michelecamero
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sabato 28 aprile 2018
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e' sempre l'italietta degli anni '70.
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Finché sullo schermo c’è lui in primo piano a fare il protagonista, il film regge bene, in virtù di una prestazione attoriale di rilievo giocata sui toni del sarcasmo, del grottesco, della cialtroneria, e su un ritmo scenico sostenuto, creando situazioni paradossali sempre necessarie alla comicità. Quando lui scompare prima di ritrovarlo nel finale, perde qualcosa. Lui è Sergio Castellitto che fa il mattatore alla Vittorio Gassman e non a caso visto che esordisce al cinema con Scola ne “La Famiglia” il cui protagonista era appunto il grande Vittorio. Un Castellitto ritrovato a mio giudizio, che quando si fa avvolgere dalla spirale intellettuale delle storie tratte dai libri della moglie, Margaret Mazzantini, mi piace assai meno quasi subisse anche visivamente e somaticamente il peso dell’impegno, perdendo la sua recitazione (resta sempre un mio giudizio) in naturalezza e spontaneità.
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Finché sullo schermo c’è lui in primo piano a fare il protagonista, il film regge bene, in virtù di una prestazione attoriale di rilievo giocata sui toni del sarcasmo, del grottesco, della cialtroneria, e su un ritmo scenico sostenuto, creando situazioni paradossali sempre necessarie alla comicità. Quando lui scompare prima di ritrovarlo nel finale, perde qualcosa. Lui è Sergio Castellitto che fa il mattatore alla Vittorio Gassman e non a caso visto che esordisce al cinema con Scola ne “La Famiglia” il cui protagonista era appunto il grande Vittorio. Un Castellitto ritrovato a mio giudizio, che quando si fa avvolgere dalla spirale intellettuale delle storie tratte dai libri della moglie, Margaret Mazzantini, mi piace assai meno quasi subisse anche visivamente e somaticamente il peso dell’impegno, perdendo la sua recitazione (resta sempre un mio giudizio) in naturalezza e spontaneità. Il film è una buona commedia che si occupa della condizione di molti giovani professionisti odierni i quali hanno tante difficoltà ad emergere nonostante siano talentuosi. Perché? L’idea di base della pellicola è che il talento non basta in un’Italia che pare non abbia fatto passi avanti nelle sue peggiori abitudini: la raccomandazione, il familismo, l’intrallazzo, la truffa fiscale, la prossimità di certi ambienti “bene” con il mondo della malavita organizzata, l'idea dello sfruttamento del lavoro altrui, il do ut des la perdita del pudore ed un certo decadimento dei costumi morali che sembrerebbe non conoscere più limiti. Non mi è dispiaciuta, nelle non molte scene affidatele, anche Elena Sofia Ricci che col tempo mi pare diventi sempre più poliedrica , bella lo è sempre stata.
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laubert
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venerdì 27 aprile 2018
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una critica pungente sulla società di oggi
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Una riflessione pungente, amara, dura ma vera su quello che esiste oggi nel mondo del lavoro nel nostro paese.
La coppia Castellitto-Poggi funziona e da' vivacità alla storia, un duo spassoso e decisamente vincente.
Interpretazione sorprendente di Castellitto, affiancato da un giovane Guglielmo Poggi assolutamente credibile, che da' vita ad un personaggio, Antonio Bonocore, che fa riflettere. Quanti ragazzi come lui esistono al giorno d'oggi, che possiedono un senso etico e morale così forte...? Un film che vi farà ridere ma anche riflettere.
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laubert
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venerdì 27 aprile 2018
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una critica alla società italiana di oggi
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Un film pieno di colpi di scena e commenti spesso taglienti e dritti al punto, per criticare la società italiana di oggi, nello specifico il mondo del lavoro, ma non solo. La coppia Castellitto-Poggi funziona; è molto affiatata e insieme creano un duo imprevedibile e spassoso. Consiglio questo film perché è molto divertente e fa riflettere. I miei complimenti al giovane Guglielmo Poggi, che si è rivelato in grado di sostenere il gioco insieme a Castellitto e molto convincente nel ruolo di Antonio Bonocore, fedele fino in fondo ai suoi principi- (o almeno l'intenzione è quella...!) Questo personaggio fa riflettere sui ragazzi di oggi... quanti sono animati da un senso etico e morale così forte?
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barabajagal
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giovedì 26 aprile 2018
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rivelazione poggi
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Film divertentissimo e leggero (ma non superficiale), con tutti i dettagli (regia, scrittura, fotografia, recitazione complessiva) all'altezza. Menzione d'onore per il giovane Guglielmo Poggi, sempre misuratissimo e mai sopra le righe che riesce a farci affezionare subito al suo personaggio, e che da spalla di Castellitto diventa di fatto vero protagonista assoluto del film: vale da solo il prezzo del biglietto.
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barabajagal
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giovedì 26 aprile 2018
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rivelazione poggi
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Commedia leggera (ma non superficiale) e divertentissima. Una vera rivelazione il giovane Guglielmo Poggi, sempre misuratissimo e mai sopra le righe, che da spalla di Castellitto diventa di fatto il vero protagonista del film. Vedetelo!
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ele6596
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mercoledì 25 aprile 2018
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bravissimo emergente!
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Film divertentissimo e adatto a tutti, affronta con leggerezza una tematica attuale e veritiera. Tanto di cappello per il giovane ma evidentemente emergente attore Guglielmo Poggi, che con la sua performance e brillante ironia tiene testa in toto all'altrettanto fenomenale Sergio Castellitto e dà quella nota di dolcezza senza la quale il film sarebbe un po' caricato, mentre così è perfetto. Da vedere assolutamente
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danterivolta
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mercoledì 25 aprile 2018
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un grande maestro affianca un grande esordio
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Castellitto non solo è in stato di grazia ma accompagna un meraviglioso Guglielmo Poggi che dimostra grande confidenza tutto il suo talento. Tanto divertimento e una tematica trattata con ironia e intelligenza.
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danterivolta
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mercoledì 25 aprile 2018
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un grande maestro affianca un grande esordio
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Castellitto in stato di grazia accompagna il meraviglioso esordio di un sorprendente Guglielmo Poggi. Tutto arricchito da divertimento e una tematica trattata con ironia e intelligenza.
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antoniobonocore
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mercoledì 25 aprile 2018
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dice?
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Non è scritto nel ruolo di Bellastella che debba giganteggiare? La critica parla di coppia, i due attori sono sempre insieme: per quei sette minuti di Castellitto fuori scena dove succede di tutto drammaturgicamente si decide un film?
particolare..
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antoniobonocore
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mercoledì 25 aprile 2018
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che gli puoi dire??
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Ma quante ne succedono ad Antonio/Arnaldo/Ascanio/Anselmo Bonocore(buonanima)?
straordinario castellitto e fantastiche musiche di Plivio, David di donatello due volte, fotografia di Ferran Paredes pazzesca, scenografie, costumi.. che dire?
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