flyanto
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giovedì 30 giugno 2016
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tante mamme, tante situazioni
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"Mother's Day", la commedia sulla Festa della Mamma, racconta di alcune donne, chi sposata, chi divorziata, chi unita ad una compagna dello stesso sesso, ecc..., che alla vigilia della Festa della Mamma sono alle prese con gli svariati problemi dei propri figli o degli ex-consorti o dei propri genitori con cui hanno dei rapporti un poco tesi. Svariati avvenimenti accadono ma, come succede in ogni commedia come si deve, si risolveranno tutti nei migliori dei modi, rappacificando ogni personaggio con l'altro.
Garry Marshall, noto regista di commedie di successo (quali: "Pretty Woman", "Se scappi, ti sposo", "CApodanno a NEw York", e molte altre ancora), firma quest'ultima sua opera creando però un lavoro nettamente inferiore ai suoi precedenti.
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"Mother's Day", la commedia sulla Festa della Mamma, racconta di alcune donne, chi sposata, chi divorziata, chi unita ad una compagna dello stesso sesso, ecc..., che alla vigilia della Festa della Mamma sono alle prese con gli svariati problemi dei propri figli o degli ex-consorti o dei propri genitori con cui hanno dei rapporti un poco tesi. Svariati avvenimenti accadono ma, come succede in ogni commedia come si deve, si risolveranno tutti nei migliori dei modi, rappacificando ogni personaggio con l'altro.
Garry Marshall, noto regista di commedie di successo (quali: "Pretty Woman", "Se scappi, ti sposo", "CApodanno a NEw York", e molte altre ancora), firma quest'ultima sua opera creando però un lavoro nettamente inferiore ai suoi precedenti. Per quanto divertente, ben diretto ed interpretato soprattutto da brave e note attrici femminili, quali Jennifer Aniston, Kate Hudson, Julia Roberts, ecc... , il film rimane parecchio in superficie, e nello scontato sulla loro risoluzione, nel raccontare i problemi quotidiani di alcune madri. Pertanto, esso viene ben e piacevolmente seguito dallo spettatore, ma con l'altissima prevedibilità dello svolgersi dei vari episodi da farlo sembrare più ad una sit-com televisiva che ad una commedia in sè vera e propria. Un vero peccato, nonchè spreco, soprattutto per le svariate ed apprezzate attrici che vi prendono parte e che qui, pur dando il meglio di sè (Julia Roberts "in primis" che spicca su tutte) non hanno la possibilità di dimostrare appieno il proprio talento.
Ottimo solo come scaccia-pensieri.
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felicity
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lunedì 11 maggio 2020
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costruito in laboratorio, finto e dimenticabile
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L'ottimismo e il senso di pace che avvolge questa pellicola, lo isola completamente dal nostro di mondo.
Lo rende un non-luogo, un universo parallelo completamente distante dal nostro.
Vero che il cinema deve rasserenarci e portarci un po' di sospiro e allegria, facendoci dimenticare i nostri problemi, ma lo zucchero impiegato da Marshall ha superato nettamente le dosi consigliate dalla ricetta.
Il suo è uno stile intriso di troppo melenso sentimentalismo e positività che ben si adattava all'epoca d'oro del cinema hollywoodiano, ma che poco si radica ai giorni nostri.
La sua natura di film da laboratorio satura la pazienza dello spettatore; stonano le concentrazioni di ogni possibile declinazione della maternità in così pochi nuclei famigliari, così come gli invariabili luoghi comuni sull’essere donna e single.
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L'ottimismo e il senso di pace che avvolge questa pellicola, lo isola completamente dal nostro di mondo.
Lo rende un non-luogo, un universo parallelo completamente distante dal nostro.
Vero che il cinema deve rasserenarci e portarci un po' di sospiro e allegria, facendoci dimenticare i nostri problemi, ma lo zucchero impiegato da Marshall ha superato nettamente le dosi consigliate dalla ricetta.
Il suo è uno stile intriso di troppo melenso sentimentalismo e positività che ben si adattava all'epoca d'oro del cinema hollywoodiano, ma che poco si radica ai giorni nostri.
La sua natura di film da laboratorio satura la pazienza dello spettatore; stonano le concentrazioni di ogni possibile declinazione della maternità in così pochi nuclei famigliari, così come gli invariabili luoghi comuni sull’essere donna e single. L’induzione alla lacrima non convince.
Non troverete nessuna critica alla società contemporanea, ma solo un forte sentimento di comuni sentimenti con cui gioca facile sul lato emotivo dello spettatore.
Un'opera facilmente dimenticabile, inutile, seppure confezionata in maniera impeccabile.
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