felicino
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martedì 16 dicembre 2014
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divertente
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Non mi intendo affatto di oroscopi, ma ho voluto vedere questo film tanto per sghignazzare. E ci sono riuscito eccome !
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ilamar
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martedì 16 dicembre 2014
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terribile!
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L'ennesimo film spazzatura di cui potevamo tranquillamente farne a meno.
Boldi, ormai si è fossilizzato in un personaggio da cui non riesce più a uscire, e quindi risulta noioso e ripetitivo.
Proietti mi stupisco, data la sua bravura, che si abbassi a fare questi film di bassa lega.
Gli unici che riescono a strappare un sorriso sono Pio e Amedeo e Pisu.
Perchè Neri Parenti, non cambia mestiere? Basta con questo trash.
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mattycotty
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domenica 14 dicembre 2014
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orribile
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Sono sincero: ho sempre amato i cinepanettoni; perché, guardando questi film, mi divertivo, senza pretendere chissà quale morale esistenziale.
Ho usato il tempo imperfetto, in quanto, da qualche anno, questo genere cinematografico ha rovinosamente perso il suo grado di interesse. E questo "Ma tu di che segno 6?" è, a mio modesto parere, il suo definitivo capolinea: lento, noioso, con battute assolutamente prevedibili e banali.
Non sono nessuno per giudicare l'operato di un decano della regia quale reputo Neri Parenti e quello del suo gruppo di lavoro in questa pellicola, ma davvero non si poteva fare di meglio? La fantasia può davvero portare, sempre e comunque, a questi appannati ed abusati stereotipi?
Mi piacerebbe tanto avere indietro i soldi del biglietto.
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Sono sincero: ho sempre amato i cinepanettoni; perché, guardando questi film, mi divertivo, senza pretendere chissà quale morale esistenziale.
Ho usato il tempo imperfetto, in quanto, da qualche anno, questo genere cinematografico ha rovinosamente perso il suo grado di interesse. E questo "Ma tu di che segno 6?" è, a mio modesto parere, il suo definitivo capolinea: lento, noioso, con battute assolutamente prevedibili e banali.
Non sono nessuno per giudicare l'operato di un decano della regia quale reputo Neri Parenti e quello del suo gruppo di lavoro in questa pellicola, ma davvero non si poteva fare di meglio? La fantasia può davvero portare, sempre e comunque, a questi appannati ed abusati stereotipi?
Mi piacerebbe tanto avere indietro i soldi del biglietto.
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de sica
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domenica 14 dicembre 2014
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molto bello
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neri parenti ha fatto di nuovo centro! film divertentissimo, non seguite i commenti di sti qua e dei critici perchè sono tutte cazzatge, il film è divertentissimo e molto bello, molto più della schifezzissima di aldo giovanni e giacomo che fa vermanete pena, ANDATE A VEDERE MA TU DI CHE SEGNO 6? FIDATEVI RISTE ASSICURATE ;)
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kingsley 94
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sabato 13 dicembre 2014
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pessimo. non ci buttate soldi.
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l'ho visto semplicemente perchè un mio amico mi ha pagato il biglietto, a seguito di una scommessa persa. altrimenti non avrei pagato per questo schifo nemmeno sotto tortura.
Il film è seplicemnte pessimo. Un cinepanettone classico. tutto qua. Massimo boldi fa pena ed è ora che qualcuno glielo faccia notare. Pio e amedeo, sempre odiosi, al di là dei loro servizietti alle iene. Mi chiedo come mai un grande come gigi proietti accetti di far parte di questi film... al di là dei soldi, c'è una cosa che si chiama dignità artistica e, se continua cosi, la distruggerà totalmente.
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mart4
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sabato 13 dicembre 2014
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che brutto film
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si salva solo l'episodio di salemme... il resto buio pesto... tanti attori sprecati...
