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federica morone
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venerdì 31 ottobre 2025
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un film semplice ma profondo
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Dovendo definire questo film, "Mio fratello rincorre i dinosauri"(Stefano CIpani, 2019, trasposizione filmica del libro omonimo di Giacomo Mazzariol, 2016, quando l'autore aveva appena 19 anni e stava finendo il liceo), viene in mente"testimonianza creativa", dato che il libro è autobiografico, in quanto Mazzariol vi narra, in prima persona, la vicenda di un ragazzo con due sorelle"dominanti"cui nasce un fratello minore affetto da trisomia 21, detta anche"sindrome di Down", dal nome di questo difetto genetico che comporta, causa una copia genetica, un"cromosoma in più-di troppo"gravi malformazioni, che si riflettono soprattutto, ma certo non solo, a livello cognitivo.
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federica morone
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venerdì 31 ottobre 2025
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un film veramente stupendo e accattivante
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Mio fratello rincorre i dinosauri, un film diretto da Stefano Cipani, tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol, Italia 2019, a colori, durata 98 minuti, commedia, drammatico, prodotto da Neo Arts Producciones, Rai Cinema. Giacomo “Jack” un giorno riceve la notizia che presto avrà un fratello che si chiamerà Giovanni “Giò”. Dopo un lungo periodo di attesa i genitori, Davide e Katia, scoprono che Giò ha la sindrome di Down. Inizialmente Jack è felice perché pensa che sia una sottospecie di “supereroe”, dopo un po' di tempo però, capisce che non è proprio così.
Jack deve scegliere la scuola superiore insieme al suo migliore amico, Vittorio “Vitto”, Jack lì incontra Arianna, la ragazza di cui si innamora, quindi sceglie di andare nella sua stessa classe.
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Mio fratello rincorre i dinosauri, un film diretto da Stefano Cipani, tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol, Italia 2019, a colori, durata 98 minuti, commedia, drammatico, prodotto da Neo Arts Producciones, Rai Cinema. Giacomo “Jack” un giorno riceve la notizia che presto avrà un fratello che si chiamerà Giovanni “Giò”. Dopo un lungo periodo di attesa i genitori, Davide e Katia, scoprono che Giò ha la sindrome di Down. Inizialmente Jack è felice perché pensa che sia una sottospecie di “supereroe”, dopo un po' di tempo però, capisce che non è proprio così.
Jack deve scegliere la scuola superiore insieme al suo migliore amico, Vittorio “Vitto”, Jack lì incontra Arianna, la ragazza di cui si innamora, quindi sceglie di andare nella sua stessa classe. Jack però si sente a disagio a dire ad Arianna che ha un fratello Down, anche se Vitto lo incita a dirlo, quindi glielo nasconde per un lungo tempo (non lo terrà nascosto per molto).
E’ un bellissimo film, originale, normalizza le insicurezze trasformate in “superpoteri” o anche disabilità e sindromi, come in questo caso. Non è assolutamente pesante, noi abbiamo visto questo film in classe quindi diciamo che mi ispirava ancor di più alla visione, vorrei assolutamente leggere anche il libro. E’ adatto ai bambini sicuramente, alla fine diciamo che si parla dell’insicurezza degli adolescenti di dire ciò che è vero e all’influenza che ti danno gli altri compagni e che ti ispira pian piano a seguire quel che fanno che non è sempre positvo.
Questo film ci fa riflettere, e dovrebbe far riflettere gli spettatori o lettori che leggono o guardano questo film, è originale, ti ispira a vedere che succede successivamente e soprattutto ti ispira a capire ciò chi ci circonda, le insicurezze o disabilità della gente e dei nostri amici, conoscenti o anche amici più cari. Assolutamente da guardare o riguardare più e più volte perché alla fine è questo quello che succede nella vita quotidiana che non è MAI perfetta.
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federica morone
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venerdì 31 ottobre 2025
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un film molto bello e insegnativo
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La storia vera è raccontata nel romanzo autobiografico di Giovanni Mazzariol. La nascita di un bambino affetto da sindrome di Down è una di quelle cose che cambia la vita, per sempre. Ed il cambiamento investe la famiglia nel suo complesso, i genitori come i fratelli. E quando la famiglia è solida, ha strumenti culturali ed umani per affrontare un percorso diverso l’arrivo del nuovo arrivato può essere un momento di gioia. La storia è raccontata dal punto di vista del fratello maggiore Jack, che vede nelle diversità di Giò la presenza di super poteri. Crescendo le cose cambiano e quei super problemi rischiano di diventare la ragione di vergogna per Jack, intanto diventato adolescente.
