mdvclassic
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venerdì 15 febbraio 2013
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una bella favola leggera e gradevole...
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Se siete fan del genere "pulp" alla Tarantino e la vostra "sete di sangue" non è mai sazia, come novelli e pentiti vampiri di antiche memorie "twilightiane", se amate tormentarvi delle miserie umane o vedere esplodere sotto una psichedelica pioggia di colpi il cattivo di turno; effettivamente questo film non è adatto a Voi. Se, invece, amate ,seppur occasionalmente, la legerezza di una commedia fatta di caricature, situazioni, buoni sentimenti, dotata di una innocenza quasi infantile e fiabesca, allora questo film è per Voi; ma, udite udite, anche per i bambini. Ebbene si, Siani nel suo film ci restituisce certo un "life motive" già più volte visto, quello della principessa e del povero, strizzando non poco l'occhio alla comicità di Totò e di Troisi, senza gli stessi acuti, ma riesce comunque ad ottenere risultati apprezzabili.
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Se siete fan del genere "pulp" alla Tarantino e la vostra "sete di sangue" non è mai sazia, come novelli e pentiti vampiri di antiche memorie "twilightiane", se amate tormentarvi delle miserie umane o vedere esplodere sotto una psichedelica pioggia di colpi il cattivo di turno; effettivamente questo film non è adatto a Voi. Se, invece, amate ,seppur occasionalmente, la legerezza di una commedia fatta di caricature, situazioni, buoni sentimenti, dotata di una innocenza quasi infantile e fiabesca, allora questo film è per Voi; ma, udite udite, anche per i bambini. Ebbene si, Siani nel suo film ci restituisce certo un "life motive" già più volte visto, quello della principessa e del povero, strizzando non poco l'occhio alla comicità di Totò e di Troisi, senza gli stessi acuti, ma riesce comunque ad ottenere risultati apprezzabili. La storia scorre in modo gradevole e semplice da un principio fatto di comicità, non solo partenopea, ad un finale romantico simil disneyano, con una concessione al più classico dei "musical" col siparietto, molto apprezzabile, De Sica-Autieri in "Cantando sotto la pioggia". Alcune note stonate e poco convincenti certo e non ne esce di sicuro un novello "miseria e nobiltà", ma ci resta con altrettanta certezza un prodotto gradevole, semplicemente, e mai volgarmente, divertente e pieno di innocente ottimismo, adatto a tutti; scusate se è poco. Una discreta prima regia per Siani e globalmente un buon film.
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[+] deliziosamente divsrtente
(di gioiacolo)
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(di geeno)
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ariaria
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venerdì 15 febbraio 2013
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risate di gusto ed emozione
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Una commedia brillante e colorata che diverte senza mai cadere nelle solite volgarità. Bravo Siani che sa dosare la sua comicità e mostrare anche un volto più romantico. Esilaranti i momenti tra l'attore/regista e Christian De Sica che mostra il suo talento di attore poliedrico. In un periodo depremiente come questo avevamo bisogno di una favola moderna che raccontasse le nostre contraddizioni sociali senza prendersi troppo sul serio. Si esce dalla sala con un sorriso liberatorio.
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rongiu
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sabato 16 febbraio 2013
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l'abito giusto per la giusta ipocrisia.
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Puoi non essere un Francis Ford Coppola od un Clint Eastwood, ma puoi essere un Siani. Un Siani primiparo e primigenio; brillante, sincero, padrone di tempi e spazi; un Siani che ti prende per mano e senza tanto strafare di accompagna "dentro" una storia che, forse, in tanti, oggi più di ieri, abbiam voglia di vivere. \ ognuno, poi, sceglie il ruolo che più gli garba /.
E' vero, il cinema è cotto e stracotto, le scritture sono più o meno "copioni" ricuciti, come il bottone del De Sica \ ciambellano / o "frittate" dal colore giallo romantico, mai riuscite come quelle della Principessa Letizia \ Sarah Felberbaum / ma, un film così, rompe ed irrompe prepotentemente in un quotidiano fatto da uomini veri, non attori, che all'interno di una sceneggiatura non scritta a tavolino, hanno saldamente e quotidianamente in mano le redini di una società che sta cadendo pian pianino a pezzi.
