donni romani
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mercoledì 13 marzo 2013
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un prequel magico e divertente
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Come rendere un prequel autonomo, divertente, magico e spettacolare senza minimamente intaccare la poesia dell'originale di Fleming e senza dimenticare che gli effetti speciali, spesso abusati, in film del genere diventano padroni del campo concedendoci un fiorire di colori e animazioni deliziose. Siamo in Texas, come da copione, siamo in bianco e nero e siamo in formato 4:3 per omaggiare meglio Dorothy & co ma il personaggio al centro della scena, Oscar Diggs, in arte Mago di Oz, è un cialtrone da fiera, codardo e imbroglione da par suo e per scappare ad un marito geloso, dopo aver appreso che la fidanzatina sta per sposarsi con un ragazzo con i piedi per terra e non giramondo sciupafemmine come lui, prende letteralmente il volo con una mongolfiera che finisce con l'impattare una tromba d'aria e approdare, vorticando vorticando, nel coloratissimo - e 16:9 - paese di Oz, dove tutto è apparentemente magnifico, dove l'accoglienza è degna di un re - la profezia annunciava l'arrivo di un certo mago Oz che avrebbe salvato il paese dalle streghe malvagie e Oscar non crede ai suoi propri quando vede la montagna di dobloni d'oro custoditi nel palazzo reale, regalandoci una simpatica imitazione di Paperon de Paperoni che si rotola nelle monete d'oro.
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Come rendere un prequel autonomo, divertente, magico e spettacolare senza minimamente intaccare la poesia dell'originale di Fleming e senza dimenticare che gli effetti speciali, spesso abusati, in film del genere diventano padroni del campo concedendoci un fiorire di colori e animazioni deliziose. Siamo in Texas, come da copione, siamo in bianco e nero e siamo in formato 4:3 per omaggiare meglio Dorothy & co ma il personaggio al centro della scena, Oscar Diggs, in arte Mago di Oz, è un cialtrone da fiera, codardo e imbroglione da par suo e per scappare ad un marito geloso, dopo aver appreso che la fidanzatina sta per sposarsi con un ragazzo con i piedi per terra e non giramondo sciupafemmine come lui, prende letteralmente il volo con una mongolfiera che finisce con l'impattare una tromba d'aria e approdare, vorticando vorticando, nel coloratissimo - e 16:9 - paese di Oz, dove tutto è apparentemente magnifico, dove l'accoglienza è degna di un re - la profezia annunciava l'arrivo di un certo mago Oz che avrebbe salvato il paese dalle streghe malvagie e Oscar non crede ai suoi propri quando vede la montagna di dobloni d'oro custoditi nel palazzo reale, regalandoci una simpatica imitazione di Paperon de Paperoni che si rotola nelle monete d'oro. Ma naturalmente come dice il detto "magic always comes with a prize", la magia ha sempre un prezzo, e il prezzo è l'incontro con Teodora, strega inizialmente buona ma che la gelosia trasforma in megera malefica, e con Glinda, la strega buona che costringerà Oz ad abbandonare il proprio cinismo e ad impegnarsi - trucchi ed effetti speciali tirati fuori dal borsone che novello Mary Poppins si trascina sempre dietro - a diventare il leader che tutti i dolcissimi abitanti di Oz credono lui sia. I personaggi di contorno sono semplicemente deliziosi, la bambola di porcellana su tutti, ma anche il burbero ambasciatore di corte, e le varie squadre di Quadrangoli, Stagnini e Minutoli, i dialoghi e gli spunti comici hanno tempi perfetti, la trasformazione di Oscar da millantatore a guida carismatica gli regala quello spessore romantico eroico che ogni grande trascinatore deve avere. Se Oz è il protagonista un po' ingenuo un po' truffaldino, un po' cialtrone un po' cuore d'oro le tre streghe sono ben salde nel loro fascino, che sia etereo e dolce come quello di Glinda, o rabbioso e rancoroso come quello di Teodora, e le tre bellezze del cinema americano contemporaneo sono perfettamente a proprio agio nel vestire i regali panni della seduzione femminile, anche se le famose "arti subdole" di cui parlava Brontolo quando voleva mettere in guardia i compagni dalle capacità delle donne di imbrogliare gli uomini con moine e lacrime di coccodrillo, le mette in scena l'irresistibile bambolina di porcellana, voce di velluto e lacrime inconsolabili, quando si aggrappa alla gamba di Oz per non essere abbandonata, vedere per credere come il povero grande e potente Oz capitola di fronte alla tenerezza della creaturina. Speriamo che ci sia presto un sequel del prequel pechè un sano intrattenimento targato Disney è sempre garanzia di magia, poesia, grazia e divertimento.
