enzo70
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sabato 23 marzo 2013
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la poesia del potente oz
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Il cinema è fatto di film per piccoli e film per grandi. Poi ci sono film piccoli e grandi film. E questi ultimi sono per tutti. Il grande e potente mago di Oz appartiene sicuramente a quest’ultima categoria. Il film diretto magistralmente da Sam Raimi si inerisce nel fortunato filone dei prequel, non da ultimo il Robin Hood di Rossel Crowe, un occasione per raccontare le origini dei protagonisti delle fantasie popolari. E così anche il grande potente mago di Oz prima di diventare tale doveva avere una sua storia ed in questo film ne viene proposta una versione estremamente umana. Infatti il protagonista, un ottimo James Franco, null’altro è che un mago da circo, donnaiolo, egoista e spregiudicato.
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Il cinema è fatto di film per piccoli e film per grandi. Poi ci sono film piccoli e grandi film. E questi ultimi sono per tutti. Il grande e potente mago di Oz appartiene sicuramente a quest’ultima categoria. Il film diretto magistralmente da Sam Raimi si inerisce nel fortunato filone dei prequel, non da ultimo il Robin Hood di Rossel Crowe, un occasione per raccontare le origini dei protagonisti delle fantasie popolari. E così anche il grande potente mago di Oz prima di diventare tale doveva avere una sua storia ed in questo film ne viene proposta una versione estremamente umana. Infatti il protagonista, un ottimo James Franco, null’altro è che un mago da circo, donnaiolo, egoista e spregiudicato. Quando viene catapultato nella fatata terra di Oz, gli abitanti lo prenderanno per l’uomo destinato a liberarli dalle angherie della strega cattiva. Alla fine vinceranno i buoni, chiaramente, ma tutto quanto accadrà nel mezzo è una vera e propria delizia. Il mago di Oz è alle prese con il dissidio tra un egoismo sfrenato ed un cuore buono, tra l’avidità per il tesoro promesso e la consapevolezza che lui non è un mago potente. Ma a parte le invenzioni del regista che ci consegnano un film di altissimo livello va segnalato l’influsso sia del film il mago di Oz di Fleming ce delle ambientazioni fantastiche di Tim Burton. Comunque, ma mi sembra di averlo detto con chiarezza, un film da andare a gustarsi.
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elena al�
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mercoledì 20 marzo 2013
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inutile, noioso, stupido.
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INUTILE, NOIOSO, STUPIDO.
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niccolã² menozzi
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domenica 17 marzo 2013
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il grande e potente flop
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Le mie aspettative erano pressoché inesistenti; mi aspettavo semplicemente qualcosa di burtoniano, alla "Alice in Wonderland". Sono uscito dalla sala allucinato dalla piattezza del film: mi sono chiesto dove fosse finito lo sceneggiatore… Non si può entrare in sala per vedere un film di questo genere aspettandosi un capolavoro ma non si tratta neanche di questo; in questo caso si prende atto di una pellicola che non ha nulla da raccontare, neanche paragonata a film affini.
Le scenografie 3D sono curati tecnicismi – tolta qualche inquadratura fastidiosa o fondali improbabili che strizzano l'occhio al vecchio film – per i quali un esercito di designer ha sudato sette camicie – spero ben pagati –, ma tanta finzione digitale stanca e il budget sarebbe potuto essere impiegato per una sceneggiatura migliore.
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Le mie aspettative erano pressoché inesistenti; mi aspettavo semplicemente qualcosa di burtoniano, alla "Alice in Wonderland". Sono uscito dalla sala allucinato dalla piattezza del film: mi sono chiesto dove fosse finito lo sceneggiatore… Non si può entrare in sala per vedere un film di questo genere aspettandosi un capolavoro ma non si tratta neanche di questo; in questo caso si prende atto di una pellicola che non ha nulla da raccontare, neanche paragonata a film affini.
Le scenografie 3D sono curati tecnicismi – tolta qualche inquadratura fastidiosa o fondali improbabili che strizzano l'occhio al vecchio film – per i quali un esercito di designer ha sudato sette camicie – spero ben pagati –, ma tanta finzione digitale stanca e il budget sarebbe potuto essere impiegato per una sceneggiatura migliore.
