simocel
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venerdì 25 marzo 2016
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l'alba di un nuovo universo "espanso"
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Pochi film che trattano di supereroi sono riusciti a distinguersi per equilibrio e regia quasi perfetta (Nolan docet), e Snyder con Batman v Superman: Dawn of Giustice si merita di entrare almeno nella top 5 di questi, ripeto, pochi film. Il mondo dei supereroi, che si tratti di DC o Marvel, non è stato mai facile da gestire sul grande schermo; si è divisi sempre tra fedeltà al fumetto e rappresentazione cinematografica dello stesso. Nella pellicola di Snyder tutto questo si compenetra alla grande. Si strizza l'occhio a qualche storia editoriale molto famosa ma si lascia spazio al lavoro di Goyer alla sceneggiatura. Il risultato è presto assicurato. Se quasi il 70% del film possa sembrare quasi noioso all'occhio più distratto, è proprio quella la parte più piacevole, più umana e più crudele: l'uomo deve o non avere paura del Dio Alieno? Nel suo agire, Superman è una minaccia o il salvatore? Tutto ciò comporta inevitabilmente del fazionismo che scema in due direzioni opposte: quella di Bruce Wayne alias Batman (e di parte dell'opinione pubblica rappresentata dalla senatrice Finch) , per cui il kryptoniano è la minaccia numero uno per l' incolumità dei cittadini che si trovano in mezzo ai suoi scontri titanici e quella di Lex Luthor, qui caratterizzato come uno scienziato schizoide ( esemplare la interpretazione di Eisenberg) che vuole poter avere una arma a sua disposizione proprio per venire incontro alle bugie americane a lui tanto care: il potere non è mai innocente e che i diavoli non vengono dall'interno sotto di noi ma dal cielo.
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Pochi film che trattano di supereroi sono riusciti a distinguersi per equilibrio e regia quasi perfetta (Nolan docet), e Snyder con Batman v Superman: Dawn of Giustice si merita di entrare almeno nella top 5 di questi, ripeto, pochi film. Il mondo dei supereroi, che si tratti di DC o Marvel, non è stato mai facile da gestire sul grande schermo; si è divisi sempre tra fedeltà al fumetto e rappresentazione cinematografica dello stesso. Nella pellicola di Snyder tutto questo si compenetra alla grande. Si strizza l'occhio a qualche storia editoriale molto famosa ma si lascia spazio al lavoro di Goyer alla sceneggiatura. Il risultato è presto assicurato. Se quasi il 70% del film possa sembrare quasi noioso all'occhio più distratto, è proprio quella la parte più piacevole, più umana e più crudele: l'uomo deve o non avere paura del Dio Alieno? Nel suo agire, Superman è una minaccia o il salvatore? Tutto ciò comporta inevitabilmente del fazionismo che scema in due direzioni opposte: quella di Bruce Wayne alias Batman (e di parte dell'opinione pubblica rappresentata dalla senatrice Finch) , per cui il kryptoniano è la minaccia numero uno per l' incolumità dei cittadini che si trovano in mezzo ai suoi scontri titanici e quella di Lex Luthor, qui caratterizzato come uno scienziato schizoide ( esemplare la interpretazione di Eisenberg) che vuole poter avere una arma a sua disposizione proprio per venire incontro alle bugie americane a lui tanto care: il potere non è mai innocente e che i diavoli non vengono dall'interno sotto di noi ma dal cielo. Si apre così una intensa riflessione, quasi pessimistica, sulla figura controversa di Superman che tocca temi come il principio di autodeterminazione dell'uomo (nota quasi semi politica per quel che è oggi la situazione globale) ed il bisogno di poter credere in qualcosa che faccia sentire sicuri e protetti. Sicuramente il film non deluderà da questo punto di vista.
Per quanto riguarda le interpretazioni c'è poco da dire: Affleck come Batman spacca senza se e senza ma! Il tono cupo, dark e l'esperienza ventennale da vigilante notturno accumulata è fatta presente più di una volta nel corso del film hanno reso questo Batman violento e omicida, senza alcun compromesso con se stesso (vicino al The Punisher di Daredevil). Il Superman di Cavill invece è più blando, più mistico e riflessivo, molto distante dalla sua controparte cartacea. Nota dolente è la Gadot ma non per la sua recitazione che resta, tutto sommato, buona: il problema è il poco spazio concessole! Troppo relegata a mera comparsa regala-pugni-quandoserve. Sembra una sviolinata acchiappa Consensi.
Poco da recriminare insomma a questo primo passo verso la creazione di un nuovo universo cinematografico supereroistico DC: adoro i toni più cupi e realistici e seriosi che la Warner ha adottato. Ben vengano scelte stilistiche non troppo umoristiche in stile Marvel che fanno perdere appeal al prodotto finale (che almeno così non sembra destinato a dodicenni) e che ben vengano i finali a sorpresa come in questo caso: si, perché tutto il discorso affrontato porterà ad un epilogo quasi inaspettato ma fortemente avvertito per tutto il film, è davvero, solo l'ultimo quarto d'ora, vale il prezzo del biglietto.
