In prima linea

Visto nell'ambito di una rassegna dove tempo fa era stato mostrato un film bellissimo sullo stesso tema, "War Photographer". Ma questo film mi ha colpito di più, perché i tanti punti di vista mostrati vanno oltre quello che poteva essere il soggettivismo di una sola voce. Si va a comporre insomma un quadro davvero vivido e impressionante di un mestiere che forse il cinema ha ogni tanto dipinto in modo idealistico e un po' falso. La guerra è sangue ed è fatica, non ha niente di eroico. Fotografare ha poi un prezzo, vedere ha un prezzo, e avvicinare queste cose è la chiave che appassiona qui.
Davvero un ottimo lavoro, credo sia un film davvero fuori dal comune. Il cinema italiano quando si impegna sa raggiungere risultati che il mondo ci dovrebbe invidiare.

"In prima linea" è un film che colpisce sicuramente.
Gli autori dicono che come progetto è cambiato strada facendo, man mano che i fotografi rilasciavano le interviste. Le varie interviste sono impressionanti. Anche le foto dei reporter che vengono mostrate rimangono impresse, si sente tutto il lavoro che c'è dietro. Rispetto ad altri documentari, la componente delle emozioni è davvero molto forte, si sente solo un po' la mancanza del campo di battaglia, trattandosi di un film, ma probabilmente questa è una scelta di stile che si è voluta fare, anche condivisibile.
Credo che comunque ogni appassionato di fotografia dovrebbe vedere questo film, veramente interessante per come descrive quello che prova chi scatta in condizioni estreme.

"In prima linea" mi ha veramente colpita. Sono appassionata di fotografia da sempre, e questo film è riuscito a spiegare una parte della mia stessa passione su cui non avevo mai riflettuto, facendomi ascoltare la voce di chi per un mestiere ha sacrificato tutto.
Film di grande bellezza e umanità, penso che andrebbe anche proiettato nelle scuole, perché spiega alcuni aspetti indicibili della guerra suggerendo, più che mostrando.

Visto con la presentazione in sala di alcuni fotografi protagonisti e degli autori.
E' un film che non ti aspetti, un documentario insolito per come si addentra nelle emozioni di chi ha sfiorato la Storia. Viene voglia davvero di saperne di più su tutti loro, anche se in realtà non sono il centro del film (così mi è parso, ma lo rivedrei volentieri).
Sguardo umano, non voyeuristico sulla sofferenza.