dragan80
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giovedì 29 settembre 2011
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i puffi nel mondo contemporaneo
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Un film destinato ai bambini, ma piacevole anche per noi adulti che siamo cresciuti con i Puffi.
La trama, semplice e lineare, permette di essere seguita facilmente, accompagnata da una grande accuratezza nella parte grafica e da un 3D molto coinvolgente.
Il numero di Puffi coinvolti nell’intero svolgimento della storia è molto basso: solo Grande Puffo, Puffetta, Coraggioso, Brontolone, Tontolone e l’immancabile Quattrocchi vengono trasportati a New York. Questo consente agli autori di accennare (senza appesantirli) anche temi più profondi, come la famiglia, l’attenzione alla natura e il consumismo.
Lo svolgimento della storia avviene a New York, dopo che i Puffi vengono risucchiati da un vortice magico apertosi nella loro foresta.
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Un film destinato ai bambini, ma piacevole anche per noi adulti che siamo cresciuti con i Puffi.
La trama, semplice e lineare, permette di essere seguita facilmente, accompagnata da una grande accuratezza nella parte grafica e da un 3D molto coinvolgente.
Il numero di Puffi coinvolti nell’intero svolgimento della storia è molto basso: solo Grande Puffo, Puffetta, Coraggioso, Brontolone, Tontolone e l’immancabile Quattrocchi vengono trasportati a New York. Questo consente agli autori di accennare (senza appesantirli) anche temi più profondi, come la famiglia, l’attenzione alla natura e il consumismo.
Lo svolgimento della storia avviene a New York, dopo che i Puffi vengono risucchiati da un vortice magico apertosi nella loro foresta. L’idea di inserire i protagonisti in questo contesto si rivela azzeccata, anche se affrontano questo mondo completamente diverso dal loro con molto meno stupore di quanto mi sarei aspettato, riuscendo ad adattarsi immediatamente (la reazione che ha suscitato più divertimento in sala è stata lo “Uuuuuhhhh… Google…”, quando l’uomo che li sta aiutando propone di usare il motore di ricerca).
Altri due cenni: i Puffi sono vestiti sempre uguali, per questo Puffetta rimane colpita dagli uomini che si cambiano d’abito. E al centro commerciale viene tentata e cerca di conquistare uno dei numerosi vestiti delle bambole.
Inoltre i Puffi non usano denaro: ognuno serve la comunità secondo le proprie capacità. Per questo quando si recano al centro commerciale per recuperare un telescopio (strumento indispensabile per il loro ritorno a casa), nessuno di loro si preoccupa del fatto che lo stiano rubando: è un messaggio che non viene nemmeno accennato, perché dal loro punto di vista non c’è nessuna violazione.
Altri due personaggi vengono trasportati a New York: si tratta del “cattivo” Gargamella e del suo gatto Birba. Entrambi hanno poco spesso, ma Birba è sicuramente il più espressivo dei due. Gargamella è un cattivo a misura di bambino: non fa paura, ma provoca risate con i suoi atteggiamenti e le disavventure che gli succedono.
Voto: 7/10, ma dovendolo dare in stelle arrotondo a 4/5
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camerlano
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martedì 20 settembre 2011
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piacevole
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Per quanto riguarda l'aspetto 3D non posso che essere pienamente soddisfatto. La trama è quella dei classici catoon dei Puffi, divertente e mai volgare.
Per mio figlio, 7 anni, è stato fantastico.
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hughile.altervista.org
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lunedì 19 settembre 2011
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siamo tutti un pò blu
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“Esiste un luogo dove il colore blu è sinonimo di felicità e dove ogni puffo ha il suo compito che crea armonia”.Siamo a Pufflandia,un villaggio fatto di simpatiche casette a forma di fungo,abitate da 99 puffi ed una Puffetta.C’è Quattrocchi,Brontolone,Coraggioso,Tontolone e Grande Puffo,il saggio dell’ allegra comunità blu che da più di 500 anni guida e protegge i suoi puffi dalle brame del perfido mago Gargamella che anela per diventare lo stregone più potente del reame.Con l’aiuto del suo fedele felino rosso,Birba,l’astuto Gargamella inventa uno dopo l’altro ogni genere d’artifizio per catturare i puffi e la loro“Essenza di Puffo”ed appagare finalmente la sua cupidigia.E’ la festa della“Luna Blu”quando i puffi nel darsi alla fuga dal minaccioso mago che invade e distrugge Pufflandia,attraversano il portale che li risucchia,catapultandoli in uno“strano villaggio”a detta di Puffetta ed in un“reame bislacco”,come invece esclama Gargamella.
