|
|
kronos
|
giovedì 14 maggio 2015
|
a quel paese il codice hays
|
|
|
|
La denuncia del sensazionalismo mediatico è un tema ampiamente sfruttato dal cinema, specialmente USA, ma questo nulla toglie alla forza di "The Nightcrawler", senza dubbio uno dei titoli d'oltreoceano più interessanti del 2014.
Il ben congegnato impianto narrativo cresce parallelamente all'appetito dello sciacallo Gyllenhaal (grande interpretazione) e culmina in un pirotecnico finale, giustamente cinico e fortunatamente alieno al "Codice Hays" che spesso, ancor oggi, regola la produzione hollywoodiana.
|
|
|
[+] lascia un commento a kronos »
[ - ] lascia un commento a kronos »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
beppe baiocchi
|
giovedì 30 aprile 2015
|
l'american dream della notte
|
|
|
|
Non è facile per uno sceneggiatore mettersi dietro alla macchina da presa, consapevole della sua storia in tutti i suoi aspetti, con difficoltà riesce a trasporli su pellicola in modo maturo (inteso come regia).
Fortunatamente non è così per Dan Gillroy alla sua opera prima dietro la macchina da presa.
Lou Bloom è un uomo della notte, ambiziosissimo, alla ricerca del modo per dare un senso alla sua vita, di fare ciò per cui e capace e ciò che gli piace, e guadagnarci su.
Lou interpretato da un Jake Gyllenhaal in forma (attoriale) strepitosa ci viene mostrato fin da subito come un uomo dalla dubbia moralità, una persona capace di fare qualunque cosa pur di arrivare al traguardo che si era posto.
[+]
Non è facile per uno sceneggiatore mettersi dietro alla macchina da presa, consapevole della sua storia in tutti i suoi aspetti, con difficoltà riesce a trasporli su pellicola in modo maturo (inteso come regia).
Fortunatamente non è così per Dan Gillroy alla sua opera prima dietro la macchina da presa.
Lou Bloom è un uomo della notte, ambiziosissimo, alla ricerca del modo per dare un senso alla sua vita, di fare ciò per cui e capace e ciò che gli piace, e guadagnarci su.
Lou interpretato da un Jake Gyllenhaal in forma (attoriale) strepitosa ci viene mostrato fin da subito come un uomo dalla dubbia moralità, una persona capace di fare qualunque cosa pur di arrivare al traguardo che si era posto.
Una notte, dopo avere visto un incidente, crede che il modo per dare una svolta alla sua vita, di ottenere il meritato successo sua quella di diventare un operatore video, di quelli che si occupano di filmare incidenti, o crimini in generale che poi verranno venduti al telegiornali.
Questo Lo Sciacallo - The Nightcrawler è sicuramente una critica verso il mondo dei media, della televisione che guarda più ai dati d'ascolto facendo perno (e anche tanto) sulla "cronaca del terrore", che tanto piace anche nella nostra cultura italiana per fare ascolti, ma andando poco più affondo è la storia del protagonista il tema di maggiore forza che sostiene tutta la pellicola.
La storia di Lou Bloom infatti è quella di un American Dream della notte, una versione acida, brutale, sicuramente critica del sogno Americano. Il protagonista infatti è una persona spietata, consapevole, disposta a tutto pur di emergere. Uno sciacallo che prende le sventure delle vittime come mezzo per emergere lui stesso. Un personaggio dei nostri tempi, cresciuto con una informazione non ordinaria ( lo dice lo stesso protagonista chenon ha avuto una istruzione classica, ma utilizza internet per avere le infromazioni che gli interessano), un personaggio complesso che dato ai panni di un attore di secondo ordine avrebbe reso il film un castello di carta. Fortunatamente Jake Gyllenhaal qui da il massimo, caratterizza anche fisicamente (come è suo solito), perde dieci chili, faccia scavata e si fa carico di una sceneggiatura che punta tutto sulla performance dell'attore protagonista e la regge con una prova da standing ovation. E' convincente, intenso, è bravissimo.
Se lo dobbiamo per forza immettere in un genere Dan Gillroy ci mostra un Thriller non convenzionale con giusti tempi di regia, una ottima capacità d'immagine, un fotografia degna e scura, come è giusto che sia, una sceneggiatura semplice ma potente.
