harroldthebarrel
|
giovedì 18 marzo 2021
|
horror fantasy perdibile
|
|
|
|
Al di là di tutti gli alti significati che gli si possono appiccicare ma che sanno di posticcio, trattasi di una via di mezzo tra horror e fantasy, non certo di un thriller come viene presentato. Sarà questo equivoco di fondo che mi ha fatto seguire con crescente disappunto il film. L'avessi saputo probabilmente non lo avrei nemmeno visto, non perdendomi nulla. Capisco che possa piacere agli amanti del genere, ma francamente non so come si faccia a considerare questa pellicola meritevole addirittura di premi. Sceneggiatura modesta, personaggi meramente funzionali alla vicenda ma senza spessore, velleitario e malriuscito il tentativo - ammesso che ci fosse - di mescolare temi di attualità (la violenza sulle donne) al canovaccio horror.
[+]
Al di là di tutti gli alti significati che gli si possono appiccicare ma che sanno di posticcio, trattasi di una via di mezzo tra horror e fantasy, non certo di un thriller come viene presentato. Sarà questo equivoco di fondo che mi ha fatto seguire con crescente disappunto il film. L'avessi saputo probabilmente non lo avrei nemmeno visto, non perdendomi nulla. Capisco che possa piacere agli amanti del genere, ma francamente non so come si faccia a considerare questa pellicola meritevole addirittura di premi. Sceneggiatura modesta, personaggi meramente funzionali alla vicenda ma senza spessore, velleitario e malriuscito il tentativo - ammesso che ci fosse - di mescolare temi di attualità (la violenza sulle donne) al canovaccio horror.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a harroldthebarrel »
[ - ] lascia un commento a harroldthebarrel »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
domenica 28 febbraio 2021
|
sorpresa....
|
|
|
|
Ottima rivisitazione dell'adattamento del romanzo di HG Welles.Il regista(anche sceneggiatore)aggiorna la vicenda in versione high tech e mette in primo piano il tema attualissimo dello stalking e soprattutto del totale isolamento della vittima,"colpevole" di pesare a chi la circonda con il proprio trauma e costretta a dimostrare al mondo la realtà di un male "invisibile" che porta tutti ad andarle contro rendendola nuovamente vittima.I momenti di tensione sono ben orchestrati,dai primi sinistri segnali di una presenza estranea alla sequenza nel ristorante fino al pre-finale nell'ospedale psichiatrico.E tra le righe vi è anche una lettura della tecnologia(e-mail contraffatte,telecamere a circuito chiuso,foto col cellulare)come ulteriore mezzo di prevaricazione e violazione.
[+]
Ottima rivisitazione dell'adattamento del romanzo di HG Welles.Il regista(anche sceneggiatore)aggiorna la vicenda in versione high tech e mette in primo piano il tema attualissimo dello stalking e soprattutto del totale isolamento della vittima,"colpevole" di pesare a chi la circonda con il proprio trauma e costretta a dimostrare al mondo la realtà di un male "invisibile" che porta tutti ad andarle contro rendendola nuovamente vittima.I momenti di tensione sono ben orchestrati,dai primi sinistri segnali di una presenza estranea alla sequenza nel ristorante fino al pre-finale nell'ospedale psichiatrico.E tra le righe vi è anche una lettura della tecnologia(e-mail contraffatte,telecamere a circuito chiuso,foto col cellulare)come ulteriore mezzo di prevaricazione e violazione.Anche il finale giustizialista,apparentemente banale,diventa metafora del passaggio fin troppo breve(seppur moralmente legittimato)da vittima a carnefice qualora ci si ritrovi nella possibilità di potersi vendicare.Bravissima la protagonista.Grande successo in patria.Da noi è uscito in streaming dopo l'avvento del Covid-19.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
filmomane
|
mercoledì 23 dicembre 2020
|
l''umo invisibile esiste ...
|
|
|
|
Il titolo non mi entusiasmava molto. In realta' con il passare dei minuti, il film e' diventato sempre piu' interessante. La moglie di un genio dell'ottica, fugge di casa nottetempo. Si rifugia da un amico a cui confida che e' scappata perche' si sentiva sempre controllata dal suo compagno, che in alcune occasioni l'aveva anche picchiata. La donna e' talmemte terrorizzata che non riesce a mettere un piede fuori di casa. La paura che Lui la ritrovi e' sempre piu' forte, fino a quando i giornali danno notizia della sua morte per suicidio. Qui comincia il vero thriller, l'uomo non e' affatto morto, anzi ha trovato il modo di rendersi invisibile indossando una tuta da lui inventata.
