Malick con questo documentario ritorna all’essenza del cinema e grazie alla sola potenza delle immagini stimola la riflessione rammemorante dello spettatore sull’esistenza umana e ne provoca lo stupore, con la stessa forza con cui quel treno dei Lumiere, all’inizio, destò la meraviglia del pubblico nel primo cinematografo.
Malick con il suo film cerca di rispondere alla domanda heideggeriana che richiama nel commento: Perché in generale è l’ente e non piuttosto il Niente? Quesito, da superare secondo lo stesso Heidegger, della metafisica tradizionale e da riaffrontare in modo nuovo ed ontologico dalla prospettiva del Niente, che cela svelando l’Essere, obliato da venti secoli di filosofia ontica? Direi di no.
Malick getta il sasso speculativo come una provocazione cerebrale allo spirito e subito dopo lo travolge emotivamente evocando per immagini, in meno di un’ora, un viaggio che sintetizza miliardi di anni di storia come in un time laps. L’universo ai primordi, la nascita delle stelle, del sole, della terra e l’evoluzione della vita fino al sapiens, sono fotogrammi raccolti in un album mirabile per suggestività e bellezza, che si apre e si chiude con l’immagine di una bambina. La bambina, che è ripresa ignara mentre gioca in un prato, è più di una risposta al quesito iniziale, perché lo ripropone, ora, in altri termini.
Perché anche tanta innocente bellezza e luce nel mondo e non piuttosto soltanto le tenebre assolute degli abietti?
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antonio montefalcone
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lunedì 9 maggio 2022
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lo stupore cosmico per la vita e per l''uomo
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Il documentario di Malick è «Un inno alla natura e alla vita che si propone di forgiare una nuova, ipnotica storia della stessa vita della Terra (mediante la cronologia scientifica dalla nascita delle stelle alla comparsa dell''uomo sul nostro pianeta), cogliendo la magia espressiva del cosmo non facilmente osservabile, ma del quale siamo partecipi in ogni istante della nostra esistenza». In questa pellicola il senso della meraviglia, il senso della bellezza e del mistero sono accresciuti da ogni immagine, da ogni conoscenza scientifica. Per questo è un''opera accurata sia dal punto di vista delle informazioni fornite, sia da quello legato alla forma, alla tecnica cinematografica, di stupefacente impatto emotivo.
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Il documentario di Malick è «Un inno alla natura e alla vita che si propone di forgiare una nuova, ipnotica storia della stessa vita della Terra (mediante la cronologia scientifica dalla nascita delle stelle alla comparsa dell''uomo sul nostro pianeta), cogliendo la magia espressiva del cosmo non facilmente osservabile, ma del quale siamo partecipi in ogni istante della nostra esistenza». In questa pellicola il senso della meraviglia, il senso della bellezza e del mistero sono accresciuti da ogni immagine, da ogni conoscenza scientifica. Per questo è un''opera accurata sia dal punto di vista delle informazioni fornite, sia da quello legato alla forma, alla tecnica cinematografica, di stupefacente impatto emotivo. E'' un coinvolgente e interessante viaggio, poetico e provocatorio, ricco di domande ancora aperte, che mira a farci meravigliare di come possa essere così ed esserci tutto ciò che è legato all''esistenza del cosmo e della vita. E alla fine di questo stupore per e del viaggio della vita, si arriva alla vita umana e alle persone, l''unico/ultimo fine di questo viaggio. Terrence Malick continua così a celebrare l''Uomo e ne condivide ogni suo atomo con noi spettatori.
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