Se questa è la strada intrapresa, io scelgo di dare fiducia alla DC perché, al di là degli effetti speciali, non vedevo un prodotto così, almeno a livello contenutistico, da tempo. E meglio un po' di chiacchiere e riflessioni in più che semplici battute.
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glauko barbagallo
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sabato 26 marzo 2016
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dc v marvel : down of supremacy
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Pensavamo ormai tutti la DC fosse pronta a spararsi l'ultimo colpo e cedere definitivamente il campo alla Marvel nella sempre più agguerrita guerra dei supereroi, in particolar modo a causa di un trailer che faceva prospettare senza mezzi termini il flop/boiata dell'anno.
E invece, con grande maestria, Zac Snyder (che da Man of Steel ha aggiustato la mira) riesce a rigirare la pistola e sferrare un duro colpo al nemico proponendoci un film di supereroi di grande e impensabile qualità.
Non solo la trama è interessante, ma è anche valorizzata da un valido metodo di narrazione e da un cast dalle grandi sorprese.
Prima fra tutte Ben Affleck che ci regala un Bruce Wayne degno di entrare nella top Two dei migliori BatMan di sempre, assieme all'ormai canonico Christian Bale, dotandolo però di una innata eleganza in parte assente nell'eroe di Nolan.
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Pensavamo ormai tutti la DC fosse pronta a spararsi l'ultimo colpo e cedere definitivamente il campo alla Marvel nella sempre più agguerrita guerra dei supereroi, in particolar modo a causa di un trailer che faceva prospettare senza mezzi termini il flop/boiata dell'anno.
E invece, con grande maestria, Zac Snyder (che da Man of Steel ha aggiustato la mira) riesce a rigirare la pistola e sferrare un duro colpo al nemico proponendoci un film di supereroi di grande e impensabile qualità.
Non solo la trama è interessante, ma è anche valorizzata da un valido metodo di narrazione e da un cast dalle grandi sorprese.
Prima fra tutte Ben Affleck che ci regala un Bruce Wayne degno di entrare nella top Two dei migliori BatMan di sempre, assieme all'ormai canonico Christian Bale, dotandolo però di una innata eleganza in parte assente nell'eroe di Nolan.
"Bat Affleck" acchiappa a tal punto da trasformarlo nel vero protagonista del film, oscurando in parte il pur sempre convincente Henry Cavill e i suoi coprotagonisti maschili e femminili (per quanto belli possano essere).
Ben gestita la presentazione graduale di Wonder Woman e senza sbavature. Meno convincente Jesse Eisenberg che troppo cerca di rifarsi, in maniera neanche troppo velata, al Joker di Heath Ledger.
Mal capiscono la portata di questo film coloro che lo accusano di presentarci un BatMan diverso e meno entusiasmante di quello di Nolan, quando (oltre ad avere a mio parere molte riserve sulla minore dose di entusiasmo generato) il vero confronto va fatto altrove, nella tana dei leoni Marvel.
Nonostante riconosca essere sempre troppo lunghe ed eccessivamente confuse le scene di super-combattimenti (così come in Man of Steel), a mio parere in un periodo in cui a spadroneggiare sono i supereroi di Stan Lee e della Disney, che nel suo progetto di controllo totale non lascia scampo a niente e nessuno, e soprattutto che ormai nulla pensava di dover temere dal suo più vecchio nemico, ecco che giunge invece la scintilla della ribalta.
Con BatMan v Superman la DC dimostra di avere ancora cartucce da sparare e anzi di aver cominciato a preparare il materiale per mettere a segno altri buoni colpi.
La Supremazia Marvel comincia a tremare e oggi ha ricevuto la prima scalfitura.
Speriamo non sbaglino mira.
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parieaa
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mercoledì 20 aprile 2016
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ridateci i watchmen
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Film decisamente sotto le aspettative. Snyder non riesce nemmeno a riproporre quanto di (poco) buono fatto con Man Of Steel e non si riavvicina minimamente all'ottimo Watchmen. Troppo cupo, troppo confusionario e confuso, effetti speciali mediocri e costumi abbastanza orribili (e il fatto che siano uguali a quelli dei fumetti non conta nulla: se nella trasposizione filmica stonano vanno cambiati). Ben affleck in veste di Bruce Wayne appare decisamente demotivato, poco credibile e privo di carisma, buono invece il suo Batman. Eisenberg e il suo Luthor alla fine stancano ed è un vero peccato, perchè il "nuovo" Lex Luthor si preannunciava molto interessante ed invece è ridotto ad una macchietta nevrotica.
