frontedelcinema
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martedì 28 maggio 2013
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toccante lettura del rapporto tra padre e figlia.
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Il mondo degli esseri minuscoli è solo un’acutissima trovata per mettere sotto la lente d’ingrandimento l’intimità della relazione fra un padre e sua figlia. Spesso i figli non vedono quello che i genitori riescono a vedere, con ostinazione, dedizione, esperienza e un pizzico di sana inventiva.
Epic con struggente commozione riesce ad avvertire tutti i figli del mondo che talvolta basta davvero poco per calarsi in un altro mondo, guardare le cose con un altro punto di vista, e magari osservare cose che non si riescono a vedere facilmente, quelle stesse cose che forse vedono i genitori. Occorrono, in una sola parola, altri occhi per entrare in sintonia con chi ci sta di fronte, e riscoprire un rapporto, che rischia di perdersi.
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Il mondo degli esseri minuscoli è solo un’acutissima trovata per mettere sotto la lente d’ingrandimento l’intimità della relazione fra un padre e sua figlia. Spesso i figli non vedono quello che i genitori riescono a vedere, con ostinazione, dedizione, esperienza e un pizzico di sana inventiva.
Epic con struggente commozione riesce ad avvertire tutti i figli del mondo che talvolta basta davvero poco per calarsi in un altro mondo, guardare le cose con un altro punto di vista, e magari osservare cose che non si riescono a vedere facilmente, quelle stesse cose che forse vedono i genitori. Occorrono, in una sola parola, altri occhi per entrare in sintonia con chi ci sta di fronte, e riscoprire un rapporto, che rischia di perdersi.
In Epic una figlia riscopre proverbialmente il rapporto con suo padre, vedendo il mondo con i suoi occhi e accorgendosi di nuove verità, spacciate dalla madre per semplici fantasie. Ma spesso, si sa, la verità supera la fantasia.
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mickey97
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martedì 28 maggio 2013
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animazione poco originale che non lascia il segno
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La diciasettenne Mary Katherine ritorna nella casa d'infanzia per ricucire i legami con un padre da anni ossessionato nel provare l'esistenza del minuscolo popolo che dimora nei boschi, le sue teorie fanno sì che lei divenga alquanto scettica oltre che infastidita dal suo inevitabile bisogno di trovare risposte concrete alle proprie ipotesi. Nel film, emerge la grande voglia di dimostrare il vero anche in cose che apparentemente, dati i risultati, sembrano non esistere tramite il padre della protagonista sul quale è stata calcata troppo la mano, la resa del personaggio è davvero troppo esagerata. Purtroppo il film, difetta proprio nella resa dei personaggi troppo superficiale, sembra che siano stati creati per essere subito dimenticati.
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La diciasettenne Mary Katherine ritorna nella casa d'infanzia per ricucire i legami con un padre da anni ossessionato nel provare l'esistenza del minuscolo popolo che dimora nei boschi, le sue teorie fanno sì che lei divenga alquanto scettica oltre che infastidita dal suo inevitabile bisogno di trovare risposte concrete alle proprie ipotesi. Nel film, emerge la grande voglia di dimostrare il vero anche in cose che apparentemente, dati i risultati, sembrano non esistere tramite il padre della protagonista sul quale è stata calcata troppo la mano, la resa del personaggio è davvero troppo esagerata. Purtroppo il film, difetta proprio nella resa dei personaggi troppo superficiale, sembra che siano stati creati per essere subito dimenticati. L'animazione dei BlueSky Studios non riesce a rapportarsi con lo spettatore, non comunica, non trasmette nulla ma con la presentazione di un'ottima grafica pensa di accapararsi la sua simpatia, domandando di essere ammirata. In Epic - il mondo segreto figura troppa tecnica e poca storia che di per sè risulta poco originale, ma pecca specialmente in una piatta narrazione con dei notevolissimi cali di ritmo, la sceneggiatura è alquanto debole e contribuisce a far passare questo film del tutto inosservato. I BlueSky Studios non potevano minimamente paragonarsi alle grandi Dreamworks e Disney, forse il loro intento non era questo poichè consapevole di soccombere alle grandi potenze ma sicuramente quello di presentare un prodotto per tutta la famiglia, ma purtroppo, fallisce miseramente. Epic non lascia il segno, è vuoto e non ti coinvoilge nemmeno nei punti in cui doveva figurare la massima tensione, sopraffatta dalla previdibilità degli eventi che ne conseguivano. Per finire, vorrei sottolineare il pessimo doppiaggio di Maria Grazia Cucinotta che purtroppo doppia la regina Tara e poi, il critico Marco Chiani dov'è l'ha visto questo intreccio narrativo ? Film mediocre sopratutto se paragonato a quel grande capolavoro Dreamworks noto come le 5 Leggende.
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