Luca Pacilio
Film TV
Da una parte L.S. Lowry, umile impiegato che coltiva la passione della pittura, dall'altra sua madre, concentrata su se stessa e i suoi malesseri. Il primo, eterno figlio in cerca di approvazione, nutre un'ambizione artistica che, sfuggendo alla sfera di controllo materna, determina quel conflitto che ambirebbe a materia incandescente del film. Se l'uomo, con sguardo impavido sul reale, dipinge quello che vede («niente di più, niente di meno»), la madre sostiene un mondo di apparenze, dove non è la verità a prevalere, ma un'immagine di sé da preservare, quella legata ai codici della rivendicata middle class, fattasi miraggio dopo l'onta dei debiti e il trasferimento nella periferia industriale della città. [...]
di Luca Pacilio, articolo completo (1670 caratteri spazi inclusi) su Film TV 30 novembre 2021
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