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Film decisamente sotto le aspettative. Snyder non riesce nemmeno a riproporre quanto di (poco) buono fatto con Man Of Steel e non si riavvicina minimamente all'ottimo Watchmen. Troppo cupo, troppo confusionario e confuso, effetti speciali mediocri e costumi abbastanza orribili (e il fatto che siano uguali a quelli dei fumetti non conta nulla: se nella trasposizione filmica stonano vanno cambiati). Ben affleck in veste di Bruce Wayne appare decisamente demotivato, poco credibile e privo di carisma, buono invece il suo Batman. Eisenberg e il suo Luthor alla fine stancano ed è un vero peccato, perchè il "nuovo" Lex Luthor si preannunciava molto interessante ed invece è ridotto ad una macchietta nevrotica. Stendiamo un velo pietoso su Cavill e Doomsday (e sullo scontro finale). Gal Gadot l'ho vista troppo poco per dire qualunque cosa. Irons assolutamente sprecato (e inutile...non ci fosse stato, sarebbe cambiato davvero qualcosa?...sembra lo abbiano messo solo perchè non potevano fare altrimenti...). Comunque il male maggiore non è il cast, ma il regista stesso, che non riesce a dare un taglio preciso al film e sembra perdersi per strada non sapendo più dove andare a parare ed infarcendo la pellicola di scene oniriche fuori contesto e non spiegate minimamente (e quindi accessibili solo ai fan più accaniti, quando lo spettatore medio si sente smarrito e persino un po' preso in giro, divenendo quindi fastidiose ai più...che poi sono quelli che devono essere accontentati veramente da queste produzioni....), per non parlare poi della scena dei metaumani, messa completamente a caso e senza reali motivazioni. Snyder voleva fare un blockbuster d'autore ed alla fine si è spinto troppo oltre, mettendo davvero troppa carne al fuoco e rovinando tutto (anche se molte voci parlano di pesanti ingerenze della Warner...se fosse vero le case di produzione dovrebbero imparare a non impicciarsi troppo, se scegli qualcuno per fare qualcosa devi lasciarglielo fare nella massima libertà possibile, anche perchè ormai si è visto che ciò non giova per nulla alla qualità del film, anzi). Buona la colonna sonora di Zimmer. La sceneggiatura è l'altro vero nemico...se alla fine Superman è ancora vivo perchè sua madre adottiva si chiama come la defunta madre di Batman, vuol dire che qualcosa non va...per non parlare di quando Lois Lane butta via la lancia di criptonite in una pozzanghera.... . Ed è pure un peccato che le idee in partenza buone ed interessanti non siano state portate avanti adeguatamente. Le basi per fare meglio c'erano ed erano pure molto solide.Spero abbiano ragione quelli che sostengono che bisognerà aspettare la versione estesa per poterlo giudicare appieno, però ad oggi mi risulta proprio bruttino e mero trampolino per la Justice League. Il solo non essere riusciti a raggiungere il mld worldwide con la Triade in campo nello stesso film dovrebbe far riflettere la Warner.
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laurence316
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lunedì 4 aprile 2016
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batman v superman?
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Mastodontico, sconfinato e ambiziosissimo sequel de L'uomo d'acciaio, il film che ha dato avvio al DC Extended Universe, evidente risposta al Marvel Cinematic Universe della casa concorrente, questo Batman v Superman: Dawn of Justice finisce però per cadere succube dei medesimi eccessi e squilibri che hanno di fatto rovinato il predecessore. A cui si aggiunge la voglia di stra fare e di inserire in un solo film un'infinità di spunti, sottotrame, "trailer" di film a venire, ecc. Laddove vi erano le potenzialità sufficienti a creare qualcosa che andasse addirittura a rivaleggiare con Il cavaliere oscuro di Nolan, si finisce invece per cadere ripetutamente nelle trappole tipiche di certi blockbuster hollywoodiani, dedicandosi, cioè, troppo ad impressionare visivamente lo spettatore e meno ad appasionarlo e coinvolgerlo veramente.
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Mastodontico, sconfinato e ambiziosissimo sequel de L'uomo d'acciaio, il film che ha dato avvio al DC Extended Universe, evidente risposta al Marvel Cinematic Universe della casa concorrente, questo Batman v Superman: Dawn of Justice finisce però per cadere succube dei medesimi eccessi e squilibri che hanno di fatto rovinato il predecessore. A cui si aggiunge la voglia di stra fare e di inserire in un solo film un'infinità di spunti, sottotrame, "trailer" di film a venire, ecc. Laddove vi erano le potenzialità sufficienti a creare qualcosa che andasse addirittura a rivaleggiare con Il cavaliere oscuro di Nolan, si finisce invece per cadere ripetutamente nelle trappole tipiche di certi blockbuster hollywoodiani, dedicandosi, cioè, troppo ad impressionare visivamente lo spettatore e meno ad appasionarlo e coinvolgerlo veramente. In particolar modo, il primo tempo si rivela tremendamente lento, monotono e prolisso, e va persino a ripescare l'origin story di Batman, tanto per cambiare. A causa di un montaggio poco accorto e sfilacciato e ad una sceneggiatura scontata, per nulla originale, si gettano al vento la maggior parte delle buone intuizioni e si va invece ad accentuare i difetti, complice anche la regia di Snyder, di un film che ne ha fin troppi. Il regista si concentra, infatti, troppo sul fattore spettacolare (che