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Puoi non essere un Francis Ford Coppola od un Clint Eastwood, ma puoi essere un Siani. Un Siani primiparo e primigenio; brillante, sincero, padrone di tempi e spazi; un Siani che ti prende per mano e senza tanto strafare di accompagna "dentro" una storia che, forse, in tanti, oggi più di ieri, abbiam voglia di vivere. \ ognuno, poi, sceglie il ruolo che più gli garba /.
E' vero, il cinema è cotto e stracotto, le scritture sono più o meno "copioni" ricuciti, come il bottone del De Sica \ ciambellano / o "frittate" dal colore giallo romantico, mai riuscite come quelle della Principessa Letizia \ Sarah Felberbaum / ma, un film così, rompe ed irrompe prepotentemente in un quotidiano fatto da uomini veri, non attori, che all'interno di una sceneggiatura non scritta a tavolino, hanno saldamente e quotidianamente in mano le redini di una società che sta cadendo pian pianino a pezzi. E che pezzi.
Tutti i film hanno un "prezzo" in termini umani ed economici e tutte le fiabe hanno un intento od obiettivo formativo. Riesce Siani a lanciare un ulteriore, messaggio educatativo? E rivolto a chi? Ai grandi od ai piccini? Beh, le fiabe aiutano a superare conflitti interiori a prima vista insormontabil e visto l'attuale stato della nostra società; mi auguro che la visione di questo buon film, aiuti i tanti "manovratori" che non hanno certo difficoltà a saper scegliere l'abito giusto per la giusta ipocrisia. Ma, aiutarli in cosa? Ad essere saggi principi per educati popolani.
Buona visione
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camillo
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mercoledì 6 marzo 2013
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un buon inizio da regista
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Antonio, un disoccupato di Napoli, riceve le avance di una principessa, Letizia, che però vuole solo usarlo per creare scandalo e per farsi pubblicità. Anastasio, ciambellano di corte, avrà il compito di educare Antonio, ma sarà molto più difficile del previsto. Una storia con una trama discreta, con un personaggio principale stereotipato fino all'inverosimile. Il film riesce a far ridere nella maggior parte delle situazioni, ma è pieno di gag troppo esagerate. La recitazione è buona, ma è da lodare soprattutto quella di De Sica, che finalmente dimostra di essere un vero attore. Insomma un film che ha certamente poco da offrire, ma che si mostra su un piedistallo superiore rispetto ai film italiani degli ultimi anni.
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Antonio, un disoccupato di Napoli, riceve le avance di una principessa, Letizia, che però vuole solo usarlo per creare scandalo e per farsi pubblicità. Anastasio, ciambellano di corte, avrà il compito di educare Antonio, ma sarà molto più difficile del previsto. Una storia con una trama discreta, con un personaggio principale stereotipato fino all'inverosimile. Il film riesce a far ridere nella maggior parte delle situazioni, ma è pieno di gag troppo esagerate. La recitazione è buona, ma è da lodare soprattutto quella di De Sica, che finalmente dimostra di essere un vero attore. Insomma un film che ha certamente poco da offrire, ma che si mostra su un piedistallo superiore rispetto ai film italiani degli ultimi anni. E' senz'altro un buon inizio per Siani come regista.
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purplerain
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sabato 12 ottobre 2013
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troppe gag poco "film"!!