Una pellicola semplicemente ottima che però non ha avuto il giusto riconoscimento ( Gyllenhaal meritava sicuramente la candidatura all' Oscar, magari al posto di Bradley Cooper a cui voglio bene e mando un saluto :D ) e non ha avuto la giusta esposizione, almeno in Italia (in USA non so).
Spero almeno diventi un piccolo cult.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a beppe baiocchi »
[ - ] lascia un commento a beppe baiocchi »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
jacopo b98
|
martedì 21 aprile 2015
|
tesissimo, superlativo, monumentale! un capolavoro
|
|
|
|
Los Angeles. Lou Bloom (Gyllenhaal) fatica a sbarcare il lunario e si guadagna da vivere rubacchiando qua e là, senza riuscire a trovare un vero lavoro. Una sera assiste ad un incidente automobilistico, in cui un uomo rimane intrappolato tra le lamiere. Intervengono i pompieri, la polizia e…dei cameraman. Sono i nightcrawlers: dei giornalisti free-lance che di notte filmano gli episodi criminosi e gli incidenti più crudi, per vendere le loro immagini insanguinate ai notiziari del mattino. Lou ha trovato la sua strada: acquista una telecamera, assume un dipendente (Ahmed) e inizia anche lui a fare il nightcrawler. E scoprirà di avere un grande talento per questo particolare mestiere… La famiglia Gilroy ha dato molto al cinema: un montatore, John (non a caso editor anche di questo film), un mediocre regista, Tony (che qui produce), e ora anche Dan, che da sceneggiatore qui passa alla regia, con quello che è uno dei più sorprendenti esordi degli ultimi anni.
[+]
Los Angeles. Lou Bloom (Gyllenhaal) fatica a sbarcare il lunario e si guadagna da vivere rubacchiando qua e là, senza riuscire a trovare un vero lavoro. Una sera assiste ad un incidente automobilistico, in cui un uomo rimane intrappolato tra le lamiere. Intervengono i pompieri, la polizia e…dei cameraman. Sono i nightcrawlers: dei giornalisti free-lance che di notte filmano gli episodi criminosi e gli incidenti più crudi, per vendere le loro immagini insanguinate ai notiziari del mattino. Lou ha trovato la sua strada: acquista una telecamera, assume un dipendente (Ahmed) e inizia anche lui a fare il nightcrawler. E scoprirà di avere un grande talento per questo particolare mestiere… La famiglia Gilroy ha dato molto al cinema: un montatore, John (non a caso editor anche di questo film), un mediocre regista, Tony (che qui produce), e ora anche Dan, che da sceneggiatore qui passa alla regia, con quello che è uno dei più sorprendenti esordi degli ultimi anni. Scritto e diretto da quest’ultimo Lo sciacallo è una delle più straordinarie e abissali riflessioni sul potere dei media, sul corrompente fascino del sangue, elemento di cui l’odierna società sembra non poter più fare a meno. E il film mostra un lato del tutto nuovo e terribile di questa mania per la cronaca nera: gente che si guadagna da vivere filmando le disgrazie degli altri, gente che vende sangue ad altra gente. E Lo sciacallo non è solo interessante per questo, ma anche come grandioso thriller d’azione, che davvero inchioda lo spettatore alla poltrona, grazie ad una perenne tensione martellante, come prova registica, tra le più interessanti ed energiche viste quest’anno e come prova recitativa, grazie ad un cast perfetto in cui a spiccare è un Gyllenhaal monumentale, inquietante, smagrito, terrificante in tutti i sensi, bravissimo nel dipingere un personaggio totalmente senza scrupoli o riferimenti morali. Simbolo di una società sconfitta, affogata in un gorgo di sangue sporco. La fotografia è di Robert Elswitt, le musiche (tesissime) di James Newton Howard. Insomma, un vero capolavoro!
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
oniondust
|
giovedì 26 marzo 2015
|
the nightgyllenhaal
|
|
|
|
The Nightcrawler è un film del 2014, scritto e diretto da Dan Gilroy, prima pellicola da regista per lui. Il film è basato sulla storia di un ladruncolo, Lou Bloom (Jake Gyllenhaal), che inizialmente ruba materiali ferrosi per poi venderli. Una sera assiste per caso ad una scena di un incidente, e nota che all'improvviso arriva un furgone, e da quest'ultimo scendono due persone che iniziano a filmare l'incidente. Lou capisce di essere capace e di voler fare quel lavoro e il giorno dopo, munendosi di videocamera e una radio di codifica numerica della polizia, inizia la sua vita notturna appunto come uno sciacallo o un avvoltoio, in attesa di crimini, incidenti ecc...