rimane, comunque, assolutamente eccezionale) e meno sul tentare di dare un senso logico ad una trama che si fa inutilmente ingarbugliata e viene diluita in oltre due ore e mezza (e la versione per l'home-video, il director's cut, durera addirittura 3 ore!), lasciando diversi spazi a qualche sbadiglio. Nel secondo tempo, poi, si scade (come in Man of Steel), per l'ennesima volta nella solita frastornante sarabanda di azione e sgargianti effetti speciali, che nulla ha di innovativo o anche solo di minimamente interessante (sinceramente, si fa fatica a capire l'astio che intercorre fra i due protagonisti, soprattutto oltre un certo punto). Gli ultimi quaranta minuti circa dello scontro sono ineccepibili, sul versante visivo, ma alla fin fine finiscono per annoiare: dopotutto, si tratta sempre dei soliti quattro cazzoti sferrati a destra a manca al nemico di turno, senza una solida base narrativa a sostenere il tutto. Anche le caratterizzazioni dei protagonisti (e pure le interpretazioni degli attori) lasciano alquanto a desiderare, e risulta pertanto difficile prendere le parti dell'uno o dell'altro, considerato anche il fatto che entrambi, a seguito dell'estenuante primo tempo, sono ormai divenuti antipatici e seccanti, un po' come il film. Ciò non toglie che vi siano alcuni momenti effettivamente riusciti (la comparsa di Wonder Woman nel corso della battaglia finale, complice anche la colonna sonora di sottofondo, riesce a far aumentare le palpitazioni e eventualmente a risvegliare lo spettatore che si fosse assopito), ma vanno a perdersi in una mare di banalità, situazioni già viste e sequenze completamente inutili inserite al solo scopo di allungare il brodo o di pubblicizzare i film a venire. All'attivo rimangono comunque gli straordinari effetti digitali, la cupa fotografia di Fong e, soprattutto, la fenomenale colonna sonora ad opera di Hans Zimmer e Junkie XL, che così tanto contribuisce all'atmosfera del film e al non farlo diventare un totale disastro. In sintesi, Batman v Superman: Dawn of Justice, è un colossal d'azione smisurato e imponente, scontato e poco originale, un prodotto appena corretto da cui era lecito aspettarsi qualcosina di più e in cui, alla fin fine, i due protagonisti finiscono per scontrarsi ben poco. Ovviamente, solito finale aperto che lascia le porte spalancate alle successive entrate dell'universo cinematografico che la DC sta così faticosamente tentando di mettere in piedi.
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mickey97
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sabato 26 marzo 2016
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film tecnicamente ineccepibile ma prolisso
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La Dc Comics ha deciso di aprire le porte del suo nuovo universo, in cui tutti i film che proporrà saranno logicamente connessi gli uni con gli altri, tramite Batman V Superman dawn of Justice che è solo il primo film di una lunga serie, seguendo così l'esempio di una Marvel oramai matura a questo proposito. Si riparte da zero ma intanto il Batman di Ben Affleck non convince a pieno e fa rimpiangere decisamente quello di Christian Bale, specie quando mostra per buona parte della pellicola l'espressività di un comodino ma a quanto pare fisicamente è molto più adatto rispetto al suo predecessore e diciamo che è questo l'importante.
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La Dc Comics ha deciso di aprire le porte del suo nuovo universo, in cui tutti i film che proporrà saranno logicamente connessi gli uni con gli altri, tramite Batman V Superman dawn of Justice che è solo il primo film di una lunga serie, seguendo così l'esempio di una Marvel oramai matura a questo proposito. Si riparte da zero ma intanto il Batman di Ben Affleck non convince a pieno e fa rimpiangere decisamente quello di Christian Bale, specie quando mostra per buona parte della pellicola l'espressività di un comodino ma a quanto pare fisicamente è molto più adatto rispetto al suo predecessore e diciamo che è questo l'importante. Cambia anche il maggiordomo, più giovane ed esperto del vecchio e saggio Michael Caine e magari questo lo si può anche accettare. Quanto a Superman, ritroviamo Henry Cavill de L'uomo D'acciaio, perfetto per il ruolo e sempre giusto in ogni situazione così come la sua dolce metà Lois Lane, interpretata magnificamente da una bravissima Amy Adams. Zack Snyder si rivela molto abile alla regia, la quale risulta perfetta, il problema però è che dirige un film a lungo andare prolisso, i tempi si dilatano eccessivamente e lo spettatore comicia ad accusare una certa stanchezza mentre segue una storia semplice che viene resa di fatto complicata nel suo svolgimento, due ore e mezza sono fin troppe e non si vede più l'ora di vedere il tanto atteso scontro fra il figlio di Crypton e il pipistrello di Gotham. L'azione si fa quindi desiderare e quando si palesa allo spettatore, riesce ad appagarlo dato che appare estremizzata al fine di una spettacolarizzazione determinata da un'eccellente tripudio di effetti speciali che animano lo scontro finale, incorniciato in un'atmosfera decisamente dark, con la creatura messa a punto dal folle Lex Luthor ( un Jesse Eisenberg a dir poco sorprendente). In definitiva il film non delude le aspettative sul piano dell'action ma quanto allo svolgimento ha rischiato più volte di far annoiare, fortunatamente ciò non è successo ma per una prossima volta conviene stare attenti.