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La commedia di Siani ci riporta un po’ con la mente alle favole dei bambini, con la storia di una principessa che fa finta di innamorarsi di uno del popolo per attirare l’attenzione dei media per la sua attività e finisce per innamorarsene veramente. Potrebbe sembrare poco, ma in effetti la trama è tutta qui!! Certo il film è strutturato in modo che non sia un cortometraggio, ma la sceneggiatura sembra essere più un insieme di gag da teatro ritagliate appositamente per il protagonista, appunto Siani, che non uno svolgimento fluido della trama che alla fine risulta essere quasi un collegamento distaccato di più parti che non un insieme. All’interno di questo insieme di gag si dipana la storia di un “uomo qualunque”, un poveraccio che vive di espedienti per tirare avanti, che incontra la bella di turno pronta a farlo innamorare con il suo viso d’angelo e i suoi modi da principessa; il Siani, in tutto ciò, si fa accompagnare da De Sica, volto ormai super noto del cinema, che sembra messo lì più per le sue capacità di “vendibile” che non per la sua bravura, poiché la sua presenza risulterà non inutile ma tutt’altro che fondamentale per la riuscita del film, così come la presenza della Autieri.
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La commedia di Siani ci riporta un po’ con la mente alle favole dei bambini, con la storia di una principessa che fa finta di innamorarsi di uno del popolo per attirare l’attenzione dei media per la sua attività e finisce per innamorarsene veramente. Potrebbe sembrare poco, ma in effetti la trama è tutta qui!! Certo il film è strutturato in modo che non sia un cortometraggio, ma la sceneggiatura sembra essere più un insieme di gag da teatro ritagliate appositamente per il protagonista, appunto Siani, che non uno svolgimento fluido della trama che alla fine risulta essere quasi un collegamento distaccato di più parti che non un insieme. All’interno di questo insieme di gag si dipana la storia di un “uomo qualunque”, un poveraccio che vive di espedienti per tirare avanti, che incontra la bella di turno pronta a farlo innamorare con il suo viso d’angelo e i suoi modi da principessa; il Siani, in tutto ciò, si fa accompagnare da De Sica, volto ormai super noto del cinema, che sembra messo lì più per le sue capacità di “vendibile” che non per la sua bravura, poiché la sua presenza risulterà non inutile ma tutt’altro che fondamentale per la riuscita del film, così come la presenza della Autieri. Se c’è un difetto che si può trovare difatti in questo film, non è solo la semplicità della trama, ma anche la poca propensione a lasciare spazio agli altri attori, che finiscono per fare solo da comprimari quasi senza lasciare traccia. Dunque perché circondarsi di attori così bravi e abituati alle ribalte quando il tutto si riduce ad una storiella tra due? Scontato ma simpatico il finale, ma questo film dimostra ancora una volta che Siani appare molto più bravo nel mettere insieme gag da teatro che non nel trasformarle in un film.
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aristoteles
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giovedì 22 ottobre 2015
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siani può fare di più
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Sicuramente non è un gran prodotto, ma faccio il tifo per Siani,una volta lo vidi dal vivo e ne rimasi impressionato per come coinvolgeva il pubblico,nei film e al cinema non ha la stessa spigliatezza, dovrebbe osare di più.
Il personaggio migliore è quello del mitico traduttore Ruotolo e con questo avrei quasi già detto tutto.
Le storie d'amore raccontate sono scialbe, un misto melenso di spirito napoletano e freddezza aristocratica.
Non funziona,nonostante qualche simpatica battuta.
Gli attori sono tutti di livello ma sembrano ingessati,incastrati in un limbo tra farsa e grottesca e romanticismo.
Resto speranzoso per un Siani regista di buon livello,è intelligente e riuscirà a cambiare rotta.
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ultimoboyscout
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martedì 7 maggio 2013
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uno scroccone a palazzo.
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Attore, comico, doppiatore e ora anche regista: Alessadro Siani si prende tutto, dimostrandosi artista a tutto tondo col suo debutto dietro la macchina da presa con la più classica storia d'amore. Letizia è una principessa di un minuscolo Principato. E' dolce e mite ma la sua indole la rende del tutto indifferente non solo al popolo ma anche ai rotocalchi. Per svegliare l'attenzione nei suoi confronti, il Ciambellano di Corte escogita un piano diabolico: davrà amare uno del popolo! Viene così reclutato Antonio, un povero disoccupato ignorante che vive di espedienti. Ma come sempre succede non tutte le ciambelle riescono col buco e l'amore si metterà di traverso. Il film racconta con estrema leggerezza e scherzosamente delle differenze tra ricchi e poveri, di due mondi agli antipodi che finiranno per contaminarsi vicendevolmente grazie a sentimenti veri, quelli si, comuni a tutti.
