Bardem, il cui talento riesce sempre a risplendere e ad elevarsi oltre la mediocrità delle pellicole in cui spesso è costretto a lavorare. Sempre più irriconoscibile invece Nicole Kidman, la cui bravura fa fatica a venire fuori dal botox che le ha rovinato un viso un tempo dai lineamenti sublimi e misteriosi. In realtà è stata chiamata a sostituire Cate Blach, uscita dal progetto. Se può consolarla, anche essa deturpata in viso dalla paura di invecchiare.
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