ultimoboyscout
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lunedì 24 agosto 2015
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obiettivo bin laden.
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Il film è la ricostruzione dell'operazione dal nome in codice "Geronimo", ovvero la cattura e l'uccisione di Osama Bin Laden da parte delle truppe d'élite americane, i Navy Seals. Ricostruzione che avviene attraverso la finzione cinematografica, la quale, comunque, non riesce a dare un volto (ma onestamente nemmeno può) alla verità storica. Si dovrebbe trattare, o meglio è stato etichettato in tale maniera, di film verità sulla morte di Bin Laden, è in realtà una drammaturgia largamente approssimativa con personaggi piatti appena tratteggiati, in cui però, gli stessi personaggi, servono a ben poco. La pellicola è interessante, almeno a livello visivo, per come mette in scena le operazioni dei Seals, in particolare attraverso le immagini delle videocamere a infrarossi poste sugli elmetti dei soldati.
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Il film è la ricostruzione dell'operazione dal nome in codice "Geronimo", ovvero la cattura e l'uccisione di Osama Bin Laden da parte delle truppe d'élite americane, i Navy Seals. Ricostruzione che avviene attraverso la finzione cinematografica, la quale, comunque, non riesce a dare un volto (ma onestamente nemmeno può) alla verità storica. Si dovrebbe trattare, o meglio è stato etichettato in tale maniera, di film verità sulla morte di Bin Laden, è in realtà una drammaturgia largamente approssimativa con personaggi piatti appena tratteggiati, in cui però, gli stessi personaggi, servono a ben poco. La pellicola è interessante, almeno a livello visivo, per come mette in scena le operazioni dei Seals, in particolare attraverso le immagini delle videocamere a infrarossi poste sugli elmetti dei soldati. Belle e suggestive le riprese notturne all'interno del covo del leader di Al Qaeda ma anche in questo caso il suo cadavere non viene mostrato e la tensione, che dovrebbe toccare livelli estremi, è sempre mite. Probabilmente questa operazione militare è considerata, soprattutto negli Stati Uniti, una delle più importanti di sempre, ma al timone di una storia così delicata non c'è un santone del cinema, bensì il semi sconosciuto John Stockwell, noto più che altro per il suo ruolo di attore in "Top Gun" e poco per le sue regie, mentre lo sceneggiatore è Kendall Lampkin, esordiente assoluto sul grande schermo. Tralasciando l'indubbio valore dell'operazione e l'ottimo impatto visivo, il film nel senso stretto del termine è brutto, stagnante e noioso e per larghi tratti procede incredibilmente sottoritmo, col taglio simil-documentaristico che non l'aiuta proprio.
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5tefano
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giovedì 21 novembre 2013
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il film delle lobby furbacchione
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Devo ammettere che ci sono cascato anche io; cerco il famigerato film sulla morte di Bin Laden , scopro che è del produttore di Hurt Locker ( splendido), lo affitto e torno a casa tutto contento.
Dopo 15 minuti comincio ad avere qualche perplessità, il film scorre sui suoi clichès e mi chiedo come abbia fatto a vincere un oscar e un golden globe.
Ma la rivelazione arriva verso la fine , quando i seals fanno irruzione nel covo continuando a ripetere NON SPARATE SUI CIVILI! ci manca solo che prima usino il citofono per chiedere se ci sono bambini in casa.
la lobby della guerra americana ha confezionato un contro-film ( mediocre quanto efficace) per levare un po di audience a quello vero ZERO DARK THIRTY, della Bigelow regista di HUrt Loocker che ha vinto un oscar e un golden globe e si apre con gli americani che torturano un prigioniero.
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Devo ammettere che ci sono cascato anche io; cerco il famigerato film sulla morte di Bin Laden , scopro che è del produttore di Hurt Locker ( splendido), lo affitto e torno a casa tutto contento.
Dopo 15 minuti comincio ad avere qualche perplessità, il film scorre sui suoi clichès e mi chiedo come abbia fatto a vincere un oscar e un golden globe.
