edo
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giovedě 13 febbraio 2025
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ottimi presupposti ma...
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Se vi siete mai chiesti come sprecare una buona storia, ottime suggestioni ed un cast di tutto rispetto, questo film lo mostra in maniera piuttosto efficace. Liberamente (ma nemmeno troppo) tratto dalla storia dei 47 Ronin, "The Last Knights" è sostanzialmente un action movie in salsa medievale che racconta il percorso di vendetta di un gruppo di cavalieri caduti in disgrazia, dopo l'ingiusta uccisione del loro signore.
Fin qui niente da dire. Trama ordinata, alcune soluzioni che trasmettono molto bene il senso di tragedia della vicenda e personaggi a cui è facile affezionarsi fin da subito. In testa al gruppo un Clive Owen bravo soprattutto per come ha lavorato sull'espressività.
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Se vi siete mai chiesti come sprecare una buona storia, ottime suggestioni ed un cast di tutto rispetto, questo film lo mostra in maniera piuttosto efficace. Liberamente (ma nemmeno troppo) tratto dalla storia dei 47 Ronin, "The Last Knights" è sostanzialmente un action movie in salsa medievale che racconta il percorso di vendetta di un gruppo di cavalieri caduti in disgrazia, dopo l'ingiusta uccisione del loro signore.
Fin qui niente da dire. Trama ordinata, alcune soluzioni che trasmettono molto bene il senso di tragedia della vicenda e personaggi a cui è facile affezionarsi fin da subito. In testa al gruppo un Clive Owen bravo soprattutto per come ha lavorato sull'espressività. Anche il villain (derivativo e caricaturale finchè si vuole) funziona nel catalizzare l'odio dello spettatore. Insomma, la pellicola si lascia guardare e, se non ci si concentra troppo sui dettagli, intrattiene e scorre fin quasi alla fine.
I pregi però finiscono qui. Anche volendo ammettere la difficoltà di trasferire il concetto di "onore" nipponico in una chiave di lettura occidentale, il tentativo risulta davvero goffo e la scarsa esperienza cinematografica di Kiriya si vede tutta. Messa in scena, fotografia e scenografie, a tratti, sono così poco ispirate da ricordare le prime stagioni di "Xena". In oltre sorprende come tutti i colpi di scena risultino tutti ingenuamente prevedibili.
Altra nota dolente sono i combattimenti. Discreti finche nell'inquadratura ci sono un paio di attori, ma illeggibili quando il numero dei partecipanti aumenta. In generale nessuno scontro funziona, né riesce a comunicare un giusto senso di ferocia. Un difetto non da poco per un film d'azione.
Peccato. Probabilmente in mano ad un regista più talentuoso, si sarebbe visto un altro film.
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figliounico
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sabato 30 dicembre 2023
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un modesto sceneggiato
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Ennesima e modesta trasposizione filmica del 2015 della storia dei Ronin, diretta ovviamente da un giapponese, Kazuaki Kiriya, e meno ovviamente interpretata da due americani, le due star di Hollywood Clive Owen e Morgan Freeman. L’inizio č lento con una serie di inquadrature statiche e una scenografia che sembra allestita in uno studio televisivo. Un girato tipico di un modesto sceneggiato per la tv, un plot che si sviluppa pigramente e in modo prevedibile. Il film si anima soltanto con le sequenze di azione stipate nel finale e dedicate all’eroica impresa dei 47 samurai che nel Giappone del settecento portarono a compimento la loro vendetta uccidendo il subdolo ed avido consigliere dell’Imperatore, Kira Yoshinaka, interpretato efficacemente da un Aksel Hennie migliore delle due citate stelle, responsabile della morte del loro venerato maestro e padrone.
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elgatoloco
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lunedě 2 marzo 2020
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decisamnete interessante, sul piano storico e non
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Questo film"stranO"che è"The Last Knights"(Kazuaki Kiriiya, 2015), curiosa coproduzione tra Repubblica Ceca e Corea del Sud(sudoreano è il regista)rivisita da un lato la vicenda dei cavalieri(knights), ormai più o meno erranti, in una prospettiva atemporale, astorica(anche se ci troviamo nel"Medioevo", ma in quale non si sa bene)e a-spaziale, a-locale(dove , questa vicenda? In ogni e in nessun luogo detemrinato, viene da dire), quasi facendo pensae non a un Don Quijote come lo conosciamo ma a un cavliere fuori dal suo tempo, slegato dai condizionamenti che gli"piovono addosso", senza però essere libero,Quando però ritrova l'orgoglio(l'onore, anche, da un certo punto di vista)combatte furiosamente e coraggiosamente(il coraggio non è, come pensava Aristotele , il giusto mezzo tra codardia e l'imprudenza, ma è, psicologicamente, una condizione che si colloca nell'imprudenza), D'altra parte, pur senza alcuna coordinata precisa(cfr.