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La storia vera è raccontata nel romanzo autobiografico di Giovanni Mazzariol. La nascita di un bambino affetto da sindrome di Down è una di quelle cose che cambia la vita, per sempre. Ed il cambiamento investe la famiglia nel suo complesso, i genitori come i fratelli. E quando la famiglia è solida, ha strumenti culturali ed umani per affrontare un percorso diverso l’arrivo del nuovo arrivato può essere un momento di gioia. La storia è raccontata dal punto di vista del fratello maggiore Jack, che vede nelle diversità di Giò la presenza di super poteri. Crescendo le cose cambiano e quei super problemi rischiano di diventare la ragione di vergogna per Jack, intanto diventato adolescente. E l’amore per una ragazza la ragione per rinnegare addirittura la presenza di Giò. Ma, non preoccupatevi, tutto finirà bene, e non perché è un film, ma perché i genitori sono sempre gli stessi che hanno dedicato la loro vita a Giò senza mai perdere la speranza e la gioia di vivere. Un film molto delicato che finalmente mette in primo piano il valore sostanziale della famiglia, senza pietismi, con la semplicità dell’amore. Consigliatissimo.
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federica morone
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venerdì 31 ottobre 2025
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un film appassionante e significativo
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Il film “Mio fratello rincorrei dinosauri” viene prodotto in Italia nel 2019 ed ha la durata di 98 minuti. Il film, ideato dal regista Stefano Cipani, prende iniziativa dal romanzo di Giacomo Mazzariol. Il genere è considerato commedia e drammatico. Il rapporto del film è 2,39:2, i produttori sono Isabella Cocuzza e Arturo Paglia. Il film è rappresentato a colori, proviene da Eagle Picture che ha l’onore di far sceneggiare Alessandro Gassman nel ruolo di Davide, padre dei protagonisti. Nel film di “Mio fratello rincorre i dinosauri” viene narrata la storia autobiografica di Jack e del fratellino con la sindrome di down Gio. Jack, da piccolo, pensa che Gio sia un supereroe dai poteri straordinari, ma poi crescendo capisce che non è così e quindi comincia a nasconderlo ai suoi amici dicendo che fosse morto.
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Il film “Mio fratello rincorrei dinosauri” viene prodotto in Italia nel 2019 ed ha la durata di 98 minuti. Il film, ideato dal regista Stefano Cipani, prende iniziativa dal romanzo di Giacomo Mazzariol. Il genere è considerato commedia e drammatico. Il rapporto del film è 2,39:2, i produttori sono Isabella Cocuzza e Arturo Paglia. Il film è rappresentato a colori, proviene da Eagle Picture che ha l’onore di far sceneggiare Alessandro Gassman nel ruolo di Davide, padre dei protagonisti. Nel film di “Mio fratello rincorre i dinosauri” viene narrata la storia autobiografica di Jack e del fratellino con la sindrome di down Gio. Jack, da piccolo, pensa che Gio sia un supereroe dai poteri straordinari, ma poi crescendo capisce che non è così e quindi comincia a nasconderlo ai suoi amici dicendo che fosse morto. Durante il film si percepisce come Jack provi vergogna per ciò che ha fatto e infatti riscopre l’amore che ha nei confronti del fratello; forse Gio era davvero un piccolo “supereroe” a modo suo! Questo film mi fa pensare al messaggio che vuole trasmettere Stefano Cipani, cioè un inno alla diversità e alla bellezza che si trova ognuno di noi, guardando il mondo con gli occhi dell’altro. Naturalmente non posso tralasciare il mio giudizio! Questo film mi ha fatto riflettere sull’ importanza del legame profondo che c’è tra fratelli: su quanto sia importante l’accettazione della diversità perché è proprio l’esperienza vissuta con chi non è come noi che arricchisce i nostri sentimenti e la nostra sensibilità. E’ un film bello, a tratti spiritoso,ma ricco di sentimento.
Mi è piaciuto molto e consiglio la visione a tutti!
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federica morone
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venerdì 31 ottobre 2025
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un film molto bello e insegnativo
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La storia vera ? raccontata nel romanzo autobiografico di Giovanni Mazzariol. La nascita di un bambino affetto da sindrome di Down ? una di quelle cose che cambia la vita, per sempre. Ed il cambiamento investe la famiglia nel suo complesso, i genitori come i fratelli. E quando la famiglia ? solida, ha strumenti culturali ed umani affrontare un percorso diverso l'arrivo del nuovo arrivato pu? essere un momento di gioia. La storia ? raccontata dal punto di vista del fratello maggiore Jack, che vede nelle diversit? di Gi? la presenza di super poteri. Crescendo le cose cambiano e quei super problemi rischiano di diventare la ragione di vergogna per Jack, intanto diventato adolescente. E l'amore per una ragazza la ragione per rinnegare addirittura la presenza di Gi?.