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Attore, comico, doppiatore e ora anche regista: Alessadro Siani si prende tutto, dimostrandosi artista a tutto tondo col suo debutto dietro la macchina da presa con la più classica storia d'amore. Letizia è una principessa di un minuscolo Principato. E' dolce e mite ma la sua indole la rende del tutto indifferente non solo al popolo ma anche ai rotocalchi. Per svegliare l'attenzione nei suoi confronti, il Ciambellano di Corte escogita un piano diabolico: davrà amare uno del popolo! Viene così reclutato Antonio, un povero disoccupato ignorante che vive di espedienti. Ma come sempre succede non tutte le ciambelle riescono col buco e l'amore si metterà di traverso. Il film racconta con estrema leggerezza e scherzosamente delle differenze tra ricchi e poveri, di due mondi agli antipodi che finiranno per contaminarsi vicendevolmente grazie a sentimenti veri, quelli si, comuni a tutti. Sorprende Serena Autieri ma il mattatore della pellicola è DeSica calato a meraviglia nei panni del Ciambellano tuttofare, che si mette a disposizione del giovane regista col suo talento e il suo mestiere e la sua base di attore di teatro, mentre Siani, messosi in proprio senza la marcatura di un regista è libero di spaziare a tutto campo e si dimostra comico di livello per uno dei primi casi cinematografici del 2013, col suo Antonio, miserabile tamarro, che è l'esasperazione di un modo di vivere. Resta solo da capire, e questo film è la cartina tornasole, se Siani sia un vero mattatore oppure un principe abusivo nel senso che quando fa la spalla di lusso o il co-protagonista fioccano incassi e complimenti, se fa il protagonista (vedi i film di Martinotti) gli esito sono decisamente modesti. Di sicuro, nella sua fiaba amorosa, che ha chiarissimi rimandi a "My fair lady" solo al maschile, riesce a far ridere senza parolacce e volgarità, mezzucci e doppi sensi di dubbio gusto, facendo staccare per un attimo il cervello ed evitando di pensare a spread e debito pubblico.
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[+] imbarazzante...
(di fede81)
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renato volpone
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sabato 16 febbraio 2013
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la poesia nel cuore
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Una favola, classica, ma costruita col garbo e la simpatia dei napoletani: la principessa ricca che vuole farsi pubblicità fa cercare tra i vicoli di Napoli un giovane povero e improbabile che vive a scrocco, si fa accompagnare in luoghi affollati e fotografare in sua compagnia mentre lo bacia e, il ragazzo immancabilmente si innamora di lei. Ma le sorti si rovesceranno, o quasi, accompagnando lo spettatore ad un festoso lieto fine. Il film, mai volgare, fa divertire molto e il pubblico gradisce con unanimi risate. Anche se presenta numerosi blooper e a tratti le scene si avvicendano in modo un po' brusco, lo svolgersi del racconto è piacevole e rilassante.
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Una favola, classica, ma costruita col garbo e la simpatia dei napoletani: la principessa ricca che vuole farsi pubblicità fa cercare tra i vicoli di Napoli un giovane povero e improbabile che vive a scrocco, si fa accompagnare in luoghi affollati e fotografare in sua compagnia mentre lo bacia e, il ragazzo immancabilmente si innamora di lei. Ma le sorti si rovesceranno, o quasi, accompagnando lo spettatore ad un festoso lieto fine. Il film, mai volgare, fa divertire molto e il pubblico gradisce con unanimi risate. Anche se presenta numerosi blooper e a tratti le scene si avvicendano in modo un po' brusco, lo svolgersi del racconto è piacevole e rilassante. Indovinati i personaggi e i diversi passaggi, nonostante richiamino spesso film del passato, hanno sempre un piacevole accenno di novità. Infine, giustamente insegna che la poesia non sta solo nei grandi autori, ma anche nelle canzoni e nel cuore delle persone innamorate.
