ultimoboyscout
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sabato 28 dicembre 2013
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...e adesso pagami!
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Il lato più violento e cinico degli USA. Un gangster movie controverso e sorprendente, spiazzante, con un fantastico Brad Pitt in versione professionista chiamato ad indagare su una rapina ad una bisca e a risolvere la questione. Tratta da un romanzo di George V. Higgins, la pellicola è una metafora del fallimento del new american dream, quello obamiano, e mostra un'America non solo cinica e violenta ma anche egoista ed ombelicale: i malavitosi diventano così il simbolo del capitalismo più selvaggio ed esasperato, hanno l'animo buio come le banche e non c'è spazio per perdenti e mediocri, per rimorsi e scrupoli. Pitt, che è anche produttore, nella versione bastarda è un pacere assoluto, è intensissimo ma anche inatteso mentre non delude, sempre tra i cattivi (ma buoni ce ne sono?), il "soprano" del genere, l'indimenticato James Gandolfini.
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Il lato più violento e cinico degli USA. Un gangster movie controverso e sorprendente, spiazzante, con un fantastico Brad Pitt in versione professionista chiamato ad indagare su una rapina ad una bisca e a risolvere la questione. Tratta da un romanzo di George V. Higgins, la pellicola è una metafora del fallimento del new american dream, quello obamiano, e mostra un'America non solo cinica e violenta ma anche egoista ed ombelicale: i malavitosi diventano così il simbolo del capitalismo più selvaggio ed esasperato, hanno l'animo buio come le banche e non c'è spazio per perdenti e mediocri, per rimorsi e scrupoli. Pitt, che è anche produttore, nella versione bastarda è un pacere assoluto, è intensissimo ma anche inatteso mentre non delude, sempre tra i cattivi (ma buoni ce ne sono?), il "soprano" del genere, l'indimenticato James Gandolfini. Il film paga i didascalici riferimenti politico-economici all'attuale crisi finanziaria ma le scene actione i guizzi di violenza sono eccellenti,misurati e ben padroneggiati dal talentuosissimo Andrew Dominik. Il gangster movie serve, quindi, solo per parlare del gangsterismo politico-economico che ha (avrebbe) scatenato la crisi, Dominik lavora di fino raffreddando il genere in chiave decadente, metaforica e fortemente simbolica. Film discontinuo ma estremamente interessante, un film d'altri tempi perfettamente calato nel presente, magari come tanti altri già vistima che come nessun altro scava sotto la superficie di violenza, stilizzata e non, per infilare il dito nella piaga. ottimi i dialoghi al limite del surreale, grande la cura per i dettagli e per le inquadrature, ottimi alcuni momenti di regia. "Cogan" va (ri)scoperto nonostante a Cannes non abbia vito premi ma ha avuto ben 10 minuti di standing ovation. Tutti meritatissimi.
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ghigliottinatore
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sabato 30 novembre 2013
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uno dei film peggiori della
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Non ho parole, una cagata pazzesca. La cosa stupefacente è che Brad Pitt si sia lasciato trascinare a recitare in un film del genere, mi sorge il dubbio che sia fra i finanziatori della produzione. In ogni caso un'ora e mezza buttata via.
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(di themaster)
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stefano bruzzone
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sabato 9 novembre 2013
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sottovalutato
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non sono daccordo con la critica che ha bacchettato questo film accusando il regista di scimmiottare Tarantino....certo lo stile vorrebbe essere quello e si vede, certo Tarantino in questo genere di cose insegna, però l'ho trovato cmq un buon film. una sceneggiatura che punta di più sul dialogo e scava in profondità nei personaggi piuttosto che esibire le solite sparatorie all'americana. mi ricorda molto il capolavoro di Foley "Americani" dove il personaggio prevale sulla storia. un ottimo cast con il compianto Gandolfini nei panni di un killer alcolizzato. Breve ma intensa anche la partecipazione di Ray Liotta e un Brad Pitt che oramai è una garanzia in tutti i films.