Poco da dire sulla regia e, come detto, la grafica funziona, ma nel complesso è esempio di come un film non possa decollare senza una sceneggiatura:
minuti noiosi, inconsistenti, insensati o inspiegabili – un corteo pronto ad accogliere Oz prima che si sappia che è arrivato? Piante carnivore nella foresta? La strega buona vaga senza un perché in un cimitero? –; battute da latte alle ginocchia; personaggi affatto memorabili ai quali non ci si può affezionare – a partire dallo stesso Oz – e frasi, azioni e comportamenti quasi caricaturali da far cascare le braccia – i buoni sempre buoni e generosi, i cattivi sempre cattivissimi senza una vera ragione –.
Due ore aspettando la fine, perché tutto quello che sta fra i primi trenta minuti ed i titoli di coda è vuoto, infarcito di 3D – che costa, ma sempre meno che una location reale –.
Lui è il furbo che troverà virtù e amore, con i fedeli compagni di viaggio, carini, dolci e speranzosi – ma superflui, perché nessuna loro azione è davvero significativa –.
Antagoniste piatte, incapaci di affascinare – con Disney, penso al recente Davy Jones, di tutt'altro spessore, memorabile –, delle quali, la strega malvagia dell'est si rifà tristemente al vecchio film, risultando più un Green Goblin al femminile: verde, nasone, mento a punta, scopa con scia di fumo e risata stucchevole cinematograficamente anacronistica, senza contare i dardi infuocati – bombe zucca? –. Per favore.
Un film per bambini, che non colgono certe mancanze e che apprezzano la banale semplicità dello scontro bene/buono vs male/cattivo e ridono di battute ingenue, ma privato del valore aggiunto indirizzato agli adulti, inserito con generosità in molti altri film pensati per abbracciare un vasto pubblico – L'era glaciale, Shrek… –. Qua e là elementi che rimandano all'Oz originale, a titolo informativo, non che questo cambi qualcosa. Simpatica l'intro in 4:3 B&N, e la scena della paralitica, quasi toccante, non fosse solo un pretesto per giocare con il cambio di prospettive del protagonista, da ciarlatano a mago, che ridona le gambe alla bambina di porcellana – e da lì prende parte all'avventura, con davvero dubbi perché –. Tra gli apprezzamenti, buttiamoci le tematiche metalinguistiche sul cinema e il prassinoscopio di Reynaud, tuttavia incapaci di salvare il film. Di tutto, un plauso ai titoli di testa, ben realizzati e d'atmosfera: assieme ai trailer del film, sono la parte migliore della pellicola. Ci sarebbe molto altro da criticare, ma servirebbe una seconda visione e ho finito le battute, perciò qui concludo: LO SCONSIGLIO. Piacerà agli amanti del fantasy che si accontentano di vedere colori sgargianti, personaggi strambi e magia.
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 16 marzo 2013
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originale e a tratti spettacolare, ottimi attori
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Il marchio di fabbrica non delude: scegli un film della Disney e sei sicuro, comunque, di vedere un bel film. “Il grande e potente Oz” il 3D rientra in questa casistica, ed anzi può essere considerato sicuramente uno dei migliori degli ultimi usciti sia come storia, che come colori o interpretazione degli attori.
La storia, inventata, è il preludio alla fiaba “il mago di Oz” e spiega come Oz sia arrivato nel regno.
Una storia tutto sommato credibile e ricca di colpi di scena abilmente interpretata da tutti i protagonisti: James Franco perfetto nel ruolo del mago, così come è perfetta nella maga Raquel Weisz, una delle attrici forse con lo sguardo più profondo di Hollywood, capace di recitare ogni ruolo, il che non è usuale in un’attrice già bella di suo.
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Il marchio di fabbrica non delude: scegli un film della Disney e sei sicuro, comunque, di vedere un bel film. “Il grande e potente Oz” il 3D rientra in questa casistica, ed anzi può essere considerato sicuramente uno dei migliori degli ultimi usciti sia come storia, che come colori o interpretazione degli attori.
La storia, inventata, è il preludio alla fiaba “il mago di Oz” e spiega come Oz sia arrivato nel regno.
Una storia tutto sommato credibile e ricca di colpi di scena abilmente interpretata da tutti i protagonisti: James Franco perfetto nel ruolo del mago, così come è perfetta nella maga Raquel Weisz, una delle attrici forse con lo sguardo più profondo di Hollywood, capace di recitare ogni ruolo, il che non è usuale in un’attrice già bella di suo.