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brucebo
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martedì 12 marzo 2013
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non puoi non affezionarti ad oz
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Ammetto la mia completa ignoranza sui racconti del Mago di Oz ai quali mi sono approcciato solo per prepararmi a questo prequel. E' sempre stata una di quelle fiabe/storie che non mi ha mai appassionato e coinvolto ma scoprirla grazie a questo film è stato piacevole e stuzzicante. Pensavo ad una storia "effetti speciali, colori e personaggi strani" sulla falsa riga del deludente Alice in Wonderland di Tim Burton ma "Il grande e potente Oz" non è solo questo. L'inizio mi è sembrato forse un po' vacillante e l'ingresso ad Oz del nostro "mago" un po' troppo eccessivamente tirato per le lunghe ma poi la storia si riprende ed entra nel vivo e James Franco ha la giusta faccia dell'imbroglione/piacione che diverte e che mi ha fatto affezionare al personaggio.
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Ammetto la mia completa ignoranza sui racconti del Mago di Oz ai quali mi sono approcciato solo per prepararmi a questo prequel. E' sempre stata una di quelle fiabe/storie che non mi ha mai appassionato e coinvolto ma scoprirla grazie a questo film è stato piacevole e stuzzicante. Pensavo ad una storia "effetti speciali, colori e personaggi strani" sulla falsa riga del deludente Alice in Wonderland di Tim Burton ma "Il grande e potente Oz" non è solo questo. L'inizio mi è sembrato forse un po' vacillante e l'ingresso ad Oz del nostro "mago" un po' troppo eccessivamente tirato per le lunghe ma poi la storia si riprende ed entra nel vivo e James Franco ha la giusta faccia dell'imbroglione/piacione che diverte e che mi ha fatto affezionare al personaggio. Bel ritmo e belle scene a sorpresa, accentuati dal 3D davvero notevole e ben orchestrato. Forse un po' fuori ruolo le due streghe cattive, non proprio così malvagie, mentre Michelle Williams è stupenda. Belli i titoli di testa, da godere le fantasie dei paesaggi di Oz, davvero meravigliosi. Sperando nel sequel, da non perdere per gli amanti del genere.
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camillo
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lunedì 11 marzo 2013
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un fantasy che colpisce!
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Oz è un prestigiatore. Si esibisce in una fiera e guadagna solo qualche spicciolo. Un uragano inghiotte la sua mongolfiera e viene spedito nel regno di Oz. Un'antica profezia narra di un mago di nome Oz che salverà il regno da una strega cattiva. Tutti pensano che il salvatore sia lui. La trama è abbastanza semplice, ma è il modo in cui si articola che piace: colpi di scena e momenti di puro sentimentalismo, legati ad un pizzico di comicità. La grafica è stupenda sia per l'ambientazione, i colori ed il 3D è fatto benissimo. La recitazione è ottima. Una storia caratterizzata bene e con un eroe insolito, che lotta contro forze a lui molto superiori. Quest'avventura appassiona dall'inizio alla fine.