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mart4
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venerdì 12 dicembre 2014
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da evitare... nn buttate soldi
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ho accompagnato mio figlio perchè impazzisce per pio e amedeo (distribuito da lucky red mi aspettavo qualcosa di diverso)... che vergogna ho abbandonato la sala dopo appena 20 minuti e ho chiesto di vedere un altro film (la ragazza è stata molto gentile e abbiamo optato per un amico molto speciale)..
NON BUTTATE SOLDI!!!
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de sica
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martedì 9 dicembre 2014
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film ben riuscito!
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Ho visto il film all'anteprima, un grande film comico ben riuscito, molto divertente per chi ama le commedie italiane. Un grande film con grandi attori diretti da un grande regista, voto episodi: Pio e Amedeo: 7 Boldi: 8 Salemme: 8 Proietti: 9 Memphis: 10 Voto film: 9
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lucrezia bordi
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martedì 9 dicembre 2014
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un film nato sotto una stella sbagliata
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Dopo Papa Bergoglio, il Meteo e YouTube, la parola più cercata online è Oroscopo. Quante volte ci è capitato di leggere sui giornali o sui social ciò che gli astrologi prospettano per il nostro segno zodiacale ? Il regista della pellicola natalizia Neri Parenti intreccia cinque racconti dissimili tra loro ma tutti con un comun denominatore : il credere nelle previsioni astrali. Si passa da un personaggio all’altro raccontando cronache di vita reale con un po’ d’ironia e sarcasmo.
Con la collaborazione dei fratelli Carlo ed Enrico Vanzina e distribuito da Key Films, International Video 80 ed Italian Dreams Factory, nasce Ma tu di che segno 6? Il nuovo film che si prospetta come il prossimo “cinepanettone” natalizio, che richiamerà nelle sale famiglie, ragazzi e chi vuole farsi un po’ di risate.
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Dopo Papa Bergoglio, il Meteo e YouTube, la parola più cercata online è Oroscopo. Quante volte ci è capitato di leggere sui giornali o sui social ciò che gli astrologi prospettano per il nostro segno zodiacale ? Il regista della pellicola natalizia Neri Parenti intreccia cinque racconti dissimili tra loro ma tutti con un comun denominatore : il credere nelle previsioni astrali. Si passa da un personaggio all’altro raccontando cronache di vita reale con un po’ d’ironia e sarcasmo.
Con la collaborazione dei fratelli Carlo ed Enrico Vanzina e distribuito da Key Films, International Video 80 ed Italian Dreams Factory, nasce Ma tu di che segno 6? Il nuovo film che si prospetta come il prossimo “cinepanettone” natalizio, che richiamerà nelle sale famiglie, ragazzi e chi vuole farsi un po’ di risate. Tuttavia il film, dispersivo e caotico, si presenta come un risultato malriuscito. Se dal fautore incontrastato dei film di Natale ci si aspettava una commedia made in Italy irriverente e colorata, si rimane molto delusi dal tentativo del regista di riallacciarsi a vecchie glorie del passato quasi irraggiungibili (subito si pensa a Vacanze di Natale con l’intramontabile Alberto Sordi ma anche ai vari Natale a…) e di riprendere quel genere che vedeva in primo piano la storica coppia De Sica – Boldi ormai sciolta.
Cinque sono i protagonisti : Carlo Rabagliati (Massimo Boldi) del segno della Vergine, ipocondriaco e pavido, che per un’interpretazione sbagliata del suo oroscopo si metterà nei guai con le sue stesse mani; la scaramantica Monica (Mariana Rodriguez), dei Pesci, che finirà vittima di un tranello da parte di Andrea (Amedeo) e Pietro/Orion (Pio) rispettivamente Bilancia e Cancro; Giuliano de Marchis (Gigi Proietti), Leone, Avvocato non credente in alcun oroscopo ed in continuo disaccordo con la sua assistente (Valeria Graci), che invece legge le previsioni ogni giorno; il Maresciallo dei Carabinieri Augusto Fioretti (Vincenzo Salemme), del segno del Toro, gelosissimo della figlia diciassettenne tanto da istigare i suoi fidanzatini a lasciarla ed infine Saturno Bolla (Ricky Memphis), installatore di parabole dello Scorpione, spaventato da tutte le donne Ariete, anche della splendida Nina (Vanessa Hessler), che fin dalla nascita gli hanno portato sfortuna.