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“Esiste un luogo dove il colore blu è sinonimo di felicità e dove ogni puffo ha il suo compito che crea armonia”.Siamo a Pufflandia,un villaggio fatto di simpatiche casette a forma di fungo,abitate da 99 puffi ed una Puffetta.C’è Quattrocchi,Brontolone,Coraggioso,Tontolone e Grande Puffo,il saggio dell’ allegra comunità blu che da più di 500 anni guida e protegge i suoi puffi dalle brame del perfido mago Gargamella che anela per diventare lo stregone più potente del reame.Con l’aiuto del suo fedele felino rosso,Birba,l’astuto Gargamella inventa uno dopo l’altro ogni genere d’artifizio per catturare i puffi e la loro“Essenza di Puffo”ed appagare finalmente la sua cupidigia.E’ la festa della“Luna Blu”quando i puffi nel darsi alla fuga dal minaccioso mago che invade e distrugge Pufflandia,attraversano il portale che li risucchia,catapultandoli in uno“strano villaggio”a detta di Puffetta ed in un“reame bislacco”,come invece esclama Gargamella.E’la città di New York,una Puffo-mela dove i taxi sono“carrozze meccaniche”,i notebook“finestre immaginarie”,dove uomini con camicie a quadri vengono scambiati per falegnami,barboni per indovini,donne mature per vecchie megere e dove ogni cosa è"puffosamente puffosa”.Johan lavora per la campagna pubblicitaria di un rossetto e sta cercando lo slogan di lancio del prodotto,opportunità da cui potrebbe ottenere una soddisfacente promozione e che gli gioverebbe molto dato che è sposato con Grace ed aspettano un bambino.L’incontro fortuito tra la coppia ed i puffi diventerà presto“un’occasione speciale da non perdere”.“Loro ci hanno scelto e sono qui per noi” dice Grace.Come ogni favola che si rispetti,il film è all’insegna dei buoni sentimenti e trasmette una serenità che solole fiabe posseggono.L’equilibrio che regna nel villaggio dei puffi contrasta con i pericoli della metropoli americana,luogo di insidie,fatto di cattivi come la manager di Johan interessata solo al successo e al potere al pari di Gargamella,ma anche da buoni come Johan e Grace.Bisogna conoscere chi ci sta accanto senza temere la sua diversità,questo è ciò che ci insegna la giovane coppia.I puffi sono pieni di virtù e ricambiano l’ospitalità e l’altruismo dei loro“giganti bianchi”addobandogli la casa con ogni sorta di fiore colorato,perché i puffi a differenza degli umani hanno ancora il“pollice blu”e,impartendo loro consigli di vita come quelli che Grande Puffo dà al“grande papà“quando gli dice che“Si capisce quando si è pronti,sentendo il cuore e non la mente“.Interessante è come i puffi si meraviglino di questo nuovo mondo in cui finiscono,dove le persone lavorano tristemente senza canticchiare nessun ritornello ed abbiano più di un abito.I puffi sono dei bambini innocenti che per la prima volta escono ad esplorare il mondo imperfetto che tenta immediatamente di contagiarli con le sue malattie,come quella dello shopping di cui cade preda anche Puffetta.Ma è grazie ai puffi che Johan trova il coraggio d’essere se stesso a lavoro,avendo fiducia e credendo nelle sue sole idee e liberandosi così dall’imposizione di chi comanda e tenta di cambiarci.La ” Luna Blu “non è solo il mezzo per tornare a casa per i puffi o l’oggetto dello slogan di Johan,ma è il simbolo dell’unicità delle cose della vita,l’unicità di cui è fatto ognuno di noi,che ci fa decidere col cuore,ci fa superare le sfide della vita senza paura di manifestarci per ciò che siamo,l’unicità di momenti irripetibili e rari della vita che vanno vissuti perché eccezionali
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fbludani
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domenica 18 settembre 2011
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effetti speciali, pedagogia puffa e vicenda divert
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Il film stupisce anzitutto per l'impressionante riuscita della tecnica cinematografica che rende i Puffi incredibilmente "veri" e espressivi. La vicenda non è del tutto originale ma soddisferà sia gli estimatori del fumetto e del cartone che non viene in nessun modo tradito, sia chi vuole vedere una pellicola divertente e movimentata "densa" di effetti speciali. I Puffi nel cercare di scappare all'odiato nemico Gargamella vengono catapultati a New York e con essi Gargamella. La coppia che li troverà, li aiuterà a cercare ciò che gli serve per tornare al villaggio e a sfuggire a Gargamella. Allo stesso tempo sarà aiutata dai Puffi e dal loro mondo fantastico in cui tutti hanno un ruolo e contribuiscono a un tutto.