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Oz è un prestigiatore. Si esibisce in una fiera e guadagna solo qualche spicciolo. Un uragano inghiotte la sua mongolfiera e viene spedito nel regno di Oz. Un'antica profezia narra di un mago di nome Oz che salverà il regno da una strega cattiva. Tutti pensano che il salvatore sia lui. La trama è abbastanza semplice, ma è il modo in cui si articola che piace: colpi di scena e momenti di puro sentimentalismo, legati ad un pizzico di comicità. La grafica è stupenda sia per l'ambientazione, i colori ed il 3D è fatto benissimo. La recitazione è ottima. Una storia caratterizzata bene e con un eroe insolito, che lotta contro forze a lui molto superiori. Quest'avventura appassiona dall'inizio alla fine. Raimi, dopo vari horror e la trilogia di Spiderman, dimostra di essere bravo anche come regista fantasy. Un ottimo lavoro.
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maxi_92
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lunedì 11 marzo 2013
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nessun posto è come oz
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"Nessun posto è come casa mia" dice Dorothy alla fine del film del 39', dopo aver compiuto il suo viaggio, aver esaudito il suo desiderio di uscire dal Kansas e aver imparto importanti lezioni. La storia del grande e potente mago non è del tutto diversa: i suoi desideri e il mondo in cui vive (in bianco e nero e in formato 4:3, uno dei tanti riferimenti fatti al famoso film musicale) sono più o meno gli stessi di Dorothy; però, mentre nella bambina regnava una certa ingenuità e curiosità, nel mago regna un certo egoismo e falsità, che come sappiamo non lo abbandonano mai del tutto; entrambi, poi, si ritrovano a Oz per caso (magari quel ciclone portasse lì anche me) dove le loro personalità vengono messe alla prova.
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"Nessun posto è come casa mia" dice Dorothy alla fine del film del 39', dopo aver compiuto il suo viaggio, aver esaudito il suo desiderio di uscire dal Kansas e aver imparto importanti lezioni. La storia del grande e potente mago non è del tutto diversa: i suoi desideri e il mondo in cui vive (in bianco e nero e in formato 4:3, uno dei tanti riferimenti fatti al famoso film musicale) sono più o meno gli stessi di Dorothy; però, mentre nella bambina regnava una certa ingenuità e curiosità, nel mago regna un certo egoismo e falsità, che come sappiamo non lo abbandonano mai del tutto; entrambi, poi, si ritrovano a Oz per caso (magari quel ciclone portasse lì anche me) dove le loro personalità vengono messe alla prova. Senza il leone, il boscaiolo di latta e lo spaventapasseri (che verranno comunque citati in qualche modo), Oz compie il suo viaggio in compagnia di due personaggi originali e apprezzabili, forse i migliori del film: la scimmia alata Finley e la bambola di porcellana. Gli altri personaggi sono Glinda, interpretata da Michelle Wlliams, molto adatta al ruolo, Evanora, interpretata da una Rachel Weisz un po' sopra le righe, e Theodora, interpretata da Mila Kunis, volutamente sopra le righe (in particolare nella seconda parte). Certo è che le due Oz sono scenograficamente molto diverse tra loro: la prima sbalordiva per come era stata resa, vista l'epoca, senza l'ausilio del computer, la seconda sfrutta la modernità a pieno regalandoci un 3D veramente buono: la cosa che non cambia è l'intensità dei colori che regna sovrana! Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è la sceneggiatura: abbastanza banale, la parte della profezia ricorda un po' la Alice in wonderland di Burton, e porta a un finale scontato ma comunque piacevole! L'altra piccola pecca è la totale assenza a riferimenti a Dorothy (almeno nel finale ci speravo, ma probabilmente legare questo film a quello con la Garland avrebbe impedito un seguito di cui già si sta parlando) e, in particolare, alle famose scarpette rosse (o argentate, se vogliamo rifarci al libro). È vero che in questo film non abbiamo Over the rainbow, ma è pur vero che le musiche di Elfman sono sempre molto belle (nei fantastici titoli di testa in particolare). Insomma la regia di Raimi è molto buona e le risate ci sono, in piccole dosi ma molto piacevoli; l'occhio rimane estasiato da quello che vede ma il cuore resta sicuramente un po' deluso. Spendo le ultime parole su James Franco, un buonissimo Oscar/Oz, con le sue espressioni facciali e il suo fantastico sorriso, e sui veramente apprezzabili riferimenti alle invenzioni precedenti a quello che oggi è il cinema. Ritornando al film del 39', la grande differenza sta proprio nel finale: mentre Dorothy, come già detto, ci propone la famosissima frase "nessun posto è come casa mia" e torna per l'appunto in Kansas, un posto senza colore dove si ci sono i tuoi zii, ma c'è anche una vecchia che vuole ucciderle il cane, Oscar Diggs rimane in quel mondo magico, fatto si di streghe cattive e foreste oscure, ma anche di magia buona e colore, un mondo dove anche un popolo pacifico può ribellarsi e trionfare sul male, con l'aiuto dell'illusione e la forza del proprio essere, un mondo che non è assolutamente il nostro, un mondo che io, al posto di Dorothy, avrei sicuramente scelto, proprio come Oscar!
