astromelia
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giovedì 16 giugno 2011
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inutile e mal recitato
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insegnassero a sti attorini la dizione perfetta anzichè la cadenza da bar allo sport,monotoni e cantilenanti,eppoi io questi film senza mordente e un pò fantastici proprio non li capisco,vengo dalla visione post'ultima di una notte blu cobalto,ammappete che accoppiata,neanche in coppia riescono ad esaltarmi.....
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mario argenti
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venerdì 3 giugno 2011
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questo film mi ha sorpreso !
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Febbre da Fieno. Forse a causa della Locandina,o forse a causa di una mia miopia (e non solo mia...) che fa pensare che film i cui protagonisti sono dei ventenni siano tutti dei teen movies mi sembrava un prodotto poco adatto ad un quarantenne come me..... A causa di una strana tentazione ho messo mano al portafoglio e l' ho comperato in edicola pochi giorni fa. Faccio ammenda dei miei preconcetti e faccio i complimenti a regista cast e tecnici per aver realizzato un piccolo film, diverso,fresco,senza facili retoriche e girato sorprendentemente bene soprattutto se si considera il fatto che si tratta di un' Opera Prima. Le immagini e la forte ( e rischiosa) estetica restano negli occhi.
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Febbre da Fieno. Forse a causa della Locandina,o forse a causa di una mia miopia (e non solo mia...) che fa pensare che film i cui protagonisti sono dei ventenni siano tutti dei teen movies mi sembrava un prodotto poco adatto ad un quarantenne come me..... A causa di una strana tentazione ho messo mano al portafoglio e l' ho comperato in edicola pochi giorni fa. Faccio ammenda dei miei preconcetti e faccio i complimenti a regista cast e tecnici per aver realizzato un piccolo film, diverso,fresco,senza facili retoriche e girato sorprendentemente bene soprattutto se si considera il fatto che si tratta di un' Opera Prima. Le immagini e la forte ( e rischiosa) estetica restano negli occhi. La malinconia e quella sensazione di ineluttabilita' di certe sensazioni, restano nel cuore.
E' un film che consiglio ai miei amici, a spettatori di tutte le eta'. Dietro questo film che parla di sentimenti c'e' un punto di vista Forte,originale,diverso da molti film italiani che si svolgono in "una camera e cucina". E' un film che osa, osa parlare di sentimenti in un mondo in cui se non si fanno film politicamente impegnati non si meritano riconoscimenti. E questo film ne ha avuti parecchi (dopo averlo visto ho fatto le mie ricerche...) ma solo all'estero ed in particolare negli Stati Uniti dove ha vinto quattro premi ed e' stato selezionato in concorso ad una ventina di festival internazionali di un certo rilievo (tra gli altri Palm Beach, Los Angeles International, il Fantasporto, Cleveland e il leggendario Seattle International Film Festival) e perche' qui questo piccolo gioiellino di originalita' e' stato snobbato ? Sono un amante del cinema da tantissimi anni e penso che i film di tutti i tipi debbano emozionare e questo lo fa.
Certamente non e' privo di difetti, che lo rendono unico, come tutti i buoni debutti.
Auguro al team dietro questo film molta fortuna, hanno gettato ottime basi per un grande futuro, aiutiamoli pero' ad affinare i mezzi per esprimersi al meglio. Gia dal primo film si sente che c'e' molto da raccontare.
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franco asavasa
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lunedì 14 febbraio 2011
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"ma questo è un film francese?"
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Febbre da Fieno, film d'esordio di Laura Luchetti (già autrice del visionario episodio Indian Dream in Feisbum) è un'opera che si può inserire in un genere che gli inglesi definirebbero "dramedy", termine che racchiude l'unione tra il sorriso e lacrima, tra il divertimento e un pensiero finale quando si esce dal cinema. Ed è proprio questa la forza del film, la sua capacità di farti uscire dalla sala con nella mente i personaggi, il negozio e quello che accade. Questo succede quando si trattano temi importanti, in questo caso l'amore e le possibilità nella vita, con un'enorme apertura mentale senza implodere nella solita italietta mafiosa, berlusconiana, sessantottina o da crisi economica ma esplodendo verso qualcosa di più grande e, a mio modesto parere, interessante.