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harloch74
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domenica 27 marzo 2016
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due eroi in un universo pessimista e cupo
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Batman vs Superman ovvero uomo vs Dio.Questa potrebbe essere la sintesi del film di Zack Snyder dove un Batman oscuro in linea con le sue ultime (e riuscite) incarnazioni vede in Superman un pericolo dopo che per salvare Metropolis da una minaccia aliena crea egli stesso molte vittime.In effetti c'è da chiedersi cosa succederebbe se un Clart Kent esistesse davvero,come lo si dovrebbe considerare e se alla fin fine una sua cura possa essere meglio o peggio del male che vuole sdradicare.Film oscuro,pessimista a tratti lento con degli ottimi spunti anche se non sempre sviluppati al meglio ma che rendono il film particolarmente adulto.Gli effetti sono buoni e la fotografia è ottima.
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Batman vs Superman ovvero uomo vs Dio.Questa potrebbe essere la sintesi del film di Zack Snyder dove un Batman oscuro in linea con le sue ultime (e riuscite) incarnazioni vede in Superman un pericolo dopo che per salvare Metropolis da una minaccia aliena crea egli stesso molte vittime.In effetti c'è da chiedersi cosa succederebbe se un Clart Kent esistesse davvero,come lo si dovrebbe considerare e se alla fin fine una sua cura possa essere meglio o peggio del male che vuole sdradicare.Film oscuro,pessimista a tratti lento con degli ottimi spunti anche se non sempre sviluppati al meglio ma che rendono il film particolarmente adulto.Gli effetti sono buoni e la fotografia è ottima.Certo si poteva fare meglio perché i presupposti c'erano tutti ma certamente si è tenuto conto che Batman vs Superman e' pur sempre un film di due super eroi.Ecco quindi una seconda parte più fracassona e meno intima che rovina un po' i presupposti iniziali ma che mette le basi per il seguito e ci presenta Wonder Woman.Ottima prova per Jesse Eisenberg che ci regala uno strepitoso Luthor.In definitiva un buon film di super eroi.
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jaylee
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lunedì 28 marzo 2016
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il ritorno del cavaliere parecchio oscuro
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Dopo tanto battage pubblicitario, la DC/Warner sforna infine il suo cavallo di battaglia per contrastare lo strapotere dei grandi rivali della Marvel/Disney nell’arena dei cinefumetti. Guerra tra titani: da una parte Batman, Superman e WonderWoman, dall’altra Spiderman, IronMan, Captain America.
Da questo punto di vista, il regista Zack Snyder (lo stesso de L’Uomo D’Acciaio, nonché 300 e Watchmen) prova nella titanica impresa di condensare molto in un unico film, peraltro prendendo le mosse da una graphic novel notissima ai fan (ovvero Il Ritorno del Cavaliere Oscuro) e usandola come cavallo di troia per il resto dell’operazione, e che aveva come climax lo scontro tra Batman e Superman. Ci riesce?
Quindi? Vediamo quello che ci è piaciuto: ambientazione molto cupa e quanto più realistica possibile, in netta differenziazione rispetto al mondo pop e colorato degli Avengers, e ancora più dark rispetto agli X-Men della Fox.
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Dopo tanto battage pubblicitario, la DC/Warner sforna infine il suo cavallo di battaglia per contrastare lo strapotere dei grandi rivali della Marvel/Disney nell’arena dei cinefumetti. Guerra tra titani: da una parte Batman, Superman e WonderWoman, dall’altra Spiderman, IronMan, Captain America.
Da questo punto di vista, il regista Zack Snyder (lo stesso de L’Uomo D’Acciaio, nonché 300 e Watchmen) prova nella titanica impresa di condensare molto in un unico film, peraltro prendendo le mosse da una graphic novel notissima ai fan (ovvero Il Ritorno del Cavaliere Oscuro) e usandola come cavallo di troia per il resto dell’operazione, e che aveva come climax lo scontro tra Batman e Superman. Ci riesce?
Quindi? Vediamo quello che ci è piaciuto: ambientazione molto cupa e quanto più realistica possibile, in netta differenziazione rispetto al mondo pop e colorato degli Avengers, e ancora più dark rispetto agli X-Men della Fox. Effettivamente si è trattata di una mossa necessaria, in un mondo già inflazionato di supereroi; musiche di Hans Zimmer davvero potenti (in linea col Cavaliere Oscuro per intenderci). Non aspettative battute (ne abbiamo contate solo 2 -due!- in oltre 2h30 di film, se cercate atmosfere alla Disney qui non ne troverete e non che sia un male!). E Henry Cavill è davvero molto nella parte, degno erede di Christopher Reeve, credibile e spesso tormentato nelle sue responsabilità verso l’umanità. Alcune scene, l’attentato in senato in primis, sono davvero di impatto, un po’ il marchio di fabbrica di Snyder. Infine la tematica del divino contro l’umano, molto ben congegnata la sovrapposizione della mitologia storica (greca, egiziana, biblica) con quella del pantheon DC; e i continui rimandi all’attuale situazione di lotta al terrore.