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mdvclassic
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lunedì 11 marzo 2013
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bello senz'anima...
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Il prequel de "Il Mago di Oz" del 1939, liberamente tratto da "I libri di Oz" di L. Frank Baum e diretto da Sam Raimi ("Spider-man" la trilogia, ma anche "La Casa 1-2" e produttore di serie tv come "Xena", "Hercules" e "La Spada della Verità"), si collega molto al suo predecessore, se non altro per lo stesso gioco cromatico iniziale che conduce lo spettatore dal grigio della normale realtà al colore innaturale del "meraviglioso mondo di Oz". A differenza, tuttavia, del film di V. Fleming il gioco avviene anche in termini di profondità con un differente e sapiente utilizzo del "3d" nelle due differenti fasi del film e dello schermo che si "apre" letteralmente dal formato 4:3 a quello 16:9.
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Il prequel de "Il Mago di Oz" del 1939, liberamente tratto da "I libri di Oz" di L. Frank Baum e diretto da Sam Raimi ("Spider-man" la trilogia, ma anche "La Casa 1-2" e produttore di serie tv come "Xena", "Hercules" e "La Spada della Verità"), si collega molto al suo predecessore, se non altro per lo stesso gioco cromatico iniziale che conduce lo spettatore dal grigio della normale realtà al colore innaturale del "meraviglioso mondo di Oz". A differenza, tuttavia, del film di V. Fleming il gioco avviene anche in termini di profondità con un differente e sapiente utilizzo del "3d" nelle due differenti fasi del film e dello schermo che si "apre" letteralmente dal formato 4:3 a quello 16:9. L' effetto è, quindi, assicurato ed altrettanto efficace, come a suo tempo lo fu nel 1939. Lo spettatore viene, infatti, catapultato, come il protagonista del film (Oscar Diggs "Oz", alias James Franco), in un modo fiabesco fatto di improponibili colori, creature magiche, streghe ed animali parlanti, in perfetto stile Oz. Ed anche la storia scorre sulla stessa strada di "mattoni gialli" del 1939 da un troppo lento inizio al più convincente e spettacolare finale, dove si compie la nemesi, in questo caso positiva, del protagonista che da mago egoista, donnaiolo e un pò ciarlatano, viene "condannato ad essere" un grande e potente illusionista a fin di bene. Fin qui tutto regge, diremo, e allora? Il problema, in effetti, non è la spettacolarità del film, che restituisce una convincente e copiosa dose di "magia", ma sono le emozioni a non essere altrettanto distribuite. Proprio quelle, a differenza del 3d, hanno "poca profonità" e non raggiungono con altrettanta efficacia lo spettatore. Se le streghe convincono, al contrario, resta proprio Oz il personaggio più "ingessato" ed incapace di trasmettere la giusta passione. Intendiamoci James Franco svolge bene il suo ruolo, ma paradossalmente è troppo "scolastico" ed offre una recitazione troppo "misurata" per un personaggio "smisurato" come Oz. Alla fine si ha, quindi, la percezione che, a differenza di quanto accade nel primo film dove i tre personaggi legati alla piccola Dorothy Gale ritrovano tutti le loro "virtù" perdute, questo Film perda proprio il "cuore" ed il "coraggio" (sacrificati troppo dalla ricerca della magnificenza estetica); a tenere tutto saldamente in piedi, fortunatamente, ci pensa il "cervello" di Sam Raimi che riesce, ciò nonostante, a consegnare un sapiente spettacolo di luci, colori e paesaggi che accontenterà un pò tutti. Insomma, un film bello ma con poca anima.
