ashtray_bliss
|
lunedì 26 settembre 2016
|
un viaggio alla ricerca di se stessi. e dell'amore
|
|
|
|
Xavier Dolan è un regista prodigio, giovanissimo e poliedrico, pieno di idee orginali in grado di creare lungometraggi d'autore che restano impressi, ti colpiscono e ti rapiscono. La sua tematica principale? La ricerca della sessualità come componente individuale, capire come le costruzioni sociali di genere sono intrinsicamente legate alla sessualità degli individui, quella caratteristica che ci appartiene e talvolta ci caratterizza ma che alla fine non è che una delle tante componenti della nostra vera persona, di quell' io interiore che ci definisce veramente. Laurence Anyways è infatti un film che parla proprio della ricerca dell'identità sessuale e sociale di un uomo, ma è anche una impressionante storia d'amore, un amore vero, intenso, raro e meraviglioso.
[+]
Xavier Dolan è un regista prodigio, giovanissimo e poliedrico, pieno di idee orginali in grado di creare lungometraggi d'autore che restano impressi, ti colpiscono e ti rapiscono. La sua tematica principale? La ricerca della sessualità come componente individuale, capire come le costruzioni sociali di genere sono intrinsicamente legate alla sessualità degli individui, quella caratteristica che ci appartiene e talvolta ci caratterizza ma che alla fine non è che una delle tante componenti della nostra vera persona, di quell' io interiore che ci definisce veramente. Laurence Anyways è infatti un film che parla proprio della ricerca dell'identità sessuale e sociale di un uomo, ma è anche una impressionante storia d'amore, un amore vero, intenso, raro e meraviglioso. Di quelli che sopravvivono alle tempeste e alle rivoluzioni salvo poi consumarsi e logorarsi dalle piccolezze umane e quei limiti insignificanti che ci poniamo e risultiamo incapaci di superare.
Laurence è un'esperienza visiva unica e decisamente accattivante sia dal punto di vista dei contenuti che dell'estetica. Visivamente curatissimo, Dolan mette in scena un vero e proprio affresco psichedelico e pop, che a tratti ricorda i dipinti esagerati e chiassosi di Andy Warhol, ornati da musica di sottofondo rigorosamente anni '80/'90 che ne garantiscono un'esperienza indimenticabile.
Un inno alla vita, alle scelte rivoluzionarie e all'amore. Su tutti però c'è la storia, una storia tanto attuale quanto ofuscata e spesso dimenticata vissuta da persone comune che si muovono attorno a noi. Quella di un uomo che all'alba del suo 35esimo compleanno comunica alla sua fidanzata l'intenzione di diventare, finalmente, donna. Il tema della transessualità qui non è mai banalizzato e mai trattato in modo stereotipato. Dolan tratta il personaggio di Laurence Alia con delicatezza, il suo percorso di transizione e il suo rapporto con Fred, la sua ragazza, sono rappresentati in maniera assolutamente verosimile, realista, con qualche nota surreale e onirica giusto per ricordarci quanto l'amore abbia un effetto catalitico sulle percsone e ci aiuti a sognare ad occhi aperti, ad evere la testa tra le nuvole e decidere di non voler ritornare coi piedi per terra. Laurence Anyways in questo senso, si propone come una pellicola fresca e dinamica che indaga su tutte quelle dinamiche sociali e psicologiche che fungono da motore nel tenere viva una relazione. Perchè Laurence e Fred si amano intensamente, sono fatti l'uno per l'altra ma quando la transizione di lui prende il via, qualcosa in quella relazione così idilliaca si incrina. Fred dapprima lo incoraggia e lo supporta, determinata a sostenerlo nella sua scelta così radicale eppure così naturale, per lui inevitabile. Lui non vuole perderla dalla sua vita ma è conscio che la relazione si sta consumando. Si può dunque continuare ad amare una persona e guardare oltre il suo sesso biologico e l'identità di genere attribuita dalla società e quella che l'individuo sceglie per se stesso ? La risposta è un si inequivocabile ma che richiede sacrifici, dolore, sangue e lacrime. Ecco perchè Fred ad un certo punto getta la spugna, cade in depressione e si allontana da Laurence. A sua volta egli stesso viene allontanato dal posto di lavoro, subendo una delle più ecclatanti