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Figurativamente bellissimo, questo film sembra alludere ad una sorta di giorno del giudizio per un'umanità che è solo violenza, odio e sopraffazione. In un bel paesaggio montano perennemente immerso nella nebbia gli abitanti di un villaggio lavorano per i narcotrafficanti coltivando le loro piantagioni. Sono costretti a lavorare per poco e vengono comandati col terrore. Alcuni di loro vengono uccisi e i militari governativi incolpano del massacro proprio gli abitanti del villaggio. In questa situazione di dolore senza uscita il piccolo figlio di una delle donne uccise si avvia nottetempo per il bosco in cerca della madre. Lo accompagnano due piccoli cani neri. Si sentono rumori inquietanti provenire da una grotta o dalla montagna, come il suono cupo di una campana. E mentre il bimbo, che piange di paura, è avvolto da piccole luci, come spiriti guida, nella grotta sono raccolti a colloquio alcuni stranissimi esseri: sono contorni umani infuocati che, come angeli della morte, escono nel bosco e si avviano verso i militari armati. Nel frattempo in cielo si scatena la tempesta, feroci fulmini segnano la volta celeste e nuvole impazzite si accavallano rincorrendosi.
Film potente e suggestivo che sembra suggerire che Dio, la Natura o comunque una Potenza Superiore, stufo dei soprusi di questa umanità, intenda distruggerla. Complimenti ai realizzatori per un film che resta impresso nella mente e nell'animo.
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