thesenderminator
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venerdì 4 novembre 2016
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per talune vicissitudini di thor, dove le controversie danno genere a
tante considerazioni preambolistiche, senza il consueto essere, egli
sembrava dover adattare le cose, tipo uno spot
pubblicitario, dove si dice che quando le cose non hanno l'esatto
modo conforme ci s'adattava con la prima cosa che si
trovava, poi in modo quasi naturale scatta qualcosa per il meglio,
due dunque sono le funzioni, thor, per comprenderne soltanto il modo
per un più corretto comportamento sembra fare riferimento non
soltanto per qualche dirimpettaio storico..., già conosciuto dal
quale comunque erano emerse alcune offensive in tal senso, anche per
non recare danni inopportuni.
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per talune vicissitudini di thor, dove le controversie danno genere a
tante considerazioni preambolistiche, senza il consueto essere, egli
sembrava dover adattare le cose, tipo uno spot
pubblicitario, dove si dice che quando le cose non hanno l'esatto
modo conforme ci s'adattava con la prima cosa che si
trovava, poi in modo quasi naturale scatta qualcosa per il meglio,
due dunque sono le funzioni, thor, per comprenderne soltanto il modo
per un più corretto comportamento sembra fare riferimento non
soltanto per qualche dirimpettaio storico..., già conosciuto dal
quale comunque erano emerse alcune offensive in tal senso, anche per
non recare danni inopportuni... attingendo da qualche enormità nel
frattempo di comprendere meglio le ulteriori sfaccettature, ben
compreso tale comportamento i giganti, gli dei, o quel che è
preferibile da spazio allo spettacolo comunque,
mostrando anche il lato migliore delle cose per quegli che
non dimostrano ne hanno quella permalosità di troppo, e che
non sembrerebbe essere funzionale a vicissitudini spesso di
dubbie derivazioni, e che non soltanto thor, anche gli dei non
sembrano in grado spesso a classificare ne distinguere, un film
che con l'ausilio di ottimi effetti speciali emana un discreto dovertimento filmico.
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renatoc.
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mercoledì 10 maggio 2017
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sequel all'altezza del primo!
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Non sono molti i sequel che possono essere considerati tutt'uno col primo come fossero la seconda puntata, ma questo può esserlo! Thor torna dalla ragazza terrestre come aveva promesso, anche se piuttosto in ritardo rispetto ai tempi che questa si aspettava! Ma doveva prima risolvere le grane del suo pianeta ed impedire al suo fratello adottivo di appropriarsi del potere! Porta la ragazza nel suo mondo, ed è lì che si svolge la maggior parte della vicenda e riesce anche a portare il fratello dalla sua parte per combattere un nemico comune! Ciò che non è chiaro è il finale: il fratello era morto nella lotta, ma alle fine si vede Odino prendere le sue sembianze, com'è la storia? Al prossimo film l'ardua sentenza!
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paolo salvaro
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domenica 24 novembre 2013
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thor ritorna a menare col martello
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Prendete Il signore degli anelli e Guerre Stellari (senza voler fare paragoni) e fondeteli insieme senza riuscire a ricavare l'epicità nè dell'uno nè dell'altro. Ciò che si ottiene è questo Thor - The Dark World, ennesimo film legato alle vicende dei vendicatori, la cui saga sembra non essere destinata ad avere una conclusione imminente visto il finale e la scena dopo i titoli di coda (che come al solito non c'entra una mazza con il film appena visto, ma fa sempre figo metterla).
Un montaggio, una fotografia, una regia ed una recitazione di buon livello rendono il film migliore di quanto sia in realtà.
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Prendete Il signore degli anelli e Guerre Stellari (senza voler fare paragoni) e fondeteli insieme senza riuscire a ricavare l'epicità nè dell'uno nè dell'altro. Ciò che si ottiene è questo Thor - The Dark World, ennesimo film legato alle vicende dei vendicatori, la cui saga sembra non essere destinata ad avere una conclusione imminente visto il finale e la scena dopo i titoli di coda (che come al solito non c'entra una mazza con il film appena visto, ma fa sempre figo metterla).
