Titolo originale | David Gilmour - Live At Pompeii |
Titolo internazionale | David Gilmour: Live At Pompeii |
Anno | 2017 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Gavin Elder |
Attori | David Gilmour, Chester Kamen, Guy Pratt, Bryan Chambers, Steve DiStanislao Lucita Jules, Chuck Leavell, Louise Clare Marshall, João Mello, Greg Phillinganes. |
Uscita | mercoledì 13 settembre 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,41 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 11 settembre 2017
Gimour in uno dei picchi creativi della sua carriera, in un ambiente unico, in un'occasione speciale resa straordinaria dal racconto offerto dal grande schermo. In Italia al Box Office David Gilmour Live At Pompeii ha incassato 728 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Le braccia mostrano i segni della vecchiaia, ma le dita scorrono veloci come sempre. E lente come sempre, quando occorre soffermarsi sulle note e assaporarne l'atmosfera, alla maniera di David Gilmour. Il chitarrista dei Pink Floyd, protagonista di una carriera solista con ambizioni minori rispetto a quella della band di origine, ma in cui ha saputo togliersi diversi sfizi, torna sul luogo del delitto: quella Pompei che consegnò definitivamente alla storia del rock l'anomalia Pink Floyd, fin lì solo un patrimonio di avanguardisti e freak, grazie a un film epocale che immortalava il quartetto al vertice della carriera.
Nel 2016, 45 anni dopo, non ci sono altri Floyd ad accompagnare Gilmour, bensì sessionmen professionisti di estrazione eterogenea - chi ha suonato con Michael Jackson, chi con l'Allman Brothers Band - ma molti dei brani in scaletta restano i classici dei Floyd, da "The Great Gig in the Sky" a "Run Like Hell", da "Crazy Diamond" a "One of These Days" (l'unico eseguito anche allora). Ma soprattutto c'è un pubblico, a differenza di allora, che attende di rivivere quell'esperienza, nell'unico modo possibile oggi.
Appuntamenti come l'arpeggio che introduce a "Shine on You Crazy Diamond" o le sveglie di "Time", che accompagnano inesorabilmente i concerti-happening dell'ex Pink Floyd, sono accolti con l'entusiasmo di chi ha investito molto di sé per esserci. E per quanto si possa avvertire la prevedibilità di un ingranaggio in moto da tempo immemore, è innegabile il livello qualitativo di una performance senza una sbavatura, allo stato dell'arte dell'esecuzione tecnica e della resa visiva (girato in 4K e Dolby Atmos). Una qualità in alta definizione che raggiunge una luminosità accecante ogni volta che l'anfiteatro risplende di luce.
Per chi c'è stato si tratta una di quelle esperienze da ricordare tutta la vita. Per chi non c'era o vuole rievocare, il film di Gavin Elder si avvicina il più possibile a un viaggio nello spazio tempo che riporti alla Pompei in cui ha regnato, per una notte, David Gilmour.
Premessa: sono un fan di Gilmour. Un artista di grande maturità che riporta dal vivo il suo repertorio e il meglio del repertorio dei mitici Pink Floyd. La tecnologia consente di immergersi totalmente nelle immagini e nei suoni in una cornice unica. Commento al film: ma il cinema è un'altra cosa. Da un punto di vista strettamente filmico questo genere sconta un peccato originale [...] Vai alla recensione »