Tuo, Simon

Non ci sono parole per descrivere questo film... ogni giorno un ragazzo o una ragazza facente parte della comunità LGBT lotta con questi problemi. Questo film riesce a far sentire compresi questi ragazzi e a fargli capire che il loro orientamento sessuale non è un problema! siamo nel 2020 e ancora le persone non capiscono che è una cosa normale!
una frase mi ha colpito particolarmente "dire al modo chi sei è estenuante" bellissima frase e non vale solo per l'omosessualità, vale per tutto! la cosa più bela in questo mondo è amare e ricevere amore, il resto è inrilevante. Consigno questo film a tutti, dai più piccoli ai più anziani, fa capire molte cose e fa maturare molto!

Mi sono emozionato. Sono bisex e non dichiarato, questo film mi ha emozionato, ma in paesi del genere è più facile fare outing.

Quattro stelle sono un po' esagerate, è vero: il film è un filmetto alla Disney senza eccezionali pretese di entrare nella storia che con tre astri avrebbe già un generoso pieno, eppure aggiungo il quarto per aver finalmente visto un film a tematica gay del filone "schoolmate" (i film a tematica centrale gay sono ahimè costretti ad affrontare un campo di battaglia: sul lavoro, al collegio religioso, nazi camp, aids... quelli adolescenziali parlano spesso dello sbocciare del problema fra le aule scolastiche e dell'incontro - scontro con i compagni e le compagne etero) questa volta fuori dal consueto format canonico: l'insegnante esuberante e traghettatore-catalizzatore, la palestra con le docce fra uomini e quell'indugiare sulle rosee carni nascoste dai maledetti asciugamani, la sputtanata con  vergogna e alienamento sociale, l'aggresione machista con sangue visibile - sempre alla chiusura dell'armadietto!. [+]

Quattro stelle sono un po' esagerate, è vero: il film è un filmetto alla Disney senza eccezionali pretese di entrare nella storia che con tre astri avrebbe già un generoso pieno, eppure aggiungo il quarto per aver finalmente visto un film a tematica gay del filone "schoolmate" (i film a tematica centrale gay sono ahimè costretti ad affrontare un campo di battaglia: sul lavoro, al collegio religioso, nazi camp, aids... quelli adolescenziali parlano spesso dello sbocciare del problema fra le aule scolastiche e dell'incontro - scontro con i compagni e le compagne etero) questa volta fuori dal consueto format canonico: l'insegnante esuberante e traghettatore-catalizzatore, la palestra con le docce fra uomini e quell'indugiare sulle rosee carni nascoste dai maledetti asciugamani, la sputtanata con  vergogna e alienamento sociale, l'aggresione machista con sangue visibile - sempre alla chiusura dell'armadietto!... poi ecco il ribaltone: la solidarietà delle compagne, il riavvicinamento e compattamento famigliare e la vittoria finale o in alternativa finale drammatico con suicidio e strazio, e coro greco di rimorso e predica che si abbatte sui cattivi e su tutti coloro - peggio ancora - che dovevano vegliare e non hanno vegliato sulla giustizia.
No, niente di tutto questo...o quasi niente. Questo film è onesto oltre che pudicamente "ripulito" delle solite pulsioni da toeletta presenti negli altri clichè: i ragazzi si perdonano e alla fine si sostengono fin troppo, la famiglia non è vittoriana ma sufficientemente moderna per poter essere ormai credibile, le vicende sono figlie delle logiche "social" del nostro tempo e parecchio verosimili, salvo qualche faciloneria romanzesca necessaria a rendere cinema una storia che altrimenti sarebbe troppo piatta e perderebbe i suoi connotati di fiaba educational. Carino: tre stelle più una.
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Un segreto inconfessabile per un amore indescrivibile...

 Greg Berlanti, regista dal non grandissimo successo, porta al cinema la storia di Simon, adolescente che deve dividersi ormai da qualche anno tra la sua vita apparentemente normale con la famiglia e gli amici ed il segreto che porta dentro di sè e che non riesce a svelare nemmeno alle persone a lui care, che saprebbero sicuramente capirlo come nessun altro. Sarà l’inizio di un rapporto di corrispondenza via mail con un compagno di scuola dall’identità segreta a fargli vivere nel modo più intenso le sue paure e le sue fragilità, ma che lo aiuterà anche ad acquisire consapevolezza di sè ed a diventare grande. [+]

 Greg Berlanti, regista dal non grandissimo successo, porta al cinema la storia di Simon, adolescente che deve dividersi ormai da qualche anno tra la sua vita apparentemente normale con la famiglia e gli amici ed il segreto che porta dentro di sè e che non riesce a svelare nemmeno alle persone a lui care, che saprebbero sicuramente capirlo come nessun altro. Sarà l’inizio di un rapporto di corrispondenza via mail con un compagno di scuola dall’identità segreta a fargli vivere nel modo più intenso le sue paure e le sue fragilità, ma che lo aiuterà anche ad acquisire consapevolezza di sè ed a diventare grande.

