dabart
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martedì 17 luglio 2012
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intenso, emozionante
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nella vita abbiamo tutti dei periodi di confusione,periodi in cui non sai mai quale sia la cosa giusta.questo film ti tocca personalmente e trasmette una grande emozione guardandolo..lo consiglio
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giulio secondo
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mercoledì 7 marzo 2012
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forse e' nata la nuova commedia all'italiana
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Come ha scritto Francois Truffaut, un buon film tratto da un buon romanzo si ha quando il regista riesce a restituire il senso complessivo del libro,senza tradirne lo spirito ma riservandosi di farne una cosa diversa. E' l'impressione che si ha vedendo questo nuovo film di Matteo Rovere: un buon film che ha le sue radici in un buon libro,quello di Sandro Veronesi con lo stesso titolo:un "cult" per i giovani dei primi anni novanta.A vent'anni da allora, questo film (che non e' "drammatico" come lo definiscono), trasporta l'azione del romanzo ad oggi, e si propone come un nuovo tipo di "commedia all'italiana", ben salda nella realta' del XXI secolo.
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Come ha scritto Francois Truffaut, un buon film tratto da un buon romanzo si ha quando il regista riesce a restituire il senso complessivo del libro,senza tradirne lo spirito ma riservandosi di farne una cosa diversa. E' l'impressione che si ha vedendo questo nuovo film di Matteo Rovere: un buon film che ha le sue radici in un buon libro,quello di Sandro Veronesi con lo stesso titolo:un "cult" per i giovani dei primi anni novanta.A vent'anni da allora, questo film (che non e' "drammatico" come lo definiscono), trasporta l'azione del romanzo ad oggi, e si propone come un nuovo tipo di "commedia all'italiana", ben salda nella realta' del XXI secolo.La storia di Mete, giovane grafologo, e di Belinda,fratellastri che si "sfiorano" vivendo nella stessa casa la settimana che precede il matrimonio del padre di ambedue e della madre di lei, viene sviluppata da Rovere, attraverso un originale uso delle cinepresa che privilegia i primi piani e ci fa sentire in ogni momento "dentro" la storia. La "sfioratezza" dei personaggi, capaci di essere allo stesso tempo superficiali e profondi,tanto da poter essere riconosciuti,grazie alla grafologia, come una nuova categoria umana, rappresenta il motivo conduttore del film, con il quale di volta in volta si confrontano Mete e la sua ossessione,Belinda e la sua sfrontata e fortemente erotica "biondezza"',e una serie di personaggi secondari,ma non di contorno,che contribuiscono,grazie all'abile mano del regista, a creare una coralità che alterna continuamente momenti di tensione e di umorismo. Attori davvero ottimi,mai sopra le righe,da Andrea Bosca e Miriam Giovanelli -Mete e Belinda- a Claudio Santamaria e Michele Riondino,gli straordinari amici di Mete,a una efficacissima Asia Argento, apparentemente regina della notte,ma in realta' donna sola.
Tutto questo in una Roma caratterizzata da pieni e da vuoti,dove monumenti e strade del centro assumono, di giorno e di notte,luce propria, tanto da rendere la citta' coprotagonista del film.Un film da vedere e rivedere,per cogliere tutti i piccoli "gioielli" disseminati qua e la' da Rovere e dagli efficaci sceneggiatori,Francesco Piccolo e Laura Paolucci. Unico difetto: dieci minuti in meno non avrebbero guastato.
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scarlet86
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mercoledì 7 marzo 2012
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emozionante
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Ad una settimana dal matrimonio del padre con la compagna ,Mete si ritrova a condividere con l'affascinante e quasi sconosciuta sorellastra la casa. Tra amici precari e arrivisti e pr sull'orlo di una crisi di nervi i due saranno destinati ad incontrarsi sullo sfondo di una Roma avvolgente e a volte quasi stritolante.
La sfioratezza dei protagonisti tra comicità e momenti di intensità riesce a toccare ed emozionare lo spettatore trasportandolo nel vissuto e nel presente di Mete con semplicità e immediatezza. La regia di Rovere più matura e tecnicamente ottima ci lascia sperare in un futuro più limpido per l'agonizzante cinema italiano.
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Ad una settimana dal matrimonio del padre con la compagna ,Mete si ritrova a condividere con l'affascinante e quasi sconosciuta sorellastra la casa. Tra amici precari e arrivisti e pr sull'orlo di una crisi di nervi i due saranno destinati ad incontrarsi sullo sfondo di una Roma avvolgente e a volte quasi stritolante.
La sfioratezza dei protagonisti tra comicità e momenti di intensità riesce a toccare ed emozionare lo spettatore trasportandolo nel vissuto e nel presente di Mete con semplicità e immediatezza. La regia di Rovere più matura e tecnicamente ottima ci lascia sperare in un futuro più limpido per l'agonizzante cinema italiano.
Straordinarie,tra le altre,le interpretazioni di Asia Argento e Michele Riondino.
Consigliatissimo!!!!