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Febbre da Fieno, film d'esordio di Laura Luchetti (già autrice del visionario episodio Indian Dream in Feisbum) è un'opera che si può inserire in un genere che gli inglesi definirebbero "dramedy", termine che racchiude l'unione tra il sorriso e lacrima, tra il divertimento e un pensiero finale quando si esce dal cinema. Ed è proprio questa la forza del film, la sua capacità di farti uscire dalla sala con nella mente i personaggi, il negozio e quello che accade. Questo succede quando si trattano temi importanti, in questo caso l'amore e le possibilità nella vita, con un'enorme apertura mentale senza implodere nella solita italietta mafiosa, berlusconiana, sessantottina o da crisi economica ma esplodendo verso qualcosa di più grande e, a mio modesto parere, interessante.
Il tutto è ripreso da una regia intensa, piena di dettagli curati, di costumi e scenografie con un preciso indirizzo (a volte troppo colorati ma l'amore è colore, no?), da una fotografia molto bella. La storia ti prende dal ventesimo minuto in poi, ma concediamo alla Luchetti questo errore di gioventù. Bravi gli attori principali, standing ovation per Mauro Ursella, e i clienti del negozio, grande Pietro Ragusa, caratterista di razza.
Una coppia di quarantenni, di fronte alla locandina del film in un multiplex (come dice la Dell'Olio "Vergogna alla Disney per questo piazzamento, non si tratta così il cinema italiano", ndr): "Ma questo è un film francese?". In questo definirlo francese credo ci sia l'essenza Febbre da Fieno: è un film diverso, che prova finalmente a portare lo spettatore in un mondo nuovo e diverso, con un gusto internazionale piuttosto che italiocentrico. Se il nostro cinema vuole diventare nuovamente esportabile, deve tornare a raccontare le proprie storie con una spinta nuova. Gli errori si commettono, le ingenuità pure, ma finchè non ci si prova non si riuscirà mai.
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(di ilpareredelpubblico)
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manfredi 4ever
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lunedì 7 febbraio 2011
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film semplice ma delizioso...
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Matteo, ragazzo che lavora in un negozio di modernariato, non riesce a dimenticare un amore che lo ha ferito.
Il negozio in cui lavora necessita di aiuti per uscire dalla crisi dovuto alla disorganizzazione del proprietario.
A ridare luce al negozio ci pensa Camilla, la quale tenta anche di conquistare Matteo però troppo preso dal ricordo della precedente storia ma la presenza di questa ragazza sarà ogni giorno sempre più importante.
Una favola e non la solita commediola sentimentale...un film privo di volgarità da consigliare a tutte le famiglie anche se a causa di una distribuzione davvero povera nelle sale italiane non tutte le famiglie avranno la possibilità di vederlo !!!!
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still ,frame
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martedì 1 febbraio 2011
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non è un'altra stupida commedia... italiana
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Parte quasi come il solito film teen, semplice, (apparentemente) ammiccante, appunto giovanilistico, con una scivolata fra le nuvole e poi i tetti di Roma e una voce off quasi sussurrata che parla di amori e desideri.
Ma chi pensa a Muccino, a Moccia o a Brizzi è fuori strada, e di parecchio.
Si viene immediatamente immersi dentro atmosfere soffuse e soffici; un incidente e un colpo di fulmine si intrecciano, e la vita della tenera, maldestra, irresistibile Camilla (una Diane Fleri di cui è impossibile non innamorarsi) capitombola in un negozio di articoli d'antiquariato, pezzi vintage e dischi di Jimi Hendrix, parrucche alla Elvis e Diana Ross, un mondo giocoso e buffo (purchè impregnato di nostalgia), immediatamente familiare, popolato da personaggi bislacchi ma realistici, e soprattutto umani.
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Parte quasi come il solito film teen, semplice, (apparentemente) ammiccante, appunto giovanilistico, con una scivolata fra le nuvole e poi i tetti di Roma e una voce off quasi sussurrata che parla di amori e desideri.