Cosa ci è piaciuto meno: gli altri personaggi sono veramente abbozzi, e dire che soprattutto Batman ne ha di tempo sullo schermo: ma è un guazzabuglio di flashback, sogni, reazioni più o meno credibili, a meno che non abbiano voluto dargli una connotazione da anarchico quasi-psicopatico. Ci sembra invece che abbiano voluto mettere troppa carne al fuoco, e il modo con cui prima combatte Superman e poi si riconcilia lascia un po’ stucco per la velocità (con alcuni dialoghi fin troppo adolescenziali). Intendiamoci, Ben Affleck ha le phisique du role, e si vede che ama i fumetti, e che ama il personaggio; la stempiatura grigia e lo sguardi disilluso gli dà una tonalità davvero nuova rispetto al Cavaliere Oscuro che abbiamo conosciuto (e occhio all’armatura di Robin nella batcaverna…). Invece, Jesse Eisenberg nei panni di Lex Luthor è davvero fuori luogo: sembra un Mark Zuckerberg impazzito (non a caso è l’attore di The Social Network), o un tentativo di imitare Heath Ledger nella sua famosa interpretazione del Joker. Non si capisce neanche quale sia il motivo per cui vuole sbarazzarsi di Superman.
L’ultima parte, poi, dove entra l’ultimo cattivo nell’innesto di un’altra famosissima storia della DC (e di cui non possiamo dire il titolo per evitare un mega-spoiler) ci sembra veramente inutile, se non per creare un finale allo stesso tempo spiazzante per lo spettatore e comunque scontato per gli sviluppi futuri.
Dunque? Secondo noi, complessivamente è un buon film, ma decisamente deludente rispetto alle aspettative. Per ora The Avengers e gli X-Men (salvo un suicidio nel prossimo Apocalypse) dormono sonni tranquilli. Ma potenziale e spazio per recuperare ce n’è. (www.versionekowalski.it)
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simocel
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venerdì 25 marzo 2016
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l'alba di un nuovo universo "espanso"
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Pochi film che trattano di supereroi sono riusciti a distinguersi per equilibrio e regia quasi perfetta (Nolan docet), e Snyder con Batman v Superman: Dawn of Giustice si merita di entrare almeno nella top 5 di questi, ripeto, pochi film. Il mondo dei supereroi, che si tratti di DC o Marvel, non è stato mai facile da gestire sul grande schermo; si è divisi sempre tra fedeltà al fumetto e rappresentazione cinematografica dello stesso. Nella pellicola di Snyder tutto questo si compenetra alla grande. Si strizza l'occhio a qualche storia editoriale molto famosa ma si lascia spazio al lavoro di Goyer alla sceneggiatura. Il risultato è presto assicurato.
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Pochi film che trattano di supereroi sono riusciti a distinguersi per equilibrio e regia quasi perfetta (Nolan docet), e Snyder con Batman v Superman: Dawn of Giustice si merita di entrare almeno nella top 5 di questi, ripeto, pochi film. Il mondo dei supereroi, che si tratti di DC o Marvel, non è stato mai facile da gestire sul grande schermo; si è divisi sempre tra fedeltà al fumetto e rappresentazione cinematografica dello stesso. Nella pellicola di Snyder tutto questo si compenetra alla grande. Si strizza l'occhio a qualche storia editoriale molto famosa ma si lascia spazio al lavoro di Goyer alla sceneggiatura. Il risultato è presto assicurato. Se quasi il 70% del film possa sembrare quasi noioso all'occhio più distratto, è proprio quella la parte più piacevole, più umana e più crudele: l'uomo deve o non avere paura del Dio Alieno? Nel suo agire, Superman è una minaccia o il salvatore? Tutto ciò comporta inevitabilmente del fazionismo che scema in due direzioni opposte: quella di Bruce Wayne alias Batman (e di parte dell'opinione pubblica rappresentata dalla senatrice Finch) , per cui il kryptoniano è la minaccia numero uno per l' incolumità dei cittadini che si trovano in mezzo ai suoi scontri titanici e quella di Lex Luthor, qui caratterizzato come uno scienziato schizoide ( esemplare la interpretazione di Eisenberg) che vuole poter avere una arma a sua disposizione proprio per venire incontro alle bugie americane a lui tanto care: il potere non è mai innocente e che i diavoli non vengono dall'interno sotto di noi ma dal cielo. Si apre così una intensa riflessione, quasi pessimistica, sulla figura controversa di Superman che tocca temi come il principio di autodeterminazione dell'uomo (nota quasi semi politica per quel che è oggi la situazione globale) ed il bisogno di poter credere in qualcosa che faccia sentire sicuri e protetti. Sicuramente il film non deluderà da questo punto di vista.
Per quanto riguarda le interpretazioni c'è poco da dire: Affleck come Batman spacca senza se e senza ma! Il tono cupo, dark e l'esperienza ventennale da vigilante notturno accumulata è fatta presente più di una volta nel corso del film hanno reso questo Batman violento e omicida, senza alcun compromesso con se stesso (vicino al The Punisher di Daredevil). Il Superman di Cavill invece è più blando, più mistico e riflessivo, molto distante dalla sua controparte cartacea. Nota dolente è la Gadot ma non per la sua recitazione che resta, tutto sommato, buona: il problema è il poco spazio concessole! Troppo relegata a mera comparsa regala-pugni-quandoserve. Sembra una sviolinata acchiappa Consensi.
