laurence316
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sabato 19 maggio 2018
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ecco a voi il "mercenario sentimentalone"
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Messo prontamente in cantiere a seguito del portentoso successo del primo film, ad “appena” due anni di distanza arriva nelle sale Deadpool 2. E non convince appieno, facendo anzi risaltare gran parte dei difetti che erano già presenti nell’originale.
Se, difatti, il primo Deadpool esso stesso fingeva solo superficialmente di essere completamente fuori dai canoni, quando in realtà, a conti fatti, finiva per svilupparsi alla maniera di una banale origin story assimilabile a quelle che si divertiva a dileggiare, questo secondo film fa di peggio: finisce per far precipitare il personaggio, nonostante le numerose battutine (comunque, francamente, alquanto innocue), dalle parti, addirittura, del politicamente corretto.
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Messo prontamente in cantiere a seguito del portentoso successo del primo film, ad “appena” due anni di distanza arriva nelle sale Deadpool 2. E non convince appieno, facendo anzi risaltare gran parte dei difetti che erano già presenti nell’originale.
Se, difatti, il primo Deadpool esso stesso fingeva solo superficialmente di essere completamente fuori dai canoni, quando in realtà, a conti fatti, finiva per svilupparsi alla maniera di una banale origin story assimilabile a quelle che si divertiva a dileggiare, questo secondo film fa di peggio: finisce per far precipitare il personaggio, nonostante le numerose battutine (comunque, francamente, alquanto innocue), dalle parti, addirittura, del politicamente corretto.
Del “mercenario chiacchierone” sboccato, cattivo, scorretto dei comics qui rimane ben poco. E lo si intuisce sin dal prologo. Deadpool appare, qui, tenuto “a freno”, si fa meno esuberante e, soprattutto, molto meno scorretto e provocatore, e, per tramite delle scene “paradisiache”, nei dialoghi con la fidanzata, finisce per far emergere, di sottofondo, una morale familista e buonista che, sinceramente, da lui e da un film a lui dedicato non ci si aspettava.
Al contrario, ci si aspettava un film molto più “cattivo”, provocatorio, esaltato, “squilibrato”, non “addomesticato” e ricondotto nei canoni della normalità di un banale film di supereroi con tanto di scontro finale super-accessoriato.
E proprio le sequenze “in paradiso” sono quanto di più melenso venga proposto nel film e sdilinquiscono anche il resto del racconto, e che anche un antieroe finisca per diventare una sorta di nuovo, per quanto bizzarro, supereroe giusto un po’ “caciarone” e violento (ma, dopotutto, anche i supereroi “classici” nel mentre delle loro prodezze finiscono per uccidere, più o meno volontariamente, un gran numero di persone), è alquanto desolante, e non fa ben sperare per il futuro del cinema di genere.
Di quanto c’era di provocatorio nel film originale (comunque piuttosto edulcorato rispetto ai fumetti), qui non rimane che un flebile ricordo. Ciò non toglie che, in alcune scene, questo seguito riesca a strappare la risata, ma il “cattivo”, sempre che così si possa definirlo, è privo di carisma, procede per grugniti ed è solo l’ennesima variazione sul tema dell’androide assassino; la trama è inesistente (e lo ricorda in ben due occasioni Wade Wilson stesso); per non parlare poi del fatto che, quantomeno nella prima mezz’ora, il film fatica tremendamente ad ingranare, e propone una scontatissima “revenge and redemption” story (storia di vendetta e redenzione), con il fiato cortissimo.
Inoltre, il sentimentalismo, in questo contesto, appare quanto di più fuori luogo si possa immaginare.
E i nuovi personaggi introdotti (ad eccezione, forse, di Domino) sono ben poco memorabili.
Grazie alla regia di Leitch le scene d’azione sono meglio coreografate che nel film precedente, ma al di fuori di ciò il film offre ben poco, e presenta almeno una ventina di minuti di troppo.
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lucacapaccioli
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mercoledì 16 maggio 2018
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il ritorno del mercenario chiacchierone!
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Nel 2016 sbarcò nelle sale il primo adattamento di quello che, oggi, è sicuramente uno dei personaggi più amati dal pubblico di tutto il mondo: stiamo parlando di Deadpool, l'antieroe più irriverente della Marvel, creato da Rob Liefeld e Fabian Nicieza negli anni '90. Parte del successo, sia nei fumetti che sul grande schermo, è sicuramente dovuta alla natura del personaggio, in quanto politicamente scorretto, originale e avente una particolarità che lo differenzia da molti dei suoi 'colleghi', ovvero la capacità di 'rompere la quarta parete', il che gli permette di rivolgersi direttamente al pubblico, inevitabilmente strappando qualche risata.