[+]
The Nightcrawler è un film del 2014, scritto e diretto da Dan Gilroy, prima pellicola da regista per lui. Il film è basato sulla storia di un ladruncolo, Lou Bloom (Jake Gyllenhaal), che inizialmente ruba materiali ferrosi per poi venderli. Una sera assiste per caso ad una scena di un incidente, e nota che all'improvviso arriva un furgone, e da quest'ultimo scendono due persone che iniziano a filmare l'incidente. Lou capisce di essere capace e di voler fare quel lavoro e il giorno dopo, munendosi di videocamera e una radio di codifica numerica della polizia, inizia la sua vita notturna appunto come uno sciacallo o un avvoltoio, in attesa di crimini, incidenti ecc... cosi da filmare tutto quello che gli capita sotto il naso per poi vendere e guadagnare soldi. Il film mi è piaciuto moltissimo, con una interpretazione di Jake Gyllenhaal da Oscar e una regia ottima nonostante sia la prima pellicola del regista! Consigliato.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a oniondust »
[ - ] lascia un commento a oniondust »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
valekiddo
|
lunedì 16 marzo 2015
|
l'insostenibile sciacallaggio dei media
|
|
|
|
Lou Bloom è (presumibilmente) un trentenne disoccupato che per sbarcare il lunario si dedica a piccoli furti ed altre attività illecite, posto che nessuno vuole dargli un lavoro, essendo essenzialmente un ladruncolo. Una notte assiste ad un tragico incidente stradale e l'arrivo di una troupe di cameramen dalle facce tutt'altro che professionali, lo spinge a voler fare la stessa cosa: procurarsi una videocamera, una radio della polizia e girovagare alla ricerca di fatti sanguinosi da filmare e vendere ai tg per le edizioni del mattino. Ovviamente Lou pian piano inizia ad eccellere in questo sciacallaggio e sbaraglia la concorrenza, aiutato del suo timidissimo "tirocinante" Rick, dopo aver attirato l'attenzione di Nina, responsabile delle morning news di un tg locale.
[+]
Lou Bloom è (presumibilmente) un trentenne disoccupato che per sbarcare il lunario si dedica a piccoli furti ed altre attività illecite, posto che nessuno vuole dargli un lavoro, essendo essenzialmente un ladruncolo. Una notte assiste ad un tragico incidente stradale e l'arrivo di una troupe di cameramen dalle facce tutt'altro che professionali, lo spinge a voler fare la stessa cosa: procurarsi una videocamera, una radio della polizia e girovagare alla ricerca di fatti sanguinosi da filmare e vendere ai tg per le edizioni del mattino. Ovviamente Lou pian piano inizia ad eccellere in questo sciacallaggio e sbaraglia la concorrenza, aiutato del suo timidissimo "tirocinante" Rick, dopo aver attirato l'attenzione di Nina, responsabile delle morning news di un tg locale. Lou è un tipo senza scrupoli, senza la minima etica o morale e l'unica cosa che gli interessa è che i suoi video vengano mostrati; è un self-made-man 2.0 che impara tutto ciò che gli serve da internet per potersi fare largo tra gli squali dei network televisivi. Ha una parvenza cordiale ma assolutamente intimidatoria. Tale caratterizzazione del personaggio è dovuta alla straordinaria interpretazione di un assolutamente inedito Jake Gyllenhaal, che lascia le vesti di belloccio per entrare nei panni, piuttosto scheletrici, di un giovane uomo in bilico tra la sociopatia, l'apatia più radicata e una spaventosa cupidigia. Era nella volontà di Gyllenhaal quella di voler rassomigliare il più possibile ad uno sciacallo, dai tratti scheletrici, emaciati e sciupati; ma più che uno sciacallo ricorda un serpente, dovuto forse ai modi e al tono mellifluo e al modo in cui si lascia strisciare fino alle bassezze più estreme che può raggiungere un uomo senza scrupoli. Assolutamente magnifica anche la fotografia che nelle scene notturne rappresenta una Los Angeles pericolosa e deserta, che ben si rispecchia con l'arida interiorità di Lou e presumibilmente di tutta la categoria del giornalismo ed affini (ma non vogliamo fare di tutta l'erba un fascio, per carità). Poteva essere un film banale, l'ennesimo ricalco di quanto possa essere spietata l'industria dei media e invece Dan Gilroy (sceneggiatore e regista) dà nuova vita ad un argomento trito e ritrito. E d'altronde, se è stato nominato a così tanti premi (Oscar, Golden Globes, British Academy Film Awards solo per citarne alcuni), un motivo ci sarà! Assolutamente da vedere.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a valekiddo »
[ - ] lascia un commento a valekiddo »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
sabrina lanzillotti
|
venerdì 13 marzo 2015
|
il lato oscuro di jake gyllenhaal
|
|
|
|
Lou è un giovane disoccupato alla disperata di ricerca di un lavoro che lo appassioni realmente e che gli permetta, come ripeterà più volte, di acquistare un biglietto per la lotteria. Un giorno, subito dopo aver assistito per caso ad un incidente stradale, decide che è arrivato il momento di inventarsi un lavoro. Munito di videocamera, Lou inizia a correre sulla scia delle ambulanze per le strade di Los Angeles, per catturare le scene più crudeli e raccapriccianti di incidenti e violenze, vendendo poi ai network le immagini che tanto fanno presa sullo spettatore.