Ottima anche l’interpretazione di Mila Kunis (Ted, Amici di letto, Il cigno nero, Codice Genesi), ma una delle caratteristiche peculiari del film è il contrasto tra l’inizio in bianco e nero in schermo 4:3 non in 3 dimensioni e il successivo passaggio al 3D a schermo intero a colori. E che colori!
Un plauso al regista, Sam Raimi (La casa, Spiderman 1, 2 e 3 ed altri) riesce a creare un’atmosfera particolare che ricorda a tratti quella di Alice nel paese delle meraviglie, in altri il Giro del mondo in 80 giorni e per altri ancora alcuni film di Tim Burton, ma con un’intensità diversa e sapientemente mischiata con gli albori del cinema in bianco e nero.
Forse nessun’altro attore tranne James Franco avrebbe potuto incarnare così bene il ruolo del mago illusionista in un film sicuramente originale che merita di essere visto e non solo dai bambini e dal pubblico giovanile.
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joker 91
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sabato 16 marzo 2013
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il magico mondo di oz
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Il grande e potente Oz è un film per tutte le età,Sam Raimi porta sullo schermo un personaggio amatissimo dal pubblico di tutto il mondo rimandando molte parti dell'opera al grande film di Flaming,specialmente nella prima parte in bianco e nero. Le scenografia sono molto curate nel miglior stile Hollywoodiano ma il film ha troppi punti morti,spesso ci si potrebbe annoiare in alcune parti sin troppo fine a se stesse e con assenza di mordente. Il cast è azzeccatissimo se non fosse per un trucco orrendo apportato a Mila Kunis che recita senza riuscir ad usare al meglio le sue grandi doti recitative,Rachel Weisz come la Williams fanno il loro e nemmeno Franco sfigura,ci si aspettava qualcosa di più dal pur bravo Raimi ma forse è meglio cosi come primo tentativo.
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Il grande e potente Oz è un film per tutte le età,Sam Raimi porta sullo schermo un personaggio amatissimo dal pubblico di tutto il mondo rimandando molte parti dell'opera al grande film di Flaming,specialmente nella prima parte in bianco e nero. Le scenografia sono molto curate nel miglior stile Hollywoodiano ma il film ha troppi punti morti,spesso ci si potrebbe annoiare in alcune parti sin troppo fine a se stesse e con assenza di mordente. Il cast è azzeccatissimo se non fosse per un trucco orrendo apportato a Mila Kunis che recita senza riuscir ad usare al meglio le sue grandi doti recitative,Rachel Weisz come la Williams fanno il loro e nemmeno Franco sfigura,ci si aspettava qualcosa di più dal pur bravo Raimi ma forse è meglio cosi come primo tentativo. Senza infamia e senza lode un film per intrattenere grandi e piccini in modo intelligente nella massima semplicità possibile. Il finale lascia presagire ad un possibile sequel
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mickey97
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venerdì 15 marzo 2013
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il prequel non decolla e non centra il bersaglio
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Sam Raimi, il padre di Spiderman, ritorna al cinema con il prequel de " il mago di Oz ", che purtroppo non riesce a decollare e a centrare il suo bersaglio, perdendo così l'opportunità di mostrarsi come un grande capolavoro cinematograficob. Ma, la goccia che fa' trabboccare il vaso è lo svolgimento dell'intera vicenda, ovvero tutti gli avvenimenti che ne derivano, che si susseguono l'un l'altro sempre sullo stesso piano narrativo, con appunto una narrazione che incontra numerosi ostacoli, dando così luogo a momenti noiosi, scialbi, capaci di far sbadigliare lo spettatore. Un'altra nota alquanto stonata del film, è la malvagità, piuttosto superciale, priva di una base certa e solida che ne dimostra la veridicità e l'autotenticità, e le due streghe, oltre a non essere completamente consapevoli del loro operato, non riescono, specialmente Rachel Weisz ( Evanora ), ad intercalarsi perfettamente nella parte che spetta loro recitare, mostrandoci così sotto i nostri occhi, una performance debole, senza specifiche fondamenta.