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Nel 2016 sbarcò nelle sale il primo adattamento di quello che, oggi, è sicuramente uno dei personaggi più amati dal pubblico di tutto il mondo: stiamo parlando di Deadpool, l'antieroe più irriverente della Marvel, creato da Rob Liefeld e Fabian Nicieza negli anni '90. Parte del successo, sia nei fumetti che sul grande schermo, è sicuramente dovuta alla natura del personaggio, in quanto politicamente scorretto, originale e avente una particolarità che lo differenzia da molti dei suoi 'colleghi', ovvero la capacità di 'rompere la quarta parete', il che gli permette di rivolgersi direttamente al pubblico, inevitabilmente strappando qualche risata. Due anni dopo il riuscitissimo primo film, è finalmente arrivato l'atteso seguito. Questa volta, Wade Wilson/Deadpool (Ryan Reynolds) dovrà fare i conti con la responsabilità delle sue azioni di mercenario, nel senso che il numero di nemici in tutto il mondo è in costante aumento, conseguentemente mettendo a rischio l'incolumità delle poche persone che gli stanno a cuore, come la bellissima Vanessa Carlysle (Morena Baccarin), con la quale ha una relazione più o meno stabile. Come se non bastasse, un soldato di nome Cable (Josh Brolin), proveniente da un futuro distopico, viaggia nel tempo fino al presente con l'obbiettivo di eliminare per motivi personali un ragazzino dotato di poteri mutanti di nome Russel/Firefirst (Julian Dennison). Per fermare Cable, Deadpool decide di formare un supergruppo di nome X-Force, di cui fa parte anche Domino (Zazie Beetz), che ha il potere di alterare le probabilità.
Se il primo capitolo della saga aveva un budget ridotto, di conseguenza puntando più sullo sviluppo della trama e all'interazione tra i vari personaggi che su azione ed effetti speciali, con il secondo si alza la posta la posta in gioco e si decide di lasciare maggiore spazio alla spettacolarità, sacrificando in parte alcuni aspetti che necessitavano di maggiore approfondimento. Deadpool 2 presenta sì un protagonista sempre sorprendente ed ottimamente interpretato da Ryan Reynolds, insostituibile nel ruolo, così come altri fenomenali personaggi, Cable su tutti, nei cui panni si cala Josh Brolin (nientemeno che Thanos nell'MCU), il quale gli dà indubbiamente grande profondità, oltre che la 'fortunata' Domino, ma vi sono tuttavia delle sequenze un tantino forzate che tentano di ricalcare la freschezza e l'originalità del film precedente, riuscendoci raramente. Oltre a Cable e Domino, fanno il loro ingresso svariate new entry, come Shatterstar, Bedlam ed in generale gli altri membri della X-Force, anche se con un ruolo molto più ridotto di quanto si pensi, ma soprattutto vi sono anche due personaggi, uno in particolare, che soddisferanno i fan più accaniti dei fumetti originali. Fanno inotre ritorno molti personaggi visti nel lungometraggio del 2016, ovvero Colosso (Stefan Kapicic/Andre Tricoteux), Testata Mutante Negasonica (Brianna Hildebrand), Dopinder (Karan Soni) e Blind Al (Leslie Uggams), quasi tutti aventi un ruolo notevolmente più ampio e protagonisti di esilaranti siparietti con il Mercenario Chiacchierone. Il tono del film è in generale divertente, condito da scene in cui è usato un linguaggio abbastanza esplicito, ma non mancano momenti toccanti ed introspettivi che danno vita ad alcune sequenze di notevole intensità emotiva. Sono anche presenti numerose citazioni dei fumetti, riferimenti a vari film e qualche inaspettato cameo, oltre che diversi colpi di scena dall'inizio alla fine, per cui è consigliabile rimanere seduti durante i titoli di coda. La colonna sonora composta da Tyler Bates è orecchiabile e omaggia quella del capitolo precedente, ma ha diverse tracce aggiuntive, con tanto canzoni vintage, alcune famose e altre meno. mentre le sequenze d'azione vengono migliorate proprio per via dell'aumento del budget, con molta violenza e ottime coreografie grazie all'ex-stuntman e regista del film, David Leitch, che ha diretto anche Atomica Bionda e i film della saga di John Wick, anche se via via diventano sempre più confusionarie ed eccessive. In conclusione, Deadpool 2 si rivela senza dubbio un seguito degno del suo predecessore, in quanto dinamico, folle, adrenalico ma anche romantico e a tratti quasi commovente, nonostante non fornisca gli stessi espedienti innovativi che hanno funzionato nel primo film.
