La signora delle rose

Di fronte a tanti film a base di sesso e violenza una commedia gentile e delicata politicamente corretta e di buoni sentimenti. Basta per essere un buon film? No quando la storia è  scontata quando i personaggi sono mal delineati e piatti quando la assenza di pathos è totale e quasi sconvolgente. E quando serpeggia uno stereotipo femminile che si credeva per sempre archiviato: la 'fedele' aiutante Vera mal vestita e mal pettinata rassegnata a un ruolo da ' zitella' in sottordine alla 'signora delle rose 'che la tratta come se fosse di sua proprietà. 
Un film melenso e al tempo stesso irritante. 

Il cinema francese fa scuola nell'arte di raccontare storie semplici ma originali e commoventi senza essere stucchevoli. Ritrovo, declinati certo in modo nuovo, gli ingredienti di tanti altri film di registi d'oltralpe: l'attenzione al disagio sociale, l'amore per la campagna, la sensibilità nel delineare i personaggi, la consapevolezza dell'importanza dei saperi artigianali, che qui è la capacità di coltivare rose, il gusto della tradizione. "La signora delle rose", con la sua tenacia un po' folle di Golia riesce a sconfiggere il gigante Davide, la grossa azienda che la vorrebbe acquistare, ma il giovane Fred è la più bella rosa che avrà fatto nascere. [+]

Il cinema francese fa scuola nell'arte di raccontare storie semplici ma originali e commoventi senza essere stucchevoli. Ritrovo, declinati certo in modo nuovo, gli ingredienti di tanti altri film di registi d'oltralpe: l'attenzione al disagio sociale, l'amore per la campagna, la sensibilità nel delineare i personaggi, la consapevolezza dell'importanza dei saperi artigianali, che qui è la capacità di coltivare rose, il gusto della tradizione. "La signora delle rose", con la sua tenacia un po' folle di Golia riesce a sconfiggere il gigante Davide, la grossa azienda che la vorrebbe acquistare, ma il giovane Fred è la più bella rosa che avrà fatto nascere. 
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Il cinema francese fa scuola nell'arte di raccontare storie semplici ma originali e commoventi senza essere stucchevoli. Ritrovo, declinati certo in modo nuovo, gli ingredienti di tanti altri film di registi d'oltralpe: l'attenzione al disagio sociale, l'amore per la campagna, la sensibilità nel delineare i personaggi, la consapevolezza dell'importanza dei saperi artigianali, che qui è la capacità di coltivare rose, il gusto della tradizione. "La signora delle rose", con la sua tenacia un po' folle di Golia riesce a sconfiggere il gigante Davide, la grossa azienda che la vorrebbe acquistare, ma il giovane Fred è la più bella rosa che avrà fatto nascere. [+]

Il cinema francese fa scuola nell'arte di raccontare storie semplici ma originali e commoventi senza essere stucchevoli. Ritrovo, declinati certo in modo nuovo, gli ingredienti di tanti altri film di registi d'oltralpe: l'attenzione al disagio sociale, l'amore per la campagna, la sensibilità nel delineare i personaggi, la consapevolezza dell'importanza dei saperi artigianali, che qui è la capacità di coltivare rose, il gusto della tradizione. "La signora delle rose", con la sua tenacia un po' folle di Golia riesce a sconfiggere il gigante Davide, la grossa azienda che la vorrebbe acquistare, ma il giovane Fred è la più bella rosa che avrà fatto nascere. 
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Il cinema francese che racconta piccole storie, anche ruffianamente, ma che conforta e coccola la nostra immaginazione. Se hai il pollice verde, o vorresti averlo, se insomma il giardinaggio ti affascina, ma anche solo la vita di campagna, ed i suoi ritmi sono un sogno agognato e mai realizzato, la casa di Eve e la sua precaria combriccola probabilmente ti faranno tifare per loro. Poi c'é Fred (Melan Omerta) con il suo piccolo segreto, anima tormentata che trova il suo riscatto in una nuova famiglia di amici e in una donna anche un po' madre. Catherine Frot si conferma attrice di talento e sensibilità.