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Sam Raimi, il padre di Spiderman, ritorna al cinema con il prequel de " il mago di Oz ", che purtroppo non riesce a decollare e a centrare il suo bersaglio, perdendo così l'opportunità di mostrarsi come un grande capolavoro cinematograficob. Ma, la goccia che fa' trabboccare il vaso è lo svolgimento dell'intera vicenda, ovvero tutti gli avvenimenti che ne derivano, che si susseguono l'un l'altro sempre sullo stesso piano narrativo, con appunto una narrazione che incontra numerosi ostacoli, dando così luogo a momenti noiosi, scialbi, capaci di far sbadigliare lo spettatore. Un'altra nota alquanto stonata del film, è la malvagità, piuttosto superciale, priva di una base certa e solida che ne dimostra la veridicità e l'autotenticità, e le due streghe, oltre a non essere completamente consapevoli del loro operato, non riescono, specialmente Rachel Weisz ( Evanora ), ad intercalarsi perfettamente nella parte che spetta loro recitare, mostrandoci così sotto i nostri occhi, una performance debole, senza specifiche fondamenta. Il protagonista, James Franco ( Oscar Diggs ) , a discapito di queste, dimostra di avere una certa disinvoltura all'interno della parte del mago più amato della settima arte e una certa libertà per quanto concerne lo schema recitativo, questa volta arrichito della giusta ed opportuna ironia, purtroppo difettata dal troppo cinismo accompagnato dalla sbruffonagine di Oscar, che è così attratto dall'oro, da sottovalutare il male reale da cui è afflitto il mondo di Oz. A riportarlo sulla strada giusta sarà Glinda, la strega buona dal grande fascino, che lo esorta ad abbandonare "quel maledetto cinismo", che gravemente lo caratterizza, chiedendogli così di prestarsi sotto gli occhi degli abitanti come il leader ideale, il più idoneo a fronteggiare le streghe cattive e a liberare il magico e affascinante mondo di Oz. Il finale, seppur ingegnoso e originale, non riesce a far decollare il film, poichè vi è presente nel mago un certo interesse nel burlare le due streghe, che vengono fin troppo umiliate e ridicolizzate, ma risulta comunque un buon finale, e la scena in cui Oscar dice a Theodora " poichè non sei responsabile della tua malvagità, potrai tornare nel regno di Oz qualora tu riesca a trovare te stessa" con risposta un secco " Giammai" e quella in cui Glinda punisce Theodora per le sofferenze che le ha recato, sono state molto importanti per la resa complessiva del film. Altri pregi sono gli effetti speciali, a dir poco magnifici, quali la fanciulla di porcellana, la scimmia Finley, gli uccelli alati della strega cattiva e il bellissimo mondo di Oz, i personaggi di contorno e l'eccellente 3D. Sam Raimi nonostante sia un bravo regista, e ce lo ha dimostrato nella trilogia di Spiderman, non riesce a far spiccare in volo questo prequel per i vari difetti che presenta, così invece di essere un capolavoro si mostra agli occhi del pubblico come un buon film che poteva essere svolto in un altro modo. Peccato, aspetto il sequel del prequel nella speranza che riesca a coinvolgermi non solo con gli effetti speciali ma anche con altri aspetti tecnici, del tutto determinanti per rendere un film, degno di nota, una nota che si concretizza in capolavoro.
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magneto85
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venerdì 15 marzo 2013
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altro che "dammi un po' di zucchero, baby!"..
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Personalmente Raimi l'ho visto splendere in "L'armata delle tenebre" ma, a dispetto delle già tiepide impressioni su "Il grande e potente Oz", ho voluto comunque dargli speranza.
127 minuti di beatitudine visiva (ho apprezzato il non voler digitalizzare tutto il film): colori e paesaggi che erano una favola, animali fantastici, il suono dolce del carillon.. ma per il resto, non ci siamo proprio.
Un'unica definizione: ruffiano.
Interpretazione di tutti gli attori (anche se ho apprezzato quei 5 minuti dell'ormai affezionato J.D. di Scrubs) tiepida con dialoghi così banali da risultare imbarazzante. Nessuna emozione, nessun coinvolgimento.
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Personalmente Raimi l'ho visto splendere in "L'armata delle tenebre" ma, a dispetto delle già tiepide impressioni su "Il grande e potente Oz", ho voluto comunque dargli speranza.