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tmpsvita
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lunedì 21 maggio 2018
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con meno cuore ma migliore in tecnica e ambizioni
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l primo "Deadpool" è stato una vera boccata d'aria fresca, un film che cambia a le carte in tavola e che finalmente si raccontava in un modo totalmente nuovo e diverso dal già vasto panorama dei cinecomic sia Marvel che non grazie alla sua sbloccataironia e le sue straordinarie rotture della quarta parete, inoltre ha cercato, riuscendoci con successo, di riscattare un personaggio screditato in passato nell'universo degli x-men e un attore che con i cinecomic aveva avuto una grande sfortuna;"Deadpool 2" però riesce a tenergli testa crescendo di dimensioni (e di budget: 58mln per il primo mentre 110mln per questo seguito), portando finalmente un villain degno di una controparte forte come del resto è Deadpool, interpretato ottimamente da un Josh Brolin reducedalla grandissima interpretazione nei panni del miglior cattivo Marvel (Thanos), e proponendo una trama dalla struttura più complessa e dalla sceneggiatura più ricercata e meglio studiata nonché curata, con nuovamente moltissime citazioni (sempre meglio contestualizzate) e innumerevoli battute inserite in maniera ben calibrata,consapevole e con gli adeguati tempi anche se rischia in alcuni momenti di esagerare perdendo di vista la storia per dedicarsi ed esse.
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l primo "Deadpool" è stato una vera boccata d'aria fresca, un film che cambia a le carte in tavola e che finalmente si raccontava in un modo totalmente nuovo e diverso dal già vasto panorama dei cinecomic sia Marvel che non grazie alla sua sbloccataironia e le sue straordinarie rotture della quarta parete, inoltre ha cercato, riuscendoci con successo, di riscattare un personaggio screditato in passato nell'universo degli x-men e un attore che con i cinecomic aveva avuto una grande sfortuna;"Deadpool 2" però riesce a tenergli testa crescendo di dimensioni (e di budget: 58mln per il primo mentre 110mln per questo seguito), portando finalmente un villain degno di una controparte forte come del resto è Deadpool, interpretato ottimamente da un Josh Brolin reducedalla grandissima interpretazione nei panni del miglior cattivo Marvel (Thanos), e proponendo una trama dalla struttura più complessa e dalla sceneggiatura più ricercata e meglio studiata nonché curata, con nuovamente moltissime citazioni (sempre meglio contestualizzate) e innumerevoli battute inserite in maniera ben calibrata,consapevole e con gli adeguati tempi anche se rischia in alcuni momenti di esagerare perdendo di vista la storia per dedicarsi ed esse.
Oltre al villain si aggiungono nuovi personaggi, chi più presente chi meno, come quello di Domino, una ragazza che con la fortuna ha un buon legame capace di scatenare, come suggerisce il suo nome, effetti domino che offrono un gratificante spettacolo cinematografico, grazie anchead notevole regia affidata a David Leitch che dimostra il suo grande talento nel girare con molta chiarezza e fluidità scene d'azione ricche di discrete effetti speciali, visibilmente migliorato rispetto al primo capitolo.
Ryan Reynolds conferma nuovamente di essere l'attore più adatto ad interpretare l'esilarante, volgare, violento, irriverente, imprevedibile Deadpool (qui ancora più approfondito, svelando il suo lato più umano e, se vogliamo, profondo che lo rende un personaggio ancora piùinteressante e apprezzabile) grazie al suo grande feeling con esso che gli permette di interpretarlo con molta naturalezza e spontaneità.
Un film che scorre molto velocemente, divertendo, coinvolgendo ed intrattenendo con battute/gag che forniscono innumerevoli momenti di ilarità, tantissime citazioni e scene d'azione di egregia fattura;perde un po' di quel cuore e amore che ha reso possibile la realizzazione del primo capitolo ma è migliore in tecnica e ambizioni.
Voto: 8,5/10
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onufrio
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lunedì 28 maggio 2018
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l'antieroe
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Tutto è concesso quando si ha a che fare con Deadpool, l'antieroe logorroico per eccellenza. Tanta azione mista a scene comiche esilaranti; pieno zeppo di citazioni cinematografiche e volutamente sopra le righe, il secondo capitolo di Deadpool prosegue con successo, per gli amanti del genere, grazie alla sua visione irriverente ed un punto di vista diverso rispetto a tutti gli altri supereroi . Divertenti i titoli di testa con chiaro omaggio ( o presa in giro?) ai film di James Bond, ed altrettanto divertenti le scenette presenti alla fine dei titoli di coda.
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