Un montaggio, una fotografia, una regia ed una recitazione di buon livello rendono il film migliore di quanto sia in realtà. Alcune scene riescono davvero a colpire e rimangono scolpite nella mente dello spettatore, mentre altre sono un pò fini a se stesse e forzate, allo scopo di raggiungere quello humor dal sapore giovanile che sembra essere diventato quasi obbligatorio in film di questo tipo, anche se non tutti sono Robert Downey Junior. Di un altro pianeta (in tutti i sensi) Natalie Portman che pur non dovendo recitare le battute più profonde e oniriche della storia ("Questo è per New York, motherfucker!") incanta come al solito.
Il film è tutto sommato buono, ma molti aspetti sono stati affrontati in modo troppo rapido e sbrigativo ed altri ancora lasciati a morire, forse in ottica di un ulteriore seguito dove forse tutto quanto avrà una spiegazione. A mio avviso questo fatto di spezzettare e centellinare le sceneggiature e le idee in ottica di film successivi finirà alla fine per penalizzare l'intera saga (con Iron-Man è già successo) perchè andare a guardare un film partendo con l'idea di sapere già in anticipo che nulla alla fine si risolverà del tutto non è esattamente il massimo. D'altro canto, l'industria ha bisogno di film come questi che richiamano al cinema un sacco di persone e finchè si può è giusto sfruttarne la forza di richiamo. Se vi è piaciuto il primo film vi piacerà senz'altro anche questo, ben strutturato e divertente. Anche se il primo a mio avviso è di un livello superiore.
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fedeleto
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mercoledì 17 giugno 2015
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asgard trionferà
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Asgard è invasa dagli elfi oscuri capitanati dal perfido malekith.Poiche' quest ultimo aspetta l unione imminente dei 9 mondi per distruggere i pianeti, Thor ritornerà sulla terra per salvare Jane impossessata da un potere oscuro. Riuscirà il nostro eroe a salvare il mondo? Alan Taylor (killing the poor) prova a fare del suo meglio, e dirige un film discreto nella sostanza e buono nell'apparenza, ma l'epicita' e la profondita del primo film diretto da Branagh sembrano essersi persi, e nonostante il film riesca ad incollare lo spettatore ed emozionarlo, e' nettamente inferiore al suo predecessore.Per appassionati della Marvel.Hemsworth al top.
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jacopo b98
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lunedì 25 novembre 2013
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il miglior film della marvel
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IL VERO VOTO è **½
Thor (Hemsworth), dopo la guerra degli Avengers, può finalmente tornare ad Asgard, dove il padre Odino (Hopkins) gli promette il trono se riuscirà a pacificare il regno. Ma proprio in quei giorni, sulla Terra, Jane Foster (Portman) continua la sua ricerca del dio con il martello, scomparso da due anni, quando, per caso scopre un collegamento tra Asgard e la Terra e viene infettata dall’Aether, sostanza potentissima usata dai malvagi elfi oscuri per conquistare il mondo. E quando gli elfi attaccano Asgard toccherà al Dio e ai suoi amici salvare il mondo, aiutati da…Loki (Hiddleston). È il secondo film specificatamente sul Dio con il martello, il terzo se si conta The Avengers dove tutti gli eroi Martel si univano contro un nemico comune.
