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tom87
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martedì 3 ottobre 2017
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uno dei migliori tra i film dedicati a leatherface
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Ritorna al cinema il killer con la motosega, l’assassino tra i più terrificanti del Texas. Questo “Leatherface” non è paragonabile al disturbante film capostipite della saga generata dal compianto Tobe Hooper, ma la pellicola dei registi francesi Bustillo e Maury risulta a suo modo efficace e, tra pregi e difetti, riesce a dare nuova vita al personaggio “Faccia di cuoio”, e, soprattutto, riesce a scavare un po’ di più nel suo passato. Leatherface ha finalmente un volto nuovo, quello introspettivo e biografico: la sua infanzia, la sua famiglia (riflesso malsano e perverso di una società corrotta e malata), il viaggio di formazione; l’aspetto più interessante del film.
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Ritorna al cinema il killer con la motosega, l’assassino tra i più terrificanti del Texas. Questo “Leatherface” non è paragonabile al disturbante film capostipite della saga generata dal compianto Tobe Hooper, ma la pellicola dei registi francesi Bustillo e Maury risulta a suo modo efficace e, tra pregi e difetti, riesce a dare nuova vita al personaggio “Faccia di cuoio”, e, soprattutto, riesce a scavare un po’ di più nel suo passato. Leatherface ha finalmente un volto nuovo, quello introspettivo e biografico: la sua infanzia, la sua famiglia (riflesso malsano e perverso di una società corrotta e malata), il viaggio di formazione; l’aspetto più interessante del film. L’opera esplora tutte le possibili declinazioni dell’orrore, dal thriller allo slasher, creando una costante inquietudine e sorpresa, e calandosi dentro le dimensioni dell’agire umano, sociale e politico. Teso, visivamente opprimente e macabro, con ritmo sostenuto e tanti stili; un b-movie violento e truculento.
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luca scialo
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giovedì 11 agosto 2022
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la nascita di un mostro
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Ennesimo film della saga Non aprite quella porta, che ci racconta le origini di Jed Sawyer, noto in Italia come Faccia di cuoio (Leatherface). Inquietante serial killer che utilizza il volto delle sue vittime per farne una maschera ed indossarla. La pellicola ci mostra Leatherface da bambino, quando si rifiuta di fare quello che la psicopatica madre e i violenti fratelli gli ordinano. Poi, più grande, finisce in un manicomio, dove però subisce le angherie del direttore. Fuggito, si ritrova nelle grinfie di due ospiti dell'istituto, insieme ad una infermiera coscienziosa, Elizabeth, e un altro compagno di sventura. Ma i tanti eventi violenti finiranno per trasformarlo in un mostro. Julien Maury intavola un film horror incentrato soprattutto sull'analisi psico-sociologica del personaggio, lasciando intendere che sia il risultato di un contesto familiare a dir poco contorto e di una società violenta e meschina.
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Ennesimo film della saga Non aprite quella porta, che ci racconta le origini di Jed Sawyer, noto in Italia come Faccia di cuoio (Leatherface). Inquietante serial killer che utilizza il volto delle sue vittime per farne una maschera ed indossarla. La pellicola ci mostra Leatherface da bambino, quando si rifiuta di fare quello che la psicopatica madre e i violenti fratelli gli ordinano. Poi, più grande, finisce in un manicomio, dove però subisce le angherie del direttore. Fuggito, si ritrova nelle grinfie di due ospiti dell'istituto, insieme ad una infermiera coscienziosa, Elizabeth, e un altro compagno di sventura. Ma i tanti eventi violenti finiranno per trasformarlo in un mostro. Julien Maury intavola un film horror incentrato soprattutto sull'analisi psico-sociologica del personaggio, lasciando intendere che sia il risultato di un contesto familiare a dir poco contorto e di una società violenta e meschina. Non manca certo lo splatter, ma qui è limitato e non funge da protagonista come accade in questo genere da trent'anni a questa parte.
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