elgatoloco
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martedì 1 novembre 2016
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personaggi usciti dalla creazione letteraria
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Anche in autori del tutto alieni rispetto all'"horror"e/o al"fantastico-horror"(sempre che se ne limitino strettamente i confini, cosa tutt'altro che scontata e "facile")quali Pirandello e Sgorlon, per limitarsi alla letteratura italiana, il rapporto dell'autore con i propri personaggi è sempre presente, sempre"attuale": Qui esso diviene il fulcro del film: i personaggi di Robert Lawrence Stine, il"King per ragazzi"(definizione certo limitativa)fueriescono letteralmente dalle pagine, divengono minacce non potenziali ma terribilmente reali per lo scrittore e un gruppo di (inaspettati)amici, due studenti, un po'sfortunati e sua figlia, che invece(e qui il gioco raggiunge il suo zenith, il suo culmine drammaturgico)è in realtà anch'essa sua creazione, "invenzione": gioco romantico, in quanto per il padre è fonte di consolazione, per il ragazzo(uno dei due, quello più sensibile)è fonte di innamoramento.
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Anche in autori del tutto alieni rispetto all'"horror"e/o al"fantastico-horror"(sempre che se ne limitino strettamente i confini, cosa tutt'altro che scontata e "facile")quali Pirandello e Sgorlon, per limitarsi alla letteratura italiana, il rapporto dell'autore con i propri personaggi è sempre presente, sempre"attuale": Qui esso diviene il fulcro del film: i personaggi di Robert Lawrence Stine, il"King per ragazzi"(definizione certo limitativa)fueriescono letteralmente dalle pagine, divengono minacce non potenziali ma terribilmente reali per lo scrittore e un gruppo di (inaspettati)amici, due studenti, un po'sfortunati e sua figlia, che invece(e qui il gioco raggiunge il suo zenith, il suo culmine drammaturgico)è in realtà anch'essa sua creazione, "invenzione": gioco romantico, in quanto per il padre è fonte di consolazione, per il ragazzo(uno dei due, quello più sensibile)è fonte di innamoramento. Eccelso ritmo, quasi scandito in termini musicali, suspense continua e al contempo humor a valanghe, humor anche proprio e soprattutto sul concetto di"poièin"(creare, formare, produrre), con continue invenzioni letterarie, metaletterarie, filmiche e metafilmiche. Da ammirare e apprezzare, questa nuovo"Schiaccionoci"(impossibile non pensare alla fiaba straordinaria di E.Th.A.Hoffmann e poi al balletto di P.I.Tschaikovsky: la ri-animazione "casuale"(ma poi veramente solo"casuale"?)di quanto sembrava inanimato/estraneo alla "vita", che poi ritorna nello stato di"sonno"quando ciò sembra opportuno-necessario; fuori di metafora, gli incubi che tornano ad essere tali, ma ridotti allo stato larvare, senza minacciare-"hanter"gli umani.. Ancora: l'ambiente scolastico, la diffusione della lettura, un problema ormai globale(altro frutto nefasto della globalizzazione? Sarebbe un problema da studiare, la grande opportunità di acculturazione si è ritorta nel suo contrario?), lo scambio tra autore e suo interprete (Stine versus Jack Black, appunto attore, in una delle battute filnali del film), il già accennato tema dell'eterno "fantasma" femminile che poi diviene realtà, la crisi adolescenziale e il passaggio non facile all'"adultità", il rito iniziatico cui si sottopone necesssariamentre l'eroe(l'eroe della storia, certo, qui), il superamento dei conflitti non solo e non tanto generazionali, qui espresso molto bene e in maniera straordinaraimente felice:tutti temi(elementi di un film intelligentemente brillante, mai banalmente"colorato"(policromia vera, ciòè), che fa riflettere sorridendo e talora ridendo, sempre in bilico tra il"frisson"e il sorriso, appunto. Trasposizione filmica intellligente anche perché non letterale, mai pedissequa, "sponsorizzata"-coordinata dallo stesso Stine, interpretata al meglio nel senso dell'intepretazione totale(corpo-voce), ma anche di quella"parziale"di chi, come lo stesso protagonista Black, ha anche prestato la voce, per es., al suo antagonista ma soprattutto alter ego, il"pupazzo malvagio", se così vogliamo definirlo. El Gato
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tmpsvita
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martedì 12 luglio 2016
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piccoli brividi ma gran film
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Finalmente sono riuscito a vedere questo film, lo aspettavo da molto tempo anche perchè uscito quasi tre mesi dopo l'uscita americana. Finalmemte ritroviamo Jack Black dopo tanti anni di assenza come protagonista, qui ritorna in grande forma con la sua grande recitazione e comicità espressiva che sempre lo ha contraddistinto nel mondo dello spettacolo. In generale il film scorre molto bene riuscendo a divertire non solo i ragazzi ma anche gli adulti. Bellissima la colonna sonora e la regia che sorprende con movimenti di macchina e inquadrature geniali. Gli effetti speciali sono anch'essi davvero sorprendenti, non molto realistici ma quasi cartooneschi, aiutano molto il film.
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Finalmente sono riuscito a vedere questo film, lo aspettavo da molto tempo anche perchè uscito quasi tre mesi dopo l'uscita americana. Finalmemte ritroviamo Jack Black dopo tanti anni di assenza come protagonista, qui ritorna in grande forma con la sua grande recitazione e comicità espressiva che sempre lo ha contraddistinto nel mondo dello spettacolo. In generale il film scorre molto bene riuscendo a divertire non solo i ragazzi ma anche gli adulti. Bellissima la colonna sonora e la regia che sorprende con movimenti di macchina e inquadrature geniali. Gli effetti speciali sono anch'essi davvero sorprendenti, non molto realistici ma quasi cartooneschi, aiutano molto il film. L'unica pecca è la fotografia a dir poco piatta e anonima quasi come un film tv di bassa qualità. Voto 7+/10.