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Questo film"stranO"che è"The Last Knights"(Kazuaki Kiriiya, 2015), curiosa coproduzione tra Repubblica Ceca e Corea del Sud(sudoreano è il regista)rivisita da un lato la vicenda dei cavalieri(knights), ormai più o meno erranti, in una prospettiva atemporale, astorica(anche se ci troviamo nel"Medioevo", ma in quale non si sa bene)e a-spaziale, a-locale(dove , questa vicenda? In ogni e in nessun luogo detemrinato, viene da dire), quasi facendo pensae non a un Don Quijote come lo conosciamo ma a un cavliere fuori dal suo tempo, slegato dai condizionamenti che gli"piovono addosso", senza però essere libero,Quando però ritrova l'orgoglio(l'onore, anche, da un certo punto di vista)combatte furiosamente e coraggiosamente(il coraggio non è, come pensava Aristotele , il giusto mezzo tra codardia e l'imprudenza, ma è, psicologicamente, una condizione che si colloca nell'imprudenza), D'altra parte, pur senza alcuna coordinata precisa(cfr.quanto detto sopra)il regista e gli sceneggiatori(non sappiamo se un romanzo o un saggio o vari saggi e/o romanzi, epopee etc.abbiano influenzato la sceneggiatura), il cavaliere protagonsita lotta per il suo re, fatto barbarmanete uccidere dall'imperatore, vendicandolo e(pare)venendo poi a sua volta"punito"dalla legge imperiale... dove chiramente ci si riferisce a qualcosa di completamente legato alla storia e alla tassonomia storica, ossia a quella che mokti chiamano"anarchia feudale", che però possiamo meglio chiamare autonomia feudale, nel senso che l'Impero pretendeva tasse e gabelle sempre eccessive dai feudatari come il feudatario(ma questo tema qui non viene trattato)le decime...dai contadini. Lasciando aperta la questione delle interpretazioni, dato che il film come ogni d'opera d'arte, è polismico, converrà rilevare la bravura di Cloe Owen(che qui non mangia carote, dato invce l'appellativo di"Mangiacarote"gli viene appiopppato spesso), come quella di Morgan Freeman, che però viene ucciso quasi all'nizio, di Aksel Hennie e degli altri/delle altre interpreti,. El Gato
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dandy
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sabato 8 dicembre 2018
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giusto per chi ama il genere.
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Dalla leggenda giapponese che ha ispirato anche "La vendetta dei 47 ronin" e "Ronin",il primo progetto con capitali internazionali per il regista.Tra "Game of thrones" e il wuxiapian,la classica storia di vendetta,onore,riscatto,tradimenti e via dicendo.Come era prevedibile,confezione di lusso con bella fotografia e un uso molto limitato del digitale in favore di scontri fisici all'arma bianca.Ma non c'è niente di nuovo rispetto ad altri prodotti analoghi,sia cinematografici che televisivi.In pratica anche di questi lavori ne hanno sfornati veramente troppi,e ormai è diventato tutto risaputo e stantio.Come molti altri generi del resto....Personaggi clichèizzati a dovere,dal protagonista al cattivo odioso con braccio destro dotato di coscienza alle donne sullo sfondo,francamente inconsistenti.
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Dalla leggenda giapponese che ha ispirato anche "La vendetta dei 47 ronin" e "Ronin",il primo progetto con capitali internazionali per il regista.Tra "Game of thrones" e il wuxiapian,la classica storia di vendetta,onore,riscatto,tradimenti e via dicendo.Come era prevedibile,confezione di lusso con bella fotografia e un uso molto limitato del digitale in favore di scontri fisici all'arma bianca.Ma non c'è niente di nuovo rispetto ad altri prodotti analoghi,sia cinematografici che televisivi.In pratica anche di questi lavori ne hanno sfornati veramente troppi,e ormai è diventato tutto risaputo e stantio.Come molti altri generi del resto....Personaggi clichèizzati a dovere,dal protagonista al cattivo odioso con braccio destro dotato di coscienza alle donne sullo sfondo,francamente inconsistenti.Owen è un baccalà per tutto il film.Freeman,probabilmente per questioni di compenso,sta in scena per poco ahinoi.Per chi vuol passare un paio d'ore senza alcun impegno.
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kyotrix
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giovedě 19 novembre 2015
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bel film!
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Per certi versi, per inquadrature o altro, ha del B movie o serial TV. Ma con attori di questo calibro ( Tutti bravi, non solo Freeman e Owen ) ma soprattutto questo CODICE D'ONORE, non ci si può che inchinare. Consigliato!
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liuk!
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venerdě 6 novembre 2015
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mistero distributivo
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Filmone d'avventura nel tardo medioevo, misteriosamente tralasciato (fino ad ora) dalla distribuzione italiana.
The Last Knights è invece un ottimo lavoro con cast strepitoso e ricco di colpi di scena. La vendetta di Raiden è sofferta e lunga, con grande soddisfazione dello spettatore nello scontro finale. Bello, da vedere.
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