Poco da recriminare insomma a questo primo passo verso la creazione di un nuovo universo cinematografico supereroistico DC: adoro i toni più cupi e realistici e seriosi che la Warner ha adottato. Ben vengano scelte stilistiche non troppo umoristiche in stile Marvel che fanno perdere appeal al prodotto finale (che almeno così non sembra destinato a dodicenni) e che ben vengano i finali a sorpresa come in questo caso: si, perché tutto il discorso affrontato porterà ad un epilogo quasi inaspettato ma fortemente avvertito per tutto il film, è davvero, solo l'ultimo quarto d'ora, vale il prezzo del biglietto.
Se questa è la strada intrapresa, io scelgo di dare fiducia alla DC perché, al di là degli effetti speciali, non vedevo un prodotto così, almeno a livello contenutistico, da tempo. E meglio un po' di chiacchiere e riflessioni in più che semplici battute.
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89abeseag
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venerdì 25 marzo 2016
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snyder eroe o cattivo?
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La distinzione principale che separa la dc dalla marvel è che la prima avendo un contenuto più maturo è più difficile da trattare e questo film lo dimostra. Zack snyder ha preso in mano un progetto molto difficile far "scontrare" due icone del fumetto americano, e questo gli da molto onore, ma il risultato non è ne dei peggiori ne dei migliori. Primi minuti con le origini del cavaliere oscuro eccezionali, ma dopo il film prende una brutta piega. Tante scene una dopo l'altra ma con diversi personaggi, che fanno disorientare lo spettatore. Da metà la trama diventa più affascinante, fino ad arrivare all'apice verso il finale. Sceneggiatura e montaggio iniziale a parte il resto è ottimo: cast eccezionale (cavill lo ritengo un ottimo superman), gal gadot ha superato le aspettative, come affleck.
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La distinzione principale che separa la dc dalla marvel è che la prima avendo un contenuto più maturo è più difficile da trattare e questo film lo dimostra. Zack snyder ha preso in mano un progetto molto difficile far "scontrare" due icone del fumetto americano, e questo gli da molto onore, ma il risultato non è ne dei peggiori ne dei migliori. Primi minuti con le origini del cavaliere oscuro eccezionali, ma dopo il film prende una brutta piega. Tante scene una dopo l'altra ma con diversi personaggi, che fanno disorientare lo spettatore. Da metà la trama diventa più affascinante, fino ad arrivare all'apice verso il finale. Sceneggiatura e montaggio iniziale a parte il resto è ottimo: cast eccezionale (cavill lo ritengo un ottimo superman), gal gadot ha superato le aspettative, come affleck. Il resto del cast non è da meno, ma ritengo che le colonne portanti siano loro tre anche se a volte la scena è rubata da un luthor tendente alla schizofrenia. La grafica perfetta nelle scene di combattimento; snyder ha fatto un ottimo lavoro e specialmente nella resa di doomsday. Quindi consiglio il film a chiunque, ma avviso che non si troveranno di fronte ad un opera completa (poco importa) perché il pubblico vuole vedere gli eroi, qualcuno a cui affidarsi. Per quanto riguarda snyder gli vanno fatti tutti i complimenti per aver avuto il coraggio di prendere le redini di un progetto cosi complesso. Buona visone
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ashtray_bliss
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domenica 22 maggio 2016
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uno scontro epico naufragato dalla troppa cgi.
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Iniziando dal lato positivo del film: la prima parte è solida, costante, ha un buon ritmo narrativo, dosati e misurati effetti speciali, e riesce ad inquadrare bene Batman/Bruce Wayne, nei panni di un più stanco e maturo Affleck, e quello dell'uomo d'acciaio di Smallville, l'inerboruto Clark Kent, i quali già vengono a incontrarsi (e scontrarsi) tra di loro nelle loro vesti di semplici cittadini durante un invito di Lex Luthor. Bella anche l'introduzione del atipico Lex Luthor, molto distante dal Lex dei fumetti e della serie tv Smallville. Il Lex di Jesse Eisenberg ricorda molto più il Joker di Ledger, uno psicopatico, sociopatico ma geniale villain, che riesce a restare impresso positivamente pur riconoscendo che questa volta Jesse ha veramente voluto strafare.