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elgatoloco
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lunedì 9 ottobre 2017
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film intelligente della"contaminatio"
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Un film intelligente(nell'accezione letterale-comprensiva del lemma)questo"Goosebumps(2015)"di Rob Letterman, che gioca a vari livelli: A)Si "gioca"con il rapporto continuo film-opera letteraria di R.L.Stine e il"play"è intelligente, con richiami continui, con allusioni (la rivalità con il più famoso e indubbiamente grande Stephen King, ma non solo, come quando appare, inaspettata, la scritta"Shining"); B)Si gioca tra realtà e finzione, come nel personaggio di Hanna, nata"per partenogenesi letteraria"dalla creatività debordante di Stine. Il gioco è intelligente e consiste(anche, non solo)nella relativizzazione degli"spaventi", che pure ci sono e vengono indotti nella mente dello spettatore, anche non giovanissimo(cfr.
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Un film intelligente(nell'accezione letterale-comprensiva del lemma)questo"Goosebumps(2015)"di Rob Letterman, che gioca a vari livelli: A)Si "gioca"con il rapporto continuo film-opera letteraria di R.L.Stine e il"play"è intelligente, con richiami continui, con allusioni (la rivalità con il più famoso e indubbiamente grande Stephen King, ma non solo, come quando appare, inaspettata, la scritta"Shining"); B)Si gioca tra realtà e finzione, come nel personaggio di Hanna, nata"per partenogenesi letteraria"dalla creatività debordante di Stine. Il gioco è intelligente e consiste(anche, non solo)nella relativizzazione degli"spaventi", che pure ci sono e vengono indotti nella mente dello spettatore, anche non giovanissimo(cfr.la nottola che vola quasi "raso testa"rispetto al protagonista), dove questo comprende-involve in sé anche il liello A; C)ancora il rappoorto tra film e letteratura horror per"ragazze/i"e persone adulte, dove poi una dicotomia ferrea non esiste, essendoci momenti e situazioni in cui"ci si spaventa"o meno a seconda di varie condizioni psichiche interne, che qui sarebbero lunghe da descrivere, ben al di là di uno schema S-R assoluto, di tipo behavioristico; D)Si gioca sul personaggio R.L.Stine, che(da persona intelligente, oltre che da scrittore vero)si è prestato al gioco, oltre a tutto favorendo la lettura dei lbiri tout court, certo non facendo semplicmente pubblicità ai libri dello scrittore in oggetto, il che, con i tempi che corrono, è opera meritoria quanto necessaria...;E)Ottime/i tutte/i le/gli interpreti, stando al"gioco"(play, appunto)quindi rendendo lo humor ma anche ciò che va oltre lo stesso. Un'operazione"intelligente"(sottolineo il lemma, ancora una volta)e riuscita sul piano filmcio, dove si usano a piene mani gli effetti speciali, ma non in maniera"debordante", bensiì assolutamente adeguata alla riuscita dell'opera, riuscita che quindi è da considerare piena. Un film da vedere e rivedere, per divertire/divertirsi ma anche per altro, come si è cercato qui, mmodestamente, di far capire... El Gato
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dandy
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mercoledì 4 aprile 2018
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goosepumbs....
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Un piacevolissimo film ispirato ai popolarissimi romanzi horror per teen agers di R.L. Stine,che furoreggiarono negli anni '90(anche in Italia:il sottoscritto ne fu un avido divoratore).La sceneggiatura azzecca l'idea di rendere protagonista lo scrittore stesso,non adattando nessuno dei romanzi ma portando in scena buona parte dei mostri che li popolano(il malefico pupazzo Slappy;i nanetti da giardino animati;il licantropo;lo yet;la mantide gigante;zombi,piante carnivore,insetti ecc...).Il risultato è assai felice,con riusciti echi di "Gremlins" e qualche tocco alla Tim Burton prima maniera.E riesce soprattutto a restare fedele allo spirito dei libri di Stine,mantenendosi in perfetto equilibrio tra innocui spaventi e ironia da film per famiglie(ma non eccessivamente zuccheroso o becero come spesso accade)per la gioia degli ex-lettori.
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Un piacevolissimo film ispirato ai popolarissimi romanzi horror per teen agers di R.L. Stine,che furoreggiarono negli anni '90(anche in Italia:il sottoscritto ne fu un avido divoratore).La sceneggiatura azzecca l'idea di rendere protagonista lo scrittore stesso,non adattando nessuno dei romanzi ma portando in scena buona parte dei mostri che li popolano(il malefico pupazzo Slappy;i nanetti da giardino animati;il licantropo;lo yet;la mantide gigante;zombi,piante carnivore,insetti ecc...).Il risultato è assai felice,con riusciti echi di "Gremlins" e qualche tocco alla Tim Burton prima maniera.E riesce soprattutto a restare fedele allo spirito dei libri di Stine,mantenendosi in perfetto equilibrio tra innocui spaventi e ironia da film per famiglie(ma non eccessivamente zuccheroso o becero come spesso accade)per la gioia degli ex-lettori.Riuscite anche se non nuove le riflessioni sulla crescita la maturazione della realtà adulta,così come quelle sulla scrittura come mezzo positivo ma anche negativo,se determinata da propositi nefasti..Molto bravo Black.Azzeccati il lieto fine che vede protagonisti Zack e Hannah e la sopresina seguente,sempre in linea con lo stile dello scrittore.Stine appare brevemente nel ruolo di Mr.Black,l'insegnate di recitazione.
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