Presentato al 21° TOHorror Fantastic Film Fest, l'esordio in lingua inglese del regista nipponico vorrebbe destrutturare un certo cinema d'azione ma cade prigioniero delle sue ambizioni
di Alessandro D'Amato Sentieri Selvaggi
Antiporno ci aveva mostrato un Sion Sono sulla via della maniera, eppure pochi hanno voluto vederla. In effetti, l'idea di rilanciare un sottogenere erotico giapponese era per il pubblico occidentale troppo succulenta per accorgersi che dietro le esplosioni di violenza serpeggiava una retorica verbosa. Con The Forest of Love, poi, il prolificissimo autore ha confezionato per Netflix un bignami del proprio percorso e allora qualcuno ha iniziato a denunciarne la stanchezza. Prisoners of the Ghostland, primo film in lingua inglese con protagonisti Nicolas Cage e Sofia Boutella, avrebbe forse potuto sorprendere se non si fosse scelta la via facile dell'autoparodia. [...]
di Alessandro D'Amato, articolo completo (2676 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 23 ottobre 2021