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Il film stupisce anzitutto per l'impressionante riuscita della tecnica cinematografica che rende i Puffi incredibilmente "veri" e espressivi. La vicenda non è del tutto originale ma soddisferà sia gli estimatori del fumetto e del cartone che non viene in nessun modo tradito, sia chi vuole vedere una pellicola divertente e movimentata "densa" di effetti speciali. I Puffi nel cercare di scappare all'odiato nemico Gargamella vengono catapultati a New York e con essi Gargamella. La coppia che li troverà, li aiuterà a cercare ciò che gli serve per tornare al villaggio e a sfuggire a Gargamella. Allo stesso tempo sarà aiutata dai Puffi e dal loro mondo fantastico in cui tutti hanno un ruolo e contribuiscono a un tutto. Ma sarà valido anche il contrario in cui l'iniziativa dei singoli permette di superare le difficoltà. Il carattere pedagogico del film viene fuori da questo classico mix di elementi.
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peppe2994
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giovedì 22 settembre 2011
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dal cartone al film:una fantasia per bambini
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I puffi arrivano al cinema e si passa dal cartone al film con una buona sceneggiatura e una storia che non eccede in accuratezza dei dettagli e dai fatti con le analoghe vicende ma che alla fine regge ugualmente in piedi,con i simpatici protagonisti blu ma con un'enfatico e ripetitivo gargamella nel cui personaggio tendono a mancare le varie sfumature di tono.D'altro canto da questo film cosa si ci poteva aspettare?Ci sono passato sopra con Cani e Gatti la vendetta di Kitty e Hop due film che eguagliano I puffi come qualità del prodotto dimostrandosi tre film discreti con un tasso di cretinaggine non elevato ma intorno alla media. I bambini con codesti film riaffiorano il concetto di fantasia rappresentando a sua volta i loro sogni, che vanno a concretizzarsi con la visione del film attraverso la quale possiamo apprezzarne la realizzazione,vero punto forte del film trasportandoci nella realtà esistente con queste piccole e carine creaturine blu ben fatte e disegnate che si avvicendano in un mondo umano e tecnologico.
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I puffi arrivano al cinema e si passa dal cartone al film con una buona sceneggiatura e una storia che non eccede in accuratezza dei dettagli e dai fatti con le analoghe vicende ma che alla fine regge ugualmente in piedi,con i simpatici protagonisti blu ma con un'enfatico e ripetitivo gargamella nel cui personaggio tendono a mancare le varie sfumature di tono.D'altro canto da questo film cosa si ci poteva aspettare?Ci sono passato sopra con Cani e Gatti la vendetta di Kitty e Hop due film che eguagliano I puffi come qualità del prodotto dimostrandosi tre film discreti con un tasso di cretinaggine non elevato ma intorno alla media. I bambini con codesti film riaffiorano il concetto di fantasia rappresentando a sua volta i loro sogni, che vanno a concretizzarsi con la visione del film attraverso la quale possiamo apprezzarne la realizzazione,vero punto forte del film trasportandoci nella realtà esistente con queste piccole e carine creaturine blu ben fatte e disegnate che si avvicendano in un mondo umano e tecnologico.Quindi nel complesso si è rivelato un film poco coinvolgente,forse per la mia età 14 anni e la fantasia che per i bambini fa sognare e che faceva sognare qualche tempo fa la si critica per la ricerca di film più intelliggenti come Kunfu Panda,Toy Story e compagnie belle,che personalmente li reputo capolavori non paragonabili a queste trasportazioni dal cartoanimato al film ma che alla fine rimangono amati dai bambini allo stesso modo.Ora posso dire:bambini sognate fin che potete e immergetevi nella fantasia che accomuna e caratterizza questi film,ma io invece che sono divenuto grande per queste cose lo posso solo reputare un film dalla trama non tanto curata con vicende semplici e banali,con un cattivo che non convince nell'adempiere il suo stesso volere,il tutto lo rende un pò noioso facendo sì che passi per un prodotto appena corretto.