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scarlet86
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mercoledì 7 marzo 2012
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specchio del nostro tempo
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Ad una settimana dal matrimonio del padre con la compagna ,Mete si ritrova a condividere con l'affascinante e quasi sconosciuta sorellastra la casa. Tra amici precari e arrivisti e pr sull'orlo di una crisi di nervi i due saranno destinati ad incontrarsi sullo sfondo di una Roma avvolgente e a volte quasi stritolante.
La sfioratezza dei protagonisti tra comicità e momenti di intensità riesce a toccare anche lo spettatore e a trasportarlo nel vissuto e nel presente di Mete con semplicità e immediatezza. La regia di Rovere più matura e tecnicamente ottima ci lascia sperare in un futuro più limpido per l'agonizzante cinema italiano.
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Ad una settimana dal matrimonio del padre con la compagna ,Mete si ritrova a condividere con l'affascinante e quasi sconosciuta sorellastra la casa. Tra amici precari e arrivisti e pr sull'orlo di una crisi di nervi i due saranno destinati ad incontrarsi sullo sfondo di una Roma avvolgente e a volte quasi stritolante.
La sfioratezza dei protagonisti tra comicità e momenti di intensità riesce a toccare anche lo spettatore e a trasportarlo nel vissuto e nel presente di Mete con semplicità e immediatezza. La regia di Rovere più matura e tecnicamente ottima ci lascia sperare in un futuro più limpido per l'agonizzante cinema italiano.
Straordinarie,tra le altre,le interpretazioni di Asia Argento e Michele Riondino.
Consigliatissimo!!!!
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papetti
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mercoledì 7 marzo 2012
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viva il cinema italiano!!
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Partiamo da un dato di fatto: adoro i film che fanno discutere e Gli Sfiorati è un film che fa discutere.
La regia e la fotografia sono superlative e gli attori perfetti.
Il tema, ripreso dal libro di Veronesi, è complesso: una generazione che ha avuto tutto ma che fatica a percepire la realtà; la sfiora soltanto, come fanno i non vedenti sfiorando il mondo che li circonda.
Dopo il fallimento dei cinepanettoni è il momento di fare un passo ulteriore, dimostrare che il pubblico italiano è pronto ad accettare una commedia di spessore che indaga sulle passioni che ci consumano. Con i suoi momenti ironici ma con la profondità di un libro cult che ha saputo descrivere una generazione.
Andatelo a vedere perché è un film che, piaccia o meno, lascia il segno.
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Partiamo da un dato di fatto: adoro i film che fanno discutere e Gli Sfiorati è un film che fa discutere.
La regia e la fotografia sono superlative e gli attori perfetti.
Il tema, ripreso dal libro di Veronesi, è complesso: una generazione che ha avuto tutto ma che fatica a percepire la realtà; la sfiora soltanto, come fanno i non vedenti sfiorando il mondo che li circonda.
Dopo il fallimento dei cinepanettoni è il momento di fare un passo ulteriore, dimostrare che il pubblico italiano è pronto ad accettare una commedia di spessore che indaga sulle passioni che ci consumano. Con i suoi momenti ironici ma con la profondità di un libro cult che ha saputo descrivere una generazione.
Andatelo a vedere perché è un film che, piaccia o meno, lascia il segno.
Viva il cinema italiano!!
Nicolò
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flyanto
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lunedì 5 marzo 2012
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quando molti aspetti irrisolti determinao un'inqui
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Film sulla crisi e sulla ricerca della propria identità da parte di alcuni giovani nella società odierna. Malesseri e molti aspetti della propria vita irrisolti che determinano comportamenti di disadattamento, di ansia e, a volte, anche di distacco quando non anche di superficialità. Interessante ma il tema non è per nulla nuovo.
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silvano sorrento
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sabato 3 marzo 2012
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finalmente una commedia di qualità
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In una Roma dalle atmosfere uniche e ultraborghesi, Mète, un giovane e distratto grafologo è costretto, per una settimana, a convivere con la sorellastra Belinda, una bellissima e giovanissima ragazza che finirà con lo sconvolgere la vita del fratello. Mète e Belinda sono due personaggi che fanno parte dell'universo degli Sfiorati, una categoria di persone molto difficile da individuare ma quotidianamente intorno a noi. I destini dei protagonisti si intrecceranno con quelli di altri personaggi, Damiano (Michele Riondino) , un agente immobiliare specializzato in case di lusso, godereccio e con un precario senso etico, Bruno (Claudio Santamaria) un collega grafologo di Mète alle prese con una figlia e una separazione complicata e Beatrice Plana (Asia Argento) una donna in carriera affetta da pericolosissimi (e divertentissimi) sbalzi umorali.
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In una Roma dalle atmosfere uniche e ultraborghesi, Mète, un giovane e distratto grafologo è costretto, per una settimana, a convivere con la sorellastra Belinda, una bellissima e giovanissima ragazza che finirà con lo sconvolgere la vita del fratello. Mète e Belinda sono due personaggi che fanno parte dell'universo degli Sfiorati, una categoria di persone molto difficile da individuare ma quotidianamente intorno a noi. I destini dei protagonisti si intrecceranno con quelli di altri personaggi, Damiano (Michele Riondino) , un agente immobiliare specializzato in case di lusso, godereccio e con un precario senso etico, Bruno (Claudio Santamaria) un collega grafologo di Mète alle prese con una figlia e una separazione complicata e Beatrice Plana (Asia Argento) una donna in carriera affetta da pericolosissimi (e divertentissimi) sbalzi umorali. Tratto da uno dei primi romanzi di Sandro Veronesi, gli sfiorati è una commedia come non se ne vedevano da tempo che combina il divertimento ad un'altissima qualità cinematografica, sia estetica che di scrittura. Una rarità. Consigliatissimo.
