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uteforum
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giovedì 9 gennaio 2025
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i 20 e 30 sotto capone, film.
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Solita storiella del crimine organizzato in modi
ascoltandosi in pre rock n' roll, dei
20 e 30 raccontandosi parlando degli 80 e 90 di essere moderni,
dove il braccio destro e quello sinistro anche..., di quel
fantomatico pregiudicato a loro dire, hanno
l'eredità il lavoro e il suo danaro, facendo finta di
nulla con quel travaglio interiore guardacaso
seduto a chiacchiere mentre con i milioni nelle
tasche del pregiudicato altra gente
si sghignazzavano addosso cercando di
vestire il poveraccio del loro nulla come se fosse un cavaliere per essere
tipo capone. Infarcito di frasi convenzionali
tipo sei 4 chiacchiere e distintivo
e sei bravo capone bravo, 35 anni di alcolismo e altre cose
sembrando di voler prendere
per i fondelli la legalità con l'opinionismo sipicciolo e altre cose
tentavano di affamare la gente come gli
animali innescando delle battaglie
da sprovveduti sghignazzandosi addosso l'assurdo nonchè
autoassurgendosi a modo loro come eletti
del golpe e del crimine nei confronti della democrazia,
tristemente al soldo di chi additavano essere
pregiudicato a loro insaputa, con il condimento e con
scene dediti all'assurdo e lo spettacolo del film.
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Solita storiella del crimine organizzato in modi
ascoltandosi in pre rock n' roll, dei
20 e 30 raccontandosi parlando degli 80 e 90 di essere moderni,
dove il braccio destro e quello sinistro anche..., di quel
fantomatico pregiudicato a loro dire, hanno
l'eredità il lavoro e il suo danaro, facendo finta di
nulla con quel travaglio interiore guardacaso
seduto a chiacchiere mentre con i milioni nelle
tasche del pregiudicato altra gente
si sghignazzavano addosso cercando di
vestire il poveraccio del loro nulla come se fosse un cavaliere per essere
tipo capone. Infarcito di frasi convenzionali
tipo sei 4 chiacchiere e distintivo
e sei bravo capone bravo, 35 anni di alcolismo e altre cose
sembrando di voler prendere
per i fondelli la legalità con l'opinionismo sipicciolo e altre cose
tentavano di affamare la gente come gli
animali innescando delle battaglie
da sprovveduti sghignazzandosi addosso l'assurdo nonchè
autoassurgendosi a modo loro come eletti
del golpe e del crimine nei confronti della democrazia,
tristemente al soldo di chi additavano essere
pregiudicato a loro insaputa, con il condimento e con
scene dediti all'assurdo e lo spettacolo del film.
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pigi51
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lunedì 25 luglio 2022
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la caduta degli dei
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Nel 2020 escono due film che non riesco a non sentire vicini : Hammamet di Gianni Amelio sugli ultimi giorni di Craxi e Capone del giovane Josh Trank. Diverso il contesto storico, il percorso esistenziale e l'eticità dei personaggi, uno un gangster sanguinario, l'altro un politico distrutto dal delirio di onnipotenza , ma uguale il trucco esasperato di Favino e Tom Hardy per ricostruire i due personaggi e la rappresentazione scenica in lussuose ville isolate circondate da guardie del corpo, destinate ad essere il teatro della "caduta degli Dei". Capone, ormai solo Fonzo e non più Al, è un 47enne con una demenza progressiva da neurosifilide che gli procura visioni oniriche della sua vita come in un incubo croneberghiano, assistendo come in "La mosca" al disfacimento fisico del suo corpo ogni giorno più intenso.
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Nel 2020 escono due film che non riesco a non sentire vicini : Hammamet di Gianni Amelio sugli ultimi giorni di Craxi e Capone del giovane Josh Trank. Diverso il contesto storico, il percorso esistenziale e l'eticità dei personaggi, uno un gangster sanguinario, l'altro un politico distrutto dal delirio di onnipotenza , ma uguale il trucco esasperato di Favino e Tom Hardy per ricostruire i due personaggi e la rappresentazione scenica in lussuose ville isolate circondate da guardie del corpo, destinate ad essere il teatro della "caduta degli Dei". Capone, ormai solo Fonzo e non più Al, è un 47enne con una demenza progressiva da neurosifilide che gli procura visioni oniriche della sua vita come in un incubo croneberghiano, assistendo come in "La mosca" al disfacimento fisico del suo corpo ogni giorno più intenso. I suoi deliri scivolano in vere allucinazioni simili a quelle di Nicholson in Shining, con visioni di sale da ballo piene di gente che osserva il leone morente che si trascina con un pannolone fin sotto il palco di un orchestra jazz o di una radio che trasmette i momenti più sanguinari della sua vita come la strage di San Valentino. Non basta a riscattarlo l'immagine finale dell'abbraccio con il figlio segreto, Tony, ormai diventato nella sua mente un pensiero fisso da cui non riesce a separarsi, neanche nei momenti di follia.