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riccardo76
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lunedì 10 ottobre 2011
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ottimo dal punto di vista tecnico, per il resto...
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Chi ha vissuto la propria infanzia negli anni ottanta, seguendo ogni puntata del cartone di Hanna e Barbera e leggendo le avventure a fumetti di Peyo, non può non emozionarsi nel vedere sul grande schermo una rappresentazione così realistica dei mitici folletti blu e del loro villaggio con le case fatte a fungo, che ricorda incredibilmente quello di plastica che in quegli anni occupava le vetrine di ogni negozio di giocattoli, per promuovere la collezione dei coloratissimi pupazzetti di gomma. Sembra proprio che per la realizzazione grafica tridimensionale dei folletti ci si sia basati su quei famosi pupazzi da collezione. Una rappresentazione davvero eccellente, che soprattutto nell’interazione con gli attori in carne ed ossa dimostra quanti passi in avanti abbia fatto la computer grafica.
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Chi ha vissuto la propria infanzia negli anni ottanta, seguendo ogni puntata del cartone di Hanna e Barbera e leggendo le avventure a fumetti di Peyo, non può non emozionarsi nel vedere sul grande schermo una rappresentazione così realistica dei mitici folletti blu e del loro villaggio con le case fatte a fungo, che ricorda incredibilmente quello di plastica che in quegli anni occupava le vetrine di ogni negozio di giocattoli, per promuovere la collezione dei coloratissimi pupazzetti di gomma. Sembra proprio che per la realizzazione grafica tridimensionale dei folletti ci si sia basati su quei famosi pupazzi da collezione. Una rappresentazione davvero eccellente, che soprattutto nell’interazione con gli attori in carne ed ossa dimostra quanti passi in avanti abbia fatto la computer grafica.
Per quanto riguarda la caratterizzazione degli omini blu, il regista Gosnell si è mantenuto fedele al cartone americano e ai fumetti del belga Peyo, dei quali abbiamo l’onore di assistere ad una fugace apparizione, con tanto di titolo in lingua originale (Les Schtroumpfs). Perfetti risultano dunque i piccoli protagonisti, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale.
Quello che non va sono invece gli attori in carne ed ossa. Tanto per cominciare, Gargamella risulta mal costruito: si vede che è stato semplicemente applicato del trucco ad un attore piuttosto giovane, quando vista l’età del personaggio originale si doveva sceglierne uno più in là con gli anni, o perlomeno camuffarlo meglio. Inoltre esso risulta piuttosto goffo, oltre che poco credibile, e finisce col cozzare con l’eccellente realizzazione dei Puffi.
Non parliamo poi della coppia di umani, praticamente ridotti a due macchiette stucchevoli e melense - soprattutto lei - del tutto prive di personalità.
Inoltre anche la sceneggiatura lascia a desiderare, finendo per riproporre la solita storiellina del marito che alla fine riscopre l’importanza della famiglia grazie ai nuovi amici incontrati: pietosa e alquanto ridicola è la scena in cui l’uomo chiede consiglio al saggio Grande Puffo su come occuparsi della propria famiglia!
Per carità, per i bambini IPuffi 3D può essere un valido film, ma agli adulti, dal punto di vista del messaggio, lascia veramente poco. Comunque ci si può consolare con qualche situazione divertente, che insieme ad un eccellente spettacolo visivo, una forte nostalgia per gli anni della propria infanzia, e all’emozione di aver rincontrato i nostri piccoli amici di un tempo, costituiscono dei validi motivi per andare a vederlo, soprattutto considerando certe pellicole che stanno uscendo in questo momento.
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ultimoboyscout
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giovedì 20 ottobre 2011
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puffiamo?
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In fuga da quel cattivone di Gargamella e dal sul gatto Birba, un manipolo di Puffi si ritrova catapultato a New York attraverso un vortice spazio-temporale. Per sfuggire al mago in tunica nera che vuole spremerli della loro essenza per accrescere i suoi poteri, si faranno aiutare da due giovani sposini in attesa del loro primo figlio. Un buon prodotto per bimbi e famiglie, non c'è che dire, Sony, sicura del successo planetario che avrebbe avuta s'era cautelata alla grande mettendosi in mani sicure, quelle di Raja Gosnell, esperto di cinema di genere avendo già diretto film per famiglie con rinforzo di effetti speciali e di Stern e Weiss, autori dello script, che hanno già lavorato alla stesura di un paio di episodi dell'orco verde Shrek.