Ma chi pensa a Muccino, a Moccia o a Brizzi è fuori strada, e di parecchio.
Si viene immediatamente immersi dentro atmosfere soffuse e soffici; un incidente e un colpo di fulmine si intrecciano, e la vita della tenera, maldestra, irresistibile Camilla (una Diane Fleri di cui è impossibile non innamorarsi) capitombola in un negozio di articoli d'antiquariato, pezzi vintage e dischi di Jimi Hendrix, parrucche alla Elvis e Diana Ross, un mondo giocoso e buffo (purchè impregnato di nostalgia), immediatamente familiare, popolato da personaggi bislacchi ma realistici, e soprattutto umani.
Cè Frankie, una che non le manda a dire, grossa chioma rasta e una cotta fulminante per Jude Law, al quale scrive lettere appassionate; una che chiude la bocca a tutti con una battuta ma è sotterraneamente sola e insicura (Giulia Michelini, un balzo in avanti rispetto alla mediocre interpretazione in Cado dalle Nubi).
Cè Matteo, un sognatore, sensibile e un po impacciato, occhi blu come se ne vedono pochi, gentile e preso in ostaggio da un amore infelice (Andrea Bosca in un personaggio cucito su misura).
Poi ci sono Stefano, Gigi, Michelino, Pietro (lo scatenato Pietro Ragusa, già insieme a Bosca in Si può fare).
E ci sono gli altri: alcune sono solo comparse (come la vedova dalla quale si reca Matteo in una delle sue spedizioni), ma capaci di lasciare il segno pur con una sola battuta.
E poi ci sono inquadrature nuove, originali, un po pazzoidi (la scala mobile, laquilone, la spiaggia), già determinanti di una cifra stilistica fresca e curiosa.
E c'è tanto altro, sulle relazioni umane, sull'importanza del ricordo e della cura della memoria (il colpo di scena finale fa guardare tutto il film, e di conseguenza il suo senso, con occhi diversi), le illusioni e le paure, e la realtà che a volte non lascia scampo, anche se si è sempre in tempo per ritagliarsi istanti di surreale, folle, divertito sogno.
Febbre da fieno è, insomma, un gioiellino delicatissimo, sospeso fra momenti comici e sequenze in cui conta soltanto chiudere gli occhi e ascoltare il rumore del male o ingoiare la frustrazione assieme ad una liquirizia; una storia che scorre fra colori e luci in stile Il favoloso mondo di Amèlie (ma è,sorpresa, persino più profondo) e addirittura una citazione da Brokeback Mountain.
Un quasi-esordio (la Luchetti aveva già diretto un episodio di Feisbum Il film) che respira, coinvolge, resta negli occhi e nel cuore.
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balorda
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domenica 30 gennaio 2011
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un sogno...
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visto ieri sera a roma ...un film in pieno stile walt disney ...un piccolo sogno romantico..molto carino e ben fatto!
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aptate
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sabato 29 gennaio 2011
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non è male, è il male
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santospago
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venerdì 28 gennaio 2011
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deludente
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Visto ieri sera in anteprima all'embassy .... ma, che dire ... un film noioso, senza una sceneggiatura e decisamente mal recitato
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martalari
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venerdì 28 gennaio 2011
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un film semplice, dolce e romantico .
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VISTO FEBBRE DA FIENO, UN FILM SEMPLICE, DOLCE E ROMANTICO .
Febbre da fieno..un film romantico,di scrittura semplice,delicato : un ragazzo,due ragazze e tanta voglia d'amare. Molto buona la regia (opera prima)
Premiere
Dischi di vinile sul red carpet, fuori macchine d'epoca, dentro modelle-hostess con parrucche multicolore a distribuire liquirizie, poltrone ognuna con il nome dell'invitato e la bottiglia d'acqua sempre utile ...
Amori che vanno e vengono.
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VISTO FEBBRE DA FIENO, UN FILM SEMPLICE, DOLCE E ROMANTICO .