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non sono daccordo con la critica che ha bacchettato questo film accusando il regista di scimmiottare Tarantino....certo lo stile vorrebbe essere quello e si vede, certo Tarantino in questo genere di cose insegna, però l'ho trovato cmq un buon film. una sceneggiatura che punta di più sul dialogo e scava in profondità nei personaggi piuttosto che esibire le solite sparatorie all'americana. mi ricorda molto il capolavoro di Foley "Americani" dove il personaggio prevale sulla storia. un ottimo cast con il compianto Gandolfini nei panni di un killer alcolizzato. Breve ma intensa anche la partecipazione di Ray Liotta e un Brad Pitt che oramai è una garanzia in tutti i films.
Voto: 7
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albydrummer
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venerdì 8 novembre 2013
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rivisto...in bluray
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Già al cinema almeno a me era piaciuto. Ma rivedendolo,ribadisco,che a me piace,anche se è lento,ma è un film che ti prende,un pò tarantiniano,un pò cupo,ma gli ingredienti sono queli giusti,per gustare di nuovo questo film. Io consiglio da.... Rivedere.!!!
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lucva
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venerdì 31 maggio 2013
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tarantino narcolettico
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sinceramente dal trailer mi sarei aspettato di più..e dal cast .Sono d'accordo con chi ha avuto la mia stessa impressione ..una caricatura di Tarantino (dialoghi e inquadrature )ma ..film lento ray liotta in una parte inutile da poveraccio sfigato e massacrato , ho trovato poi scene di violenza e volgarità inutili superflue e non indispensabii , una storia banale , il film vuole essere uno spaccato, un racconto diciamo cosi, di una storia un episodio gangster mafioso dall inizio alla fine ...ma non ci sono emozioni , non ci sono colpi di scena , non ci sono messaggi di nessun tipo ad eccezione di quelli politici (vedi Obama )che capiscono e hanno capito credo solo gli americani . Brad pitt bravo salvo solo lui è un attore che invecchiando migliora sempre più.
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sinceramente dal trailer mi sarei aspettato di più..e dal cast .Sono d'accordo con chi ha avuto la mia stessa impressione ..una caricatura di Tarantino (dialoghi e inquadrature )ma ..film lento ray liotta in una parte inutile da poveraccio sfigato e massacrato , ho trovato poi scene di violenza e volgarità inutili superflue e non indispensabii , una storia banale , il film vuole essere uno spaccato, un racconto diciamo cosi, di una storia un episodio gangster mafioso dall inizio alla fine ...ma non ci sono emozioni , non ci sono colpi di scena , non ci sono messaggi di nessun tipo ad eccezione di quelli politici (vedi Obama )che capiscono e hanno capito credo solo gli americani . Brad pitt bravo salvo solo lui è un attore che invecchiando migliora sempre più. Bocciato e noioso .
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liuk!
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domenica 19 maggio 2013
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plot debole
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Pellicola incentrata sulle doti recitative di Brad Pitt che, immerso nel suo solito ruolo del killer schizzato ma calmo, ne esce assolutamente vincitore. Peccato per tutto il resto, ma proprio tutto, che è di scarso interesse e nessuna profondità.
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syrus
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domenica 12 maggio 2013
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un film decisamente mediocre
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Due delinquenti squattrinati accettano di svaligiare una bisca clandestina tentando poi di far ricadere la colpa sul gestore di quest'ultima, una volta scoperto questo maldestro tentativo, la mafia decide di farla pagare una volta per tutte ai due giovani assoldando un killer senza scrupoli Jackie Cogan (Brad Pitt).
Senza dubbio un film noioso dalla sceneggiatura scontatissima e fin troppo lineare, non capisco come Pitt dopo aver letto una sceneggiatura del genere possa aver accettato la parte, la trama narra di storie gia' sentite e risentite un migliaio di volte.
Il film e' ambiantato nei mesi in cui Barak Obama era in piena campagna elettorale, la crisi economica mondiale nel film e' appena percettibile salvo il monologo finale di Cogan sulla situazione americana e bancaria di quel periodo.
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Due delinquenti squattrinati accettano di svaligiare una bisca clandestina tentando poi di far ricadere la colpa sul gestore di quest'ultima, una volta scoperto questo maldestro tentativo, la mafia decide di farla pagare una volta per tutte ai due giovani assoldando un killer senza scrupoli Jackie Cogan (Brad Pitt).
Senza dubbio un film noioso dalla sceneggiatura scontatissima e fin troppo lineare, non capisco come Pitt dopo aver letto una sceneggiatura del genere possa aver accettato la parte, la trama narra di storie gia' sentite e risentite un migliaio di volte.
