peer gynt
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martedì 4 settembre 2012
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la madre e la morte
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Ottimo film argentino, che parte da un contesto potenzialmente tendente
all’horror (coppia con figlioletta prende in affitto casa solitaria e
chiusa da anni, posta in aperta campagna, dove si odono strani rumori
notturni e si verifica qualche episodio inquietante che suggerisce nefasti
presagi) per risolversi invece in un sofferto percorso di accettazione del
dolore del vivere da parte della bionda Elisa, moglie e madre inquieta. Il
suo rapporto con un’anziana vicina, all’inizio potenziale strega dalla
cortesia invadente e che sembra nascondere chissà quale gotico segreto, si
rivela invece (con delusione forse dei patiti di generi forti come
l’horror o il thriller) quale un umanissimo dialogo quasi muto fra una
giovane donna bisognosa di imparare a scontare la vita vivendo e
un’anziana dai capelli bianchi e dalla saggezza antica, che ha il compito
di traghettare la confusa Elisa sul limitare della morte.
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Ottimo film argentino, che parte da un contesto potenzialmente tendente
all’horror (coppia con figlioletta prende in affitto casa solitaria e
chiusa da anni, posta in aperta campagna, dove si odono strani rumori
notturni e si verifica qualche episodio inquietante che suggerisce nefasti
presagi) per risolversi invece in un sofferto percorso di accettazione del
dolore del vivere da parte della bionda Elisa, moglie e madre inquieta. Il
suo rapporto con un’anziana vicina, all’inizio potenziale strega dalla
cortesia invadente e che sembra nascondere chissà quale gotico segreto, si
rivela invece (con delusione forse dei patiti di generi forti come
l’horror o il thriller) quale un umanissimo dialogo quasi muto fra una
giovane donna bisognosa di imparare a scontare la vita vivendo e
un’anziana dai capelli bianchi e dalla saggezza antica, che ha il compito
di traghettare la confusa Elisa sul limitare della morte.
Toccante e suggestivo.
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renato volpone
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sabato 1 settembre 2012
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la fatica di vivere
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Un uomo e una donna, con una bambina di un anno e mezzo, si trasferiscono a vivere in campagna. Lei da subito non si sente a suo agio e questo incrina pericolosamente il rapporto della coppia. Il film vuole raccontare della difficoltà di vivere le scelte insieme, del vivere in campagna, così diverso dalla città, dei rapporti umani che diventano sempre più difficili nell'era moderna. Per farlo, il regista, ci offre una campagna nella stagione fredda, e il freddo entra nel rapporto della coppia. Ci offre immagini e paesaggi per quasi tutto il film senza musica, e il silenzio scende sulla coppia. Ci offre gente di campagna modesta, povera, come poveri sono la casa ed i rapporti umani.
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Un uomo e una donna, con una bambina di un anno e mezzo, si trasferiscono a vivere in campagna. Lei da subito non si sente a suo agio e questo incrina pericolosamente il rapporto della coppia. Il film vuole raccontare della difficoltà di vivere le scelte insieme, del vivere in campagna, così diverso dalla città, dei rapporti umani che diventano sempre più difficili nell'era moderna. Per farlo, il regista, ci offre una campagna nella stagione fredda, e il freddo entra nel rapporto della coppia. Ci offre immagini e paesaggi per quasi tutto il film senza musica, e il silenzio scende sulla coppia. Ci offre gente di campagna modesta, povera, come poveri sono la casa ed i rapporti umani. Purtroppo il film è lento, forse a causa delle aspettative che il titolo e le recensioni avevano creato, e questo, accompagnato da un doppiaggio totalmente inespressivo, lascia lo spettatore macerare in una noia disturbata solo dai pianti della bambina e illuminata da copule appassionate.
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[+] un film che si può non vedere
(di paul towers)
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