La scalata verso il successo è inarrestabile e la fame di notorietà dello sciacallo è insaziabile, fino a quando la sua mancanza di etica lo porterà ad interferire con un caso d’omicidio.
[+]
Lou è un giovane disoccupato alla disperata di ricerca di un lavoro che lo appassioni realmente e che gli permetta, come ripeterà più volte, di acquistare un biglietto per la lotteria. Un giorno, subito dopo aver assistito per caso ad un incidente stradale, decide che è arrivato il momento di inventarsi un lavoro. Munito di videocamera, Lou inizia a correre sulla scia delle ambulanze per le strade di Los Angeles, per catturare le scene più crudeli e raccapriccianti di incidenti e violenze, vendendo poi ai network le immagini che tanto fanno presa sullo spettatore.
La scalata verso il successo è inarrestabile e la fame di notorietà dello sciacallo è insaziabile, fino a quando la sua mancanza di etica lo porterà ad interferire con un caso d’omicidio.
Opera prima del regista Dan Gilroy, Nightcrawler - lo Sciacalloè stato particolarmente apprezzato sia al Festival Internazionale del Film di Roma che al Toronto Film Festival, dov’è stata accolta da lunghi applausi soprattutto l’interpretazione di Jake Gyllenhaal.
Dimagrito di quasi venti chili, col volto scavato e gli occhi da sciacallo (da cui il titolo in italiano), l’attore mostra al pubblico il suo lato più oscuro, calandosi perfettamente nel ruolo del protagonista, un uomo senza legami affettivi e sentimentali, il cui unico scopo è guadagnarsi da vivere.
Il film di Gilroy, caratterizzato da delle forti tinte noir, mostra come sia l'uomo a creare il proprio destino e a manipolare le situazioni e le conoscenze in modo da creare il proprio successo. Quella di Lou è una versione recente e anomala della realizzazione del sogno americano, lui è il rappresentante di una generazione per cui la promessa di un lavoro a tempo pieno è stata sostituita dalla consapevolezza di un lavoro precario e un salario minimo.
Nightcrawlerè una black comedy veloce e avvincente che abbandona presto il realismo iniziale, favorendo invece un crescendo di tensioni tipicamente cinematografiche e affidando a Gyllenhaal il compito di tenere incollato alla sedia il pubblico. E’ sulle sue spalle, infatti, che si regge l’intero film e l’ex Donnie Darko non delude.
Se è vero che questo film è un’evidente critica al cinismo dei giornalisti, è anche vero che il modo di parlare controllato e l'eccessiva sicurezza del protagonista, evidenziano una complessità psicologica che va al di là della semplice denuncia al settore.
Nightcrawler - lo Sciacalloè un film cinico e controverso, sicuramente uno dei più interessanti dell’anno.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a sabrina lanzillotti »
[ - ] lascia un commento a sabrina lanzillotti »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
gabrykeegan
|
domenica 8 marzo 2015
|
show must go on
|
|
|
|
L'opera di Dan Gilroy è una cruda e ben riuscita descrizione di un mondo oscuro, talmente reale da spaventare lo spettatore. Il protagonista è l'incarnazione del prototipo di un metaforico sciacallo dell'informazione, di cui lui è solo una rotella di un più grande meccanismo.