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In fuga da quel cattivone di Gargamella e dal sul gatto Birba, un manipolo di Puffi si ritrova catapultato a New York attraverso un vortice spazio-temporale. Per sfuggire al mago in tunica nera che vuole spremerli della loro essenza per accrescere i suoi poteri, si faranno aiutare da due giovani sposini in attesa del loro primo figlio. Un buon prodotto per bimbi e famiglie, non c'è che dire, Sony, sicura del successo planetario che avrebbe avuta s'era cautelata alla grande mettendosi in mani sicure, quelle di Raja Gosnell, esperto di cinema di genere avendo già diretto film per famiglie con rinforzo di effetti speciali e di Stern e Weiss, autori dello script, che hanno già lavorato alla stesura di un paio di episodi dell'orco verde Shrek. Per cui le premesse erano di per se già molto buone. E' l'esordio assoluto a livello cinematografico dei Puffi che interagiscono con gli umani e in forma tridimensionale, dopo alcuni lungometraggi ormai datati. Ci sono tre nuovi Puffi, Coraggioso, Stravagante e Maldestro, giovanilismi attuali come l'inserimento del Guitar hero, un budget più che notevole ma onestamente parlarne male sarebbe sparare sulla Croce Rossa ma altrettanto francamente parlarne bene è comunque difficile. Ibrido tridimensionale tra live-action e animazione, simpatico e nulla più. Ma gli ometti blu, dai tempi di Peyo e del suo fumetto, ne hanno fatto di strada!
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alsith
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mercoledì 2 novembre 2011
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il dolce incantesimo della luna blu..tutti bambini
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Nello scrivere questa recensione, così come nell'approntare la visione di questo film, bisogna cambiare un po' il punto di vista.
Bisogna ricordarsi di quando da bambini si guardavano le puntate in tv dei cartoni dei piccoli e simpatici puffi di peyo e si rimaneva incantati a canticchiare ed a sorridere..a tifare affinché il perfido Gargamella non acciuffasse i poveri puffi.
Fissato il punto d'osservazione, possiamo dire che la storia è, comunque, particolare..si vede l'ormai ostinato tentativo di tutte le pellicole legate a supereroi o cartoni di legare, inevitabilente, le vecchie storie ad un presente molto moderno, ma la legatura degli intrecci è molto buona.
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Nello scrivere questa recensione, così come nell'approntare la visione di questo film, bisogna cambiare un po' il punto di vista.
Bisogna ricordarsi di quando da bambini si guardavano le puntate in tv dei cartoni dei piccoli e simpatici puffi di peyo e si rimaneva incantati a canticchiare ed a sorridere..a tifare affinché il perfido Gargamella non acciuffasse i poveri puffi.
Fissato il punto d'osservazione, possiamo dire che la storia è, comunque, particolare..si vede l'ormai ostinato tentativo di tutte le pellicole legate a supereroi o cartoni di legare, inevitabilente, le vecchie storie ad un presente molto moderno, ma la legatura degli intrecci è molto buona. La trama si basa sulle disavventure che capitano ai nostri amici, in seguito alle maldestrerie del solito puffo tontolone, ma alla fine gli eventi prenderanno un apiega tale, che ci si chiederà se dinanzi ad una tale "sfortuna" non sia il caso di reagire e dire "chi ti dice che sia una sfortuna?".
Ottima la prova recitativa di Neil Patrick Harris (conosciuto ai più per la parte di Ben Stinson in How I met your mother) e Jayma Mays (conosciuta per le sue comparse in How I met your mother ed Heroes) che sembrano davvero molto affiatati e non stonano mai nel rapporto con i piccoli amici, dando una bella prova di tecnica.
Poi che dire, il film è l'ennesima apoteosi della tecnica grafica computerizzata che oramai diventa sempre più marchio di fabbrica e parte integrante dei film di tale genere.
Questo film, recupera un po' quella tradizione di quando ero bambino, quando la disney sfornava quei capolavori cinematografici che per noi bambini erano interessantissimi e pieni di morale. Questo film fa riscoprire la bellezza di portare i bambini al cinema per farli divertire e lasciargli un messaggio. E poi, è sempre bello recuperare i nostri ricordi e tornare un po' bambini.