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samuele capannolo
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venerdì 17 gennaio 2014
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fiaba o commedia?
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Film che segna l'esordio di Alessandro Siani dietro la macchina da presa con questa commedia fiabesca alla Walt Disney. Ottimo film che mixa la commedia con il sentimentale, cosa che a mio avviso riesce molto bene, non sfociando troppo nella volgarità da una parte o dal sentimentalismo sdolcinato dall'altra, merito sopratutto del protagonista, che dosa bene la sua simpaticissima e spontanea interpretazione. La pellicola si rivela un successo ( sopratutto al botteghino) grazie alla buona idea di giocare agli opposti che si attragono, insomma quello di mischiare la raffinatezza e l'eleganza con la volgarità ( non troppo esagerata) e la semplicità, innescando nello spettatore un senso di divertimento e di coinvolgimento senza mai annoiare.
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Film che segna l'esordio di Alessandro Siani dietro la macchina da presa con questa commedia fiabesca alla Walt Disney. Ottimo film che mixa la commedia con il sentimentale, cosa che a mio avviso riesce molto bene, non sfociando troppo nella volgarità da una parte o dal sentimentalismo sdolcinato dall'altra, merito sopratutto del protagonista, che dosa bene la sua simpaticissima e spontanea interpretazione. La pellicola si rivela un successo ( sopratutto al botteghino) grazie alla buona idea di giocare agli opposti che si attragono, insomma quello di mischiare la raffinatezza e l'eleganza con la volgarità ( non troppo esagerata) e la semplicità, innescando nello spettatore un senso di divertimento e di coinvolgimento senza mai annoiare. Non sarebbe stato un successo se Siani non fosse stato affiancato da un cast di tutto rispetto tra cui spicca l'attore ormai pilastro del genere cristian de sica a cui spetterà il compito di etichettare il principe abusivo. Nota di merito va anche alla simpatia del comico sfornato da colorado Nello Iorio, che forse ricordiamo meglio come "i grassi siamo noi ma i pesanti siete voi".
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jayan
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sabato 23 febbraio 2013
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bella favola divertente - ottimo esordio di siani
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Un ottimo esordio di Siani come regista e sceneggiatore, oltre che come attore (ma in quel ruolo già lo conoscevamo). Sono state scritte le peggiori critiche dai critici. Io credo che un film debba piacere e, seppure Siani abbia preso qualcosa dai film di Troisi e della Walt Disney, che importa? L'importante è che il film sia piacevole. E questo lo è. Ci comunica la semplicità dei napoletani, l'amore, che quando colpisce non guarda a chi è nobile e chi non lo è. Bravo Siani come attore, ma anche De Sica, che ricorda il padre, finalmente in una parte che gli calza meglio rispetto alle parti piene di parolacce dei film cinepanettoni. E questo non è un cinepanettone, semmai un film da San Valentino.
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Un ottimo esordio di Siani come regista e sceneggiatore, oltre che come attore (ma in quel ruolo già lo conoscevamo). Sono state scritte le peggiori critiche dai critici. Io credo che un film debba piacere e, seppure Siani abbia preso qualcosa dai film di Troisi e della Walt Disney, che importa? L'importante è che il film sia piacevole. E questo lo è. Ci comunica la semplicità dei napoletani, l'amore, che quando colpisce non guarda a chi è nobile e chi non lo è. Bravo Siani come attore, ma anche De Sica, che ricorda il padre, finalmente in una parte che gli calza meglio rispetto alle parti piene di parolacce dei film cinepanettoni. E questo non è un cinepanettone, semmai un film da San Valentino. La sua visione ci fa entrare nel mondo delle favole, dove i sogni a volte si avverano e... un uomo del popolo può anche diventare un principe... anche se abusivo. Da vedere, ma con l'animo innocente dei bambini. Rinunciate alla mente quando vedete questo film!
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