L’opera è ben riuscita e, nonostante risulti semplice e rivolta prettamente ad un pubblico adolescenziale, riesce a centrare tutti i suoi obiettivi. Il punto di forza sta nella sceneggiatura, capace di coinvolgere lo spettatore sin dalle prime battute, riuscendo a farlo empatizzare da subito con i diversi personaggi. La vicenda si sviluppa sempre in modo semplice e fresco, regalandoci sia alcuni momenti divertenti, molti di noi adulti si rivedranno nei primi impacci amorosi, ma anche altri più riflessivi che ci permettono di capire come a volte sia veramente difficile essere un ragazzo di quell’età. Il tutto è costruito mantenendo sempre un registro narrativo sobrio e soprattutto privo di quella retorica, di cui sono solitamente farcite opere del genere.

L’impianto cinematografico risulta coerente, lineare e di supporto allo script, che ha anche il merito di costruire tutti i personaggi della vicenda in modo più che convincente, con un cast di giovani attori che non avrà faticato troppo ad immedesimarsi in quel periodo della vita, attraversato solo da pochi anni e comunque bravo a dare dimostrazione di una performance dal buon affiatamento collettivo.

Tuo, Simon è un film per adolescenti ma che riuscirà a far riflettere anche i più adulti, soprattutto quei genitori che, nonostante l’impegno e le attenzioni verso i propri figli in tutte le fasi della loro vita, non sempre riescono a calarsi e ad immergersi nell’interiorità di questi. Non c’è giudizio in questo film, conscio delle difficoltà sia per i ragazzi di vivere le loro vite da adolescenti, sia per i genitori nel comprendere i loro sentimenti ed i loro bisogni, ma c’è sicuramente la volontà di rendere tutti un po’ più consapevoli che i problemi e le fatiche dei grandi non sono poi così più importanti di quelle dei ragazzi.

È un film perfetto, tocca con mano tante realtà nascoste e incoraggia lo spettatore a muoversi di conseguenza.
Il ritmo è veloce ma al punto giusto: molte volte credevo stesse per finire, e invece no! Mi è piaciuto, mi ha soddisfatto e soprattutto mi ha emozionato.
Consiglio estremamente!

Un film da guardare in compagnia che tratta delle problematiche affrontate da un ragazzo omosessuale nella fase adolescenziale. Riesce attraverso la sua chiave ironica a portare il pubblico alla riflessione. Un film così ci voleva. Consigliato.

Ciao a tutti,
Voglio partire col dire che di suoni, fotografie e scenografie non me ne intendo perciò non scriverò cose del tipo “mi ha impressionato la scenografia..” perché mentirei a me stessa.
Già, non me ne intendo di queste cose ma voglio scrivere questa recensione raccontandovi quello che mi è arrivato da questo film.
Se lo si sa cogliere questo film lascia un messaggio davvero forte, al giorno d’oggi la parola gay non viene presa sul serio, la maggior parte della gente crede che siano “scherzi della natura”, lottiamo tanto per approvare il fidanzamento, il matrimonio ma non sappiamo neanche il significato della parola “gay”.
Tuo, Simon mi ha fatto capire quanto sia forte la parola “amare”, riuscire ad amare una persona attraverso un messaggio, capire il carattere di una persona e addirittura fidarsi di una persona senza neanche mai averla vista è il vero significato dell’amore. [+]

Ciao a tutti,
Voglio partire col dire che di suoni, fotografie e scenografie non me ne intendo perciò non scriverò cose del tipo “mi ha impressionato la scenografia..” perché mentirei a me stessa.
Già, non me ne intendo di queste cose ma voglio scrivere questa recensione raccontandovi quello che mi è arrivato da questo film.
Se lo si sa cogliere questo film lascia un messaggio davvero forte, al giorno d’oggi la parola gay non viene presa sul serio, la maggior parte della gente crede che siano “scherzi della natura”, lottiamo tanto per approvare il fidanzamento, il matrimonio ma non sappiamo neanche il significato della parola “gay”.
Tuo, Simon mi ha fatto capire quanto sia forte la parola “amare”, riuscire ad amare una persona attraverso un messaggio, capire il carattere di una persona e addirittura fidarsi di una persona senza neanche mai averla vista è il vero significato dell’amore.
Tutti pensiamo che i gay siano “diversi” ma non è così, sono persone normali con dei sentimenti e con un cuore e questo film ne è la prova, è la prova che dimostra che due persone che si amano al di là de sesso sono più forti di tutti e di tutto.
Quindi se pensate che i gay non siano delle persone normali fatevi un esame di coscienza perché in quel caso le uniche persone non normali siete voi.
Vi consiglio di guardare questo film e tranne il vero messaggio, non importa quante persone ti prenderanno in giro, quante persone ti guarderanno in modo diverso, quante persone ti tratteranno in modo diverso, l’amore è più forte di tutto questo, se come Simon hai i veri amici che sono pronti a sostenerti sempre, una famiglia che ti ama e un ragazzo al tuo fianco allora hai tutto...
E tu che stai leggendo questa recensione, vai a vedere Tuo, Simon e se non approvi l’amore fra due ragazzi allora credo che cambierai idea! [-]