forme di discriminazione sociale verso i trangender e transexual: Quella che giudica dall'aspetto esteriore i suoi partecipanti e se quest'ultimi non rispondono a rigidi schemi socialmente imposti (un sesso biologico, una rispettiva identità di genere) vengono allontanati, anche quando non c'entrano nulla con le prestazioni in ambito lavorativo. Non mancano le espressioni di violenza fisica riservata a coloro che non sono conformi alle aspettative sociali. Ma Laurence non si piega, non si ferma, non fà irrigidire il suo animo delicato e gentile, non sporca la sua anima di odio e rancore. Piuttosto ceca di ricongiungersi coi genitori ormai in crisi matrimoniale e si dedica a scrivere libri di poesie in grado di toccare l'anima delle persone sensibili, compresa quella di Fred. E con lei è un amore travagliato, un mare in burrasca, ma entrambi riprovano a ricostruire quello che avevano partendo da dove si erano lasciati. Ma le persone non sono mai totalmente affidabili. Sono false e manipolatrici. Mettono i bisogni ed egoismi personali davanti a qualcosa di più bello, più importante, come appunto una relazione comune che richiede l'impegno costante di entrambi i partecipanti per continuare ad alimentarsi. Ma Fred "ha bisogno di un uomo" e Laurence non è più in grado di soddisfare quel desiderio, rinunciando a se stesso. Può solo essere una persona, una neo inventata donna, un'anima pronta a tutto pur di mantenere vivo quel fuoco caloroso, poetico e assediante del loro amore. Tuttavia tutti i grandi amori sono destinati ad estinguersi, per quanto ciò sia ingiusto e doloroso. Laurence è conscio che la sua scelta ha provocato cambiamenti enormi ed ha destabilizzato equlibri che venivano dati per scontati. Ma è rimasto determinato a portare avanti la sua scelta, a non rinunciare alla sua vera natura e continuare ad intraprendere quel difficile, lungo e caotico viaggio alla ricerca di se stesso, dove la destinazione non è che rappresentata dalla forza di accettarsi in un mondo contraddittorio. Da una parte lanciato nel futuro, nella pellicola rappresentato dal nuovo millennio, e dall'altra ancorato ai stereotipi di genere, alla discriminazione sessuale dei diversi.
E questa è la vera essenza della pellicola. Fotografare in modo audace eppure delicato e poetico il mondo caotico, contradditorio e speranzoso di un transessuale in continua evoluzione che contemporaneamente lotta per mantenere vivo un rapporto intenso ma destinato a soccombere. Ecco perchè il film è intenso, vivace, a tratti surreale e a tratti fastidiosamente realistico e verosimile, avvolto da un'atmosfera pop e nostalgica che viene rimarcata in tutto. Le interpretazioni risultano eccellenti, gli attori Poupaud e Clement sono perfettamente calati nei rispettivi ruoli e grazie ovviamente al lavoro certosino della regia e sceneggiatura, portano in scena una vera opera artistica a 360 gradi, delicata ma graffiante, poetica e ruvida, luminosa e oscura allo stesso tempo. Proprio come la vita stessa, fatta di piccole gioie e grandi dolori, soddisfazioni e delusioni. Ecco allora che nasce un piccolo capolavoro del cinema indipendente, da vedere per sognare e riflettere. 4,5/5.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
[ - ] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
|
d'accordo? |
|
maumauroma
|
giovedì 23 giugno 2016
|
laurence anyways
|
|
|
|
Puo' la forza dell'Amore ergersi al di sopra delle definizioni dei sessi? Puo' la voglia di liberta' sciogliere le incrostazioni imposte dalla societa'? Puo' la determinazione a raggiungere il successo inibire la poltiglia di ormoni deviati? Laurence e' un giovane scrittore e professore di lettere classiche, ingabbiato lui con animo e sensibilita' di donna in un corpo di uomo. Frederique e' una giovane regista nonche' sua compagna, forte e sensibile. Una coppia perfetta e affiatata. Ma dopo 2 anni di passione intensa e totale Laurence decide di rivelare a Frederique e al mondo la sua natura femminile. E sara' questa coraggiosa decisione a fargli perdere il lavoro, a rovinare un gia' complesso rapporto con i genitori, a farlo precipitare in un gorgo deviato e perturbato di angoscia e tristezza.