[+]
Il titolo non mi entusiasmava molto. In realta' con il passare dei minuti, il film e' diventato sempre piu' interessante. La moglie di un genio dell'ottica, fugge di casa nottetempo. Si rifugia da un amico a cui confida che e' scappata perche' si sentiva sempre controllata dal suo compagno, che in alcune occasioni l'aveva anche picchiata. La donna e' talmemte terrorizzata che non riesce a mettere un piede fuori di casa. La paura che Lui la ritrovi e' sempre piu' forte, fino a quando i giornali danno notizia della sua morte per suicidio. Qui comincia il vero thriller, l'uomo non e' affatto morto, anzi ha trovato il modo di rendersi invisibile indossando una tuta da lui inventata. Al termine del film mi ero convinto che l'uomo invisibile esistesse davvero... ... ...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filmomane »
[ - ] lascia un commento a filmomane »
|
|
d'accordo? |
|
kyotrix
|
venerdì 11 settembre 2020
|
pessimo
|
|
|
|
Mi son fatto fregare dai commenti positivi. Trama mediocre, troppo ridicola, per non parlare della protagonista che per 3/4 del film sembra una ritardata, poi alla fine diventa un incrocio tra MacGyver e Hitman. Anche no, grazie.
|
|
[+] lascia un commento a kyotrix »
[ - ] lascia un commento a kyotrix »
|
|
d'accordo? |
|
nicoladimi
|
giovedì 10 settembre 2020
|
mediocre
|
|
|
|
Un film che a definirlo mediocre è un complimento. Una trama che fa acqua da tutte le parti, attori mediocri, regia mediocre e scenografia mediocre. Una mediocrità che per di più dura più di 2 ore per un finale scontato e MEDIOCRE.
|
|
[+] lascia un commento a nicoladimi »
[ - ] lascia un commento a nicoladimi »
|
|
d'accordo? |
|
francescofacchinetti
|
lunedì 8 giugno 2020
|
esperienza eccitante.
|
|
|
|
Quanto m’è piaciuto “L’Uomo Invisibile” è complicato spiegarlo con le stelle perché il cervello richiama all’ordine mentre il cuore (accelerato) vola alto. Fatta eccezione per alcuni passaggi un po’ (troppo) blockbuster, il senso di persecuzione che prova la protagonista lo proviamo anche noi sulla nostra pelle, perché la presenza invisibile è molto più presente (scusate il gioco di parole) rispetto alle classiche figure thriller/horror da salto sulla sedia. Qua si salta anche per cose piccole, quelle che realmente ci farebbero saltare se fossimo in quelle situazioni, ma si salta di gusto e quasi felici di essere stati fregati dal regista e dalla (bravissima) Elizabeth Moss. Il tormento di questa donna si fa tormento di tutte le donne, di tutte coloro che vorrebbero lasciarsi alle spalle le violenze, le umiliazioni, i soprusi e semplicemente respirare guardando avanti.
[+]
Quanto m’è piaciuto “L’Uomo Invisibile” è complicato spiegarlo con le stelle perché il cervello richiama all’ordine mentre il cuore (accelerato) vola alto. Fatta eccezione per alcuni passaggi un po’ (troppo) blockbuster, il senso di persecuzione che prova la protagonista lo proviamo anche noi sulla nostra pelle, perché la presenza invisibile è molto più presente (scusate il gioco di parole) rispetto alle classiche figure thriller/horror da salto sulla sedia. Qua si salta anche per cose piccole, quelle che realmente ci farebbero saltare se fossimo in quelle situazioni, ma si salta di gusto e quasi felici di essere stati fregati dal regista e dalla (bravissima) Elizabeth Moss. Il tormento di questa donna si fa tormento di tutte le donne, di tutte coloro che vorrebbero lasciarsi alle spalle le violenze, le umiliazioni, i soprusi e semplicemente respirare guardando avanti. Ed è qui che acquista forza il film, rappresentando questo tormento senza rappresentarlo fisicamente, lo rende universale, leggibile in diverse chiavi e tenendo incollati (e umanamente coinvolti) fino alla fine. Tra le uscite più interessanti di questo 2020 finora, e sicuramente tra le più “gasanti”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francescofacchinetti »
[ - ] lascia un commento a francescofacchinetti »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
mercoledì 29 aprile 2020
|
rilettura profonda e inedita di un classico
|
|
|
|
La bontà del film è di riconfigurare un classico come L’Uomo Invisibile all’interno di una piaga sociale qual è quella dello stalking, a partire dalla tristemente troppo diffusa realtà della violenza domestica.