Sarà che non sono più nella "verde età",  ma questo film mi è risultato melenso, insopportabile nel suo ridurre un dramma esistenziale come è l'adolescenza, e in particolare l'adolescenza dolente dei gay, a una commediola da quattro soldi. Non c'è pathos nè possibilità di coinvolgimento  emotivo del pubblico. I profili psicologici degli atttori sono degli stereotipi, alla Fox per l'appunto.. Le reazioni  che si sentono dal pubblico sono solo risatine nei passaggi più comici (e scontati). La segnalazione 3,42 di mymovies mi ha ingannato, è stata un vera e propria fregatura essere andato a vederlo. [+]

Sarà che non sono più nella "verde età",  ma questo film mi è risultato melenso, insopportabile nel suo ridurre un dramma esistenziale come è l'adolescenza, e in particolare l'adolescenza dolente dei gay, a una commediola da quattro soldi. Non c'è pathos nè possibilità di coinvolgimento  emotivo del pubblico. I profili psicologici degli atttori sono degli stereotipi, alla Fox per l'appunto.. Le reazioni  che si sentono dal pubblico sono solo risatine nei passaggi più comici (e scontati). La segnalazione 3,42 di mymovies mi ha ingannato, è stata un vera e propria fregatura essere andato a vederlo. Mi aspettavo tutt'altro. [-]

"Io lo sapevo Simon, che avevi un segreto, lo tenevi dentro e ti faceva star male, adesso sei libero, sei libero di poter essere chi sei veramente, tu però sei sempre tu Simon, non dimenticarlo mai questo." Queste sono state le parole che più mi hanno colpito del film Tuo Simon, dette dalla madre del ragazzo. La storia racconta le avventure e le vicissitudini di un adolescente gay alle prese con il coming out ma soprattutto con l'accettazione di se stesso. Finché lui non si accetterà e non si amerà davvero per quello che è, non troverà mai il coraggio di dirlo al mondo, all'inizio non lo fa perché ritiene che tutti debbano dichiararsi, anche gli etero, ma non è questo il vero motivo. Semplicemente non aveva il giusto coraggio; coraggio che trova grazie ad un ragazzo, Blue, con cui si scambia delle e-mail e di cui finisce per innamorarsi. [+]

"Io lo sapevo Simon, che avevi un segreto, lo tenevi dentro e ti faceva star male, adesso sei libero, sei libero di poter essere chi sei veramente, tu però sei sempre tu Simon, non dimenticarlo mai questo." Queste sono state le parole che più mi hanno colpito del film Tuo Simon, dette dalla madre del ragazzo. La storia racconta le avventure e le vicissitudini di un adolescente gay alle prese con il coming out ma soprattutto con l'accettazione di se stesso. Finché lui non si accetterà e non si amerà davvero per quello che è, non troverà mai il coraggio di dirlo al mondo, all'inizio non lo fa perché ritiene che tutti debbano dichiararsi, anche gli etero, ma non è questo il vero motivo. Semplicemente non aveva il giusto coraggio; coraggio che trova grazie ad un ragazzo, Blue, con cui si scambia delle e-mail e di cui finisce per innamorarsi. L'amore ci fa trovare il coraggio di accettare noi stessi, di fare quello di cui abbiamo più paura, solo l'amore ci rende migliori. Tra scene ironiche e alcune molto commoventi il film ci fa innamorare di Simon e della sua storia d'amore, ci fa credere nell' impossibile e nel fatto che tutti meritiamo una grande storia d'amore. Simon ci piace perché rappresenta in qualche modo tutti noi. Ognuno di noi può avere un segreto, può avere paura di qualcosa, può non accettarsi per come è , può avere avere degli amici fantastici e altri un po meno. Ma proprio come lui, ognuno di noi può trovare la forza di affrontare le proprie paure, può trovare il coraggio di viversi davvero, può trovare e meritare un grande amore. L'esperienza al cinema è stata molto bella, il pubblico ha risposto positivamente a questo film, abbiamo tutti riso, pianto, sperato e gioito insieme a Simon. [-]