Si passa indistintamente da uno sketch ad un altro, cercando un dinamismo che però sembra non esserci : l’inizio in medias res spesso confonde lo spettatore che deve ricollegare il personaggio alla propria vicenda. La storia inoltre tenta di toccare tematiche sociali attualizzando ciò che c’era già dieci anni fa o prima : tutti siamo dipendenti ed ossessionati da qualcosa, ebbene c’è anche chi lo è dall’Oroscopo ed agisce conseguentemente a ciò che gli astri consigliano. “Oggi viviamo in un mondo che non crede più allo stato, alla politica, alla religione, alla famiglia, al lavoro, agli ideali, alla cultura. Insomma, il nostro mondo non crede più a niente, ma c’è una cosa che resiste immutabile, misteriosa, folle in cui tutti credono: l’oroscopo e i suoi segni” tende a sottolineare infatti Parenti. Per quanto riguarda le interpretazioni dobbiamo, a malincuore, precisare che non c’è più il Boldi di un tempo, risulta immediato il confronto con i film in cui l’epocale binomio con Christian De Sica era primario nelle commedie natalizie e regalava comicità semplice ma diretta. Non mancano volti nuovi sul grande schermo, un po’ impacciati ma che nella loro inesperienza fanno sorridere il pubblico, tra questi vi sono : la bellezza Mariana Rodriguez (dopo la sua esperienza televisiva nel reality show Pechino Express), Le Iene Pio ed Amedeo, il giovane talento di Un medico in famiglia Denise Tantucci ed il comico di Colorado Angelo Pintus. Il film, pur presentandosi con un cast molto ampio e con nomi più o meno noti dello spettacolo, non funziona : Gigi Proietti, artista di rara bravura, si perde in questo scenario fin troppo superficiale, rilegato in un personaggio anonimo le cui battute sono intervallate da parolacce continue ed utilizzate come intercalare con l’intento di risultare divertenti, un peccato per quella che sarebbe potuta essere una buona interpretazione visto il calibro dell’attore. Ricky Memphis, calato in una Roma che gli appartiene e della quale conserva il dialetto, sembra essere il personaggio più veritiero e riuscito. Se nelle altre pellicole di Natale siamo stati abituati a ritrovarci in location invernali, ad apprezzare addobbi vistosi e non ed atmosfere palesemente festive, questa volta troviamo un’ambientazione urbana, quella della capitale, in cui gli unici addobbi rintracciabili sono quelli dentro Euronics (pubblicità a più non posso offerta dal regista). Nel complesso il film risulta abbastanza lento, anche se intervallato da qualche risata. I 99 minuti circa di visione sembrano quasi forzati ed alcune esagerazioni (uno tsunami ad Ostia ed una pioggia di meteoriti) decisamente poco azzeccate.
Quello che l’autore aveva previsto come “un grande mosaico tricolore che rappresenta la nostra Italia” diviene una commedia poco coinvolgente; c’è da dire che ormai, ahimè, il cinema italiano va perdendosi in assurdi teatrini che si susseguono per più di un’ora e continua a produrre pellicole che probabilmente verranno messe in ombra dai nuovi nomi stranieri. Insomma, follie, scaramanzie, intrecci ed equivoci sono alla base dell’ennesima commedia all’italiana poco originale e già vista (voluti o forse no sono i riferimenti a Le barzellette e Sapore di mare) che però tuttavia, per chi si accontenta, può strappare qualche risata. (Myreviews.it)
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