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IL VERO VOTO è **½
Thor (Hemsworth), dopo la guerra degli Avengers, può finalmente tornare ad Asgard, dove il padre Odino (Hopkins) gli promette il trono se riuscirà a pacificare il regno. Ma proprio in quei giorni, sulla Terra, Jane Foster (Portman) continua la sua ricerca del dio con il martello, scomparso da due anni, quando, per caso scopre un collegamento tra Asgard e la Terra e viene infettata dall’Aether, sostanza potentissima usata dai malvagi elfi oscuri per conquistare il mondo. E quando gli elfi attaccano Asgard toccherà al Dio e ai suoi amici salvare il mondo, aiutati da…Loki (Hiddleston). È il secondo film specificatamente sul Dio con il martello, il terzo se si conta The Avengers dove tutti gli eroi Martel si univano contro un nemico comune. È probabilmente il miglior film di supereroi della Marvel: in equilibrio perfetto tra comicità e dramma, la difficile relazione padre-figlio messa in piedi da Kenneth Branagh nel film precedente lascia qui posto ai battibecchi tra Thor e Loki. Ma, se il parere fosse totalmente positivo, The Dark World sarebbe un capolavoro, cosa che è ben lungi dall’essere: il rapporto tormentato tra Thor e Loki è infatti solo accennato e il cattivo di The Avengers è qui poco più che una macchietta e il rapporto è accennato alla leggera, mentre veramente c’era qui la possibilità di esplorarlo a fondo. Alan Taylor predilige le scene d’azione, peraltro ben girate e di indubbia spettacolarità (ma il 3D aggiunge poco ed è, come sempre in questo genere di film, eccessivo), lasciando perciò in secondo piano il lato tragico, senza tuttavia trascurarlo (aspetto pregevole). Parliamo infine degli interpreti: c’è poco da dire, l’unico a lasciare veramente il segno è Hiddleston (il personaggio della Portman è debole, e l’attrice fatica a far emergere il suo talento): in ogni scontro a parole con Thor, Hemsworth è schiacciato dalla bravura del collega, nonostante la sua performance non sia nulla male.
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[+] struttura narrativa alle origini
(di hollyver07)
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pisa93
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lunedì 16 dicembre 2013
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un tuono che non rimbomba
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Dopo i fatti narrati in "The Avengers", Thor ha riportato la pace nei nove regni ed è diviso tra la sua Asgard e la sua amata, ma è ancora presto per seppellire il martello ed una nuova chiamata alle armi lo attende.
Dopo una buona partenza per il franchise del Dio del Tuono arriva una brusca frenata che proprio non ci voleva. Un'opera che viene subito messa in ombra dal primo film di Kenneth Branagh, decisamente più elaborato ed interessante.
Il Thor che ci viene presentato è un dio ormai giunto alla maturità, diviso tra dovere ed amore e pronto a diventare re, ma che non riesce ad incidere ed a entusiasmare.
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Dopo i fatti narrati in "The Avengers", Thor ha riportato la pace nei nove regni ed è diviso tra la sua Asgard e la sua amata, ma è ancora presto per seppellire il martello ed una nuova chiamata alle armi lo attende.
Dopo una buona partenza per il franchise del Dio del Tuono arriva una brusca frenata che proprio non ci voleva. Un'opera che viene subito messa in ombra dal primo film di Kenneth Branagh, decisamente più elaborato ed interessante.
Il Thor che ci viene presentato è un dio ormai giunto alla maturità, diviso tra dovere ed amore e pronto a diventare re, ma che non riesce ad incidere ed a entusiasmare. Chris Hemsworth sembra quasi addormentato nella sua eroica figura, lasciandosi cadere in una blanda recitazione e nell'eccessiva ironia che ormai caratterizza i sequel della Marvel. Si va così a perdere il magnetismo del personaggio creato nel primo film e ben alimentato in "The Avengers". Solo il Loki di Tom Hiddleston riesce a mantenere il suo fascino sibillino ed a entusiasmare lo spettatore.
Inizialmente il film sembra addirittura faticare a trovare una sua identità, perdendosi in scopiazzature che vanno da "Il Signore degli Anelli" a "Star Trek". Successivamente cerca una risalita, ma riesce solo a strappare qualche risata con una battuta di troppo.
Il villain di turno (Malekith) è scarsamente caratterizzato e risulta fin troppo superficiale in un film in cui non sembra mai avere alcuna possibilità di spuntarla.
In conclusione "Thor: the dark world" è un film scarsamente curato sotto ogni punto di vista, che mira solo ad offrire due ore di superficiale divertimento.
Un'occasione persa ed una delusione per i fans.
