mickey97
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sabato 24 agosto 2013
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un prequel originale che non supera l'originale
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La lotta di Mike e Sully per la loro futura amicizia, il prequel è originale ma non supera l'originale anche se non ne tradisce lo spirito. Ma, perchè la Disney Pixar anzichè proporre un sequel va a ritroso con l'offerta di un prequel ? Mancanza di idee ? Assolutamente no. Il sequel di Monsters & Co non era affatto necessario, ma d'altronde si sà che i seguiti possono danneggiare il prodotto stesso, quindi il rischio di un secondo film con Mike e Sully può albergare nella palese mancanza di idee. I sequel della Pixar non hanno mai deluso anche se Cars 2 nonostante sia un bel film, ha perso la freschezza del primo capitolo mentre Toy Story oramai giunto al terzo capitolo ha raggiunto una maturità tale da confermarsi un grande capolavoro e sicuramente risulterà tale anche nel quarto atto in uscita nel 2015.
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La lotta di Mike e Sully per la loro futura amicizia, il prequel è originale ma non supera l'originale anche se non ne tradisce lo spirito. Ma, perchè la Disney Pixar anzichè proporre un sequel va a ritroso con l'offerta di un prequel ? Mancanza di idee ? Assolutamente no. Il sequel di Monsters & Co non era affatto necessario, ma d'altronde si sà che i seguiti possono danneggiare il prodotto stesso, quindi il rischio di un secondo film con Mike e Sully può albergare nella palese mancanza di idee. I sequel della Pixar non hanno mai deluso anche se Cars 2 nonostante sia un bel film, ha perso la freschezza del primo capitolo mentre Toy Story oramai giunto al terzo capitolo ha raggiunto una maturità tale da confermarsi un grande capolavoro e sicuramente risulterà tale anche nel quarto atto in uscita nel 2015. Nel prequel di Monsters & Co i protagonisti si rinnovano con alcune piacevoli new entry ed il registro narrativo subisce rispetto all'originale un cambiamento radicale. Non si tratta più del rapporto tra mostri ed umani ma della competività tra James Sullivan e Mike Wazowski, quest'ultimo sin da piccolo aveva coltivato con costanza il sogno di entrare a far parte della celebre Monsters University ma l'incontro con il talentuoso mostro blu infrange le sue prospettive e la partecipazione ai giochi di spavento noti come Le Spaventiadi potrebbe reintegrarlo nella speranza di divenire un giorno uno spaventatore o restituirgli la propria immaggine beffeggiata dai più arroganti. L'idea delle spaventiadi per la conquista dell'amicizia è davvero originale, il fuoco della competizione che li aveva divisi, adesso si spegne e i due si uniscono per recuperare ciò che gli è stato tolto. La sceneggiatura risulta ben studiata e si evince dalla notevole realizzazione per nulla semplice e banale bensì particolare e alquanto intensa, inoltre il finale allunga troppo le cose, non era esattamente quello che mi aspettavo ma il risultato comunque è positivo, molto probabilmente una conclusione più breve avrebbe giovato. Idee innovative e profonde analisi dei personaggi si intrecciano nel college fantasy ricco di umorismo, il quale rispecchia a sua volta la grande cura per l'ambientazione... e se l'originale ci ha emozionato con la sua originalità nel trattare il rapporto con una bambina, il prequel risulta altrettanto stupefacente ed originale ma non supera l'originale.
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angelo bottiroli - giornalista
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venerdì 23 agosto 2013
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bello ed intenso, anche per i grandi. mai banale
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Universalmente riconosciuto come una pietra miliare della nuova animazione Pixar “Monster & Co.” Uscito nelle sale 12 anni fa è rimasto a lungo un’opera unica e soltanto adesso, a distanza di così tanto tempo la Disney ha deciso di far uscire il seguito, che anzi, più che un seguito è il prequel, cioè racconta cosa successe prima del film originario.
D’altro canto, Monster &Co aveva raggiunto così alti livelli di animazione che fare meglio sarebbe stato davvero difficile.
Naturalmente la Disney è la Disney e tacciatemi pure di essere di parte ma tra i due film in visione questa settimana sugli schermi e cioè “Monster University” e “Turbo” non c’è alcun paragone: mentre il film della Dreamworks si rivolge ad unico target cioè i bambini, il discorso è completamente diverso e cambia per quello della Disney.
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Universalmente riconosciuto come una pietra miliare della nuova animazione Pixar “Monster & Co.” Uscito nelle sale 12 anni fa è rimasto a lungo un’opera unica e soltanto adesso, a distanza di così tanto tempo la Disney ha deciso di far uscire il seguito, che anzi, più che un seguito è il prequel, cioè racconta cosa successe prima del film originario.
D’altro canto, Monster &Co aveva raggiunto così alti livelli di animazione che fare meglio sarebbe stato davvero difficile.
Naturalmente la Disney è la Disney e tacciatemi pure di essere di parte ma tra i due film in visione questa settimana sugli schermi e cioè “Monster University” e “Turbo” non c’è alcun paragone: mentre il film della Dreamworks si rivolge ad unico target cioè i bambini, il discorso è completamente diverso e cambia per quello della Disney.
Tutta un’altra cosa: qui siamo su un diverso pianeta, siamo tra la gente che ha inventato l’animazione e quando crea non utilizza mai temi banali.
Turbo, a tratti ricorda Cars 2 (sempre della Disney) Monster University invece spazia nel tipico mondo universitario, anche se i protagonisti sono dei simpatici mostri.
Questo film segue Mike e Sulley nel loro periodo studentesco, prima di diventare migliori amici e che alla regia c’è l’esordiente Dan Scanlon.
Il film si concentra sugli anni del college di Mike che vede la coppia di studenti e futuri migliori amici entrare in una confraternita di emarginati in stile nerd e cimentarsi in una competizione che potrebbe avere conseguenze tanto disastrose quanto imbarazzanti per chi soccomberà, dimostrando in tal modo di non avere le doti necessarie per diventare uno “spaventatore” professionista.
Siamo nel mondo del college con le solite gogliardie, ma la Disney, come sappiamo, non è mai banale nei suoi film intrisi di sentimenti, poesia, pieni di ideali e con immancabile finale.
Oltre un’ora e mezza di grande intensità: lo spettatore adulto, qui non si annoia, cosa che invece accade nei film per bambini.
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