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Iniziando dal lato positivo del film: la prima parte è solida, costante, ha un buon ritmo narrativo, dosati e misurati effetti speciali, e riesce ad inquadrare bene Batman/Bruce Wayne, nei panni di un più stanco e maturo Affleck, e quello dell'uomo d'acciaio di Smallville, l'inerboruto Clark Kent, i quali già vengono a incontrarsi (e scontrarsi) tra di loro nelle loro vesti di semplici cittadini durante un invito di Lex Luthor. Bella anche l'introduzione del atipico Lex Luthor, molto distante dal Lex dei fumetti e della serie tv Smallville. Il Lex di Jesse Eisenberg ricorda molto più il Joker di Ledger, uno psicopatico, sociopatico ma geniale villain, che riesce a restare impresso positivamente pur riconoscendo che questa volta Jesse ha veramente voluto strafare. L'introduzione dei personaggi chiave e anche di quelli secondari (come Wonder Woman) è costruita bene così come l'atmosfera cupa, dark, in pieno stile fumettistico del Batman di Miller. Peccato che dalla seconda metà del film in poi il tutto inizia una progressiva discesa che fa perdere man mano credibilità alla storia che si schiude sui nostri schermi mentre le note di realismo che caratterizavano i personaggi svaniscono. Complici dei dialoghi superficiali, talvolta al limite del ridicolo (''dimmi, tu sanguini?") e le scene d'azione, seppur ben confezionate e realizzate, alla lunga paiono fini a loro stesse annoiando vagamente il pubblico. Niente fraintendimenti però: la scena dell'inseguimento notturno tra Batman, i russi e l'incontro con Superman è una sequenza bellissima, ben girata, con un uso assennato di effetti CGI, carica di adrenalina e spalleggiata da un'ottima colonna sonora. Intenso ed epico è altresi lo scontro, racchiuso nel titolo, tra Batman e Superman, una scena potente ed emozionante che rappresenta egregiamente l'eterna sfida tra l'Uomo e il Dio, tra la mortalità e l'immortalità, tra la fragilità della natura umana e l'infallibilità divina.
Ma da quel punto in poi tutto perde 'quota' specialmente dall'introduzione di Doomsday, il terribile mostro modificato, grazie alla tecnologia aliena delle navicelle spaziali 'ereditate' da Metropolis dopo gli scontri -narrati nel precedente film- col capitano Zod. Doomsday viene creato dal diabolico Lex con l'intezione di distruggere Superman e dopo di lui tutti i metaumani che abitano la Terra. E se teoricamente lo spunto narrativo regge, visivamente risulta catastrofico: Troppi effetti speciali, ben realizzati, ma nauseanti. Troppo lunge le sequenze di battaglia tra Doomsday e i due super-eroi riconciliati, troppi effetti sonori assordanti e gli effetti visivi troppo elaborati e estremamente lunghi da far stancare lo spettatore e fargli perdere, in più di un'occasione, l'interesse nel susseguirsi delle vicende. Difatti la scena dello scontro tra Doomsday e il piccolo gruppo di supereroi, compresa la breve apparizione di Wonder Woman, è notevolmente lunga e poteva comodamente essere allegerita. A parte ciò, il film resta fedele ai fumetti e presenta la morte di Superman, anche se tutti gli indizzi lasciano presagire che la sua fine è tutto tranne che definitiva.
Il film, dunque, risulta abbastanza godibile ma la sensazione predominante è che dovesse unicamente servire come ponte che apre la strada alla Lega della Giustizia, che cinematograficamente resta molto attesa anche perchè è una vera e propria sfida contro gli Avengers della Marvel (una sfida che purtroppo sembra penalizzare la DC). Ma dal punto di vista dei contenuti e delle tematiche affrontate il film è piuttosto carente. Non vi sono delle vere e proprie riflessioni che superino i limiti del universo dei cinecomix, non ci sono riferimenti specifici alla decadenza della società odierna, alla corruzione, alla violenza.
Psicologicamente la caratterizzazione dei protagonisti è sufficiente ma Snyder non osa mai quel qualcosa di più, facendoci immergere nella vera psiche del uomo d'acciaio e del vigilante di Gotham. Snyder gioca sul sicuro, narrando la reciproca antipatia, che tramuta in sfida, che nutrono l'uno per l'altro soffermandosi appena di più sui traumi del passato di Bruce Wayne -evidenziati molto bene attraverso le scene oniriche di quest'ultimo- ma solo perchè questàultimi serviranno da espediente per terminare la sfida tra i due e riconciliarli tra loro.
In definitiva si tratta di un buon prodotto, che poteva e doveva essere realizzato meglio. Gli interpreti sono bravi, su tutti spiccano Eisenberg e Affleck, la regia è costante e attenta ai dettagli, ma questo non salva la pellicola da numerosi buchi presenti della sceneggiatura che lasciano molti interrogativi aperti. L'introduzione dei principali personaggi della Justice League avviene correttamente ma il film in se sembra non voler mai andare oltre i contenuti fumettistici e osare, come fa invece la Casa delle Idee, un parallelismo con i problemi sociali che affligono la nostra società. Molto apprezzabili sono appunto le sequenze oniriche che anch'esse aprono la strada a probabili trame o sottotrame che vedremo svillupparsi nei prossimi capitoli cinematografici. Solida la regia e buona la colonna sonora. Insomma, un'occasione sfruttata e riuscita a metà, naufragata completamente nel finale a causa dei troppi effetti CGI, nauseabondi e ridondanti. La mano di Chris Nolan qui, manco a dirsi, c'è ma non si vede e probabilmente è un'altro dei motivi che penalizza il film portandolo a differenziarsi completamente dalla trilogia di Nolan, realistica e verosimile sotto ogni aspetto.
Attendiamo impazienti i prossimi sviluppi firmati DC. 3/5
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