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mickey97
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sabato 30 novembre 2013
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dopo iron man 3, un'altra amara delusione marvel
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Dopo Iron Man 3, un'altra amara delusione Marvel. Il filone dei sequel Marvel decade sempre più, con Captain America the winter soldier rischia di sprofondare, a questo punto tutto risulta essere nelle mani del primo vendicatore, infatti toccherà a lui riparare queste sconfitte. In Thor - The Dark World mancano le idee ma si cerca inutilmente di richiamare il genere epico con le varie battaglie tra l'altro noiose, non c'è alcun coinvolgimento, il film non riesce proprio a lasciare il segno. Il dio del tuono Chris Hemsworth rispetto al primo film perde un pò di spessore ma in compenso ne aquisisce tanto Tom Hiddleston ( Loki, il quale risulta una spanna sopra tutti gli altri ) e Natalie Portman, la quale continua la sua storia d'amore con Thor anche se in modo superficiale.
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Dopo Iron Man 3, un'altra amara delusione Marvel. Il filone dei sequel Marvel decade sempre più, con Captain America the winter soldier rischia di sprofondare, a questo punto tutto risulta essere nelle mani del primo vendicatore, infatti toccherà a lui riparare queste sconfitte. In Thor - The Dark World mancano le idee ma si cerca inutilmente di richiamare il genere epico con le varie battaglie tra l'altro noiose, non c'è alcun coinvolgimento, il film non riesce proprio a lasciare il segno. Il dio del tuono Chris Hemsworth rispetto al primo film perde un pò di spessore ma in compenso ne aquisisce tanto Tom Hiddleston ( Loki, il quale risulta una spanna sopra tutti gli altri ) e Natalie Portman, la quale continua la sua storia d'amore con Thor anche se in modo superficiale. Ma il film non regge il paragone con il primo, decisamente superiore sotto tutti i punti di vista, questo sequel si dimostra qualitativamente inferiore, delude parecchio, non riesce proprio a catturare l'attenzione dello spettatore oramai deluso da un andamento narrativo così piatto e persiste nel non esistere alcun elemento che possa risollevare le sorti di un film che non ripaga le grandi aspettative di altri spettatori eccetto me medismo, infatti il sottoscritto aveva già percepito un imminente fallimento. Thor - The Dark World, è stato un fallimento ma Thor will be return, ritornerà per garantire la pace non solo sul suo mondo ma anche sulla Terra e riuscirà nuovamente ad ingannare la gente introducendo epica e una grande voglia nel portarla avanti quando in realtà molto probabilmente non ne esisterà alcuna visto la notevole produzione di noia, verificatosi in questo sequel che lascia l'amaro in bocca. Un'amara delusione Marvel, difficilmente digeribile e perdonabile ma non ci rimane altro che sperare in Captain America the winter soldier, il quale dovrebbe risollevare l'attuale infelice sorte dei sequel, i quali appartengono al filone targato Marvel ma l'attesa per il prossimo film Marvel permette ancora alla DcComics di godere di un importantissimo vantaggio.
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jaylee
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sabato 30 novembre 2013
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il signore dei martelli
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Dopo Kenneth Branagh che aveva raccontato dell’arrivo di Thor sulla Terra, ecco un cambio di regia: diretto da Alan Taylor (ovvero Il Trono di Spade), arriva il secondo film dedicato al Dio Del Tuono. Al primo film era stata rimproverata un’eccessiva pesantezza (forse pretendere che Branagh non evidenziasse i lati shakespeariani delle saghe di Asgard era davvero troppo…), naturale che stavolta abbiano scelto di darci una versione del Potente Vendicatore più leggera (ma non i toni visivi, che invece risultano più cupi dell’altro).
Stavolta è il malvagio Elfo Oscuro Malekith (C. Eccleston) a scatenare le ire di Odino (A. Hopkins) e di Thor (C. Hemsworth): il villano tenterà, grazie ai poteri della misteriosa sostanza chiamata Aether, di far piombare l’universo al suo Stato Primordiale, dove lo stesso Malekith regnerà sovrano su tutti i Nove Mondi, approfittando di un allineamento cosmico.
