nino pell.
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sabato 20 ottobre 2012
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discreta e particolare storia per bambini e non
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Un film di animazione sicuramente molto particolare sia per la bellezza consistente dei disegni animati e sia per un racconto che ci fa riflettere su come tante paure o incomprensioni andrebbero risolte con il dialogo e la reciproca comunicatività tra gli uomini. Ma sopra ogni altra considerazione, un film senza dubbio molto carino soprattutto per la presenza di un personaggio straordinariamente espressivo e ricco di poesia introspettiva qual'è appunto Norman, il protagonista principale. Discreta e particolare storia per bambini e non, che inizia con veri e propri elementi horror per poi proseguire e concludersi in modo armonioso e felice, proprio come accade, per tradizione, in un cartone animato per bambini dove il bene e la comprensione regnerà su tutto.
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Un film di animazione sicuramente molto particolare sia per la bellezza consistente dei disegni animati e sia per un racconto che ci fa riflettere su come tante paure o incomprensioni andrebbero risolte con il dialogo e la reciproca comunicatività tra gli uomini. Ma sopra ogni altra considerazione, un film senza dubbio molto carino soprattutto per la presenza di un personaggio straordinariamente espressivo e ricco di poesia introspettiva qual'è appunto Norman, il protagonista principale. Discreta e particolare storia per bambini e non, che inizia con veri e propri elementi horror per poi proseguire e concludersi in modo armonioso e felice, proprio come accade, per tradizione, in un cartone animato per bambini dove il bene e la comprensione regnerà su tutto.
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renato volpone
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martedì 16 ottobre 2012
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splendido horror animato
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I personaggi di "diario di una schiappa" si trasformano in pupazzi animati e si calano in un racconto horror per bambini e non solo. Norman é un ragazzino incompreso e un po' isolato perché parla con i fantasmi. Toccherà a lui liberare la città dalla maledizione della strega e dagli zombie che la invaderanno. Una storia di diversità, di paura, di coraggio, di perdono, una storia che farebbe bene a molti perché insegna che non bisogna uccidere o opprimere il "diverso" solo perché ci fa paura, ma capirlo e conviverci. Ed ecco che nella difficoltà si scoprono i veri amici, i pusillanimi e gli strafottenti senza coraggio.
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I personaggi di "diario di una schiappa" si trasformano in pupazzi animati e si calano in un racconto horror per bambini e non solo. Norman é un ragazzino incompreso e un po' isolato perché parla con i fantasmi. Toccherà a lui liberare la città dalla maledizione della strega e dagli zombie che la invaderanno. Una storia di diversità, di paura, di coraggio, di perdono, una storia che farebbe bene a molti perché insegna che non bisogna uccidere o opprimere il "diverso" solo perché ci fa paura, ma capirlo e conviverci. Ed ecco che nella difficoltà si scoprono i veri amici, i pusillanimi e gli strafottenti senza coraggio. Divertente, irriverente, simpatico, appassionante, questo film che vede sui pupazzi volti di gente comune, ma anche di personaggi noti, ha un'animazione quasi perfetta, il ritmo della storia è coinvolgente e, anche se ai più piccoli potrebbe fare paura, ai più grandi fa bene al cuore. Peccato che questo piccolo capolavoro sia snobbato dal pubblico. Sale deserte. Bellissima la suoneria del cellulare con profondo rosso.
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[+] cartoon ricco di poesia malinconica: imperdibile!
(di antonio montefalcone)
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donni romani
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lunedì 15 ottobre 2012
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un bimbo solitario salva il mondo dagli zombi
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Sempre più spesso i film sentono il bisogno di rappresentare i bambini e gli adolescenti più fragili, più emarginati, più solitari, forse perchè rappresentano la realtà molto più dei fantomatici eroi cui una volta veniva affidato il ruolo del protagonista. La scorsa stagione fu la volta de "Il figlio di Babbo Natale" in cui un impacciato, frustrato e bistrattato ragazzino salvava il Natale, ora è il turno di Norman, adolescente introverso ed estromesso dalla comunità scolastica, freak per definizione, cui solo un compagno obeso si rivolge per cercare solidarietà.
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Sempre più spesso i film sentono il bisogno di rappresentare i bambini e gli adolescenti più fragili, più emarginati, più solitari, forse perchè rappresentano la realtà molto più dei fantomatici eroi cui una volta veniva affidato il ruolo del protagonista. La scorsa stagione fu la volta de "Il figlio di Babbo Natale" in cui un impacciato, frustrato e bistrattato ragazzino salvava il Natale, ora è il turno di Norman, adolescente introverso ed estromesso dalla comunità scolastica, freak per definizione, cui solo un compagno obeso si rivolge per cercare solidarietà. Norman è diverso dagli altri ragazzi, ma è diverso anche dalla propria famiglia, dal padre che lo rimprovera di continuo, dala sorella che lo prende in giro, e tutto ciò perchè Norman parla con i morti. Da sempre sente le loro voci, li ascolta raccontare aneddoti e disavventure, li saluta la mattina per strada - un traffico di fantasmi che neanche la peggior metropoli nell'ora di punta! - e soprattutto intrattiene conversazioni con la defunta nonna che secondo Norman siede sul divano di casa sferruzzando e commentando i film horror di cui il nipote è appassionato. L'isolamento di un adolescente simile è destinato a durare ben oltre l'età scolare, ma un episodio a dir poco sconvolgente - l'invasione della cittadina da parte di una serie di zombie e fantasmi - farà capire a tutti gli abitanti che solo un bambino come Norman può salvarli, un bambino capace di andare oltre le proprie paure e capace di ascoltare gli altri, fossero pure streghe dell'Ottocento. Sì, perchè la tanto temibile invasione è stata scatenata dal risveglio di una terribile strega condannata a morte secoli prima e che altri non era se non una bambina solitaria ed emarginata quanto Norman, desiderosa solo di essere ascoltata e capita, che è ciò che farà il piccolo eroe sedendosi accanto a lei in una toccante e vibrante scena. Come toccante e vibrante è tutto il film di Chris Butler, già nel team di Coraline, capace di scendere nel territorio dell'horror per incanalarlo nella malinconia e nella tenerezza. Non ci sono cattivi tout court da punire o sconfiggere, c'è solo da insegnare agli adulti ottusi e pieni di paura verso ciò che non conoscono e non comprendono che dietro una strega si può nascondere una bambina spaventata. Personaggi costruiti con gran cura, dettagli visivi e registici di pregio, battute e citazioni divertenti quel tanto che basta per sdrammatizzare scene ad alta tensione, ma soprattutto la vena poetica a sostenere un' originalissima pellicola che affronta una tematica irta di ostacoli in un film per bambini - l'horror vero e proprio deve spaventare per definizione ma in un cartone animato non si può calcare troppo la mano - ma che piacerà moltissimo anche agli adulti, perchè il metatesto comunica un messaggio universale ed eterno e perchè i bambini come Norman e come la streghetta mortalmente ferita dalla cattiveria degli altri sono la preziosa parte fragile di tutti noi.
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g_andrini
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domenica 14 ottobre 2012
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splendida animazione.
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L'ho visto in 2D, e devo dire che è la storia a colpire di più. L'animazione con pupazzi, in stop-motion, è ancora attuale, se ben realizzata.
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g_andrini
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venerdì 30 marzo 2012
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trailer divertente!
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Non conoscevo questa animazione, è una bella sorpresa. I personaggi mi sembrano molto riusciti, con una buona dose di umorismo. Aspettiamo! ;)
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