brunaparolini
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martedì 16 maggio 2017
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magia nei rapporti umani
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Questo film racconta in modo eccellente che cosa possa accadere, nel tempo, in una conoscenza iniziata per caso tra un anziano signore colto e poeta, con un principio di Alzheimer, e un giovane nullafacente, senza progetti per il futuro, che dopo un’iniziale perplessità decide di dedicare, parte del suo tempo, alla cura di quest’uomo straordinario. Il sentimento d’affetto che si instaura tra i due è magico e l’esempio ne è una scena molto toccante dove l’anziano signore, a letto, chiama a sé il ragazzo e gli dice che lo vorrà sempre, sempre con lui ed è a questo punto che il giovane si lascia andare in un pianto liberatorio!! Ciò che è nato fra di loro, prescinde dalle condizioni sociali, dalla cultura, e da tanto altro; frequentarsi ha significato per entrambi apprezzare il gusto della vita.
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Questo film racconta in modo eccellente che cosa possa accadere, nel tempo, in una conoscenza iniziata per caso tra un anziano signore colto e poeta, con un principio di Alzheimer, e un giovane nullafacente, senza progetti per il futuro, che dopo un’iniziale perplessità decide di dedicare, parte del suo tempo, alla cura di quest’uomo straordinario. Il sentimento d’affetto che si instaura tra i due è magico e l’esempio ne è una scena molto toccante dove l’anziano signore, a letto, chiama a sé il ragazzo e gli dice che lo vorrà sempre, sempre con lui ed è a questo punto che il giovane si lascia andare in un pianto liberatorio!! Ciò che è nato fra di loro, prescinde dalle condizioni sociali, dalla cultura, e da tanto altro; frequentarsi ha significato per entrambi apprezzare il gusto della vita.
Un film che lascia nello spettatore tanta poesia e commozione.
Magnifico!!!
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marialuisazuccherino
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martedì 16 maggio 2017
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generazioni lontane si avvicinano
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la signorilità del cuore conquista anche quei ragazzi un po'sbandati cui ci si è rivolti, talora, in modo rude, sbagliato. A poco a poco poesia e umorismo, realtà e memoria avvicinano due generazioni, apparentemente in conflitto. Bellissimo.
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kukkurella
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lunedì 15 maggio 2017
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pura "poesia" per gli occhi e l'anima.
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Era davvero moltissimo tempo che nn restavo così piacevolmente colpita da un film italiano. Il dolce la leggerezza e le lacrime in un unico coro. La memoria di un passato nn lontanissimo da noi,il garbo di modi ormai desueti e l'essere scapestrato delle nuove generazioni,che tante volte dimenticano o forse a cui nn insegnami la pazienza è la dolcezza. Consigliatissimo!
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lbavassano
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domenica 14 maggio 2017
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la virtù della leggerezza
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Film ad altissimo rischio, del luogo comune, nel rapporto fra il vecchio poeta e il giovane bulletto ignorante, del patetico e del ricatto dei buoni sentimenti, la malattia. Riesce però Francesco Bruni ad eludere gran parte di tali troppo facili scorciatoie, trabocchetti in realtà, grazie ad una leggerezza di tono, pur nel trattare temi importanti, che è il pregio maggiore del film. Si fa perdonare, nella parte on the road, la meno riuscita a mio parere proprio perché tende a smarrire tale leggerezza spingendo i pedali del comico e del tragico, si fa perdonare qualche riferimento di troppo all'inarrivabile "Nebraska". Resta comunque un gran piacere, proprio in riferimento allo splendido film di Alexander Payne e soprattutto all'indimenticabile interpretazione di Bruce Dern, ritrovare l'anziano maestro Giuliano Montaldo, capace di mettere un misconosciuto ai più talento di attore al servizio di uno dei più promettenti registi italiani (già affermato sceneggiatore però).
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domenica 14 maggio 2017
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strepitoso
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Un bellissimo film che merita davvero di essere visto!
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mariaf.
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sabato 13 maggio 2017
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evviva i buoni film!
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Questo film è un capolavoro. Giorgio, ha oltre ottant’anni, ha l’Alzheimer che non è in una fase avanzata, pertanto è abbastanza autonomo da riuscire ad avere con gli altri un rapporto che gli permette uno scambio d’idee, i suoi ricordi lo riportano al lontano passato. Alessandro è un ragazzo che non sa cosa fare della sua vita e con i suoi amici bulli trascorre inutilmente la sua vita al bar, Il suo non far niente non lo rende felice ma non ha nemmeno il coraggio di incominciare una vita lavorativa che sebbene sottoposto al padre lo renderebbe meno dipendente economicamente, ma a lui servono solo i soldi per il bar e le sigarette.