127 minuti di beatitudine visiva (ho apprezzato il non voler digitalizzare tutto il film): colori e paesaggi che erano una favola, animali fantastici, il suono dolce del carillon.. ma per il resto, non ci siamo proprio.
Un'unica definizione: ruffiano.
Interpretazione di tutti gli attori (anche se ho apprezzato quei 5 minuti dell'ormai affezionato J.D. di Scrubs) tiepida con dialoghi così banali da risultare imbarazzante. Nessuna emozione, nessun coinvolgimento. E' proprio il mago di Oz che avrebbe più di tutti dovuto dare emozioni e ricordi indelebili e invece nulla: sembrava quasi di vedere il primo film di un attore in erba, troppo impostato e poco 'fuori dalle righe'.
Non so se Raimi abbia visto "Il mago di Oz" di Fleming ma vedendo la poca brillantezza dei dialoghi e il voler 'adulare' il pubblico in sala con grandi effetti visivi (il classico 'tutto fumo, niente arrosto'), credo proprio che non si è colta la passione e la dolcezza che Oz sa trasmettere.
"There's no place like home."
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alessio c.
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venerdì 15 marzo 2013
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bocciato.....a pieni voti!
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Sarò impopolare. E sarò schietto: è un filmaccio. Sotto ogni punto di vista. Raramente (mai a dire il vero) distruggo un film in una recensione perchè cerco di individuare il buono in ogni pellicola ma devo dire che in questo caso faccio realmente fatica. Il film è lento, noioso, senza senso, banale in ogni suo aspetto e neanche il grande cast riesce in qualche modo a far digerire le due ore (che sembrano sei) della proiezione. Gli sbadigli si susseguono e non si vede l'ora che finisca il supplizio. I momenti di "paura" sono più telefonati della Telecom e qualche inquadratura è presa pari pari da "L'armata delle tenebre" in una sorta di punitiva autocitazone.
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Sarò impopolare. E sarò schietto: è un filmaccio. Sotto ogni punto di vista. Raramente (mai a dire il vero) distruggo un film in una recensione perchè cerco di individuare il buono in ogni pellicola ma devo dire che in questo caso faccio realmente fatica. Il film è lento, noioso, senza senso, banale in ogni suo aspetto e neanche il grande cast riesce in qualche modo a far digerire le due ore (che sembrano sei) della proiezione. Gli sbadigli si susseguono e non si vede l'ora che finisca il supplizio. I momenti di "paura" sono più telefonati della Telecom e qualche inquadratura è presa pari pari da "L'armata delle tenebre" in una sorta di punitiva autocitazone. Non si riesce a salvarlo neanche classificandolo come film per bambini: se volete farlo vedere ai vostri figli lasciate perdere, regalate loro quel prodotto di qualità che è il film con J.Garland ("Il mago di Oz - 1939).
Le uniche emozioni forti sono i rimpianti: uno per J. Franco (che dal trailer prometteva davvero fulmini e saette e si è ritrovato in una pellicola di infimo spessore - davvero un peccato) e l'altro per lo spettatore (che ha pagato il biglietto).
Purtroppo votazione inferiore alla stellina non c'è.
Risparmiate i soldi.
Bocciato a pieni voti.
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giuseppep47
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giovedì 14 marzo 2013
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pallosissimo
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Allettato da recensioni favorevoli dei soliti critici professionisti sono andato a vederlo : una noia mortale , salverei un dieci minuti della "battaglia finale " e James Franco simpatico e bravo . Il film è privo di qualsiasi traccia di ironia e continuo a non capire la presenza di Mila Kounis : nè bella nè brava perchè la si vede così spesso ? giuseppe
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viaggiatore77
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giovedì 14 marzo 2013
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... sarò il mago di cui hai bisogno
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Non è un capolavoro ma è un buon lavoro. Visionario e fantasioso nelle ambientazioni e nei personaggi, ha il pregio di mostrarci un mago umano, che più che dar prova dei propri poteri deve dimostrare di comportarsi da "uomo", perché anche un buon uomo può essere un grand'uomo; insomma ... un film di animazione che come le favole di un tempo mostra una morale. Fantastica l'animazione della scimma e della bambina di porcellana ... e anche James Franco veste benne i panni di Oz. Consigliato il 3D.
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