Il film e' ambiantato nei mesi in cui Barak Obama era in piena campagna elettorale, la crisi economica mondiale nel film e' appena percettibile salvo il monologo finale di Cogan sulla situazione americana e bancaria di quel periodo.
syrus
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purplerain
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sabato 20 aprile 2013
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lento e prevedibile!!
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Il film di Dominik ci consegna una storia tutt'altro che originale e nuova in quello che è l'intero svolgimento del film, lasciando per la parte finale il succo del messaggio che vuole lasciarci. Brad Pitt in stato di grazia è un killer assoldato per uccidere gli autori di una rapina i quali avevano pensato, furbamente, di far ricadere la colpa su colui che era stato l'autore di quella stessa rapina anni prima, cosa che tra l'altro avviene. Su consiglio di Pitt si deciderà di uccidere l'autore della rapina di anni fa, Liotta, per dare un esempio, e poi cominciare la caccia ai veri ladri. Da qui partirà la storia della caccia al ladro, o meglio ai ladri, ma non aspettatevi inseguimenti o adrenalina allo stato puro: la sceneggiatura scorrerà via in maniera lenta e impacciata, tra dialoghi apprezzabili ma con pochissima azione e adrenalina quasi zero.
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Il film di Dominik ci consegna una storia tutt'altro che originale e nuova in quello che è l'intero svolgimento del film, lasciando per la parte finale il succo del messaggio che vuole lasciarci. Brad Pitt in stato di grazia è un killer assoldato per uccidere gli autori di una rapina i quali avevano pensato, furbamente, di far ricadere la colpa su colui che era stato l'autore di quella stessa rapina anni prima, cosa che tra l'altro avviene. Su consiglio di Pitt si deciderà di uccidere l'autore della rapina di anni fa, Liotta, per dare un esempio, e poi cominciare la caccia ai veri ladri. Da qui partirà la storia della caccia al ladro, o meglio ai ladri, ma non aspettatevi inseguimenti o adrenalina allo stato puro: la sceneggiatura scorrerà via in maniera lenta e impacciata, tra dialoghi apprezzabili ma con pochissima azione e adrenalina quasi zero. All'interno di tutto ciò ci dovremo confrontare con la situazione che si sta creando in America: è in atto un cambiamento, Bush sta per essere sostituito e anche quello che una volta era il paese dei sogni, dove tutti pensavano di andare per guadagnare e arricchirsi, vive un momento delicato con un'economia sempre più in crisi. E si giunge, dopo aver saldato i conti con l'uccisione dei ladri, alla fine del film, a dire il vero tra uno sbadiglio e l'altro: e mentre il neo eletto presidente Obama si incaricherà di dire a tutto il popolo che gli uomini sono tutti uguali e che formano tutti un popolo, parole che Pitt ripeterà prima ancora di averle sentite, lo stesso killer si preoccuperà di farci capire di non credere affatto a certe frasi di circostanza e che l'unica cosa che interessa la gente sono i soldi, che lui pretenderà dal suo mandante a lavoro fatto. Certo non si può dire di aver assistito a qualcosa di originale, resta tuttavia abbastanza esplicito il messaggio finale, che ci mostra come, chiunque sia il presidente, l'unica cosa che ci distingue sia il denaro.
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sbuzzo
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lunedì 1 aprile 2013
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chi mi spiega almeno il finale?
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Se doveva essere un affresco ( ma di cosa: la vita dei killer? la malavita? degrado delle periferie americane?) non ci riesce per nulla. Se invece l'intenzione era quella di un noir tutto tondo allora il risultato è ancora più negativo.
Non c'è nulla nel film: ne un'interpretazione degna di nota (rimango convinto che Pitt per funzionare d'avvero necessiti di una spalla, mentre come protagonista unico è incapace di inchiodarti allo schermo per più di 20 secondi di fila), ne una trama sensazionale, con qualche colpo di scena o costruzione degne di nota.
Insomma 1 stella per la fotografia che non mi è dispiaciuta.
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gerlock_holmes
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lunedì 1 aprile 2013
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killing them (i co...ni) softly
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l'unica cosa che uccide cogan è la pazienza...questo film ha lo stesso ritmo di una tartaruga con l'artrosi che scala una montagna...il progetto si rifà a cliché pulp ma con risultati deludenti
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