Ecco che gli viene offerto un lavoro come accompagnatore di un ultra ottuagenario, in un primo momento rifiuta perché si vergogna di fare il badante ma poi controvoglia, incoraggiato da Claudia la sua bella e saggia fidanzata, accetta.
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Questo film è un capolavoro. Giorgio, ha oltre ottant’anni, ha l’Alzheimer che non è in una fase avanzata, pertanto è abbastanza autonomo da riuscire ad avere con gli altri un rapporto che gli permette uno scambio d’idee, i suoi ricordi lo riportano al lontano passato. Alessandro è un ragazzo che non sa cosa fare della sua vita e con i suoi amici bulli trascorre inutilmente la sua vita al bar, Il suo non far niente non lo rende felice ma non ha nemmeno il coraggio di incominciare una vita lavorativa che sebbene sottoposto al padre lo renderebbe meno dipendente economicamente, ma a lui servono solo i soldi per il bar e le sigarette.
Ecco che gli viene offerto un lavoro come accompagnatore di un ultra ottuagenario, in un primo momento rifiuta perché si vergogna di fare il badante ma poi controvoglia, incoraggiato da Claudia la sua bella e saggia fidanzata, accetta.
Ed ecco che per lui si apre un mondo. Giorgio e Alessandro nelle loro frequentazioni scoprono che la reciproca compagnia giova a entrambi. Il garbo, l’eleganza, la raffinatezza di Giorgio che non l’hanno abbandonato nonostante la malattia, ha un effetto costruttivo sul ragazzo il quale desiderando conoscere sempre più cose su quest’uomo di altri tempi, scopre parte della sua passata esistenza in special modo dalle testimonianze scarabocchiate sui muri di casa in forma di pensieri, poesie, disegni.
Ha avuto una vita intensa e dolorosa Giorgio, fatta di guerra, amori non vissuti, amori corrisposti, poeta.
Attraverso le tante osservazioni dell’anziano, Alessandro impara che si diventa poeti quando l’amore che hai non sai dove metterlo.
Alessandro anche contribuisce al benessere del poeta dandogli la possibilità di fare cose che erano appartenute alla sua vita trascorsa.
Con Alessandro e i quattro amici Giorgio riassapora il gusto di una vita fatta di poker, guidare l’auto, fumare, andare alla ricerca di luoghi ormai vivi solo nella sua memoria.
L’esperienza è talmente positiva per il ragazzo che dopo la morte dell’amico di cui si era preso cura, continuerà nell’accudire se stesso, avvertendo la necessità di ristabilire un rapporto di amore con la sua famiglia: ricomincia un’altra vita!
Gli attori sono stati degli interpreti magnifici e la storia è stata raccontata in modo veritiero e mai stucchevole.
Film di grande pregio.
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flyanto
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venerdì 12 maggio 2017
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due generazioni a confronto
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Dopo "Scialla" torna nelle sale cinematografiche il regista Francesco Bruni con "Tutto Quello che Vuoi" ed in questo secondo lungometraggio egli rappresenta nuovamente un altro confronto generazionale e sociale. Se nella precedente pellicola Bruni metteva a confronto uno studente con poca voglia di studiare e di estrazione sociale popolare ed un borghese e colto professore di mezza età, in "Tutto Quello che Vuoi" vi è un giovane borgataro romano che ha interrotto gli studi ed un molto anziano e colto poeta. I due personaggi, così distanti tra loro per formazione ed età, vengono a contatto in quanto il ragazzo, che trascorre le proprie giornate a bighellonare per le strade ed i bar con gli amici ed in risse scatenate, è costretto dal padre a trovarsi finalmente un'occupazione e gli viene proposto quello di accompagnatore presso un anziano signore malato di Alzheimer.