The Invisible Man funziona ed inquadra con estrema lucidità quella fobia del sentirsi costantemente come oggetto osservato, braccato nell’ombra da un’entità maligna che allunga la sua viscida mano fino a toccare, prima che fisicamente, mentalmente.
Il merito della riuscita del film è nel mettere a fuoco una perenne linea di tensione attraverso un regime dello sguardo consapevole, ma allo stesso tempo negato dalla sua evidenza fisica.
[+]
La bontà del film è di riconfigurare un classico come L’Uomo Invisibile all’interno di una piaga sociale qual è quella dello stalking, a partire dalla tristemente troppo diffusa realtà della violenza domestica.
The Invisible Man funziona ed inquadra con estrema lucidità quella fobia del sentirsi costantemente come oggetto osservato, braccato nell’ombra da un’entità maligna che allunga la sua viscida mano fino a toccare, prima che fisicamente, mentalmente.
Il merito della riuscita del film è nel mettere a fuoco una perenne linea di tensione attraverso un regime dello sguardo consapevole, ma allo stesso tempo negato dalla sua evidenza fisica.
La prima metà del film non ha nemmeno una sbavatura, costruita su una sapiente esposizione degli spazi e delle geometrie casalinghe, di quelle mura che in migliaia di realtà rappresentano più una prigione piuttosto che una sicurezza da ciò che c’è al di fuori.
È in questa porzione di film che ne L’Uomo Invisibile pare attingere a piene mani dal genere dell’home invasion, rovesciandone i canoni di una violazione dell’intimità da parte del mondo esterno e filtrandoli attraverso quell’odiosa sensazione di insicurezza data dalla pulsione di una minaccia che spinge da dentro e si annida negli angoli.
The Invisible Man scongiura il pericolo di essere banale racconto di un male da estirpare, riuscendo a catturare l’essenza di un fiato sempre più corto e di un isolamento sempre più progressivo, centrando in pieno l’obiettivo di coniugare la critica sociale con il veicolo dell’intrattenimento.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
stefano prandi
|
martedì 21 aprile 2020
|
una vera delusione
|
|
|
|
Non sono abituato a film del genere horror/trash o come li volete definire. Ma questo è veramente scarso, mediocre ho detto perchè non potevo esprimermi in modo peggiore. Sul genere i cosidetti film horror con un certo stile sono solo per fare alcuni esempi, "the others" o "the ring". Quelli avevano una costruzione logica e sorprendente allo stesso tempo, una recitazione di un ottimo livello, ma questo. mio dio, recitazione zero, trama assurda, non capisco certe recensioni ma le rispetto. i gusti son gusti.
|
|
[+] lascia un commento a stefano prandi »
[ - ] lascia un commento a stefano prandi »
|
|
d'accordo? |
|
eugenio
|
domenica 12 aprile 2020
|
l'uomo nell'ombra
|
|
|
|
"The invisibile man", un misto tra thriller horror e fantascienza è l’ultima fatica di Leigh Wannel, capace di trattare un tema nonostante tutto molto reale ovvero la violenza sulle donne in chiave innovativa e metaforica.
Ci pone sin da subito in un luogo isolato, in una villa iper-tecnologica dall’elegante design, in cima ad una scogliera su cui si infrangono i flutti impetuosi dell’oceano, di notte. Qui una giovane donna la nostra protagonista, Cecilia (Elizabeth Moss), fugge silenziosamente da quell’isolato fortino (dopo un premeditato piano d’azione) dall’uomo che le dorme al fianco, Adrien, che si scoprirà essere un manipolatore sadico, violento e possessivo (nonché magnate dell’ottica e inventore), per rifugiarsi a casa dell’amico di infanzia della sorella, James, detective della polizia.
[+]
"The invisibile man", un misto tra thriller horror e fantascienza è l’ultima fatica di Leigh Wannel, capace di trattare un tema nonostante tutto molto reale ovvero la violenza sulle donne in chiave innovativa e metaforica.
Ci pone sin da subito in un luogo isolato, in una villa iper-tecnologica dall’elegante design, in cima ad una scogliera su cui si infrangono i flutti impetuosi dell’oceano, di notte. Qui una giovane donna la nostra protagonista, Cecilia (Elizabeth Moss), fugge silenziosamente da quell’isolato fortino (dopo un premeditato piano d’azione) dall’uomo che le dorme al fianco, Adrien, che si scoprirà essere un manipolatore sadico, violento e possessivo (nonché magnate dell’ottica e inventore), per rifugiarsi a casa dell’amico di infanzia della sorella, James, detective della polizia.
