Full Time - Al cento per cento |
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Un film di Eric Gravel.
Con Laure Calamy, Anne Suarez, Geneviève Mnich, Nolan Arizmendi.
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Titolo originale À plein temps.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 85 min.
- Francia 2021.
- I Wonder Pictures
uscita giovedì 31 marzo 2022.
MYMONETRO
Full Time - Al cento per cento
valutazione media:
3,51
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Julie nello spirito del tempo
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Ci sono film che sembra di avere già sentito ma non avevamo ancora visto. Storie che continuiamo a raccontare aggiungendo ogni volta un ritmo, un tono, una prospettiva, un dettaglio capaci di illuminare una porzione di mondo (anche interiore) più ampia di quella che occupa lo schermo. A prima vista infatti il copione di "Full Time" (A plein temps"), seconda regia del franco-canadese Eric Gravel (premiato a Venezia con la protagonista, la formidabile Laure Calamy) segue una strada battuta. C'è una madre single, c'è un lavoro impegnativo e non molto gratificante (capocameriera in un hotel a 5 stelle), ci sono un fratellino e una sorellina che vengono scaricati a casa di un'anziana tata quando fa ancora buio e recuperati la sera, perché Julie vive fuori Parigi ed è perennemente fra un treno e l'altro, in lotta contro il tempo. Ma intorno a tutto questo vive, pulsa, vibra in ogni istante un sentimento dell'epoca (e della comunità in cui tutti volenti e o nolenti siamo immersi), colto raramente con tanta esattezza. Grazie a Laure Calamy, e a un lavoro minuzioso di inquadrature e montaggio, non solo infatti sappiamo tutto ciò che pensa o sente Julie momento per momento, Ima avvertiamo quasi sulla nostra pelle il peso di ogni sua scelta, le sfide continue che affronta per crescere i figli lontano dalla metropoli, e l'indifferenza, o la complicità, o l'ostilità espresse da chi incrocia. Perché c'è sempre qualcuno da convincere o da sedurre, una collega che copre le sue fughe dal lavoro, una capa che può proteggerla o rovinarla, un automobilista gentile che le offre un passaggio (la protesta dei gilet gialli dilaga paralizzando i trasporti). Ma in questa folla tumultuosa di comprimari ognuno ha una parte, una storia, un'identità precisa, anche se si affaccia per pochi secondi. E ognuno rimanda a quel reticolo di rapporti senza il quale semplicemente non esistiamo (rapporti anche di classe e di potere naturalmente: «Se non hai più voglia di pulire la merda dei ricchi questo non è il posto per te», ringhia la superiore alludendo a una sciagurata categoria di clienti detti i "Bobby Sands. Qualcuno ricorderà cosa faceva in carcere il militante dell'Ira per protesta...).Sicché ogni scena è anche uno spaccato. preciso da far male, del mondo in cui viviamo. E tutto in soli 87 minuti, rapidi e taglienti come una spada.
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