È Lou che fa il lavoro sporco e dove servono pochi scrupoli e velocità di esecuzione. Allo stesso tempo è tutto collegato con il network a cui vende le immagini e che non si mette problemi a mandarle in onda all'alba, quando la gente perbene si sveglia e inizia la giornata cibandosi dello spettacolo horror della realtà che li circonda, ma di cui non si rende conto di fare parte.
Los Angeles è il luogo perfetto per questo lungometraggio.
[+]
L'opera di Dan Gilroy è una cruda e ben riuscita descrizione di un mondo oscuro, talmente reale da spaventare lo spettatore. Il protagonista è l'incarnazione del prototipo di un metaforico sciacallo dell'informazione, di cui lui è solo una rotella di un più grande meccanismo.
È Lou che fa il lavoro sporco e dove servono pochi scrupoli e velocità di esecuzione. Allo stesso tempo è tutto collegato con il network a cui vende le immagini e che non si mette problemi a mandarle in onda all'alba, quando la gente perbene si sveglia e inizia la giornata cibandosi dello spettacolo horror della realtà che li circonda, ma di cui non si rende conto di fare parte.
Los Angeles è il luogo perfetto per questo lungometraggio. Narcisismo, ambizione e obiettivi da raggiungere con qualsiasi mezzo sono il pane quotidiano di questa città tanto bella quanto piena di lupi, squali e, appunto, sciacalli.
Nelle sue strade si compiono rapine, inseguimenti, omicidi e accadono incidenti stradali da riprendere. Il sangue e il crimine alzano lo share, sono la parte pulsante di un paese in cui lo show deve essere fatto a ogni costo.
L'asticella dell'etica si sposta sempre di più, senza fermarsi mai. La notte è il momento in cui escono fuori gli spettri, dove ogni cosa è permessa, dall'avvenimento grave al fatto di poterlo riprendere come se fosse la scena di un film hollywoodiano.
Jake Gyllenhaal è come sempre grandioso nell'interpretare il proprio personaggio. Un uomo senza sonno, dimagrito per l'occasione, dal viso scavato per le proprie cervellotiche ambizioni di riuscire in qualcosa.
Scopre la propria strada e la segue con ferocia. Da squattrinato ladro a fornitore di video, inizia con insicurezza ma poi prende coscienza di se stesso e del suo ruolo e diventa un regista della realtà. Dapprima indipendente e poi capo di una sua azienda sospesa tra l'ambizione e i fatti concreti, nata dal nulla, dalle parole con cui ammalia il suo aiutante e la giornalista, sua complice nell'ascesa al successo.
Il film è una critica ai media e ai mezzi di comunicazione, ai filtri di una realtà cruda, che ha una dignità intrinseca, ma che viene resa splatter dai tg e dalla tv. C'è anche la radio, vista più dal punto di vista tecnico, poiché si usa quella della polizia in modo quasi ossessivo. Poi c'è internet, vero e proprio mondo a sé, in cui il protagonista impara qualsiasi cosa, per piacere personale o per accrescere le proprie capacità per migliorare l'abilità nel suo lavoro.
Un lungometraggio fatto di parole e azione, di luci e ombre, di videocamere e immagini. La spietata morale è che lo spettacolo deve continuare a qualunque costo. E se il corso degli eventi non fornisce il materiale adatto, lo scenario perfetto si può sempre creare.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a gabrykeegan »
[ - ] lascia un commento a gabrykeegan »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
river
|
sabato 7 marzo 2015
|
sussidiario illustrato della contemporaneità
|
|
|
|
La storia non ve l'accenno, ci hanno già pensato gli altri. Come definito dal titolo, The Nightcrawler è un libretto delle istruzioni per muoversi in questa società torbida e per illustrarcelo bastano tre punti nevralgici: 1- il dolce gioire delle disgrazie altrui, tipico di una contemporaneità che del denaro (come ormai sappiamo e diamo tristemente per scontato) fa il proprio Dio; 2 - il rilievo che viene dato sulle potenzialità di internet, che se usato a dovere può essere meglio di qualsiasi altro corso di studio, piuttosto che nauseante strumento di gossip; 3 - la ciliegina sulla torta: il disagio dei giovani nel trovare un qualsiasi lavoro, che troppo spesso si sentono non in grado di chiedere/rivendicare un impiego per troppa insicurezza, forse dettata da un insufficiente sistema educativo, incapace di trovare efficaci punti d'incontro col mondo del lavoro (vedi Italia, vedi tirocinio).