[+]
Puo' la forza dell'Amore ergersi al di sopra delle definizioni dei sessi? Puo' la voglia di liberta' sciogliere le incrostazioni imposte dalla societa'? Puo' la determinazione a raggiungere il successo inibire la poltiglia di ormoni deviati? Laurence e' un giovane scrittore e professore di lettere classiche, ingabbiato lui con animo e sensibilita' di donna in un corpo di uomo. Frederique e' una giovane regista nonche' sua compagna, forte e sensibile. Una coppia perfetta e affiatata. Ma dopo 2 anni di passione intensa e totale Laurence decide di rivelare a Frederique e al mondo la sua natura femminile. E sara' questa coraggiosa decisione a fargli perdere il lavoro, a rovinare un gia' complesso rapporto con i genitori, a farlo precipitare in un gorgo deviato e perturbato di angoscia e tristezza. Ma la sua compagna, pur tra alti e bassi e nuovi amori gli stara' sempre vicino fino al raggiungimento del successo nella societa' come scrittore. L'opera di Dolan si pone al di sopra della morale e non intende dare soluzioni.I dieci anni della vita di Laurence descritti scorrono come un fiume in piena tra dramma e commedia in un flusso vorticoso e continuo di eventi. Gli intepreti del film sono magnifici, la regia sopraffina, la colonna sonora di rara bellezza.Laurence anyways e' un'opera affascinante, a volta caotica, lunghissima. Potra' anche non piacere, ma chi ama davvero il cinema non puo' fare a meno di vederlo
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maumauroma »
[ - ] lascia un commento a maumauroma »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
mercoledì 22 giugno 2016
|
una natura in contrasto ed un amore profondissimo
|
|
|
|
Xavier Dolan, l' "enfant prodige" del cinema canadese, torna in questi giorni nelle sale cinematografiche con il film "Laurence Anyways" che in realtà è il suo terzo cortometraggio, antecedente pertanto al suo ultimo capolavoro "Mommy" che l'ha reso conosciuto ad un pubblico di più vasta portata. Girato ad appena 23 anni, e precisamente nel 2012, il film racconta la storia di un uomo che allo scoccare del suo trentacinquesimo compleanno decide di cambiare definitivamente sesso. Ne informa così la propria fidanzata la quale, ovviamente, in un primo momento ne rimane profondamente sorpresa e colpita per poi decidere ella stessa di sostenere questa decisione.
[+]
Xavier Dolan, l' "enfant prodige" del cinema canadese, torna in questi giorni nelle sale cinematografiche con il film "Laurence Anyways" che in realtà è il suo terzo cortometraggio, antecedente pertanto al suo ultimo capolavoro "Mommy" che l'ha reso conosciuto ad un pubblico di più vasta portata. Girato ad appena 23 anni, e precisamente nel 2012, il film racconta la storia di un uomo che allo scoccare del suo trentacinquesimo compleanno decide di cambiare definitivamente sesso. Ne informa così la propria fidanzata la quale, ovviamente, in un primo momento ne rimane profondamente sorpresa e colpita per poi decidere ella stessa di sostenere questa decisione. Trascorrono così le giornate e gli anni tra cambiamenti, per il protagonista, della propria immagine fisica e rivelazioni esplicite ai propri familiari e colleghi di lavoro della sua vera natura. Ma l'uomo in questa sua difficile ed alquanto particolare decisione non viene del tutto accettato sia dalla famiglia, con la cui madre in particolare ha un rapporto di amore-odio, che dai suoi colleghi presso il Liceo dove egli ha sempre insegnato letteratura brillantemente e, sinora, stimato da tutti. Ciò nonostante egli rimane fermo nella sua decisione e, sebbene non sia ancora arrivato al punto di farsi operare completamente per il cambio del sesso, continua a vestirsi in abiti femminili ed adottando anche un look da donna più consono alla propria reale natura. Nel frattempo la fidanzata, nonostante la sua buona volontà donna e pur amandolo profondamente e sinceramente, non riesce nella realtà dei fatti a convivere ed accettare pienamente di stare accanto ad un individuo con delle inclinazioni esplicitamente orientate verso l'universo femminile cosicché, la storia dei due protagonisti proseguirà tra abbandoni, riappacificazioni e conseguenti riavvicinamenti ....
Un'opera senza alcun dubbio complessa (come, del resto, tutte quelle dirette da Xavier Dolan), in cui si racconta, come nelle precedenti ed in quelle posteriori, soprattutto il difficile rapporto di un giovane individuo, in un qualche modo emarginato, con i propri genitori (la madre "in primis") e con gli altri individui circostanti, e dove si parla anche di omosessualità, non più latente ma rivelata apertamente, e del desiderio, fortemente ostacolato e disapprovato dai più, di volere cambiare definitivamente sesso, divenendo però alquanto difficile dall' essere accettato anche per coloro con cui si hanno dei legami sentimentali. Pertanto, la storia concerne su un grande e profondissimo sentimento d'amore tra due individui e sulla complessità, per non dire impossibilità, a renderlo realizzabile concretamente. Dolan, anche in questa pellicola, dimostra di conoscere molto bene le problematiche concernenti i rapporti sentimentali ed umani tra due o più individui, rapporti che sono sempre difficili da gestire, da rendere concretamente realizzabili ed, in ogni caso, sempre all'insegna di una forte passionalità mista ad un sentimento altalenante tra amore ed odio.