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mattopolis
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lunedì 11 marzo 2013
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a metà tra musical e il libro
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Poteva essere una chiavica di film invece è stato molto gradevole, carino con dei richiami continui sia al musical che al libro...adatto per i bambini e a adulti non troppo tamarri, perché la storia è una semplice favola senza grandi scene d azione...molto bella la parte iniziale in bianco e nero con lo schermo in formato 4:3
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shiningeyes
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domenica 10 marzo 2013
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scenografie ed effetti visivi ottimi
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Nonostante sia un prequel, “Il grande e potente Oz”, deve fare i conti con un confronto col ben più illustre e importante predecessore come “Il mago di Oz” di Victor Fleming.
Indubbiamente, l'opera di Fleming sta anni luce avanti all'opera di Sam Raimi, in fatto di valore; però, Sam Raimi dà il giusto riconoscimento al maestro Fleming, decidendo di non digitalizzare completamente il film, ed immettendo anche scenografie vere, e di buona fattura.
Ed in effetti, se si va a vedere il valore reale del film, non possiamo fare a meno che citare le stupende scenografie e gli ormai consueti strabilianti effetti visivi.
Poi comunque, possiamo anche aggiungere un bravissimo James Franco, capace di dare un volto sornione e truffaldino al mago da strapazzo Oz.
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Nonostante sia un prequel, “Il grande e potente Oz”, deve fare i conti con un confronto col ben più illustre e importante predecessore come “Il mago di Oz” di Victor Fleming.
Indubbiamente, l'opera di Fleming sta anni luce avanti all'opera di Sam Raimi, in fatto di valore; però, Sam Raimi dà il giusto riconoscimento al maestro Fleming, decidendo di non digitalizzare completamente il film, ed immettendo anche scenografie vere, e di buona fattura.
Ed in effetti, se si va a vedere il valore reale del film, non possiamo fare a meno che citare le stupende scenografie e gli ormai consueti strabilianti effetti visivi.
Poi comunque, possiamo anche aggiungere un bravissimo James Franco, capace di dare un volto sornione e truffaldino al mago da strapazzo Oz.
Mentre tra le streghe, oltre che a spiccare in bontà spicca in recitazione la bravissima Michelle Williams, grazie anche al suo visino angelico che gli permette di essere un'autentica strega buona; caso diverso per Mila Kunis e Rachel Weisz, le quali sono fin troppo stereotipate e poco convincenti.
I personaggi secondari, come la scimmia alata, la bambola di porcellana e knuck, funzionano bene e danno la giusta ironia e leggerezza dei film formato disney.
Poi non possono mancare gli applausi ad uno dei migliori compositori di colonne sonore cinematografiche come Danny Elfman, abilissimo nel dettare le giuste atmosfere magiche che imperniano il magico mondo di Oz.
Cosa assai poco curata è la sceneggiatura, ma come sappiamo non è il forte e neanche il necessario per un film formato famiglia.
In fin dei conti è un progetto riuscito bene, che non chiede di essere trattato alla stregua di quel capolavoro immenso del 1939; quindi, chapeau alla Disney.
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renato volpone
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domenica 10 marzo 2013
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l'illusione di una magia
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James Franco nei panni di un illusionista, prestigiatore e donnaiuolo viene rapito da un uragano che lo porta in salvo da una situazione disastrosa e, come la piccola Dorothy, finisce dal Kansas nel magico mondo di Oz. Qui lo accolgono tre donne bellissime, fantastiche streghe, un po’ buone e un po’ cattive, e un popolo di personaggi fantastici da luna park che lo aspettano come salvatore di un disastro annunciato. Una favola reinventata su immagini che sembrano prese dalle confezioni di cioccolatini svizzeri. Le dinamiche sono le stesse utilizzate nel film originale con la Garland di cui questo vuole essere il prequel. Peccato che a distanza di oltre settant’anni ci si aspetterebbe qualcosa di più.