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La storia vera ? raccontata nel romanzo autobiografico di Giovanni Mazzariol. La nascita di un bambino affetto da sindrome di Down ? una di quelle cose che cambia la vita, per sempre. Ed il cambiamento investe la famiglia nel suo complesso, i genitori come i fratelli. E quando la famiglia ? solida, ha strumenti culturali ed umani affrontare un percorso diverso l'arrivo del nuovo arrivato pu? essere un momento di gioia. La storia ? raccontata dal punto di vista del fratello maggiore Jack, che vede nelle diversit? di Gi? la presenza di super poteri. Crescendo le cose cambiano e quei super problemi rischiano di diventare la ragione di vergogna per Jack, intanto diventato adolescente. E l'amore per una ragazza la ragione per rinnegare addirittura la presenza di Gi?. Ma, non preoccupatevi, tutto finir? bene, e non perch? ? un film, ma perch? i genitori sono sempre gli stessi che hanno dedicato che finalmente mette in primo piano il valore sostanziale della famiglia, senza pietismi, con la semplicit? dell'amore. Consigliatissimo.
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maxs.
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mercoledì 17 gennaio 2024
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sorprendente
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Lo stile è quello del cinema indipendente us, la storia è coinvolgente, per nulla scontata e non indulge mai al buonismo. Consigliato!
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lovemovies
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mercoledì 31 maggio 2023
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un film che è un sorriso disegnato sulle labbra
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Un film delicato per una regia affettuosa che, come canta Battiato, si prende cura della fragile creatura di nome Giò, bimbo nato con un cromosoma in più. E' insomma uno di quei film che si vorrebbe continuassero ancora un poco, perché ci riconcilia con la tenerezza, con la positività e con quella voglia di guardare avanti con un sorriso disegnato sulle labbra. La complessa sfera emotiva e le vicissitudini adolescenziali del fratello più grande sono raccontate con sensibilità, senza mai mascherare i turbamenti di una età dove, sovente, mancano la forza e il coraggio di credere negli altri e, soprattutto, in se stessi. La famiglia di Giò è tuttavia davvero speciale ed è abituata ad affrontare i problemi discutendoli, sino a risolverli, con l'apporto di tutti i componenti.
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Un film delicato per una regia affettuosa che, come canta Battiato, si prende cura della fragile creatura di nome Giò, bimbo nato con un cromosoma in più. E' insomma uno di quei film che si vorrebbe continuassero ancora un poco, perché ci riconcilia con la tenerezza, con la positività e con quella voglia di guardare avanti con un sorriso disegnato sulle labbra. La complessa sfera emotiva e le vicissitudini adolescenziali del fratello più grande sono raccontate con sensibilità, senza mai mascherare i turbamenti di una età dove, sovente, mancano la forza e il coraggio di credere negli altri e, soprattutto, in se stessi. La famiglia di Giò è tuttavia davvero speciale ed è abituata ad affrontare i problemi discutendoli, sino a risolverli, con l'apporto di tutti i componenti.
Trattare il tema della "diversità", qualunque sia la sua forma, è sempre estremamente impegnativo. Questo film lo fa senza tentennamenti e non perde mai l'occasione di rasserenare e far divertire gli spettatori con schegge di naturale comicità. Alla fine del film ci sentiamo un po' tutti fratelli, sorelle o genitori di Jò, un supereroe, per l'appunto, "diverso", ma proprio per questo ancora più irresistibilmente adorabile.
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la nera
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domenica 2 agosto 2020
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ni
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elgatoloco
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giovedì 14 maggio 2020
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indubbiamente valido, come"testimonianza creativa"
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Dovendo definire questo film, "Mio fratello rincorre i dinosauri"(Stefano CIpani, 2019, trasposizione filmica del libro omonimo di Giacomo Mazzariol, 2016, quando l'autore aveva appena 19 anni e stava finendo il liceo), viene in mente"testimonianza creativa", dato che il libro è autobiografico, in quanto Mazzariol vi narra, in prima persona, la vicenda di un ragazzo con due sorelle"dominanti"cui nasce un fratello minore affetto da trisomia 21, detta anche"sindrome di Down", dal nome di questo difetto genetico che comporta, causa una copia genetica, un"cromosoma in più-di troppo"gravi malformazioni, che si riflettono soprattutto, ma certo non solo, a livello cognitivo.