Concludendo, "Laurence Anyways" rivela già le doti artistiche e sicuramente precoci di un giovane e talentuoso regista che, pur essendosi poi rivelatosi e confermatosi con la posteriore pellicola "Mommy", già due anni prima è degno di lode. Il film risulta dunque pienamente riuscito nel suo complesso, sebbene ogni tanto riveli ancora qualche "cedimento" ed "incertezza" dovuta alla giovanissima età: mentre, si ribadisce, la maturità viene raggiunta da Dolan in "Mommy" , in "Laurence Anyway" il regista indugia in qualche lungaggine di troppo (soprattutto nella prima parte del film) ed in una direzione delle scene, peraltro molte in stile di originali videoclips, dove si fa prendere, esagerando, un poco la mano,. ma, ripeto, nel complesso le doti di Dolan sono già esplicitamente chiare e, ancora una volta, occorre menzionare ed elogiare la sua raffinata scelta dei brani musicali che spaziano dalla "Sinfonia numero Cinque" di Beethoven, a brani di Mozart per poi alternarsi con nostalgici successi degli anni '80 dei Depeche Mode, dei Duran Duran, dei Visage e di molti altri....
Altamente consigliabile ma per chi ama e comprende il cinema di Xavier Dolan, peraltro ora molto atteso nelle sale cinematografiche con l'ultimo suo lavoro presentato al Festival del Cinema di Cannes di quest'anno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
carloalberto
|
mercoledì 5 agosto 2020
|
dolan, lezioni di cinema da un 23enne
|
|
|
|
L’identità di genere categorizzata, trattata quasi sempre asfitticamente, non è mai spunto e non lo è nemmeno nel caso di Laurence Anyways per una riflessione sulla frattura esistenziale ed insanabile tra psiche, natura, e società, che si rivela anche nella ribellione al ruolo sociale, al colore della propria pelle, all’età anagrafica, temi assimilabili e tuttavia trascurati o meglio non ritenuti degni della stessa attenzione e sensibilità, perché non politicamente corretti. Ma Xavier Dolan non intendeva realizzare un saggio filosofico, il suo scopo era raccontare una storia d’amore contrastata, una versione moderna di Romeo e Giulietta, con toni da melodramma ironico e sarcastico mettendo alla berlina l’ottusità della gente comune.
[+]
L’identità di genere categorizzata, trattata quasi sempre asfitticamente, non è mai spunto e non lo è nemmeno nel caso di Laurence Anyways per una riflessione sulla frattura esistenziale ed insanabile tra psiche, natura, e società, che si rivela anche nella ribellione al ruolo sociale, al colore della propria pelle, all’età anagrafica, temi assimilabili e tuttavia trascurati o meglio non ritenuti degni della stessa attenzione e sensibilità, perché non politicamente corretti. Ma Xavier Dolan non intendeva realizzare un saggio filosofico, il suo scopo era raccontare una storia d’amore contrastata, una versione moderna di Romeo e Giulietta, con toni da melodramma ironico e sarcastico mettendo alla berlina l’ottusità della gente comune. Dolan a 23 anni mostra cosa è l’arte del cinematografo, puro incantamento sensoriale, che trasporta l’anima in viaggi metaforici, attraverso mondi incantati e realtà reinventate, trasfigurate dalla potenza creatrice dell’immaginazione, per una festa degli occhi e dello spirito, che libera energie soffocate e produce rovesciamenti di prospettive, irraggiungibili con altri mezzi, che non siano la poesia, l’arte, la musica, Prokofiev, Beethoven! Il biancore candido di paesaggi innevati colorato da migliaia di panni cha piovono dal cielo, isole lontane liberate dall’angusta cornice di un quadretto, appoggiato sul tavolo della cucina, per innalzarsi nel mare della mediocrità a terra utopica, rifugio per rivoltosi emarginati, farfalle che si materializzano dalla bocca, rinnovando il mito della trasformazione immanente di tutte le cose e della bellezza che si rigenera dall’inaspettato, vincendo l’apparente quanto inconsistente immutabilità del bruco. Innegabile il superomismo, sotteso e inconfessabile, come in ogni desiderio di oltrepassare i limiti imposti dalla società o dalla natura, rompendo i modelli e gli schemi che intrappolano lo spirito. Per fare tutto questo occorre una