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Dopo Kenneth Branagh che aveva raccontato dell’arrivo di Thor sulla Terra, ecco un cambio di regia: diretto da Alan Taylor (ovvero Il Trono di Spade), arriva il secondo film dedicato al Dio Del Tuono. Al primo film era stata rimproverata un’eccessiva pesantezza (forse pretendere che Branagh non evidenziasse i lati shakespeariani delle saghe di Asgard era davvero troppo…), naturale che stavolta abbiano scelto di darci una versione del Potente Vendicatore più leggera (ma non i toni visivi, che invece risultano più cupi dell’altro).
Stavolta è il malvagio Elfo Oscuro Malekith (C. Eccleston) a scatenare le ire di Odino (A. Hopkins) e di Thor (C. Hemsworth): il villano tenterà, grazie ai poteri della misteriosa sostanza chiamata Aether, di far piombare l’universo al suo Stato Primordiale, dove lo stesso Malekith regnerà sovrano su tutti i Nove Mondi, approfittando di un allineamento cosmico.
Visivamente The Dark World è ottimo, la scelta dei colori è di grandissimo impatto, anche se probabilmente non valorizza il 3D nello stesso modo in cui c’era riuscito Branagh; ma rimane una rappresentazione dell’immaginario norreno davvero molto buona, ed è apprezzabile la commistione di elementi alla Tolkien (più Il signore degli Anelli che Lo Hobbit) con alcuni elementi fantascientifici che ricordano un po’ il Prometheus di Ridley Scott e un po’ Star Wars di Lucas (alcuni scontri ed inseguimenti tra navicelle, nonché l’Esercito degli Elfi Oscuri in versione Troopers dell’Impero con tanto di fucili laser sono fin troppo evidenti). Altrettanto buono è il tentativo di Taylor di alleggerire il mood (quanti morti per un cinefumetto mainstream…) con momenti umoristici anche azzeccati (notevole la vena comica –inedita- di Stellan Skarsgard; simpatici alcuni siparietti come Thor che prende la metro, e viene pure palpeggiato da una fan).
Come già nel precedente capitolo, emergono alcune interpretazioni interessanti, Loki (T. Hiddleston, ormai una conferma dopo l’ottimo lavoro sul primo Thor e su The Avengers) su tutti, inutile dire che i momenti più interessanti (inclusa la conclusione) sono quelli che coinvolgono il fratellastro di Thor; e molto brava la Russo nel presentarci nelle poche apparizioni una Frigga davvero Reale.
Dove sono i punti deboli dunque? Ahimè, ce ne sono, almeno quanto quelli buoni. La trama è decisamente lineare (veramente fin troppo), anche se per alcuni versi incoerente (nonostante un prologo ed una spiegazione da parte dello stesso Odino, non si comprende mai fino in fondo cosa cerchi di fare Malekith), alcune scelte sui personaggi sono veramente discutibili (la presenza di UN Asgardiano e di UN Elfo di colore? va bene il Politically Correct, ma qui si sfiora il ridicolo); e purtroppo i vari Hemsworth, Hopkins e Portman (una triste Jane Foster, ci spiace ammettere) sembrano svogliati: essendo tre personaggi portanti, finiscono con l’affossare il film.
Quindi: dopo Iron Man 3, temiamo che il filone dei cinecomics made in MarvelStudios (cioè Disney), sia ormai in conclamata decadenza, e quel che è peggio mentre i grandi rivali DC stanno sfoderando i loro Batman, Superman, ecc. di qualità decisamente superiore. Non ci resta che sperare che il prossimo Capitan America vendichi ()le ultime sconfitte, ma cominciamo ad avere i nostri dubbi che ci sia davvero la volontà di far qualcosa in più che un semplice intrattenimento da teenager. (www.versionekowalski.it)
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[+] non concordo affatto!
(di luca capaccioli)
[ - ] non concordo affatto!
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