Ma la rivelazione arriva verso la fine , quando i seals fanno irruzione nel covo continuando a ripetere NON SPARATE SUI CIVILI! ci manca solo che prima usino il citofono per chiedere se ci sono bambini in casa.
la lobby della guerra americana ha confezionato un contro-film ( mediocre quanto efficace) per levare un po di audience a quello vero ZERO DARK THIRTY, della Bigelow regista di HUrt Loocker che ha vinto un oscar e un golden globe e si apre con gli americani che torturano un prigioniero.
trucchetto scherzetto, e un 'ora persa davanti al video
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stefanoadm
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mercoledì 22 maggio 2013
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un film nato vecchio
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Persone tutto sommato normali, con vizi e pregi, diverse per colore della pelle, carattere e situazione familiare, nutrono simpatie e odii reciproci. Differiscono dall'uomo della strada perché sono addestrati all'estremo. Sono superatleti e devono fare squadra. Devono vincere il campionato di football. Anzi no, devono vincere una guerra. Il loro fuoricampo consiste nel tirare la mazzata definitiva dritto dritto sul grugno di Osama.
"Code name: Geronimo" potrebbe essere una di quelle stratificazioni di banalità che descrivono sul serio gli Stati Uniti. Una superfetazione di stereotipi e retorica che finisce, in modo preterintenzionale, col raccontare per davvero qualcosa degli USA.
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Persone tutto sommato normali, con vizi e pregi, diverse per colore della pelle, carattere e situazione familiare, nutrono simpatie e odii reciproci. Differiscono dall'uomo della strada perché sono addestrati all'estremo. Sono superatleti e devono fare squadra. Devono vincere il campionato di football. Anzi no, devono vincere una guerra. Il loro fuoricampo consiste nel tirare la mazzata definitiva dritto dritto sul grugno di Osama.
"Code name: Geronimo" potrebbe essere una di quelle stratificazioni di banalità che descrivono sul serio gli Stati Uniti. Una superfetazione di stereotipi e retorica che finisce, in modo preterintenzionale, col raccontare per davvero qualcosa degli USA. Di un Paese, quindi, che sulla semplificazione, sul luogo comune e sul mito dell'impresa e ha costruito (in parte, ci mancherebbe) la sua storia. Il film di Stockwell , insomma, presenta alcune carte in regola per essere un prodotto che funziona.
Ma non lo è. Per raggiungere il risultato occorrerebbe un ancoraggio relativamente solido a quanto accaduto fra stanze dei bottoni e territorio pakistano. Sceneggiatori e regista, però, chiariscono che "Code name..." è in gran parte (e non poteva essere altrimenti) opera di una fantasia che punta al verosimile senza potersi misurare con la realtà. Quasi, viene da pensare, un esercizio di stile. Perché di stile, a tratti, ce n'è eccome, soprattutto in certe sequenze d'azione, serrate e crude ma sorprendentemente sobrie, mai spettacolari o compiaciute. Un po' poco, fatti i conti finali, per arrivare alla sufficienza.
Anche perché il destino si è messo di mezzo un'altra volta e la realtà ha, di nuovo, superato la fantasia. Lo si era detto e ripetuto dopo l'11 settembre 2001: l'immagine degli aerei che esplodono sul World Trade Center ha annullato l'impatto di qualsiasi film catastrofico pieno di effetti speciali. Oggi, la morte violenta che ha colpito diversi membri del seal team six ha aperto interrogativi che logorano precocemente il film di Stockwell o, perlomeno, ne ridimensionano la portata.
La realtà conta. In certi casi, anche al cinema.
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onufrio
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martedì 14 maggio 2013
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geronimo
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Ricostruzione più da fiction televisiva che no da grande schermo quella realizzata dal regista John Stockwell, il film si addentra maggiormente nelle tematiche militaristiche, sui soldati che si allenano in attesa dell'evento storico, ovvero la cattura e l'uccisione di Osama Bin Laden nemico numero uno degli Stati Uniti d'America. Il cast infatti si presenta scarno, povero di recitazione, questo ancora di più per dar maggior risalto alle fasi preparative della missione, alla ricerca delle prove che diano la certezza che l'uomo ricercato si trovi proprio dentro le mura di quel compound. Il film è comunque ben fatto, la ricostruzione suscita interesse e le scene d'azione sono girate con l'effetto da videogame.
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purplerain
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martedì 12 marzo 2013
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geronimo è morto!!