Febbre da fieno..un film romantico,di scrittura semplice,delicato : un ragazzo,due ragazze e tanta voglia d'amare. Molto buona la regia (opera prima)
Premiere
Dischi di vinile sul red carpet, fuori macchine d'epoca, dentro modelle-hostess con parrucche multicolore a distribuire liquirizie, poltrone ognuna con il nome dell'invitato e la bottiglia d'acqua sempre utile ...
Amori che vanno e vengono...
Febbre da fieno racconta di amori che stentano a decollare, racconta di ragazzi che stentano ad esprimere i propri sentimenti,racconta di un gruppo di ragazzi puliti che vivono sognando di scalare la vetta dell'amore, sognando di far colpo sull'altro (o sull'altra) che comunque vedi spesso anche se ci si sente quasi invisibili agli occhi di chi ci fa sentire a mille.
Storia
Un negozio vintage, il proprietario con i debiti e tre dipendenti interpretati da giulia michelini, andrea bosca e diane fleri.
Tre persone che portano avanti con incredibile entusiasmo il loro lavoro spinti anche dall'entusiasmo e dall'inevitabile energia che deriva dalla speranza di riuscire a far colpo sulla persona amata.
Roma
Un film romantico girato a Roma,semplice, con canzoni piacevoli tra una scena e l'altra e un'attenta regia (opera prima).
Amori...inconfessabili
Un film per raccontare con una sceneggiatura semplice e con cinque attori, quanto sia forte per molti giovani (e non solo) la voglia di condividere il proprio amore per qualcuno e l'incapacità' di usare le persone giuste per dichiararsi sapendo che un "no" potrebbe allontanare le persone che amiamo...e si continua a frequentare la persona amata sperando...."aspettando un miracolo che possa far avverrare ciò' che desideriamo..."
Bella faccia
Dopo Cado dalle nubi (di cui si innamorava Checco) e Immaturi (dove e' la donna delle jena Luca, il classico uomo pallonaro) Giulia Michelini torna questa volta da innamorata e come gli altri ma spinta nella vita di tutti i giorni dalla speranza di un segno o un gesto ma incapace di reagire...
In sala..
Come finirà' il film? Lo saprete in sala...da oggi nei cinema.
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cineballo
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giovedì 27 gennaio 2011
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si sono dimenticati il copione
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vado all'orfeo a vedere questo film: bellissima fotografia e poi...si sono dimenticati il copione!
inizia con una voce fuori campo che non solo è monotona e quindi mal interpretata ma con una quantità di R moscie irritanti.
Il giovane rigido protagonista è molto bello ma il ruolo che gli è stato dato è veramente stupido.
dialoghi brutti e una roma più che internazionale fatta per i turisti.
Tutto ciò che gira attorno alla storia è inutile, nonostante franky e giovanna lottino per far sopravvivere i loro personaggi riescono a farli a stare a galla ma nulla di più, impossibilitate da non scene.
Insomma questo film è un film che regge mezz'ora e poi tra utilizzo della malattia solo per impietosire, un bambino che appare senza motivo continuamente nella storia, un tipo che preferiresti veder strozzato dalle sue rotelle di liquerizie piuttosto che ascoltare i suoi tentativi di risultare simpatico e quel che sopra ho scritto, è un film veramente inutile.
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vado all'orfeo a vedere questo film: bellissima fotografia e poi...si sono dimenticati il copione!
inizia con una voce fuori campo che non solo è monotona e quindi mal interpretata ma con una quantità di R moscie irritanti.
Il giovane rigido protagonista è molto bello ma il ruolo che gli è stato dato è veramente stupido.
dialoghi brutti e una roma più che internazionale fatta per i turisti.
Tutto ciò che gira attorno alla storia è inutile, nonostante franky e giovanna lottino per far sopravvivere i loro personaggi riescono a farli a stare a galla ma nulla di più, impossibilitate da non scene.
Insomma questo film è un film che regge mezz'ora e poi tra utilizzo della malattia solo per impietosire, un bambino che appare senza motivo continuamente nella storia, un tipo che preferiresti veder strozzato dalle sue rotelle di liquerizie piuttosto che ascoltare i suoi tentativi di risultare simpatico e quel che sopra ho scritto, è un film veramente inutile.
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