[+]
La storia non ve l'accenno, ci hanno già pensato gli altri. Come definito dal titolo, The Nightcrawler è un libretto delle istruzioni per muoversi in questa società torbida e per illustrarcelo bastano tre punti nevralgici: 1- il dolce gioire delle disgrazie altrui, tipico di una contemporaneità che del denaro (come ormai sappiamo e diamo tristemente per scontato) fa il proprio Dio; 2 - il rilievo che viene dato sulle potenzialità di internet, che se usato a dovere può essere meglio di qualsiasi altro corso di studio, piuttosto che nauseante strumento di gossip; 3 - la ciliegina sulla torta: il disagio dei giovani nel trovare un qualsiasi lavoro, che troppo spesso si sentono non in grado di chiedere/rivendicare un impiego per troppa insicurezza, forse dettata da un insufficiente sistema educativo, incapace di trovare efficaci punti d'incontro col mondo del lavoro (vedi Italia, vedi tirocinio).
Cosa rimane da fare se persino una società malata non ti vuole nel suo nido? Semplice: oltrepassare il limite ultimo, l'etica, divenendo qualcosa di ben più spaventoso del mostro stesso. Il risultato è la densa alienazione del protagonista, simboleggiata da due grandi occhi che subiscono, osservano, apprendono e rilanciano con una devastazione più che amplificata. Scena cult: Gyllenhaal e la Russo che raggiungono l'apice spirituale dinanzi al video della cattura degli assassini, simbolo di due carriere lavorative che prendono il volo.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a river »
[ - ] lascia un commento a river »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
river
|
sabato 7 marzo 2015
|
sussidiario illustrato della contemporaneità
|
|
|
|
La storia non ve l'accenno, ci hanno già pensato gli altri. Come definito dal titolo, The Nightcrawler è un libretto delle istruzioni per muoversi in questa società torbida e per illustrarcelo bastano tre punti nevralgici: 1- il dolce gioire delle disgrazie altrui, tipico di una contemporaneità che del denaro (come ormai sappiamo e diamo tristemente per scontato) fa il proprio Dio; 2 - il rilievo che viene dato sulle potenzialità di internet, che se usato a dovere può essere meglio di qualsiasi altro corso di studio, piuttosto che nauseante strumento di gossip; 3 - la ciliegina sulla torta: il disagio dei giovani nel trovare un qualsiasi lavoro, che troppo spesso si sentono non in grado di chiedere/rivendicare un impiego per troppa insicurezza, forse dettata da un insufficiente sistema educativo, incapace di trovare efficaci punti d'incontro col mondo del lavoro (vedi Italia, vedi tirocinio).
[+]
La storia non ve l'accenno, ci hanno già pensato gli altri. Come definito dal titolo, The Nightcrawler è un libretto delle istruzioni per muoversi in questa società torbida e per illustrarcelo bastano tre punti nevralgici: 1- il dolce gioire delle disgrazie altrui, tipico di una contemporaneità che del denaro (come ormai sappiamo e diamo tristemente per scontato) fa il proprio Dio; 2 - il rilievo che viene dato sulle potenzialità di internet, che se usato a dovere può essere meglio di qualsiasi altro corso di studio, piuttosto che nauseante strumento di gossip; 3 - la ciliegina sulla torta: il disagio dei giovani nel trovare un qualsiasi lavoro, che troppo spesso si sentono non in grado di chiedere/rivendicare un impiego per troppa insicurezza, forse dettata da un insufficiente sistema educativo, incapace di trovare efficaci punti d'incontro col mondo del lavoro (vedi Italia, vedi tirocinio).
Cosa rimane da fare se persino una società malata non ti vuole nel suo nido? Semplice: oltrepassare il limite ultimo, l'etica, divenendo qualcosa di ben più spaventoso del mostro stesso. Il risultato è la densa alienazione del protagonista, simboleggiata da due grandi occhi che subiscono, osservano, apprendono e rilanciano con una devastazione più che amplificata. Scena cult: Gyllenhaal e la Russo che raggiungono l'apice spirituale dinanzi al video della cattura degli assassini, simbolo di due carriere lavorative che prendono il volo.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a river »
[ - ] lascia un commento a river »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
akyra
|
sabato 7 marzo 2015
|
bel film
|
|
|
|
Ti tiene per tutta la durata del film, Jake Gyllenhaal è straordinario nella sua parte!
|
|
|
[+] lascia un commento a akyra »
[ - ] lascia un commento a akyra »
|
|
d'accordo? |
|
|
|