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Abbastanza bello il film che tratta dell'uccisione di Bin Laden!! Tuttavia va chiarita una cosa in prima analisi: se si guarda il lato strettamente militare del film, si può definire molto buono, se lo si guarda nell'insieme, è un film che va bene, ma certo non siamo nell'elite!! La storia è piuttosto semplice: un gruppo di militari americani, i Navy Seals, si addestra per una missione importante e segreta: scopriranno poi, poco prima della partenza, che si tratta di catturare, o meglio, uccidere il gran capo di al qaeda!! Fintanto che il film si limita al militarismo diventa interessante, si osservano i reparti speciali durante le loro operazioni di addestramento, i fallimenti.
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Abbastanza bello il film che tratta dell'uccisione di Bin Laden!! Tuttavia va chiarita una cosa in prima analisi: se si guarda il lato strettamente militare del film, si può definire molto buono, se lo si guarda nell'insieme, è un film che va bene, ma certo non siamo nell'elite!! La storia è piuttosto semplice: un gruppo di militari americani, i Navy Seals, si addestra per una missione importante e segreta: scopriranno poi, poco prima della partenza, che si tratta di catturare, o meglio, uccidere il gran capo di al qaeda!! Fintanto che il film si limita al militarismo diventa interessante, si osservano i reparti speciali durante le loro operazioni di addestramento, i fallimenti... Ma dietro tutto ciò vi è un gruppo di soldati che è prima di tutto un gruppo di uomini, con i loro problemi, i dubbi e le incerteze che caratterizzano la vita anche di coloro che sono abituati a fare i duri con fucili di precisione sempre in mano!! Cosicchè capita di assistere a uomini che parlano al computer con mogli, figli, genitori, cercando nella famiglia il conforto e la forza per andare avanti, per affrontare le difficoltà del loro lavoro, uomini che scoprono di essere traditi e che quindi non possono trovare nel matrimonio quella spinta per andare avanti perchè nel fallimento è difficile trovare conforto!! Il regista ci offre uno spaccato delle vite dei soldati tra una battaglia e l'altra, evitando di soffermarsi troppo sul lato umano per dare maggiore risalto al lato militare, per avere la possibilità di trattare con dovizia di particolari quella che è stata forse l'operazione militare più importante degli ultimi anni!! Di fronte a tanto successo troviamo anche il dietro le quinte: le vite di quegli uomini che stanno dietro una scrivania ad analizzare i dati necessari affinchè l' operazione possa partire!! E anche questi uomini daranno vita a battaglie interne classiche nella lotta al potere, al successo personale sul lavoro, alle insinuazioni di chi vede nella donna una possibilità in più di fare carriera!! All'interno di tutta questa sceneggiatura si muove tutto il film, ed il regista riesce nell'impresa di raccontare paure e incertezze in famiglia, gelosie sul lavoro e tra colleghi, odio tra commilitoni che dovrebbero difendersi e guardarsi le spalle a vicenda, senza annoiare troppo evitando filippiche sul valore di ciò che fanno i soldati americani, senza stridio di trombe e svolazzo di bandiere, quasi in sordina. Finale un po' troppo conciso con alcune storie che sembrano lasciate in sosopeso!!
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cenox
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lunedì 11 marzo 2013
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la morte di bin laden
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Un buon film, curato nei particolari dell'organizzazione del piano che ha sopraffatto e scoperto, il più famoso tra i terroristi e l'incubo di una nazione: Bin Laden. Scomparso da anni, e da molti creduto morto, in realtà era nascosto in una casa fortificata in Pakistan, nazione limitrofa all'Afghanistan (che sicuramente era allla conoscenza della sua ubicazione). Il terrorista, benchè protetto, non si era affidato a grandissime forme di difesa, anche perchè queste avrebbero potuto dare eccessivamente nell'occhio. L'operazione, avuta la certezza della presenza dell'uomo, si conclude brillantemente e velocemente, a dispetto dei necessari e lunghissimi addestramenti, a cui hanno preso parte i militari scelti coinvolti.