L'apparente liberazione dal sentimento d’angoscia che vive Cecilia ogni giorno relegata in casa, sembra arrivare con la notizia due settimane dopo, del suicidio dell’uomo e il lascito, secondo le sue ultime volontà, di un fondo fiduciario di cinque milioni di dollari dilazionati in tranche di centomila dollari mensili sul suo conto per quattro anni (sic dixit l’avvocato fratello di Adrien, Tom)
Bene, Cecilia si rilassa, tutto sembra finito, il bastardo avrà avuto qualche crisi di rimorso e magari ha deciso di farla finita. Ma questa spiegazione a Cecilia pare strana, in contrasto apparente con il comportamento dell’uomo da sempre cinico e speculatore. Questi dubbi saranno pian piano, nel corso di una buona ora, confermati da strani “fenomeni” e altrettante strane “coincidenze” proprio nella casa dove la donna è ospite, che pian piano rendono l’ansia di sentirsi braccata, una realtà decisamente più concreta di una paranoia mentale.
The invisible man, nei suoi centoventi e rotti minuti, non molla un colpo grazie anche alle capacità attoriali di Elizabeth Mosso, vitta isterica e fredda vendicatrice. Coniuga con sapienza, grazie a un’elegante fotografia nitida e geometrica, il sentimento di angoscia vissuto dalla donna e empaticamente trasmesso allo spettatore grazie a quella girandola di corridoi, angoli remoti, sequenze con tanti primi piani da buon vecchio film horror degli anni ’70, insinuando misteriose presenze che assumono via via contorni sempre più inquietanti.
Ecco se tutto questo nella prima ora intrattiene, stimola e inchioda lo spettatore alla poltrona, dalla seconda parte in poi, la sceneggiatura, pur mantenendosi serrata, si palesa confusa, con tantissime lacune dal punto stilistico di cui, spesso, non si capisce bene il significato di molte scene inserite là solo per il desiderio di mostrare la labilità mentale della donna, incarnandosi nella minaccia di un poltergeist a cui nessuno crede e che come al solito si palesa solo frutto di una malattia mentale della protagonista, una parentesi assai poco efficace che toglie una buona parte della tensione sinora accumulata.
Ma poco importa, perché il sottotesto dell’uomo invisibile, nella sua specificità di “film di genere” in tempi di me too e campagne di violenza contro le donne, è propedeutico a gettare uno squarcio inquietante sui controlli della macchina sull’uomo, sulla necessità di essere “visibili” e raggiungibili al tempo stesso sempre e ovunque, in ogni momento, sulla possibilità di essere figli della luce in tempi di tenebre fitte frutto di aguzzini invisibili.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugenio »
[ - ] lascia un commento a eugenio »
|
|
d'accordo? |
|
gustibus
|
giovedì 9 aprile 2020
|
quando la regia fa la differenza!
|
|
|
|
Questa ennesima versione dell'uomo invisibile e'una piacevole sorpresona. Il talento di Leigh Whannell il regista qui fa davvero la differenza.Costato 9milioni,deve essere arrivato oltre i100.Elisabeth Moss,non bellissima,ma proprio brava a dismisura.Non pensate al film "L'uomo senza ombra" piu'di fantascenza,qui siamo in atmosfere tipo "il sesto senso"ma scoprendo soltanto verso il finale che qualcosa ce'..l'uomo invisibile ce'!ma impostato su una suspence che si apre di minuto in minuto,.Un inizio bellissimo,una fine ottima e da non perdere la scena clou al ristorante,veramente inaspettata visto che e'coinvplta la sorella dell'indagata,sospettata abbia ucciso lei il marito scienziato,ma pazzoide all'enesima potenza.
[+]
Questa ennesima versione dell'uomo invisibile e'una piacevole sorpresona. Il talento di Leigh Whannell il regista qui fa davvero la differenza.Costato 9milioni,deve essere arrivato oltre i100.Elisabeth Moss,non bellissima,ma proprio brava a dismisura.Non pensate al film "L'uomo senza ombra" piu'di fantascenza,qui siamo in atmosfere tipo "il sesto senso"ma scoprendo soltanto verso il finale che qualcosa ce'..l'uomo invisibile ce'!ma impostato su una suspence che si apre di minuto in minuto,.Un inizio bellissimo,una fine ottima e da non perdere la scena clou al ristorante,veramente inaspettata visto che e'coinvplta la sorella dell'indagata,sospettata abbia ucciso lei il marito scienziato,ma pazzoide all'enesima potenza..Da vedere,quando riapriranno le sale,ora ce'lo streaming,ci si accontenta ma manca la sala e il grande schermo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gustibus »
[ - ] lascia un commento a gustibus »
|
|
d'accordo? |
|
|