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zerogravity
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sabato 3 marzo 2012
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da vedere
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Buono lo spunto ( uno dei pochi casi di film migliore del libro ) e l'idea di trasferirlo ai giorni nostri. La prova di Asia Argento e Michele RIondino da soli valgono il prezzo del biglietto.
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flinn
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sabato 3 marzo 2012
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veramente bello, visivamente spettacolare!
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Non ci potevo credere che un film italiano potesse tanto. Si sono veramente sbilanciati con questa pellicola, tuffati a capofitto in un mondo a cui purtroppo non siamo abituati. Eccezionale. Io sono una ragazza e non mi sono mai trovata nella situazione del giovane protagonista; che prova un sentimento fortissimo, sfumato e avvolto da mille angosce, per la sorellastra.. eppure ero lì con lui. Quando correva via dalla ragazza, quando non dormiva e immaginava altri mondi, che gli si pronunciavano come incubi e cadevano a strapiombo nella vita quotidiana, facendolo impazzire e sminuire di tutta la sua forza. E' stato un susseguirsi di ansia e speranza, di lacrime agli occhi e sorrisi. La ragazza poi è perfetta; c'è e non c'è, la vedi e non la vuoi vedere, fa male di bellezza e simpatia.
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Non ci potevo credere che un film italiano potesse tanto. Si sono veramente sbilanciati con questa pellicola, tuffati a capofitto in un mondo a cui purtroppo non siamo abituati. Eccezionale. Io sono una ragazza e non mi sono mai trovata nella situazione del giovane protagonista; che prova un sentimento fortissimo, sfumato e avvolto da mille angosce, per la sorellastra.. eppure ero lì con lui. Quando correva via dalla ragazza, quando non dormiva e immaginava altri mondi, che gli si pronunciavano come incubi e cadevano a strapiombo nella vita quotidiana, facendolo impazzire e sminuire di tutta la sua forza. E' stato un susseguirsi di ansia e speranza, di lacrime agli occhi e sorrisi. La ragazza poi è perfetta; c'è e non c'è, la vedi e non la vuoi vedere, fa male di bellezza e simpatia. Ogni personaggio ha una sua vita propria, come l’amico, capace di portare sempre un’ondata di felicità e “se stesso” in ogni situazione; così come la simpatica assurdità di una ragazza “complicata”. Incroci di vite, sguardi, battute, sentimenti.. tutto con cadenze inaspettate, nuove, vigorose. Mi sentivo sempre parte di quel mondo, così lontano da me eppure così simile. Bello, in tutto. Anche per gli occhi. Il film scorre e sembra di vedere un quadro dopo l'altro; quando un ritratto, quando una scena onirica, quando una Roma complice di beltà. Ruota tutto con i personaggi, anche le luci, le ombre, i colori.. seguono il ritmo dei pensieri dei protagonisti, sembra un tutt'uno tra emozioni e la realtà che vedi. Forse è proprio questa la forza del cinema, ed è bellissimo riscoprirlo grazie a un cinema tutto italiano. Complimenti!
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renato volpone
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giovedì 1 marzo 2012
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storia di una società in decadenza
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Un quadro sulla decadenza della società borghese, sui suoi vizi, sulla sua leggerezza. Un quadro a tinte vivaci, psichedeliche, fuori dal tempo, dove il disagio è noia, dove i sentimenti sono gioco, dove gli spazi sono infiniti. Gli sfiorati sono le persone smarrite in questo mondo, inutili forse, come inutile è il vivere di chi sta loro intorno. Il tutto un po' come il destino dei grafologi, destinati a scomparire perché scomparirà la forma scritta a mano, qui anche questo mondo scomparirà fagocitato da se stesso. Film lento, con tecniche cinematografiche discutibili come la musica interrotta o le distanze fortemente allungate rispetto al reale.
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Un quadro sulla decadenza della società borghese, sui suoi vizi, sulla sua leggerezza. Un quadro a tinte vivaci, psichedeliche, fuori dal tempo, dove il disagio è noia, dove i sentimenti sono gioco, dove gli spazi sono infiniti. Gli sfiorati sono le persone smarrite in questo mondo, inutili forse, come inutile è il vivere di chi sta loro intorno. Il tutto un po' come il destino dei grafologi, destinati a scomparire perché scomparirà la forma scritta a mano, qui anche questo mondo scomparirà fagocitato da se stesso. Film lento, con tecniche cinematografiche discutibili come la musica interrotta o le distanze fortemente allungate rispetto al reale. Ciò che lascia è un senso di malessere, come la società in esso descritta. Attori decisamente sotto le righe. Da dimenticare.
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