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Dovendo definire questo film, "Mio fratello rincorre i dinosauri"(Stefano CIpani, 2019, trasposizione filmica del libro omonimo di Giacomo Mazzariol, 2016, quando l'autore aveva appena 19 anni e stava finendo il liceo), viene in mente"testimonianza creativa", dato che il libro è autobiografico, in quanto Mazzariol vi narra, in prima persona, la vicenda di un ragazzo con due sorelle"dominanti"cui nasce un fratello minore affetto da trisomia 21, detta anche"sindrome di Down", dal nome di questo difetto genetico che comporta, causa una copia genetica, un"cromosoma in più-di troppo"gravi malformazioni, che si riflettono soprattutto, ma certo non solo, a livello cognitivo. Ecco allora che, dopo spiegazioni imbarazzate anche se attente e"creative"dei genitori alla nascita del bambino, al ragazzo subentra la delusione, lo sconforto perché ha un fratellino"menomato"("mongoloide"come si diceva e tuttora si dice con espressione pesantemente discriminatoria, dato che il sostantivo, anche aggettivato, è usato non fenomenologicamente ma in chiave appunto sprezzante, discrimnatoria). Ciò si accentua quando Giacomo entra al liceo, s'innamora di una compagna di classe e "deve"(ossia si sente di)raccontare bugie per nascondere l'esistenza di quesrto fratello minore agli altri e soprattutto all'amata... Sarabande negative, con tanto di profili social falsati(corretti-censurati)e volantino messi in atto dal ragazzo, poi erroneamente attribuiti a dei"neonazisti", in realtà in questo caso innocenti o almeno"in sonno". Il film rende pienamente il libro, limitandosi a una dislocazione geografica(dal Veneto all'Emilia, sempre in un paese), con momenti appunto"creativi"di appeal con l'amato dinosauro visto dal bambino trisomico a una festa di gelatai e le sequenze clou, con tanto di Carnevale e successivo smascheramento di Giacomo come vero responsabile dell'inganno ordito credendo di tutelarsi da attacchi e pregiduzii presunti da parte della (sperata)girl-friend, che invece è assolutamente aliena da ogni razzismo, essendo invece impegnatissima a tuttelare anti.imperialismo , femminismo e diritto di ogni possibile"minorazna". Il "peso interpretativo"è sulle spalle dei/delle ragazzi/e(Francesco Gheghi, che è Giacomo,Lorenzo Sisto, che impersona Joe, il"down"e Arinna Becheroni, la girl-freind sperata, ma anche gli adulti , ossia Alessandro Gassman e Isabella Ragonese fanno egregiamente la loro parte, lavorando spesso"in levare"più che in agiungere, sul piano drammaturgico. El Gato
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vepra81
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martedì 21 aprile 2020
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dinosauri
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Ho atteso tanto per vedere questo film e ora che sono riuscito a vederlo devo dire che non ne esco molto soddisfatto. Il film è ispirato a una storia reale quindi sotto quell'aspetto non mi permetto di esprimere nessun giudizio critico. Analizzo solo il mero materiale cinematrografico come elemento di fantasia di chi lo ha scritto. Il totolo del film non rispecchia a pieno quello che viene poi raccontato. Un film troppo sbilanciato su Jack e poco sul vero protagonista ovvero Gio. Fin quasi alla fine esce fuori un messaggio contro ogni regola e contro ogni buon senso. Solo negli ultimi 10 minuti tutto prende la giusta strada per un messaggio giusto e onorevole. Io avrei dedicato meno tempo alla prima parte per dare una sottolinatura sul messaggio che vuole mandare questo film.
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Ho atteso tanto per vedere questo film e ora che sono riuscito a vederlo devo dire che non ne esco molto soddisfatto. Il film è ispirato a una storia reale quindi sotto quell'aspetto non mi permetto di esprimere nessun giudizio critico. Analizzo solo il mero materiale cinematrografico come elemento di fantasia di chi lo ha scritto. Il totolo del film non rispecchia a pieno quello che viene poi raccontato. Un film troppo sbilanciato su Jack e poco sul vero protagonista ovvero Gio. Fin quasi alla fine esce fuori un messaggio contro ogni regola e contro ogni buon senso. Solo negli ultimi 10 minuti tutto prende la giusta strada per un messaggio giusto e onorevole. Io avrei dedicato meno tempo alla prima parte per dare una sottolinatura sul messaggio che vuole mandare questo film. Avrei dato più spazio al ruolo della famiglia che spesso latita e lascia fare. Ed infine non avrei messo la scena della visita dell'ivalidità che passa più per una parodia che un reale elemento della storia.
Un bel film ma con dei ma....
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