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Dopo "Scialla" torna nelle sale cinematografiche il regista Francesco Bruni con "Tutto Quello che Vuoi" ed in questo secondo lungometraggio egli rappresenta nuovamente un altro confronto generazionale e sociale. Se nella precedente pellicola Bruni metteva a confronto uno studente con poca voglia di studiare e di estrazione sociale popolare ed un borghese e colto professore di mezza età, in "Tutto Quello che Vuoi" vi è un giovane borgataro romano che ha interrotto gli studi ed un molto anziano e colto poeta. I due personaggi, così distanti tra loro per formazione ed età, vengono a contatto in quanto il ragazzo, che trascorre le proprie giornate a bighellonare per le strade ed i bar con gli amici ed in risse scatenate, è costretto dal padre a trovarsi finalmente un'occupazione e gli viene proposto quello di accompagnatore presso un anziano signore malato di Alzheimer. Accettato malvolentieri questo impiego, il ragazzo, che peraltro ha un pessimo rapporto affettivo col padre (la madre è morta quando lui era piccolissimo) e con la sua nuova e giovane compagna straniera ed è in lotta con tutto il resto del mondo, salvo la combriccola dei suoi tre amici, inizia a trascorrere le proprie giornate accompagnando a fare delle passeggiate pomeridiane l'anziano poeta. Nel corso di questo periodo che egli trascorrerà insieme a lui, coinvolgendolo anche piuttosto imprudentemente in avventure singolari insieme ai suoi amici, il giovane protagonista piano piano gli si affezionerà, riuscendo a creare con lui un rapporto di reciproco e sincero affetto, nonchè di rispetto, che durerà sino alla fine, avendo entrambi appreso l'uno dall'altro importanti e fondamentali insegnamenti morali.
Preso spunto dalla situazione personale del regista con il proprio padre malato di Alzheimer, "Tutto Quello che Vuoi" risulta senza lacun dubbio maggiormente riuscito come film rispetto al precedente "Scialla". La delicatezza e l'introspezione psicologica in cui il regista Bruni, realmente coinvolto, si addentra e descrive è sicuramente più profonda e matura che nel primo lungometraggio. Attraverso il rapporto che si instaura inizialmente, soprattutto da parte del giovane, con scarsa volontà mista anche ad una certa diffidenza, tra i due protagonisti si assiste al lento e naturale evolversi in positivo dei sentimenti e della fiducia nel prossimo, in questo caso l'uno dall'altro, ma evidenziando particolarmente che tutto parte soprattutto dalla persona più anziana che aiuta ed insegna nel modo più naturale possibile al più giovane determinati valori morali di cui quest'ultimo, per sue vicende avverse, è completamente privo. E per Bruni, ancora una volta come in "Scialla", vi è sempre la possibilità di migliorare se stessi anche quando sembra che la situazione sia irrecuperabile ed, in particolar modo, quando si è ancora giovani e ricettivi ed "incanalati" nella giusta strada da persone con più esperienza, che a loro volta però hanno da imparare qualcosa dai primi, riuscendo a "svecchiare" , magari, le proprie abitudini e la propria radicata diffidenza. Insomma, una pellicola altamente consigliabile ben augurante e, pertanto, positiva sul dare fiducia alle giovani generazioni e sulla possibilità di una qualsiasi comunicazione affettiva e di un reciproco dialogo con tutti.
Infine, occorre elogiare tutti i ragazzi protagonisti, per lo più ancora sconosciuti come attori e, probabilmente, addirittura alla loro prima esperienza recitativa, senza tralasciare ovviamente di lodare ed apprezzare grandemente l'ottima interpretazione del regista Giuliano Montaldo, qui in veste di attore, altamente toccante e sublime in sè stessa.
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[+] per favore: sintesi!!!!!!!!!!!!!!
(di dodix2013)
[ - ] per favore: sintesi!!!!!!!!!!!!!!
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goldy
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lunedì 8 maggio 2017
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la forza della tenerezza
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E' un film che fa bene al cuore e lo scalda. Non è originalissima come storia ma benvengano film come questi. C'è n'è bisogno. Scoprire che la tenerezza nei rapporti è indispensabile per nutrire le persone fa sempre bene. Ribadire che una casa piena di libri può incutere rispetto e curiosità non è mai retorico. Ci sono ricette molto sem'plici per parlare a chi non è cresciuto in ambienti attenti all'educazione di un bambino. Il rispetto, il gesto affettuoso il dialogo sono possibile a cchiunque e possono fare miracoli come accade nel film. Ben girato, con attori coatti credibili è un film dedicato al ricordo di un padre molto amato.
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E' un film che fa bene al cuore e lo scalda. Non è originalissima come storia ma benvengano film come questi. C'è n'è bisogno. Scoprire che la tenerezza nei rapporti è indispensabile per nutrire le persone fa sempre bene. Ribadire che una casa piena di libri può incutere rispetto e curiosità non è mai retorico. Ci sono ricette molto sem'plici per parlare a chi non è cresciuto in ambienti attenti all'educazione di un bambino. Il rispetto, il gesto affettuoso il dialogo sono possibile a cchiunque e possono fare miracoli come accade nel film. Ben girato, con attori coatti credibili è un film dedicato al ricordo di un padre molto amato.
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