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James Franco nei panni di un illusionista, prestigiatore e donnaiuolo viene rapito da un uragano che lo porta in salvo da una situazione disastrosa e, come la piccola Dorothy, finisce dal Kansas nel magico mondo di Oz. Qui lo accolgono tre donne bellissime, fantastiche streghe, un po’ buone e un po’ cattive, e un popolo di personaggi fantastici da luna park che lo aspettano come salvatore di un disastro annunciato. Una favola reinventata su immagini che sembrano prese dalle confezioni di cioccolatini svizzeri. Le dinamiche sono le stesse utilizzate nel film originale con la Garland di cui questo vuole essere il prequel. Peccato che a distanza di oltre settant’anni ci si aspetterebbe qualcosa di più. Personalmente credo che il film originale fosse migliore. Il racconto non prende mai il volo, anche se i bambini in sala si divertono, ed in effetti essendo un prodotto Disney è giustamente rivolto ad un pubblico di piccoli spettatori. L’effetto tridimensionale funziona in poche scene, in altre è superfluo. Rispetto al film originale poi non ci sono le musiche e le canzoni che ne facevano la peculiarità: qui solo un accenno troncato sul nascere. Per chi conosce il mago di Oz poi tutto il resto è scontato e la magia si trasforma in noia.
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cenox
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domenica 10 marzo 2013
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un mondo fiabesco e multicolor
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Il grande Oz, in questo prequel, altri non è se non un prestigiatore da circo, che presenta i propri spettacoli davanti ad un pubblico esiguo, che gli renda quei pochi soldi che gli permettano di sopravvivere. Oz inoltre, a parte il carattere esuberante, è pure un corteggiatore incallito che non sa cos'è l'amore, e vive solo per conquistare l'ennesima ragazza. Un giorno però, in volo con la sua mongolfiera si imbatte in una tempesta e finirà drittto dritto in un tornado, che non gli darà scampo, e si ritroverà catapultato in un mondo fantastico dai contorni onirici, pieno di piante e animali fantasiosi. Farà la conoscenza delle streghe, che gli consegneranno il titolo di sovrano del regno a patto che riesca a sconfiggere la strega cattiva.
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Il grande Oz, in questo prequel, altri non è se non un prestigiatore da circo, che presenta i propri spettacoli davanti ad un pubblico esiguo, che gli renda quei pochi soldi che gli permettano di sopravvivere. Oz inoltre, a parte il carattere esuberante, è pure un corteggiatore incallito che non sa cos'è l'amore, e vive solo per conquistare l'ennesima ragazza. Un giorno però, in volo con la sua mongolfiera si imbatte in una tempesta e finirà drittto dritto in un tornado, che non gli darà scampo, e si ritroverà catapultato in un mondo fantastico dai contorni onirici, pieno di piante e animali fantasiosi. Farà la conoscenza delle streghe, che gli consegneranno il titolo di sovrano del regno a patto che riesca a sconfiggere la strega cattiva. Ottimi effetti visivi e scenografie fantastiche (ricordano "Alice nel paese delle meraviglie") accompagnano lo spettatore per tutto il film! Il finale l'ho trovato un po' tagliato, e mi aspettavo qualche spiegazione in più, ma essendo un film adatto soprattutto ad un pubblico minore forse non era un aspetto fondamentale, o forse vi sarà il consueto sequel in cui se ne saprà di più!
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cilindricus
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domenica 10 marzo 2013
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incredibile
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consiglio a tutti quelli che vogliono vedere un incrocio tra magia,avventura e divertimento di andare a vedere questo film in 3D! E' un perfetto racconto tra Henry Potter e Alice wonderland Mi aspettavo un finale diverso però mi è piaciuto lo stesso.
[+] e guardati il mago di oz
(di zrtstr)
[ - ] e guardati il mago di oz
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