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muttley72
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venerdì 13 agosto 2021
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al capone malato terminale ..per una noia infinita
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Se chi vuole vedere questo film non sia sia preventivaemnte "cautelato" leggendosi prima una breve recensione od una descrizione sommaria del film (con "spoiler parziale") andrà incontro ad una grande delusione provocata (ancora prima di quella provocata dalla prestazione degli attori o da altri dettagli) dalla trama del film sul famoso gangster italo-americano Al Capone.
Chi infatti si appresti a vedere un film di gangsters si immaginerà di vedere cose tipo sparatorie, descrizione dell'attività criminale ed altri alementi che sempre compaiono in questo genere di film. Qui invece lo spettatore vedrà solo un malato di sifilide che è affetto da incontinenza (solida e liquida) e da continue allucinazioni provocate dalla malattia stess.
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Se chi vuole vedere questo film non sia sia preventivaemnte "cautelato" leggendosi prima una breve recensione od una descrizione sommaria del film (con "spoiler parziale") andrà incontro ad una grande delusione provocata (ancora prima di quella provocata dalla prestazione degli attori o da altri dettagli) dalla trama del film sul famoso gangster italo-americano Al Capone.
Chi infatti si appresti a vedere un film di gangsters si immaginerà di vedere cose tipo sparatorie, descrizione dell'attività criminale ed altri alementi che sempre compaiono in questo genere di film. Qui invece lo spettatore vedrà solo un malato di sifilide che è affetto da incontinenza (solida e liquida) e da continue allucinazioni provocate dalla malattia stess.
Il tutto si svolge quasi esclusivamente nella villa in Florida dove Al Capone si è ritirato a morire con partedella sua famiglia e qualche ex scagnozzo e con l'FBI che lo spia per sapere dove abbia nascosto i soldi, che nemmeno lui (da malato) si ricorda più dove siano.
Il tutto dura per l'intera durata della pellicola annoiando fino alla morte lo spettatore medio.
Non concordo totalmente nemmeno su chi salvi la recitazione del protagonista, poichè pur se non infame, forse essa è fin troppo caricaturale (il ghigno del cattivo), aiutata dal trucco del volto e dal sigaro in bocca. Forse cosi potrebbe interpretare anche Churcill...se basta solo il sigaro ed un pò di spocchia.
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xerox
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giovedì 15 ottobre 2020
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film da ricordare...
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... solo per l'interpretazione di Tom Hardy. 5 stellazze solo per lui!
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pavold boy
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giovedì 8 ottobre 2020
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storia di un fallimento annunciato
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Pare non esista pace per Josh Trank che, dopo l'ottimo debutto con "Chronicle" del 2012, infila il secondo flop di fila dopo "Fantastic 4" (probabilmete il peggior cinecomic mai realizzato nella storia del cinema).
Questa volta tocca alla biografia di Alphonse Capone, il famoso "Al" mafioso e personaggio di spicco del proibizionismo Americano. Ad interpretalo un Tom Hardy in grande spolvero, immerso completamente nel personaggio che di fatto, salva il salvabile.
I difetti della pellicola sono innumerevoli: a partire dalla scelta di raccontare gli ultimi anni di Capone, angustiato dalla malattia e dalla demenza. Quello che ne esce non è altro che un racconto di un uomo "qualunque", se non fosse per qualche comparsata di personaggi mafiosi e una folta schiera di armi, ci si dimenticherebbe di assistere alla biografia del più importante esponente della mafia americana.
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Pare non esista pace per Josh Trank che, dopo l'ottimo debutto con "Chronicle" del 2012, infila il secondo flop di fila dopo "Fantastic 4" (probabilmete il peggior cinecomic mai realizzato nella storia del cinema).
Questa volta tocca alla biografia di Alphonse Capone, il famoso "Al" mafioso e personaggio di spicco del proibizionismo Americano. Ad interpretalo un Tom Hardy in grande spolvero, immerso completamente nel personaggio che di fatto, salva il salvabile.
I difetti della pellicola sono innumerevoli: a partire dalla scelta di raccontare gli ultimi anni di Capone, angustiato dalla malattia e dalla demenza. Quello che ne esce non è altro che un racconto di un uomo "qualunque", se non fosse per qualche comparsata di personaggi mafiosi e una folta schiera di armi, ci si dimenticherebbe di assistere alla biografia del più importante esponente della mafia americana.
Verosimilmente, raccontare le gesta del Capone giovane in piena attività, dev'essere stata pensata come un idea rischiosa.
Il film corre nella sua noia fino al termine, con enorme dispiacere per l'interpretazione del buon Hardy
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mirko tommasi
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martedì 15 settembre 2020
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ah se non ci fosse hardy
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Tom Hardy è la cosa che più si avvicina a Marlon Brando, ed è solo grazie alla sua prestazione capolavoriale se questo film obnubilato e inconcludente non affonda.
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