rivoluzione. Rivoluzione è la parola giusta, dice Laurence al collega professore, che lo vede vestito da donna per la prima volta. La carrellata sugli sguardi, attoniti, indifferenti, curiosi, ammiccanti, disgustati, ipocriti, beffardi, sornioni, che accompagna il passo sicuro, quasi marziale, dell’io che si impone a dispetto del conformismo idiota del mondo, rimane memorabile. Nella scena finale, Dolan insinua il dubbio, forse la speranza, che il mondo possa accettare le persone per quello che vogliono essere, e, se non il mondo, almeno chi ami e ti riama, che, nel ricordo del primo incontro, avrà la rivelazione di ciò che si è mostrato aperto fin dall’inizio, nell’ambiguità di un nome, maschile in inglese e femminile in francese, Laurence. La verità è lì davanti a noi, ma bisogna avere lo sguardo giusto per comprenderla. Lo sguardo interessato e appassionato di una madre o di un’amante, illuminato dall’intelligenza, o dell'artista. L’amore non basta. Questo è un Film! Cast all’altezza della regia ed interpretazione magistrale, da perfetto onnagata, di Melvil Poupaud.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
luna_delgado
|
domenica 14 marzo 2021
|
occasione parzialmente mancata
|
|
|
|
Il film è piuttosto godibile ed emotivamente intenso, tecnicamente realizzato bene e con un buon ritmo. Anche la tematica amorosa, come quelle legate all'accettazione, sono trattate con profondita e grande senso della realtà. Ahimè però il film zoppica proprio sull'argomento cardine, cioè la transizione. Si rivela una certa ingenuità nella messa in scena. La nostra protagonista viene presentata come una donna nel corpo di un uomo, eppure non ha mai cercato di vedere se stessa allo specchio per ciò che dovrebbe essere. Non si è mai vestita da donna dice, cosa abbastanza anomala. Ma sorvolando su questo dettaglio, le cose si fanno più stridenti quando fa il coming out e comincia a portare abiti femminili.
[+]
Il film è piuttosto godibile ed emotivamente intenso, tecnicamente realizzato bene e con un buon ritmo. Anche la tematica amorosa, come quelle legate all'accettazione, sono trattate con profondita e grande senso della realtà. Ahimè però il film zoppica proprio sull'argomento cardine, cioè la transizione. Si rivela una certa ingenuità nella messa in scena. La nostra protagonista viene presentata come una donna nel corpo di un uomo, eppure non ha mai cercato di vedere se stessa allo specchio per ciò che dovrebbe essere. Non si è mai vestita da donna dice, cosa abbastanza anomala. Ma sorvolando su questo dettaglio, le cose si fanno più stridenti quando fa il coming out e comincia a portare abiti femminili. Qualunque persona abbia solo frequentato una comunità LGBT sa che una persona che si traveste presta la massima cura nella propria trasformazione; e questo lo fa per due ragioni, la prima è il desiderio di vedersi donna e nascondere qualunque carattesistica sia peculiare del sesso sbagliato, la seconda è per non farsi etichettare in quella categoria di persone che il travestitismo lo vivono come un'aspetto feticistico sessuale, infatti sono uomini a cui non interessa cambiare sesso. Ne consegue che la protagonista è un uomo e rimane un uomo, non cambia quasi nulla se non dettagli superficiali (trucco e vestiti), ma questo non basta a testimoniare il profondo cambiamento interiore. Anche quando Laurence entra nella fase di transizione più profonda non vediamo i cambiamenti che sono invece tipici di una persona in transizione: gli ormoni addolciscono i lineamenti, sparisce l'ombra della barba e anche il corpo comincia a cambiare forma. Non so se sia stato un problema tecnico, della mancanza di effetti speciali, o una ingenuità registica, ma Laurence è via via sempre meno credibile, rimane un uomo travestito da donna e questo può convincere chi è estraneo a questo mondo, ma chi come me ne fa parte, non può non accorgersene e questo non rende affatto giustizia a chi fatica tutti i giorni per vedere allo specchio chi veralmente si sente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luna_delgado »
[ - ] lascia un commento a luna_delgado »
|
|
d'accordo? |
|
|