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Un buon film, curato nei particolari dell'organizzazione del piano che ha sopraffatto e scoperto, il più famoso tra i terroristi e l'incubo di una nazione: Bin Laden. Scomparso da anni, e da molti creduto morto, in realtà era nascosto in una casa fortificata in Pakistan, nazione limitrofa all'Afghanistan (che sicuramente era allla conoscenza della sua ubicazione). Il terrorista, benchè protetto, non si era affidato a grandissime forme di difesa, anche perchè queste avrebbero potuto dare eccessivamente nell'occhio. L'operazione, avuta la certezza della presenza dell'uomo, si conclude brillantemente e velocemente, a dispetto dei necessari e lunghissimi addestramenti, a cui hanno preso parte i militari scelti coinvolti.
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muttley72
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giovedì 21 febbraio 2013
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tv movie da 2 stelle (scarse).
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Dopo aver visto al cinema il recentissimo film sull'uccisione di Osama Bin Laden di K. Bigelow, vedo anche, a pochi giorni di distanza, questo "Code Name: Geronimo", sapendo da Internet che il film non ha lo stesso "spessore" del film della Bigelow, pur essendo prodotto dagli stessi produttori di "The hurt locker" (bel film per la regia sempre della Bigelow), come pomposamente recita la copertina del Bluray.
Ho visto il film cercando di non partire "prevenuto", poichè se anche il film non avesse avuto l'accuratezza documentaristica del film visto al cinema e avesse anzi prilvilegiato l'azione (cioè la parte più militare-operativa), io l'avrei apprezzato ugualmente, accettandone "il taglio" più orientato all'azione militare.
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Dopo aver visto al cinema il recentissimo film sull'uccisione di Osama Bin Laden di K. Bigelow, vedo anche, a pochi giorni di distanza, questo "Code Name: Geronimo", sapendo da Internet che il film non ha lo stesso "spessore" del film della Bigelow, pur essendo prodotto dagli stessi produttori di "The hurt locker" (bel film per la regia sempre della Bigelow), come pomposamente recita la copertina del Bluray.
Ho visto il film cercando di non partire "prevenuto", poichè se anche il film non avesse avuto l'accuratezza documentaristica del film visto al cinema e avesse anzi prilvilegiato l'azione (cioè la parte più militare-operativa), io l'avrei apprezzato ugualmente, accettandone "il taglio" più orientato all'azione militare.
Purtroppo devo dire che il film non sfrutta bene nemmeno questo aspetto, non riesce cioè ad essere paragonabile ad un film tipo "Black Hawk Down" (per capirci), film basato su fatti realmente accaduti in Somalia e in cui si spara si dall'inizio alla fine, ma dove si possono però apprezzare belle inquadrature, bella fotografia, una sceneggiatura decente, degli attori quanto meno idonei allo scopo. In Code Name Geronimo invece gli attori sono appunto da "B-movie" ed i pochi attori famosi (uno è proprio apparso anche in "Black Hawk down") sono decisamente sotto tono.
Il film "liquida" la parte degli interrogatori e delle investigazioni/intelligence della CIA in circa 20 minuti, quindi avrebbe tutto il tempo per descrivere la parte militare (armi, preparazione, mezzi, ecc) in maniera "godereccia" (per i patiti di tale settore), ma lo fa in modo poco convincente. E' quindi un prodotto simile, per qualità, a "Il massacro di Haidita" (un altro B-movie sulla guerra in Afghanistan), che anzi forse gli è quasi superiore.
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rdn75
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venerdì 8 febbraio 2013
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un film quasi documentario...
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Lo scopo del film è portare lo spettatore a diventare direttimante partecipe a questo importante episodio della storia contemporanea, la cattura di Osama Bin Laden. Alternando scene girate normali, da scene in prima persona, durante le azioni miitari. Come se fossero registrate dalle Webcam dei Seal impegnati. Lo scopo è totalemnte propandistico da parte del governo militare, uscito anche in piena campagna elettorale presidenziale americana.
Una battuta del film sembra scritta ad hoc "Ma tutto questo lo facciamo per far rivincere le elezioni al presidente"
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simoneillerici
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mercoledì 6 febbraio 2013
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top film
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Sono appassionato di film d'azione e devo dire che è proprio un bel film!...nessuna critica.!
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charliedusalentu
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sabato 2 febbraio 2013
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assolutamente no????
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Film d'azione fatto molto bene che tratta il blitz di Bin Laden, non capisco come si fa a scrivere un "assolutamente no" su questo film.
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