Studiare ad Harvard è più facile che interagire con il prossimo. Più facile che uscire di casa ed incontrare gente o ancor peggio innamorarsi. Carrie infatti ad Harvard si è laureata ancor prima del tempo. Ma vivere in società, senza distanziamento sociale si direbbe in questi giorni, ecco questo è uno scoglio per Carrie insormontabile. Ci vuole addirittura uno psichiatra. Che le consiglia una to-do list per ri-avvicinarsi al mondo esterno ed uscire dal suo appartamento e dal rifugio sicuro dei suoli libri (ne legge 17 alla settimana)..
E' una buona prova della regista Susan Johnson. Di questo film mi ha colpito la fotografia. Gli aspetti da cartolina di New York (Central Park, le luci dei grattacieli di notte, i palazzi vittoriani) si contrappongono nella pellicola, quasi a ritmi regolari, con gli anfratti dei vicoli che stanno dietro queste cartoline.
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Studiare ad Harvard è più facile che interagire con il prossimo. Più facile che uscire di casa ed incontrare gente o ancor peggio innamorarsi. Carrie infatti ad Harvard si è laureata ancor prima del tempo. Ma vivere in società, senza distanziamento sociale si direbbe in questi giorni, ecco questo è uno scoglio per Carrie insormontabile. Ci vuole addirittura uno psichiatra. Che le consiglia una to-do list per ri-avvicinarsi al mondo esterno ed uscire dal suo appartamento e dal rifugio sicuro dei suoli libri (ne legge 17 alla settimana)..
E' una buona prova della regista Susan Johnson. Di questo film mi ha colpito la fotografia. Gli aspetti da cartolina di New York (Central Park, le luci dei grattacieli di notte, i palazzi vittoriani) si contrappongono nella pellicola, quasi a ritmi regolari, con gli anfratti dei vicoli che stanno dietro queste cartoline. Una sorte di fronte e retro. Gli aspetti luccicanti della vita, che facciamo fatica a raggiungere, idealizzati dai social e dalla tv, si contrappongono alle nostre paure interiori, ai nostri vicoli bui che ingarbugliano le nostre insicurezze relazionali; soprattutto nelle grandi metropoli di questo secolo. Anche la scenografia fatta di dialoghi mai banali e noiosi rende piacevole la visione di questo film. Finale un pò troppo lento verso la conclusione aspettata e attesa. Ciò rende questo film un pò incompleto. Piccolo ruolo per Gabriel Byrne che è sempre piacevole vedere in un film.
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