..e chi non è d'accordo, non si è lasciato incantare dal tenero bagliore della luna blu.
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billyjo3
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giovedì 29 novembre 2012
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semplice e positivo!
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Puffolandia: un gruppo di puffi, per scappare dall'ennesimo attacco del solito Gargamella, cade in un portale dimensionale che lo catapulta nella New York dei nostri giorni. Le conseguenze ovviamente saranno a dir poco disastrose, e l'interazione con un mondo così diverso da quello incantato avverrà nel modo più paradossale e comico possibile.
La prima trasposizione cinematografica dei personaggi creati dal fumettista Peyo nel 1958 è un misto di comicità irriverente e magia infantile. Il regista Raja Gosnell, veterano dei film con personaggi digitali (Scooby-Doo, Scooby Doo 2), lavora abbastanza bene sui ritmi d'azione e sull'interazione con gli attori in carne ed ossa.
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Puffolandia: un gruppo di puffi, per scappare dall'ennesimo attacco del solito Gargamella, cade in un portale dimensionale che lo catapulta nella New York dei nostri giorni. Le conseguenze ovviamente saranno a dir poco disastrose, e l'interazione con un mondo così diverso da quello incantato avverrà nel modo più paradossale e comico possibile.
La prima trasposizione cinematografica dei personaggi creati dal fumettista Peyo nel 1958 è un misto di comicità irriverente e magia infantile. Il regista Raja Gosnell, veterano dei film con personaggi digitali (Scooby-Doo, Scooby Doo 2), lavora abbastanza bene sui ritmi d'azione e sull'interazione con gli attori in carne ed ossa. L'ecletticità di caratteristi come Hank Azaria e Neil Patrick Harris farà il resto, regalando anche momenti di irriverenza politically incorrect. Buone e simpatiche anche le situazioni auto-citazioniste, sorta di comunicazione tra il pubblico e il film stesso. A parte qualche piccolo giro a vuoto, la pellicola diverte abbastanza e riesce ad intrattenere con garbo, senza sconfinare troppo nel melenso (tranne l'ovvio lieto fine) nè disgustare per la ripetitività delle trovate. Sicuramente un film più adatto per i più piccoli, ma non si possono rivedere alcuni personaggi che hanno accompagnato molti pomeriggi della generazione anni '80 e non provare un minimo di rimpianto per l'età della magia ormai passata. Non un capolavoro, ma ai più piacerà proprio per la sua semplicità e per il suo intrattenere con gioia e positività.
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randatilldeath
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lunedì 9 gennaio 2012
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un gargamella incredibile!
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Il film nel complesso è carino e piacevole ...
Mi è piaciuta in particolare la storia della "Luna blu" e alcune gag divertenti, quella di "Guitar Hero" con il brano degli Aerosmith è fantastica!
Una critica: dal trailer il film sembrava più spassoso, più d'azione: m'ero immaginata i Puffi correre su delle auto per tutto il tempo o quasi. Più d'azione, insomma, e meno romantico, elemento che tuttavia sembra essere quasi una costante nei film diretti ad un target prevalentemente di bambini.
Le quattro stelle sono dovute più che altro alle tecniche utilizzate. Incredibile anche la somiglianza che si è riusciti a riprodurre fra l'attore che lo ha interpretato e il Gargamella originale del cartone: sono identici!
Carino, da vedere.
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Il film nel complesso è carino e piacevole ...
Mi è piaciuta in particolare la storia della "Luna blu" e alcune gag divertenti, quella di "Guitar Hero" con il brano degli Aerosmith è fantastica!
Una critica: dal trailer il film sembrava più spassoso, più d'azione: m'ero immaginata i Puffi correre su delle auto per tutto il tempo o quasi. Più d'azione, insomma, e meno romantico, elemento che tuttavia sembra essere quasi una costante nei film diretti ad un target prevalentemente di bambini.
Le quattro stelle sono dovute più che altro alle tecniche utilizzate. Incredibile anche la somiglianza che si è riusciti a riprodurre fra l'attore che lo ha interpretato e il Gargamella originale del cartone: sono identici!
Carino, da vedere. Soprattutto se, da piccoli, avete amato molto i Puffi.
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